Smarrita tra le onde dell’ anima
suono le note del mio dolce affogare.
Le catene della prigionia
scivolano negli abissi della memoria,
mentre il silenzio culla le mie pene.
In questo tempo,
che scandisce i rintocchi dell’eternità,
si aprono gli scrigni
in cui avevo racchiuso i miei sogni.
Così, inalando l’ultimo alito di vita,
sfioro la libertà.