Lexie si svegliò con addosso tutti i gesti e i sospiri della notte. Scivolavano e strisciavano ancora tra le lenzuola arrotolate intorno alle sue gambe; le si avvicinavano come faceva l’uomo accanto a lei, che si muoveva nel modo sbagliato.
Lui l’abbracciò e sospirò tra i suoi capelli di cenere, come l’altro non avrebbe mai fatto. Ed era l’altro quello giusto, quello che avrebbe dovuto essere lì, in quel letto con lei e non c’era – dov’era? Dov’era?
L’altro era quello di cui lei conosceva ogni gesto, ogni minima smorfia del volto. L’uomo accanto a lei era uno sconosciuto, come il letto in cui lei si perdeva.
   
Lexie si svegliò con dietro alle palpebre serrate il ricordo di un vecchio amore ancora fresco e pulsante, come il cuore che le batteva nel petto. Sentì il dolore e le parve di perdercisi, come in quel letto e in quella casa che non le apparteneva più.
Si era sentita completa – ed unica e bella e matura e felice – a camminare per l’ospedale accanto a Mark e a guardare tutti da lontano, perché gli altri non potevano capire quanto era unica e bella e matura e felice la loro relazione.
Accanto ad Alex, ad assaporare gli ultimi istanti di un sonno clandestino, si sentiva solo terribilmente giovane – ed era quello che aveva chiesto e desiderato: fare qualcosa di terribilmente stupido per ricordarsi com’era essere giovani, ma al mattino non era più certa di nulla: era solo persa, persa per sempre.
    
    
        
           
    
    
Tutto ciò è causato da una visione rapida e poco amabile delle maledette scene della 6x11.
Ringrazio coloro che hanno commentato "It's time to say goodbye to this casual everyday life", ovvero: uchihagirl (per i contatti msn ci sto, anche a me piacerebbe conoscerti meglio. :3 E Mr. Spazzolino è l'essere più sexy e amabile di tutta la serie. xD Grazie mille) e speranza19 (grazie mille. Anche a me Mark e Lexie sono piaciuti fin dall'inzio <3).
Si ringrazia sempre Pò per aver letto in anteprima - like usual. I ♥ C.o.S