Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: corallina87    03/02/2010    5 recensioni
Uno stregone rivela ad Arthur che un mago di nome Emyrs lo protegge. Quale sarà la reazione del principe Arthur alle sue parole? Merlin riuscirà a tenere nascosto il suo segreto o sarà costretto a rivelarlo? Se volete saperlo basta leggere... La prima one-shot su Merlin.Per chi l'abbia già letto ho revisionato la punteggiatura e cambiato qualche frase. Fatemi sapere!
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ritorno a Camelot.



 
 Due Facce della stessa Medaglia.



Una figura, coperta da un lungo mantello nero, con il cappuccio calato sulla  testa, girava circospetta dentro il castello di Camelot.
All'apparenza nessuno si accorse della sua presenza. Erano trascorsi due anni dall' ultima volta che aveva percorso gli stessi corridoi.
Non erano cambiati, ma lo era il suo animo ,durante la sua lunga assenza.
Da quando era stato costretto ad andarsene, aveva girovagato per diversi villaggi, diversi regni. Ma nessun posto era Camelot.
Si fermò ad osservare, da una delle finestre del castello, l'immensa foresta del regno.
Un ricordo all'improvviso gli affiorò:

- Merlin! - chiamò il giovane Pendragon. - Prepara l'attrezzatura. Domani si va a caccia! - ordinò.
Il servo sbuffò. - Si, sire. -
Il giovane Arthur sapeva  quanto Merlin odiasse la caccia. Era un ragazzo sensibile, trovava ingiusto uccidere
quelle "povere creature". Arthur non la considerava  solo un semplice passatempo, ma anche un dovere. L'uomo è cacciatore, deve continuamente mettersi alla prova, saggiare le proprie abilità, supereare i propri limiti.
- Su, Merlin! Vedrai che domani mi divertirò. Forse se la piantassi di provare pena per quelle bestiole,
ti divertiresti anche tu! - disse provocando il servo.
- Certo, come no! Povere bestiole, morire solo per nutrire un Babbeo di quelli Reali !- rispose sarcasticamente il mago.
- Invece di stare qui a perder tempo a parlare, datti una mossa con le tue faccende. Domani si parte all'alba. -
- Come desiderate, Asino! - disse e uscì di corsa . Prima che il principe lo punisse con la gogna.




                                                                            ***



Pov. Merlin. ( due anni prima a Camelot)


Quando il giorno successivo spuntò l'alba io e Arthur, insieme ad una manciata di cavalieri partimmo per andare a caccia.
Questo voleva dire ricevere continure lamentele da parte del principe: perchè facevo scappare le prede,
che ero un servo inutile, si chiedeva il perchè fossi ancora alle sue dipendenze e chi ne ha più ne metta.
Come sempre, però,  ero costretto ad ascoltarlo, senza poter ribadire nulla. Se lo avessi fatto non ne sarei uscito vivo!
Il principe aveva avvistato una volpe, ma come al solito ero inciampato su una radice, e così  era fuggita.
Arthur decise di non farsela scappare e andò all'insegimento della preda, ed io fui costretto a seguirlo.
All'improvviso sentimmo un rumore che proveniva dai cavalieri, allora li raggiungemmo il più velocemente possibile.
Quando arrivammo, ci parallizzamo alla vista di quello che ci trovammo di fronte: tutti i cavalieri erano stati brutalmente uccisi.
Sul posto c'era una figura coperta da un lungo mantello e con la mano destra teneva un bastone.
Il principe accecato dalla rabbia puntò verso la figura per vendicare la morte dei suoi compagni.
Ma prima che lo colpisse, la figura parlò: - Voi siete il principe Arthur Pendaragon, erede al trono di Camelot, non è vero? -
- Sì, sono Arthur Pendragon. Perchè avete ucciso i miei uomini? - rispose. - Cosa volete da me? -
- Mi sono solo difeso! Stavo curando con la magia un cinghiale ferito.  Senza ragione apparente mi hanno attaccato.
Io ho solo difeso la mi vita! - rispose il mago.
Allora spalancai gli occhi per la sorpresa!Cosa voleva quello stregone da Arthur?
- Siete uno stregone! È un motivo valido per uccidervi .I miei uomini hanno solo eseguito gli ordini del Re di Camelot.-
- Proprio voi parlate di giustizia! - urlò. - Quando vi fate proteggere da un mago? Lo dovete a lui se siete ancora in vita ! -
Come faceva a sapere che stavo proteggendo il principe Arthur?Che sapesse che ero IO il  mago?
- Cosa stai insinuando! Io non sono protetto da nessun stregone. A Camelot sono stati giustiziati tutti! - disse il principe.
-E per questo che si nasconde a voi, per non essere condannato al patibolo. Mi chiedo il perchè lo faccia! -
Spesso anch'io mi facevo la stessa domanda!..Poi pensavo che Arthur era diverso da suo padre Uther.Il nostro destino era legato.
- Qual'è il suo nome? - chiese Arthur.
E ora? Come avrebbe reagito  Athur?... Non volevo che lo scoprisse così.
Lo stregone rispose : - Il suo nome è Emyrs. -
Era così che venivo chiamato dai druidi.Che qualcuno glielo avesse rivelato?... Ma perchè?
- Non conosco nessuno con quel nome all'interno della corte di Camelot! -
- Non credo proprio di sbagliarmi!  Ma possiamo subito verificarlo! Manderò un messaggio a vostro padre, del fatto che vi abbia catturato.
L'unico modo per liberarvi è che lo stregoni si riveli e venga qui. - disse ridendo il mago.
Allora non sa che sono io. Ma come farò questa volta a salvare Arthur senza rivelare il mio segreto?
Quando nessuno si presenterà allo scadere del tempo, lo ucciderà.
- Avrà tempo fino al tramonto , poi sarò costretto ad uccidervi insieme al vostro servo. -
Con la magia ci legò sotto una enorme quercia, mentre il mago accese ilo fuoco con un'incantesimo.



                                                                    ***



Ormai il tramonto si stava avvicinando, non mancava molto. L'unica soluzione era rivelare la mia identità.
- Mi dispiace sire! -
- Di cosa Merlin! Non è mica colpa tua! -
Non sapeva che invece lo era.
- È che lo avete scoperto così! - risposi.
Arthur mi guardò, non capiva cosa stessi dicendo.
Allora mi rivolsi al nostro carceriere: - Sono io Emyrs! Il mago che protegge Arthur. -
Il principe spalancò la bocca per la sorpresa. - Merlin! - mi chiamò . - Non dire idiozie! Non puoi niente contro la sua magia.-
Pensava che stessi bleffando! Quanto si sbagiava! Allora pronunciai una serie di parole dell'Antica Religione che ci liberò entrambi.
Mi voltai verso il principe, che dall'essere sbalordito diventò furioso.
- Sei uno stregone! Fino a questo momento mi hai mentito! Traditore! -
Quelle parole mi ferirono peggio di mille frustato. Arthur si sentiva tradito,non potevo dargli torto.
 Molte volte ero stato sul punto di  rivelargli il mio segreto, ma ancora non era pronto per la verità!
Mi  rivolsi alla figura che ci aveva imprigionati. - Ora che mi sono rivelato puoi lasciare andare il principe Arthur .-
- Perchè insisti a proteggerlo? Non capisci che ora che sa del tuo segreto, non esiterà a giustiziarti!.- mi disse.
- Il mio destino è proteggerlo, anche a costo della vita. -
- Tu hai un potere immenso! Puoi distruggere Camelot se vuoi. Sicuramente sei il più grande e potente mago di tutti i  tempi.
Come puoi renderti schiavo del figlio di colui che ha ucciso molti innocenti, solo perchè avevano il dono della magia?-
- Arthur è diverso da suo padre. Sta imparando! Il mio compito è quello di aiutarlo a diventare il re che riporterà Albion.-
- Non puoi essere convinto che sia diverso da Uther. Se non porrai fine alla stirpe dei Pendragon, la magia non potrà tornare.-
Alzò il suo bastone da cui partì una forte scarica elettrica di colore viola, con l'intenzione di colpire Arthur. Allora eressi uno scudo per proteggerlo, che rimandò indietro il raggio  che lo colpì nel petto. All'improvviso lo stregone fu lambito dalle fiamme, che urlò dimenandosi
per il dolore. Di lui rimasero solo le ceneri che furono spazzati via dal vento.
Arthur era salvo anche stavolta,pensai. Poi il buio...




                                                                       ***



 Mi ero  risvegliato nella stanza di Gaius! Ma come ci ero finito! L'ultimo ricordo che avevo era il colpo dello stregone che era rimbalzato
nello scudo, per poi colpirlo ed essere lambito dalle fiamme.
Pensavo di ritrovarmi nelle segrete del castello,o di essere ucciso nell'incoscienza da Arthur,anche se non lo avrebbe mai fatto,o
in qualsiasi altro posto. Ma non nell'alloggio di Gaius.
Chissà da quanto tempo avevo perso conoscenza?
Non c'era nessuno. Cosa sarebbe successo adesso? Arthur avrebbe rivelato a suo padre che ero un mago?
O avrebbe mantenuto il segrreto?
Avrei preferito che fossi stato io a rivelarglielo di mia spontanea volontà, non perchè costretto. Non volevo che Arhur mentisse a suo padre,
non lo avrei permesso. Non valevo il sacrificio!
Così quel giorno lasciai Camelot senza avvertire nessuno. Non per codardia, ma dietro richiesta del drago.
Io volevo parlare con Arthur, spiegargli perchè non gli avessi detto che ero un mago. Volevo che continuasse  ad avere fiducia in me.
Avrei accettato qualsiasi sorte avesse deciso per me, anche il patibolo. Non avrei usato la magia  per fuggire e mettere in salvo la vita.
Il drago, però, mi ricordò il mio dovere: Proteggere Arthur e fare in modo che la magia tornasse libera di essere praticata come un tempo.
Arthur doveva riportare Albion.

                                                     
                                                                     ***



Giorno dell'incoronazione del Re.( due anni dopo i fatti successi)




Quel giorno si stava celebrando l'incorazione del nuovo Re di Camelot.
Uther Pendragon stava  abdicando  a favore di suo figlio Arthur.
Era arrivato infine il giorno nel quale la magia sarebbe ritornata sul regno.
In quei due anni era maturato nei lineamenti, gli occhi erano  rimasti gli stessi, ma erano spenti. Non brillavano di quella luce
che li caratterizzava. Da quanto il suo servo, il suo amico aveva lasciato il regno quella luce era scomparsa.
Spesso ripensava alle parole che gli aveva rivolto quando aveva scoperto che era un mago.
Si era sentito tradito da colui che considerava amico fidato, a cui molte volte si era confidato, a cui aveva mostrato le sue debolezze.
Molte volte erano stati compagni d'avventure, si erano salvati le vita innumerevoli volte a vicenda.
Si fidava di quel servo a cui rimproverava di essere incapace, di essere un'idiota.
Suo padre gli aveva insegnato che la magia era malvagia!  Il principe Arthur non riusciva a  credere che Merlin aspettasse il momento
 giusto per ucciderlo, per  fargli del male. Poi aveva ripensato alle parole dello  stregone  che aveva incontrato due anni prima:
voleva sapere le regioni  del perchè il suo servo, continuasse a proteggerlo. Nonostante avesse assistito per ordine del Re alle condanne
degli stregoni.
Per due anni anche lui se lo ero domandato. Fosse stato al suo posto si sarebbe  vendicato!
Aveva avuto molte occasioni per uccidere Uther e liberare la magia.
Ma non lo aveva fatto! Sapeva che ne avrebbe sofferto!
Il futuro Re si  era sentito  tradito, perchè Merlin non si era fidato di lui. Ma aveva compreso che molte volte il suo servo
aveva provato a rivelargli che fosse un mago, ma non lo aveva fatto, solo perchè il principe non era ancora pronto per accettare la realtà.
Quando lo aveva portato all'alloggio di Gaius non sapeva cosa  fare, ma non lo avrebbe  mai consegnato al Re.
Voleva ricevere spiegazioni dallo stesso Merlin, ma quando era andato da Gaius, il suo servo era partito senza dire nulla:
aveva avuto  sicuramente paura che lo avrebbe   consegnato al Re.  Questo aveva ferito enormemente Arthur!
Ma non poteva biasimarlo per le parole che gli aveva detto.
Dove era Merlin? pensò il principe Arthur.


                                                             ***



La figura incappucciata andò nelle stanze del futuro Re. Senza bussare entrò.
- Tu devi essere il nuovo servo!
Non ti hanno insegnato che prima di entrare bisogna bussare !- sbuffò il principe.
- Che ci fai lì impalato! Aiutami a vestirmi.- ordinò il principe, vedendo che non si era mosso.
La figura si avvicinò. Non era cambiato quel babbeo, pensò.
- Siete il solito prepotente. Dovreste impare da solo a vestirvi visto che fra qualche ora sarete il Re di Camelot. - esclamò.
Il principe s'irrigidì!..Conosceva quella voce,.non aveva dubbi! Non poteva essere che di...
- Merlin !-  disse mentre una lacrima impertinente uscì .
- Sì, sire! -
- Sei tornato idiota di un servo! Dovrei punirti con la gogna per una settimana! - sorrise verso l'amico.
- Non potevo essere da nesun'altra parte, Asino di un principe - disse commosso. - Siamo due facce della stessa medaglia! -




Fine.



Angolo Autore.

 Risposta alla recensione:

Vorrei ringraziare ginnyx per aver recensito : L'ho riletta più volte è
ho cercato di correggere gli errori di distrazione. Ho cambiato anche alcuni frasi.
Ho messo lo spazio dopo le punteggiature, di solito lo faccio ma ero presa dal'ispirazione
e con la fretta di scrivere non l'ho fatto. Poi quando l'ho corretta non ci ho proprio
pensato. Spero che adesso sia  chiaro come è morto lo stregone :  Merlin con lo scudo ha rimandato
indietro il raggio, che lo ha colpito nel petto ed  ha preso fuoco.
Arthur non ha fatto altro che assistere alla scena. Il merito è tutto di Merlin.
Come sempre!!!...ihihih.
Fammi sapere come ti sembra ora. Se hai altri suggerimenti saranno ben accetti.
Grazieeeeeeeeeee!

Vorrei ringrazire tutti coloro che mi inseriranno tra i preferiti e tra le segite: grazie di cuoreeeeeeeee!

E inoltre tutti i lettori silenziosi.



  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: corallina87