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Autore: Araxo    27/01/2010    2 recensioni
E se un giorno, tuo padre ti regalasse un Nintendo DS bianco come una perla. E se questo contenesse un gioco sconosciuto, un gioco il cui protagonista sei tu...e se tu fossi libero di fare quello che vuoi, cosa faresti?...ma stai attento, tutto quello che accade nel gioco, accade realmente. Anche la morte di una persona può diventare realtà.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Play - Play With me... -


Premessa: da molto tempo volevo scrivere questa Fic... saranno passati 3 anni.
              Con il tempo ho dimenticato...ho dimenticato cosa provavo in quegli istanti.
              Ma adesso qualcosa in me ha fatto riaccendere quella scintilla...quel ricordo.
              La rabbia provata non poco tempo fa ha fatto in modo che questa storia...che questa fiction
              ritornasse nella mia mente...spero di non avervi annoiato e buona lettura.


Quella mattina il mio cellulare cominciò a squillare più del solito.
Come un martello risuonava costante nell'aria che dalla finestra della mia stanza penetrava con estrema dolcezza.
- Chi sarà mai a quest'ora del mattino?...- dissi mentre con calma mi alzavo dal letto.
Mentre riflettevo sui miei problemi il cellulare smise di intonare i suoi canti e entrò in letargo.
Curioso di scoprire chi fosse la persona che con tanta impazienza chiamava il sottoscritto avvicinai la mia sedia a rotelle accanto al letto e con uno sforzo immenso salii su di essa.
Mi spinsi fino al mobiletto accanto alla porta della mia stanza e allungai il più possibile il braccio verso il cellulare.
I miei sforzi si rivelarono inutili...le lacrime colavano lentamente dai miei occhi e si poggiavano sulle mie gambi morenti.
- Tutto questo non sarebbe accaduto...non sarebbe accaduto se quei bastardi non avessero...-
Asciugai le lacrime con la mia mano e continuai ad allungare il braccio per arrivare a prendere il cellulare.
Provai con un ultimo e doloroso sforzo ma mentre stavo per sfiorare l'oggetto le mie gambe cominciarono a traballare e alla fine cedettero.
Riuscii a spingere il cellulare fino a farlo cadere a terra.
Mi chinai per prenderlo ma la sedia era ormai vecchia e si ruppe facendomi cadere rovinosamente a terra.
Ero solo e in preda al panico, dovetti aspettare oltre due ore prima che mia madre tornasse dal lavoro e mi portasse in ospedale.
I medici dissero che non era nulla di grave, ma io ero spaventato e dolorante lo stesso.
Quando arrivammo finalmente a casa mio padre mi prese in braccio, mi portò a letto e disse:
- Guarda cosa ti ho comprato...-.
Sulla mano sinistra teneva qualcosa.
- Ma questo è...-
- Si, è quello che desideravi da molto...penso...-
- Finalmente, è bellissimo-
- Sono contento che ti piaccia-
Appena uscì dalla porta comincia a giocare al mio nuovo nintendo DS bianco perla.
Questo però era diverso...aveva uno strano disegno sulla parte frontale raffigurante un teschio.
- Bene, proviamo!-
Appena premetti il tasto di accensione non accadde nulla.
- Ma cosa?...- dissi con un'aria perplessa.
- Perchè non si accende?!-
Provai più volte ad accenderla, ma non voleva saperne.
Alla fine lasciai perdere e decisi di chiedere in seguito a mio Padre di dargli un'occhiata.
Era arrivato il momento di andare a dormire.
Spensi le luci e chiusi gli occhi.
Ma qualcosa interruppe il mio sonno...una luce...proveniente dal comò.
Era il nintendo che si era acceso.
Lo presi in mano e mentre cercavo il gioco incluso nella confezione, sentii la console partire da sola.
Come se ci fosse già un gioco al suo interno.
Incuriosito e anche un pò rabbrividito cominciai a giocare.
Il nome del gioco era " Play with me...".
-Strano come titolo- mi dissi.
Impersonavo un personaggio quasi del tutto identico a me, persino i lineamenti del volto erano identici ai miei.
Ancora più scioccante fu il vedere che la città imbientata nel gioco era la stessa in cui vivevo.
Senza farmi troppi problemi cominciai a girare per i vicoli della città e incontrai un tizio assomigliante in tutto al bullo che con la moto mi aveva investito.
Decisi di combattere contro di lui e riuscii dopo qualche minuto a vincere investendolo con la sua stessa moto.

Nel frattempo...

In una strada a pochi Km dal quartiere del ragazzo stava accadendo qualcosa...
- Presto! prendete la barella-
Un ragazzo era stirato terra...ricoperto di sangue....
- Presto chiamate i rinforzi!-
- Stiamo facendo il possibile signora...si calmi-
-Il mio Bambino!!! quello è il mio bambino...-
Mentre la donna urlava arrivarono i soccorsi e diedero un'occhiata al ragazzo...
- Nulla da fare- disse uno di loro.
- Confermo...-
- Nooo! il mio...il mio Bambino! nooo!-
La donna cadde a terra in lacrime.
- Sapete dirmi come è morto?- disse un ispettore della polizia che nel frattempo era arrivato con la sua pattuglia.
L'uomo accanto alla madre del ragazzo disse...- è stata la Moto...la sua moto...-

Continua...
  
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