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Pent-up Anger. Indissoluble Love.
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“Al, non possiamo più stare insieme”.
Non potevo accettarlo, in nessun
modo. Quella frase mi rimbombava e sbatteva brutalmente sulle pareti del mio
cervello, dalla prima volta che me lo dicesti.
Ma che ti aspettavi..? Che
accettassi con un sorriso sulle labbra? Non puoi dirmi “è meglio così”! Che
significa? Che vuol dire? Tutto ciò che abbiamo passato è niente, è nulla? È il
vuoto?
Ma la cosa che odio di più di
tutto questo è la tua codardia a non mollarmi, semplicemente. Cosa significava
quel “non possiamo più stare insieme”, se abbiamo continuato a stare insieme?
..se abbiamo continuato a tenerci per m…
No. Non è più successo da quella frase. Niente gesti affettuosi in
pubblico. Solo amore dentro una camera deserta e buia. Cos’era quella apatia
improvvisa? Cos’era cambiato? Ti eri stufato di me? E perché non mi hai
semplicemente lasciato? Era solo voglia di sesso? Era la paura di restare solo?
Ma cosa sono io per te? Un oggetto? Un gioccattolo sessuale? Uno sfogo?
Cazzo! Che vuoi da me?!
Non puoi conquistarmi, farmi
innamorare di te, strapparmi la verginità e poi ignorarmi! E poi, senza un
motivo logico!
“E’ finita, Ed.”
“Troia”.
. . . cosa?!
E poi, beh, abbiamo discusso
molto animatamente. Ma è inutile stare a raccontare di insulti, offese e
minaccie, e più ne ha più ne metta. Cos’altro ti aspettavi? Non eri tu
quello che aveva detto la sacrosanta frase “Non
possiamo più stare assieme”?
Ora hai Winry… sarai contento, no? Una terza abbondante, occhi blu,
simpatica, dolce e ..femmina.. e
tutte le altre stronzate. Congratulazioni,
che vuoi che ti dica?
Ma non venirmi a dire che è stata
colpa mia, che sono stato io il motivo della nostra separazione, che sono stato
IO a mollarti.
Oh beh, sempre che tu non voglia
anche l’altro occhio.. nero. Sai com’è
finita poi, giusto?
Ma sì, infondo la nostra
relazione amorosa è nata dal nulla, e nel nulla è finita.
Ora siamo due fratelli che si
odiano e si ignorano a vicenda. Che c’è di strano? Tra molti fratelli è così.
Oh… ma guarda un po’, sto ancora
pensando a te. Non è buffo? ..No;
infatti.
E’ deprimente piuttosto. E molto anche.
Plin Plon.
Chi cazzo è che disturba le mie strafottutissime seghe mentali adesso??
“Chi è?”
Beh, dai, ci assomiglia al mio
pensiero, no? No.
“Apri, Al! Sono io! Perché hai
chiuso la porta a chiave?”.
Ah, perfetto. La famosa voce meravigliosa,
melodica, bellissima, limpidissima, altissima e levissima (cancello
perché come battuta fa pena. ndMe). In una parola: Winry. La SUA nuova ragazza, macchebbello.
“Non rompere, Winry!”, sbottai
scocciato.
Non rispose per un po’. “Al! Non
farmi incazzare! Apri! Subito!”.
Ma chi cazzo sei??
“No!”
“Capisco. Sei troppo impegnato a
farti le seghe. Ma non me lo sarei mai aspettata da te, Al. Cristo, va bene
tutto… ma mettere al secondo posto un’amica, rispetto ad una stupida eiac…”.
Uno scatto e una porta che si
spalanca violentemente. Mi appoggiai di peso sullo stipite della porta di
camera mia.
“Cosa vuoi, Win?”, la mia voce
suonò distrutta. Benissimo.
“Oh, dio! Che hai fatto?”
Cosa? A cosa si riferiva? Oh… a queste..
Mi asciugai prontamente il viso. “Mio
dio, Al, sei messo uno schifo! Ma mi dici che hai? È da mesi che non ci
sentiamo nemmeno al telefono! Ero preoccupata e sono venuta a trovarti… e
guarda come sei ridotto! E guarda che braccia fine! Ma mangi, Al?”. E ..Bla Bla Bla. Ma farti una padellata di cazzi tuoi, no eh?
“Ora ti fai una doccia, ti metti
dei vestiti decenti. Esci con me stasera!”.
Non hai il tuo carissimo e dolcissimo e pucciosissimo Ed per uscire!?
Cazzo! Perché ogni volta che
penso al tuo nome mi si stringe lo stomaco? Dio, fa così male. ..Devo vomitare.
Corsi in bagno sotto lo sguardo
allibito di Winry e rigettai tutto quello che avevo mangiato poco prima. Ecco
dove va tutto quello che mangio, cara
Win!
Ero nel bel mezzo dell’adorata
azione del vomitare, quando sentìì dei passi avvicinarsi alla porta del bagno,
e fermarsi poco prima di entrare.
“Ma che schifo!”. Odio quella
voce. La odio, la odio, la odio. La odio!
Soprattutto il tono, è così diverso da quando dolcemente mi sussurravi all’orecchio
“Ti amo”. “Hai fatto indigestione di gelosia, Al?”.
No, ti ho visto. - Ma fottiti.
Appena finii di vomitare anche l’anima,
alzai lo sguardo cercando il tuo, pieno di sé, ma non lo trovai. E rimasi
paralizzato. Altra fitta.
E vai, un’altra andata.
Oh.. ma la pagherai per questo, Edward Elric! Lo giuro sulla mia testa.
La pagherai, e non manca tanto..