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Autore: DrustO    29/01/2010    1 recensioni
Storia basata sul GDR Golddreams, con qualche ritocco. Ciò che è scritto non è mai successo, tutto esito della mia fervida immaginazione xD. Il tutto è basato su Final Fantasy quindi, ed è un'ambientazione futuristica dove si combatte spesso contro bestioni/mostri/cosichevoglionopotere/ecc...
La storia narra ciò che succede dopo un ipotetico scontro, tra un bestione brutto e cattivo e un capo di una corporazione di svitati che si ritrova a dover dare un'eredità alla sua migliore amica, negli uttimi attimi di vita.
Mi sento alquanto in soggezione a postare per la prima volta una cosa che ho scritto io stesso xD è uno strano concetto da esprimere e mi viene abbastanza complicarlo descriverlo. [non sono propriamente le parole con cui volevo iniziare però vabbeh. Oramai è fatta, me la son giocata. Olè~]
Comunque ho scritto questo OneShot tempo fa, ma per non mi ricordo quale motivo non lo pubblicai. Boh, vattelo a ricordare effettivamente. Beh, vi lascio quindi al mio primo lavoro, spero piaccia e che susciti qualche commento/recensione costruttiva *_*
Grazie in anticipo ne~
PS: Un grazie va in anticipo alla nee-nee che mi ha "incoraggiato" a pubblicarlo, ecco.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Toleno. Piazza.

Un cratere largo chilometri e profondo non più di nove metri. Il Risultato dell'esplosione che aveva devastato l'intera città di Toleno. Nel centro del cratere c'era lui, il Fendente che aveva provocato quella desolazione, assieme ai pezzi che restavano dell'armatura del suo nemico, di questo nessuna traccia. Il sangue ricopriva il suo volto e gran parte dei suoi vestiti, la fascia rossa era ancora intatta attorno al proprio capo. La sua spada, regalatagli da Black, era conficcata nel terreno poco distante da lui, la collezione con le sfere annesse sembrava essere intatta. Gli occhi semi chiusi del ragazzo osservavano il cielo che iniziava a bagnare tutto il paesaggio con una pioggia lenta e pesante, come se fosse un pianto. I suoi respiri si facevano sempre più irregolari e corti, quand'ecco che una seconda figura velocemente si gettò al lato del ragazzo accucciandosi [Dr-Drust?] la mano destra della ragazza carezzava lentamente e con cura il capo di lui, avendo paura di peggiorare la situazione nel mentre l'attenzione del ragazzo veniva quindi spostata su di lei [Keiri...hai visto? ce l'ho fatta] un sorriso di soddisfazione si dipinse sulle sue labbra. La ragazza d'altro canto prese a piangere senza singhiozzi, solo le lacrime scendevano dai suoi occhi [si ce l'hai fatta...] anche lei sorrise, un sorriso amaro però. [dove sono gli altri?] domandò il Fendente del kaos spaziando con lo sguardo attorno a lui senza vedere le altre figure che lo accompagnavano da una vita oramai [stanno arrivando...si, stanno arrivando] solo in quel momento i singhiozzi della ragazza si fecero sentire, presa da spasmi di dolori nell'osservare l'amico in quelle condizioni [perché? perché hai fatto una cosa del genere?] gli domandò mentre la mano destra scendeva sulla sua fronte. Drust tornò a sorridere alzando il destro braccio andando a poggiar la propria mancina sulla gote destra della rossa [era l'unico modo per distruggerlo, un esplosione di ka-] non riuscì nemmeno a terminare la frase che la sottoposta urlò con disperazione mista alla rabbia [SEI UN IDIOTA! Potevamo...potevamo farcela ugualmente senza che tu ricorressi a quell'abilità] le lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi mescolandosi alla pioggia che scrosciava a terra inesorabile [si lo so. Sono un idiota, però non ho rimorsi.] la voce era solo un sussurro, debole, fievole. La ragazza, allora afferrò la mano del fendente con ambo le sue stringendola e poggiandovi sopra la propria di fronte [come faremo senza di te? eh? me lo spieghi?] gli domandò disperata mentre gli occhi venivano chiusi con foga, quasi a voler fermare quelle lacrime che continuavano ad uscire come se nulla fosse [Sarò sempre con voi...Volevi sapere il segreto per superarmi?] le domandò dopo un paio di colpi di tosse e lei riaprì gli occhi puntandoli in quelli di lui [ti ricordi quando ti posi quella domanda?] le pupille del ragazzo tornavano intanto a fissare il cielo [se avevamo perso i nostri sogni ed io ti risposi che non lo sapevo?] gli chiese lei e lui annuì [si, ti risposi che li avevamo semplicemente lasciati morire...beh Keikei, trova la forza di non lasciarli affondare. Abbracciali.] un altro sorriso sulle sue labbra mentre la testa veniva inclinata in modo da portare gli occhi più in là, osservando la propria spada [Prendi quella spada e abbraccia anche i miei di sogni, portali a termine tu. Tu sei la mia pupilla...solo tu puoi farlo] quelle parole erano come una pugnalata nel cuore e di fatti, tornò a piangere con più fermento mentre la stretta della mano di lui si faceva meno salda [Io sono e sempre sarò la tua pupilla...ora non parlare...ti affaticherai soltanto] gli risponse lei con dolcezza, stringendo quell'arto insanguinato, mentre l'altra, scostatasi, spostava i capelli del Fendente in modo da non occludergli la vista [Avrei voluto rivedere gli altri un'ultima volta ma penso non sia possibile...Grazie Kei...grazie di tutto] arrivarono inaspettate e lente quelle parole, la ragazza non comprese subito. Vide solo gli occhi del fendente che si chiudevano, e sentì la sua mano scivolare via da quella di lei cadendo al suolo [Drust? Drust...] lo richiamò un paio di volte scacciando via la consapevolezza, la ignorava ma fu allora che le mani di ella presero a tremare e incerte, andavano a smuovere leggermente il corpo del ragazzo senza che questo desse cenni di risveglio. Allora capì, in quell'istante cosa aveva veramente perso. Rimase attimi interminabili in silenzio mentre chiuse a pugni le proprie mani, fino a far sbiancare le nocche. I denti si serrarono sempre più forte, fin quando non riuscì più a trattenersi [DRUST!] un urlo diretto al cielo, gli occhi chiusi e le lacrime che continuavano a scendere inarrestabili. Un urlo misto fra disperazione e dolore, l'ultimo che riuscì a captare il ragazzo e poi, Silenzio.

  [Qualche Anno Dopo]
  Zanarkand. Cimitero.

  Il silenzio che c'era nel loco lo rendeva desolato, come al solito, solo qualche persona era in quel posto a rendere i saluti alle persone care. In un angolo appartato di quel mausoleo vi erano due croci, una di fianco all'altra. Davanti ad esse una figura femminile, capelli rossi, forme prosperose e un viso rilassato e tranquillo, una fascia rossa era legata attorno al bicipite destro, mentre dietro la schiena per seco c'era la spada che appartenne un tempo al fendente del kaos. [Ne~ Drust. Ho trovato finalmente il coraggio di venire qui. Già che ci sono ti dico le ultime novità. In questi ultimi mesi sono cambiate un po’ di cose. Yusuke e Leamy si sono sposati e hanno deciso di lasciare la carriera degli hunter dando spazio alla nuova generazione, sono rimasti comunque sull'aeronave per il momento, presto andranno a vivere nella villa di Leamy a Toleno] sorrise poggiando la mano sulla testa della croce mentre la mancina andava a sistemare un'altra fascia, quella che era presente alla base del piccolo monumento [Io sono diventata Boss, Andrews Fendente e Favole Ruggito...come ci si aspettava vero? Tengo ancora a mente le tue parole di quel giorno e finalmente posso dire che sono riuscita nel mio sogno più grande] una piccola risata divertita scaturì dalle sue labbra mentre la mancina si spostava nuovamente, sta volta salendo sulla testa della croce di fianco [Tu invece ti sei rincontrato con lei lassù?] domandò retorica prima di fare spallucce scuotendo il capo [Beh immagino di si...] il sorriso restò mentre eseguì un sospiro [So che ci sei sempre a fianco, e tutto il mondo dovrebbe dirti ancora grazie per quello che hai fatto.] la ragazza continuava con quel discorso, qualche passo da lei eseguito all'indietro in modo di avere una panoramica delle due foto messe sulle due croci. Rimase in silenzio per qualche attimo, e poi riprese a parlare [Portiamo tutti una fascia rossa per ricordarti Fendente idiota, anche quelli che ora non sono più hunter o che non lo sono mai stati ma che sanno a chi devono la vita. Dal mio canto, spero di poter portare a termine ciò che tu mi chiesi.] la sua testa si inclinò di lato [Yusuke e Leamy dicono che ti assomiglio molto sai?] si lasciò scappare un'altra risata divertita e poi sospirò voltandosi, dando così le spalle ai due piccoli monimenti [beh salutami tutti lassù e rimani comunque a proteggerci] Finì quella frase tirando un attimo su col naso e non appena accennò ad alzare la testa sentì una folata di vento che andò a smuovere i suoi capelli e le sue vesti, la costrinse a socchiudere gli occhi. Si guardò intorno perplessa senza capire inizialmente. Delle parole portate dal vento gli sembravano, una voce familiare. Poi comprese. Le sue labbra si stirarono in un sorriso sincero e divertito [Si, glielo dirò] un cenno della mano eseguito da lei, per poi alzare finalmente lo sguardo, osservando l'Aurora Rock stagliarsi nel cielo blu [Nee-chan vogliamo andare o no?] una voce dalla trasmisfera si fece sentire, un po' scocciata. La ragazza la prese con la mano destra e sbuffò scocciata [arrivo nii-chan...] un borbottio per chiudere la conversazione, ripose la sfera al suo posto [beh io vado...addio Drù, non aspettarmi troppo presto] ultimo, il suo dire prima di essere investita da un fascio di luce rossa che l'avvolse per poi farla sparire nel nulla. Ricomparì dopo qualche istante nell'aeronave che volava prima nel cielo. Non disse niente, osservò tutti i presenti sul ponte, li contò per accertarsi che fossero tutti e poi sorrise. E la prima cosa che urlò la ragazza appena tornata, furono quelle parole che udì in quella folata di vento [Forza Hunter, Alla Prossima Missione!]
  
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