Prologo
What hurts the most
Is being so close
And having so much to say
And watching you walk away
And never knowing
What could have been
And not seeing that loving you
Is what I was trying to do
Viaggiavamo senza meta, l'abitacolo della macchina era riscaldato dall'aria calda che usciva dai bocchettoni sul cruscotto dell'Impala presa in prestito dal fratello. Accanto a me Sam stringeva il volante ben saldo fra le mani, assumendo una posizione rigida.
La sua espressione rifletteva i suoi pensieri: era teso, frustrato e...sofferente.
"Non puoi dire sul serio Sadie tu..mi stai lasciando!"
Rimasi in silenzio, aveva centrato il punto.
"Anzi no, tu mi stai sbattendo fuori dalla tua vita...cos'è,vi siete messi d'accordo tu e mio padre?!" proseguì con un sorriso beffardo e velato dall'amarezza.
"Non mi sembra il caso di essere melodrammatici..."
"Ha detto che se vado a Stanford non dovrò scomodarmi a tornare." mi interruppe a denti stretti.
I suoi occhi erano fissi sulla strada e non accennavano a cambiare posizione.
"Pensavo che almeno tu mi avresti appoggiato..."
"Sam tu vuoi diventare un avvocato e in questo ti appoggio ma non ho mai detto che ti avrei seguita a Stanford. Il college non fa per me.." Accostò precipitosamente e sii girò verso di me.
"Come fai a dirlo? Potresti sempre provare!" Alzai gli occhi al cielo.
"Maledizione Sam, parli come se non mi conoscessi! Sai che non sono fatta per stare chiusa fra quattro pareti di un'aula. E poi è ..complicato."
"Non sei stata tu a dire di desiderare una vita normale?"
"Hai ragione. Le nostre vite sono incasinate e frenetiche e ciò che facciamo è folle . E' proprio per questo che non posso abbandonare Chris. E' mio fratello ed è stato come un padre per me, non se lo merita." dissi mantenedo lo sguardo fisso di fronte a me. Sam allungò una mano e mi fece voltare delicatamente.
Ebbi una fitta allo stomaco quando i nostri occhi si incontrarono:quegli occhi da cucciolo che avevano il potere di sciogliermi. No Sadie, non puoi permetterti di farti condizionare.
"Ti amo Sam, ma non posso smettere di essere quello che sono." Vidi dipingersi sul suo volto la confusione , la rabbia e consapevolezza di ciò che gli stavo dicendo. Sapevo che questa versione fredda e cinica di me lo spaventava ma d'altro canto sapevo che non c'era un modo indolore per separarci.
Sam sarebbe andato a Stanford, si sarebbe fatto dei nuovi amici magari -il solo pensiero mi fece gelare il sangue nelle vene- mi avrebbe rimpiazzato con una studentessa figlia di papà e sarebbe diventato un avvocato. E a quel punto Sadie Blender , la caccia e tutti gli orrori e i rischi connessi ad essa, non sarebbero stati altro che un pallido ricordo legato al suo passato.
Sam si meritava una vita sicura e felice e, consapevole del fatto che non avrei mai potuto offrirgli niente di tutto ciò, mi feci da parte.
Lo baciai , assaporando - o almeno così credevo- per l'ultima volta le sue labbra e il suo profumo. Poi mi staccai e uscii dalla macchina. Camminavo senza voltarmi indietro. Continuavo a camminare con la consapevolezza di aver perso una parte di me ma avevo fatto la mia scelta.
Addio Sam Winchester, è stato bello averti nella mia vita.
-claire's corner:
Premetto che questa è la prima ff che scrivo. A dir la verità è da un bel po' che ce l'ho in mente ma non riuscivo a trovare le parole adatte per iniziare. Poi ieri ho pensato:"perchè non iniziare con un flashback?!"
E così è stato. La storia vera e propria avrà inizio a partire prossimo capitolo che sarà ambientato 2 anni dopo rispetto al tempo del prologo (verso l'inizio della prima stagione per capirci).
Detto ciò spero che queste prime righe vi piacciano (: sono aperta anche alle critiche,meglio ancora se crostruttive. Fatemi sapere cosa ne pensate ^^
claire