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Autore: Melanto    28/01/2010    4 recensioni
"...Il fuoco fece presa sul legno in maniera quasi istantanea..." - L'ultimo ricordo prima di lasciare Kaer Morhen.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per una delle iniziative dei “Giochi senza Ficcyne” indetti da Fanworld.
Questa breve flash è ambientata durante il funerale di Leo. T^T l’avevo conosciuto da pochissimo, ma mi ero già affezionata a lui. T^T possibile che tutti i personaggi di nome Leo sono destinati a fare una brutta fine?! T^T Uffa.
Sì, è una storia seeeriaaaaaa! \O/

Durante la lettura, consiglio l’ascolto di “Leo’s farewell”, una traccia appartenente alla colonna sonora del game. ** E’ una delle mie preferite.

Farewell

Il fuoco fece presa sul legno in maniera quasi istantanea.
Come un sudario, avvolse la pira funeraria con movimenti sinuosi ed eleganti, quasi materni. Abbracciò la base, diramando le sue spire tra i tronchi, e risalì, fino a stringersi attorno al corpo di Leo. A suo modo, poteva sembrare una carezza il tocco del fuoco, che si tendeva verso l’alto in fiamme dense e forti; divoravano l’aria mai sazie di ossigeno.
Le vidi avvampare e percepii il loro calore giungere a me, a noi, che restavamo lì, per quell’ultimo addio consumato in silenzio. Gli occhi parlarono per le nostre bocche, mentre fissavamo la pira ardere e crepitare nella quiete di quella sera che stava per segnare l’inizio del mio nuovo cammino.
Sapevo ancora poco dei witcher e di me stesso, sapevo ancora poco di ogni cosa, ma la mia memoria era ricominciata da lì e quello che era avvenuto in quei brevissimi istanti di lotta, non lo avrei mai dimenticato.
Come non avrei mai dimenticato il viso del Professore né quello di Azar Javed.
Attorno a me, sentivo rabbia provenire da coloro che erano divenuti  - o forse lo erano sempre stati, ma l’avevo dimenticato - i miei compagni.
Eskel aveva perso l’allievo d’armi con cui allenarsi e da allenare.
Lambert aveva perso il pivello da prendere in giro.
Entrambi avevano perso un fratello.
Triss aveva perso un amico.
Io avevo perso un pezzo del mio confuso passato.
Mentre Vesemir…
Vesemir aveva perso molto più di tutti noi e, diluito nella rabbia, avvertii dolore provenire dal suo silenzio, per quanto tentasse di non darlo a vedere, di mostrarsi ormai abituato a tutto quello da anni di lotte e compagni caduti in guerre di cui avevo smarrito ogni ricordo. Ci diede le ultime disposizioni, indirizzando il mio viaggio verso Vizima, e ci lasciò andare. Ma lui fu l’ultimo ad abbandonare quel luogo.
Kaer Morhen era stata la sua casa per una vita intera, l’aveva vista prosperare e poi cadere, ma aveva continuato a crederci fino in fondo, con la testardaggine di un vecchio cocciuto.
Con Leo aveva detto addio alla speranza di vederla risorgere ma, soprattutto, aveva detto addio ad un figlio perché tale era stato per lui.
Ed ora che sono arrivato nelle campagne che circondano la capitale del Regno di Temeria, il ricordo di quel momento è sempre con me, con ciascuno di noi, sparpagliati nei Regni Settentrionali, per non dimenticare, per cercare.
Ed uccidere.

Fine

Una storia seria, il che è molto grave, ma ci tenevo a raccontare di quel momento. ^^
Ed ora, due immagini salienti:

- Leo T^T, morto troppo presto ed era puccio.

- Il funerale di Leo: dal fondo abbiamo Vesemir, Triss, Geralt, Lambert ed il mento di Eskel XD

   
 
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