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Autore: Akrois    31/01/2010    4 recensioni
- Hai un ultimo desiderio, État français?- domandò Francia poggiandole la bocca del mitra sulla nuca candida dalla quale aveva spostato i corti ricci.
- Dio abbia pietà della mia anima. Anche se forse non lo merito.
- Adieu, ma soeur.
Vichy sorrise, anche se Francia non lo vide. America entrò di corsa non appena sentì lo sparo. Colpì con i piedi il cappello cremisi.
[Oc!Regime di Vichy]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma belle sœur

~Tuer une femme en particulier est acceptable, la tuer en public non ~

 

 

 

 

 

Da una finestra aperta entrava la luce d’agosto in tutta la sua luminosità. Lei era china sulla sua scrivania, con due mitra puntati addosso da altrettanti uomini in uniforme.

- Per favore, lasciatemi finire. – aveva detto lei, indicando con un dito i fogli sparsi sul ripiano in legno.

America stava per dire qualcosa, ma Francia gli fece cenno di stare zitto. Stranamente, America stette zitto.

- Finisci quello che devi fare, Bérénice- disse osservandola attraverso il mirino – ma poi dovrai venire con noi.

Bérénice annuì, intingendo la punta di una lunga penna ricurva nell’inchiostro nero e riprendendo a scrivere.

- Ehy, Francia- sussurrò America avvicinandosi a lui – non credi che possa scappare?

- No, non lo farebbe mai.

Bérénice si fermò un attimo, osservandoli con gli occhi azzurri.

- Scusate- domandò alzando il capo verso i due – avete mica una sigaretta?

America stava per dire qualcosa (un’amenità delle sue, probabilmente) ma il gesto di Francia lo zittì per una seconda volta (era un giorno magico). Bérénice prese con calma la sigaretta dalle sue dita, portandosela alle labbra. Francia le avvicinò la fiamma dell’accendino al viso ed attese che la sigaretta si fosse accesa.

Bérénice prese una lenta boccata di nicotina, togliendosi poi la sigaretta dalla bocca con un gesto elegante e soffiando una sottile nuvola perlacea – Hai delle buone sigarette, France- disse con un sorriso – te le ha date Amérique?

- Oui.

- Il est très mignon de sa part.- assicurò lei osservando la sigaretta – Qui girano solo quelle schifezze oppiate. Non mi piacciono cose che danneggiano le mie facoltà mentali.

Francia sorrise. America scalpitava Damn it, Francia! Quanto ci vuole a portare via questa fuckin’ nazi?!

Latrò il biondo pestando un piede a terra. Sia Francia che Bérénice lo guardarono con l’aria di chi guarda un bambino isterico.

- Sarà una nazista, ma è pur sempre una donna, America.- disse Francia calmo – E le donne vanno trattate bene.

Certo, molto probabilmente l’avrebbero finita in mezzo alla piazza con una pallottola fra capo e collo ma, almeno finché poteva, voleva comportarsi come si confaceva ad un gentiluomo.

Bérénice scosse la testa sorridendoIl est une enfant.

- Oui- rispose Francia -mais il est beau et il a un beau s'asseoir, ceci il le rend beaucoup fascinant au-delà que supportable.

Bérénice rise allegramente, mentre America si guardava attorno furibondo senza aver capito nulla di quello che i due si erano detti.

- Sois toujours l'habituel mon chéri!- disse la donna senza trattenere le risate, alzandosi dalla sedia e allungando una mano per prendere la giacca.

- Allora sei pronta!- sbottò America, azzittito subito dagli sguardi gelidi dei due francesi.

- Al diavolo, io aspetto fuori!- disse furibondo, uscendo con tanto di sbattimento di porta. Bérénice si voltò verso Francia – Fa sempre così?

- Mah, se te lo porti a letto in genere sta zitto e non protesta più di tanto.

- Peccato non averlo conosciuto in uno di questi frangenti- disse la donna con un sospiro, mentre chiudeva l’ultima asola della giacca.

- Guarda, ha preso dal quell’incivile di suo fratello. Stessi modi e stessi goûts horribles.

- Parli di Angleterre? Quel caro ragazzo avrebbe bisogno solo di un manuale di bon-ton e una pinzetta per le sopracciglia. Oltre che di un libro di cucina, di un completo nuovo et d'un sac d'autres choses di cui purtroppo non possiamo parlare.

Bérénice si sistemò sul capo il cappello a larghe tese e si appuntò sul petto la fascia con il tricolore.

- Est-ce que tu es prête?

- Même s'il je ne fusse pas?

Francia deglutì a vuoto, stringendo l’arma convulsamente fra le mani.

- Non voglio ucciderti sulla piazza Bérénice. Non voglio ucciderti, in realtà.

- Ma io ho fatto molte cose cattive. Lo dice sempre Angleterre e, a quanto pare, ne è convinto anche il tuo amico Amérique . – un’ombra passò sul viso di Bérénice – Anche se mi dispiace lasciare Natal così.

- Gli volevi bene?

- Oui.

I due si guardarono in silenzio per un po’.

- Bérénice, posso chiederti un favore?

- Cosa?

- Posso ucciderti qui?

- Mi rovineresti la tappezzeria.- disse lei tranquilla – Non voglio lasciare l’ufficio sporco.

- Allora ti ucciderò per strada, o in macchina, o in un vicolo, o per le scale. Non voglio ucciderti davanti a tutta Parigi.

- Pourquoi?

- Siamo- Francia si bloccò, osservando i ricci biondi che spuntavano da sotto il cappello della donna – fratelli noi, no?

- Direi di sì.

- Non mi sporco le mani col sangue di mia sorella. Non davanti ad una folla urlante.

- Uccidi tua sorella, però la uccidi in privato. Molto galante.- Bérénice rise a Francia scappò un sorriso.

- Va bene.

- Cosa?

- Uccidimi.

- Non mi aspettavo che avresti accettato.

- In fondo cosa me ne frega dell’ufficio? Mica lo dovrò ripulire io, dopo.

- Ottimo pensiero.

Bérénice s’inginocchiò a terra, estraendo da sotto i vestiti una sottile catenina con crocifisso. Strinse il gioiello fra le mani giunte.

- Hai un ultimo desiderio, État français?- domandò Francia poggiandole la bocca del mitra sulla nuca candida dalla quale aveva spostato i corti ricci.

- Dio abbia pietà della mia anima. Anche se forse non lo merito.

- Adieu, ma soeur.

Vichy sorrise, anche se Francia non lo vide. America entrò di corsa non appena sentì lo sparo. Colpì con i piedi il cappello cremisi.

Francia alzò lo sguardo vero di lui – Mi dai il cappello?- domandò alzando la mano verso di lui.

America boccheggiò, prendendo il cappello e porgendoglielo. Francia lo prese e si chinò poi a prendere fra le braccia la donna posandole il cappello sul viso.

America osservò prima la mitragliatrice abbandonata poi l’uomo che se ne andava.

- Ehy! Godamnit France! Dove vai?!- ululò contro la schiena del francese.

- Che domande.- Francia scosse la spalle senza degnarlo neanche di troppa attenzione – A seppellirla, non si vede? Sous les fleurs des Champs Élidés. Et que Dieu ait en gloire ma belle soeur.

 

 

 

 

A.Corner____

 

Bérénice, il Regime di Vichy, o anche État français, Stato Francese. La mia cara Bérénice. Mi sono affezionata a lei, sapete?

Ricomparirà, ricomparirà. Prima però voglio scrivere qualcosa su Natal (Spagna Franchista).

E andiamo con le traduzioni (questa volta non le ho fatte con google, ma con un altro traduttore. Suppongo siano più esatte, anche perché il francese l’ho studiato e qualcosa ricordo xD)

Tuer une femme en particulier est acceptable, la tuer en public non : uccidere una donna in privato è accettabile, ucciderla in pubblico no.

Il est très mignon de sa part : è molto carino da parte sua.

Il est une enfant : (lui) è un bambino.

mais il est beau et il a un beau s'asseoir, ceci il le rend beaucoup fascinant au-delà que supportable : ma è bello ed ha un bel sedere e questo lo rende molto affascinante, oltre che sopportabile.

Sois toujours l'habituel mon chéri !: sei sempre il solito, mio caro!

goûts horribles: gusti orribili.

et d'un sac d'autres choses : e di un sacco d’altre cose.

Est-ce que tu es prête?: Sei pronta ?

Même s'il je ne fusse pas?: Anche se non lo fossi ?

Non traduco ne « Oui » ne « Pourquoi » perché do per scontato che si sappia cosa vogliono dire xD

Non traduco neanche le espressioni usate da America, più che altro sono dei rafforzativi di frasi. Volgari, ma rafforzativi.

Adieu, ma soeur: Addio, sorella mia.

Sous les fleurs des Champs-Élysées. Et que Dieu ait en gloire ma belle sœur : sotto i fiori dei Campi Elisi (in questo caso inteso sia come la strada di Parigi, sia come i Campi Elisi veri e propri. Un doppio senso romantico ù_ù). E che Dio abbia in gloria la mia bella sorella.

 

 

 

 

   
 
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