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Autore: Smolly    27/01/2010    4 recensioni
Chiara e Sofia sono due normalissime quindicenni,frequentano un liceo classico e ritengono che la loro vita sia monotona... ma come possono sapere che una fotocopiatrice cambierà totalmente la loro vita? Narnia ha in serbo molte sorprese per loro...
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo dododo CAPITOLO 2:
Sofia e Chiara aprirono lentamente gli occhi, stordite. Sofia percepì qualcosa di morbito sotto il tatto delle mani:sabbia.
-Sabbia???- esclamò Sofia.
Intanto Chiara si era alzata e si stava guardando intorno. Si trovavano su una spiaggia enorme. Alle loro spalle c'era una foresta, mentre alla loro sinistra si stagliava una collina con un castello diroccato.
-Ma dove siamo finite?-
-Sembra una spiaggia dei caraibi-
-Magari c'è anche Jack Sparrow!!-
E in quel momento Sofia si accorse che non lontano da loro, nell'acqua, c'erano due figure.
-Guarda, forse sono Jack e Will!!!-
-Andiamo a chiedergli informazioni...-
e le due ragazze si avviarono verso il mare, ma più si avvicinavano, più si rendevano conto di aver preso un granchio.
-Ma tu non sei Jack Sparrow?- Disse Sofia rovolta ad uno dei due ragazzi:aveva i capelli biondi, gli occhi di un azzurro intenso e portava solo i pantaloni.
-Chi???-
-JACK SPARROW!!!-esclamò CHiara.
-No, io sono Peter...Re Peter, il magnifico...-Disse il ragazzo fieramente.
-EEEEH?- domandarono insieme le due ragazze.
-Ma come, non mi conoscete?-
-le due scossero la testa contemporaneamente.
-Ma scusate, da dove venite?-
e da dietro si sentì qualcuno schiarirsi la voce. Peter si girò verso la fonte del suono.
-Oh, Ed...- si rivolse ad un ragazzo moro, appena più basso di lui, dagli occhi scuri e anche lui sono in pantaloni. Questo lo fulminò con lo sguardo.
-Ah, sì, giusto!_ esclamò Peter.- questo è Edmund...-
RE Edmund...Il GIusto.- disse l'altro fieramente, alzando il mento.
-Sì, piccoli dettagli...-
-PICCOLI DETTAGLI?!-
A questo punto i due iniziarono una vivace discussione su cos'era giusto e su cos'era magnifico, mentre le due ragazze li guardavano acciugliate.
Dopo cinque minuti buoni, Sofia decise che era l'ora di finirla.
-RAGAZZI!!YUHUUUU!CI SIAMO ANCHE NOIII!-
ma nulla:Peter ed Edmund continuavano ad urlarsi addosso.
-Ci penso io...-Sogghignò Chiara. Così si avvicinò di più ai due e urlò:
-E CHE CAZZO, VOLETE FINIRLA?-
Peter ed Edmund si fermaroo, in silenzio, sbattendo le palpèebre. CHiara sorrise soddisfatta.
-Cazzo, che vuol dire cazzo?-chiese Edmund.
Il sorriso sul volto di chiara sparì in un istante.
-Be'...eccco...è una parola che usiamo molto spesso...-
Ma dalla faccia a punto interrogativo di Edmund si intuiva che non aveva ancora capito...un cazzo, appunto.
-Ma neanche io ho capito...-disse Peter...
-Ehm...ecco...è una cosa che voi avete e che...-
-Vi serve!!!- esclamò Chiara.
-Il naso, la bocca, i capelli, le unghie...-iniziarono a sparare i due ragazzi.
-NO, NO. NO!!!- replicarono le due ragazze.
-Ho capito...!i denti...- esclamò Edmund.
-No...-
-Ah, ecco cos'è- esclamò Peter
CHiara e Sofy lo guardarono speranzose.
-Una capra-
-Una capra?-chiese confusa Sofia.
-Ma sì. Io ed Ed l'abbiamo trovata ieri nel bosco e il figlio del S. Tumnus ci ha fatto un ottimo pecorino!-
-Siamo contenti per voi ma...non è neanche quello...-disse Sofia.
-Mh...allora- disse Edmund con aria pensosa- Ma certo! una spada!è indispensabile per noi!
-Beh...è comunque un tipo di arma...- fece Chiara
-CHIA!!- urlò Sofy.
-Che c'é? è vero...-
A quel punto Peter cominciò a sparare tutti i nomi di armi che gli venivano in mente:
-Scimitarra' Sciabola?Coltello=Lancia? Alabarda?Pistola?-
-Ecco, è simile ad una pistola!!- esclamò Chiara.
Intanto Sofia alzò gli occhi al cielo, poi guardò  Edmund che lazò le spalle, con faccia rassegnata.
-Ma è così imprtante saperlo???-chiese Sofia, rivolta verso chiara.
-Sì, è divertente- dissero in coro Chiara e Peter. Il ragazzo guardò chiarra sorridendo, e lei arrossì violentemente, senza una ragione precisa.
-Allroa, mi dai un altro indizio??-
ma chiara non rispose, e rimase imbambolata senza spiccicare nemmeno mezza parola. Sofia, riconoscendo i sintomi di una probabile cotta, le tirò una gomitata
-Eh???- disse chiara con faccia ebete.
-Dai un indizio a Peter...-
-A, sì un indizio...un indizio riguardo a cosa???-
-Sofia si sbattè una mano sulla fronte, poi sussurrò:
-Cazzo-
-Oh...ce l'hai fra le gambe- disse rivolta a Peter. Peter volse lo sguardo verso il basso.
-Ora ho capito! perchè scusa lo hai detto?
-ERA UNA SEMPLICE ESCLAMAZIONE...-disse Sofia.
-ecco, adessp che abbiamo risolto il problema, ci potete dire dove siamo???GRAZIE!- chiese Chiara.
-Ah, e voi non sapete dove siamo?- chiase Ed.
-Certo che no o non ve l'avrei chiesto, deficiente- replicò Chiara irritata. Ed le lanciò uno sguardo assassino, mentre lei sorrise
-Beh, noi siamo a Narnia, e quella è Cair PAravel, il nostro meraviglioso castello. Perchè noi, insomma, abbiamo sconfitto la strega bianca e poi noi...-
-e chi cavolo te l'ha chiesto?- sbraitò SOfia a Peter.
-Beh, la tua amica- e qui sorrise dolcemente a Chiara-mi ha chiesto...-
-Appunto:ti ha chiesto DOVE isamo, non cosa avete fatto.- disse Sofia, scoccita.
-Scusa, se ho sbagliato...e mi dispiace deluderti, ma Narnia ha già le sue regnie...-fece Peter
-Ok, ok, adesso basta! Dunque...voi due da dove venite?- li interruppe Edmund.
Sofia, con aria sognante, gli rispose:-Oh, questa sì che è un'ottima domanda...-
-veniamo da...una fotocopiatrice!-rispose Chiara.
-Una fotocopiatrice?-Peter la guardò confuso.
-Beh...sì, stava nella nostra scuola, il Galileo, un liceo classico...una palla sai....che is trova a Firenza, che sta in Italia, che sta in Europa che si trova nel mondo!_ CHiara concluse la sua spiegazione con aria soddisfatta, incrociando le bracia al petto.
-Oh...-Peter fece finta di aver capito- e hai un posto dove dormire, mia bella damigella?-
-Ehm...no...-rispose Chiara. Peter fece un sorrisone
-Allora ti ospiterò a Cair paravel...-
-E io? volete lasciarmi qui-S'intromise Sofia.
-No, tesoro, tu starai nella stalla...-le sorrise Peter. A quel punto intervenne Ed:
-Scusa, Peter...il castello è anche mio, quindi Sofia potra avere una stanza con la sua...amica- poi squadro con odi o Chiara- E' giusto che sia così...Oh!che ganzo! Io sono Edmund il Giusto e ho detto "E' giusto che sia così"...eheheh...l'avete capita?ihihihi...-
Ma l'unica persona che rideva era Sofia anche se trovava la battuta decisamente pateticsa. Quando ebbero finito, Peter disse:
-Bene, bando alle ciance, sarà meglio che cia avviamo a cair Paravel-
-E come ci arriviamo?-chiese Chiara.
-A cavallo, naturalmente- rispose sorridendo Peter. Chiara sbiancò di colpo...
-Ca-Cavallo?-
-Sì, tesoro...-
-N-NO...- balbettò lei. PEter le si avvicinò preoccupato
-Mia bella damigella, cosa ti prende?-
Chiara lo fulminò con lo sguardo:
-Chiamami ancora una vota in quel modo e ti affogo-
Nel frattemo Sofia era tutta contenta e saltellava nell'acqua canticchiando "Andiamo tutti a cavallo, alè alè".
Così i quattro ragazzi uscirono dall'acqua e mentre Edmund e Peter si rimettevano la maglietta, Sofia cercava di calmare l'amica, che continuava a borbottare "Io non ci vengo a cavallo, io non ci vengo!!"
-Bene, possiamo andare? siete pronte?-chiese Peter.
-NO!. replicò CHiara. Edmund le sorrise:
-C'è qualche problema?-
le gli sorrise di rimando
-No, nessuno...-
A quel punto Sofia con un salto si mise a sedere sul cavallo di Edmund.
-Sofy, quel cavallo è il triplo più alto di te, come hai fatto a salire?-
Eeh, segreto-
-Ma avresti dovuto insegnarmelo.-
Detto questo Chiara cercò di saltare sopra, ma rimase aggrappata da un lato pe rqualceh secondo e poi cadde con un tonfo. Una risatina la fece voltare: era Edmund.
-Mi fa piacere che ti stai divertendo...-
-Anche a me... bene, ci vediamo a Cair Paravel-
e spronò il cavallo, lsciando PEter e CHiara da soli
-Simpatico il fratellino...-borbottò lei
Peter, da sopra il cavallo, le porse la mano
-Forza, sali...-
CHiara gliele afferrò, ma in un battibaleno si ritrovarono entrambi in terra.
-Scusa...-Chiara era decisamente imbarazzata.
-Non fa niente, mia bell- Peter si bloccò vedendo lo sguardo assassino di Chiara. -ehm, dai riproviamo.
Così Peter montò sul povero animale e, dopo vari tonfi e capitomboli, anche CHiara ci riuscì. MA la cosa non durò a lungo, perché Chiara non riuscì a tenersi in groppa per più di cinque minuti. Dopo moltie cadute e ricadute, e dopo qualche centinaia di imprecazioni e lividi, i due arrivarono a Cair Paravel, un enorme castello, circondato da un giardino immenso e immperso nell'ombra, perchè oramai si era fatta sera.
-VI stavamo aspettando, lentoni- Esclamò Edmund dalla porta.
-Ecco, CHiara, benvenuta a Cair Paravel-



SPAZIO AUTRICI:ecco che arriva un nuovo capitolo, speriamo in una buona lettura, e scusiamo per tutti gli eventuali errori di battitura (questo lo dice Smolly, che ricopia tutto sempre male!Nd Kia)...per favore...vi chiediamo un favorino piccino piccino...se lasciate un commentino...piccino...
   
 
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