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Autore: Addison88    05/02/2010    0 recensioni
la storia della coppia Addek prima di Seattle e del matrimonio!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ferma come al solito davanti a quel tabellone, a pensare chi potessi scegliere come specializzando. Ero assorta nei miei pensieri e non sentii il gran casino che era alle mie spalle. Mi voltai e vidi una folla di gente. Cercai di capire cosa succedeva ma non riuscivo a vedere. Mi voltai di nuovo al tabellone e c’era lui. il mio collega tanto amato. Derek Shepherd. Eravamo stati amici all’università e anche fidanzati per un breve periodo ma lui mi riteneva la sua migliore amica. “Derek!” esclamai sorridendo. “Addie… come va?” disse mettendomi un braccio sulle spalle. “Bene a te?” risposi guardandolo. “Benissimo… stanotte ho fatto un sogno e tu eri la protagonista! Però non te lo racconto.” Rispose. “Adesso sono curiosa!” esclamai mettendo le braccia incrociate al petto. Non rispose mi stampò un bacio su una tempia e andò via. Lo seguii con lo sguardo, aveva ancora quella camminata elegante. Nonostante lui mi riteneva la sua migliore amica io ero innamorata di lui, nascondevo bene questo sentimento. Naomi la mia migliore amica nonché coinquilina sapeva tutto. Finalmente scelsi la mia specializzanda e la chiamai per farla preparare e per far preparare la paziente. Ero a leggere le analisi di un’altra paziente quando tornò lui. “Addison stasera che fai?” domandò abbassando il foglio che avevo in mano. “Naomi è impegnata con Sam e io pensavo di vedere un film.” Risposi. “Sola?” continuò. “No, con Addison!” risposi con tono sarcastico. “Beh, io e Derek potremmo venire?” domandò sorridendo. “Certo.” Risposi sorridendo. Avrei trascorso la serata con Derek, sì ma solo come amici. Andai dalla mia specializzanda e le comunicai di andarsi a lavare invece di parlare con i colleghi. Andai anche io nell’anticamera della sala operatoria e iniziai a lavarmi. Cercai di tranquillizzare la paziente e poi feci cenno all’anestesista di procedere. “Bisturi.” Ordinai all’infermiera che era alla mia destra. Iniziai a incidere. “Tamponare.” Ordinai con tono alto. Era un intervento di prolasso genitale con e senza incontinenza urinaria. Passarono un paio d’ore e finalmente rividi la luce del sole che tramontava. “Allora, hai scelto il film?” domandò Derek alle mie spalle. “Che ne pensi di ‘la piccola principessa’ tratto dall’omonimo romanzo?” proposi. “Qualsiasi cosa va bene.” Rispose mettendosi sottobraccio. Lo guardai con un sopracciglio inarcato e dedussi che aveva qualcosa in mente. “Derek cos’hai in mente?” domandai perplessa. “Niente!” rispose facendosi rosso mentre si posò la mano fra i capelli. Aveva un qualcosa che non riuscivo a capire, ma qualsiasi cosa mi andava bene pur di stare con lui. Arrivai a casa e Naomi era agitata per l’appuntamento con Sam. Mi sedetti sul letto e fissavo la mia amica che cambiava abito ogni 5 minuti, mi chiedeva il parere su come stava anche se dicevo bene lei faceva una faccia disgustata e si cambiava e quindi decisi di non risponderle più. Finalmente scelse cosa indossare un abito scollato ma non troppo e con la gonna che arrivava fino alle ginocchia di colore bordeaux. Mi distesi sul letto e iniziai a sbadigliare. Come potevo sbadigliare se dopo qualche minuto arrivava Derek? “Toc toc” Scattai dal letto e mentre mi avvicinavo alla porta mi aggiustavo i capelli. Aprii la porta ed era lì con il suo sorriso, rimasi per qualche secondo a fissarlo. “Cos’hai?” domandò voltandosi verso il muro alle sue spalle. “Niente!” risposi schiarendomi la voce. Feci segno che poteva entrare. “Ho portato i pop corn e coca cola.” Disse alzando la busta della spesa. “Derek avevo già tutto.” Incalzai andando a infilare la videocassetta nel videoregistratore. “Chiudi tutte le persiane del salotto.” “Perché?” domandai inarcando un sopracciglio. “Come al cinema.” Rispose sedendosi sul divano. Mi sedetti accanto a lui senza risponderlo. Il film iniziò e con esso anche la mia mente iniziò a viaggiare. Tutti i miei pensieri erano per lui. del film captai solo qualche parola. Tra quei disegni, linee e tratti si confondevano con i suoi ricordi. Dal primo momento che lo conobbi. I flashback andavano e venivano. “Non dici niente?” domandò con quella sua voce sensuale. “Al cinema non si parla.” Risposi sottovoce e voltandomi verso di lui lentamente. “Cosa si fa al cinema?” domandò abbassando anche lui la voce e si avvicinava sempre più a me. “Beh ci si vede il film.” Risposi girandogli la faccia verso la televisione. Tornò con gli occhi fissi sulle scene. Le scene che giravano davanti ai miei occhi erano di quella sera che ci siamo conosciuti. Ero a una festa universitaria insieme a Naomi, Sam e Sevvy. Io e Sevvy eravamo vicino al bancone per prendere il nostro cocktail quando si avvicinarono tre ragazzi, io restavo sulle mie e non pensavo a loro che ci fissavano. “Salve!” esclamò uno di loro. Sevvy si voltò verso di loro io giocavo con la cannuccia del cocktail. “Piacere Wais” si presentò uno di loro, con i capelli scuri e mossi. “Piacere Sevvy.” Rispose lei mentre lui non distoglieva i suoi occhi castani dal decolté della mia amica. “Lei è la mia amica Addison.” Aggiunse indicandomi. Mi voltai feci un sorriso e alzai la mano per salutare e poi tornai a giocare con quella cannuccia rossa. “Piacere Mark.” Si presentò il più alto di tutti con i capelli corti di un castano chiaro. “Io sono Derek.” Incalzò l’altro con un paio di occhi celesti e dei capelli scuri ondulanti. Uno di loro si sedette alla mia sinistra. “Bevi per dimenticare o per invecchiare?” domandò. Mi voltai con u sopracciglio inarcato e vidi che era Derek. “Bevo tanto per!” risposi. “Sembri assente.” Puntualizzò. “Sto aspettando che mettano della musica decente per ballare.” Spiegai. “Basta chiedere al deejay!” esclamò. “Aspetterò.” Conclusi. Mi voltai verso la mia amica e notai che era andata a ballare con Wais e mi aveva lasciato con Derek e Mark. Terminai il mio cocktail e feci per alzarmi. “Balliamo?” domandò Mark facendomi l’occhiolino. “Lasci il tuo amico qui solo.” Risposi. “Beh se la sa cavare solo.” “Veramente ho bisogno di un po’ d’aria.” Uscii dalla grande sala colma di gente e andai a sedermi sull’altalena. “Abbiamo fatto qualcosa di male?” domandò Derek sedendosi all’altalena accanto a me. “No, è che io non volevo venire a questa festa ma mi hanno trascinato.” Spiegai. “Come mai non volevi venire?” domandò dondolandosi. “Avevo un esame da preparare.” Risposi. “Cosa studi?” “Medicina e Chirurgia.” Risposi. “Non ti ho mai visto.” Disse. “Io anche studio medicina e chirurgia.” Aggiunse. “Io ho scelto la specializzazione in ginecologia.” Puntualizzai. “Io in neurochirurgia.” “Anche la tua amica è ginecologa?” domandò. “No, lei studia per diventare Avvocato.” Risposi. La mia mente continuava a viaggiare nel ricordo di quella sera e dei giorni successivi. La nascita di un’amicizia che non mi aspettavo che nascesse.  
   
 
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