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Autore: Blue_Lilian    13/07/2005    0 recensioni
Questa è la mia prima fanfic, speriamo in bene... ^^;
Una ragazza finisce misteriosamente nella Terra di Mezzo e incontra un certo elfo... col quale dovrà cercare di capire come fare ritorno a casa.
Lo so, spunto non originalissimo, ma ho fatto del mio meglio, spero che vi piaccia! Commentate e fatemi sapere! ;***
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17
Uivelin le...


Passarono un paio di giorni da quegli eventi...

E Sybille faceva il possibile e l'impossibile per evitare Legolas...

E in effetti ci stava riuscendo...

Ci stava riuscendo così bene che quasi le venne il dubbio che lui non la cercasse nemmeno.

Doveva esserne felice...

Ma lo era davvero?

No, non lo era...

'Se solo sapessi cosa diavolo dovrà accadere per farmi tornare a casa... vorrei scomparire adesso!'

Ma nello stesso istante in cui pensava quelle cose, il suo cervello prendeva ad urlare forte...

Lei non voleva assolutamente tornare!

Non voleva lasciarlo!

E l'aspettare inerme che il destino glielo portasse via era una tortura che la stava lentamente uccidendo...

Era tardo pomeriggio... il tramonto si avvicinava.

Passeggiava lì, accanto all'albero dal bianco tronco...

Eleanor era seduta sotto l'androne... che ricamava.

Come a leggere la sua inquietudine... ecco arrivarne l'oggetto.

Legolas.

'No... non voglio vederlo...'

Fece per muoversi a passo svelto verso il portone, ma Legolas la trattenne per le braccia.

Eleanor notò la scena... ma ovviamente preferì non intromettersi e lasciare che si parlassero senza interferenze.

- Sybille... ho bisogno di parlarti, non possiamo continuare così... perché mi eviti e fuggi ogni volta che mi vedi? -

- Pensavo di essere stata chiara... - disse, cercando di mantenere la flemma... ma non ci riusciva... voleva evitare a tutti i costi la sua vicinanza... sapeva che la sua resistenza era messa a durissima prova...

- Certo, sei stata chiarissima... ma... -

- Legolas, per favore... non rendere la cosa ancora più straziante... non riesci ad immaginare come mi senta io...? - disse, con la voce incrinata.

Sentiva l'esasperazione salire, combatteva contro se stessa una battaglia che avrebbe tanto voluto perdere... ma che non poteva permettersi di perdere.

- Lasciami stare... te ne prego... - disse lei, con un filo di voce, allontanandosi a piccoli passi...

Lui sospirò, abbassando il capo.

Forse doveva semplicemente arrendersi...

Fece qualche passo per allontanarsi anche lui...

Ma fu improvvisamente bloccato dal... respiro pesante della ragazza...

Cosa...

Si voltò verso di lei...

Sbarrò gli occhi.

Sybille respirava affannosamente... come se le mancasse il respiro...

- Legolas... - disse lei, con un soffio di voce...

Le ginocchia le cedettero, come se stesse perdendo i sensi...

- Sybille! - fece uno scatto Legolas, afferrandola.

La ragazza rantolava, piangeva...

- Sybille cosa ti succede? - non nascose il tono preoccupato...

La ragazza continuava a rantolare, e piangere...

Eleanor aveva assistito alla scena ed era accorsa preoccupata...

- Sybille! - la scosse appena Legolas... poi realizzò. - E' uno dei tuoi attacchi vero? -

Il suo tono si fece urgente.

La ragazza annuì con decisione, cercando intanto di respirare a fondo e trattenersi dallo strillare...

- Ok Sybille... - disse lui cercando di assumere un tono rassicurante... - va tutto bene... - No... non va... non va niente bene... - disse lei, tra i rantoli, con la voce che tremava...

Si artigliò a lui. Legolas poteva sentire il suo respiro caldo e affannoso contro la spalla... e le sue lacrime inumidirgli la casacca.

- Legolas... cosa... - chiese la regina, visibilmente preoccupata.

- E' un attacco... un attacco di panico... - disse, ricordando il modo in cui Sybille li aveva definiti. - Le è gia successo... adesso le passa, penso io a lei... -

Prese ad accarezzarle piano la schiena...

La regina annuì.

Legolas la portò così, tenendola ancora stretta, sulla panca di pietra ai piedi dell'albero bianco.

Eleanor osservava la scena a distanza, col cuore in pena per quella ragazza...

Non capiva cosa le stesse accadendo... ma quello che aveva letto nei suoi occhi lasciava poco spazio al dubbio su quanto stesse soffrendo e quanto avesse paura.

Si avviò piano verso l'interno del palazzo, lanciando un ultimo sguardo ai due.

--------------------------------

- Sybille... avanti... respira profondamente... così... - le diceva lui, piano...

La ragazza molto lentamente stava riguadagnando la sua apparente calma...

Le lacrime continuavano a scendere, e non accennava ad allontanarsi da lui...

Dal canto suo, l'elfo continuava a sussurrarle parole per calmarla, accarezzandole piano i capelli... stringendola forte...

Appoggiò la guancia sulla sua fronte, chiuse gli occhi...

Prese a cantarle quella canzone Sindarin che lei tanto amava...

Lei lo strinse ancora più forte...

Quando lui finì di cantare, si mosse piano, facendo capire che voleva allontanarsi...

Legolas allentò la presa...

Sybille lo vide sorriderle dolcemente, con quel paio di occhi azzurri che splendevano come mai prima d'ora...

- Va meglio...? - chiese, con una voce dolcissima e premurosa.

- Si... grazie... - rispose lei, chinando il capo.

Gli occhi ripresero a pizzicarle, ma si impose di non piangere...

' Come può il destino essere così crudele con me da farmelo conoscere solo per poi portarmelo via...? Come posso... come posso rinunciare a lui? -

Legolas vide arrivare in lontananza la regina, con in mano qualcosa...

L'elfo si alzò per andarle incontro.

Sybille lo trattenne per il polso, quasi inconsciamente... e i suoi occhi sembravano chiedergli di restare.

Legolas le sorrise, stringendole la mano per un attimo.

- Torno subito... resta qui... -

Sybille annuì, lasciandolo andare.

Legolas si diresse a passo svelto verso la regina, che reggeva una tazza fumante.

- Ho pensato che magari un infuso caldo potesse farla sentire meglio... - disse la donna.

Legolas sorrise, annuendo.

Eleanor era premurosa come sempre...

- Ecco... - disse lei, porgendo la tazza all'elfo. - Penso che adesso abbia bisogno che tu lei stia vicino... -

La donna sorrise a Legolas, per poi allontanarsi lentamente.

L'elfo tornò a sedersi accanto a Sybille, che ancora tremava...

- Bevi questo, Sybille... la regina ti ha preparato questo infuso... -

Sybille osservò per un breve istante il liquido ambrato, per poi guardare negli occhi Legolas, che la esortava con lo sguardo.

Prese lentamente la tazza tra le mani...

Un nuovo tremito la scosse, facendole tremare le dita.

I riflessi di Legolas non si smentirono.

Afferrò la tazza prima che le mani di lei la lasciassero cadere...

Sfiorò le dita della ragazza... contatto che non mancò di scuotere entrambi.

- Attenta... è bollente... - disse lui, con premura...

La ragazza annuì...

Legolas lasciò andare piano la tazza, permettendo che lei bevesse...

Sybille prese a sorseggiare lentamente, assaporando il liquido dal sapore insolito... ma un po' simile a quello di una camomilla...

Ne aveva bevuta quasi metà, quando poggiò la tazza sulla panca, per immergersi nuovamente nei suoi pensieri...

Legolas continuava a guardarla...

Un turbine di sentimenti si riaffacciò in lui...

Che non facevano che confermargli quello che gia sapeva...

Non riusciva a fare a meno di lei...

E non voleva perderla.

Il sole era quasi del tutto passato sotto la linea dell'orizzonte, oltre le montagne...

Una luce color del fuoco si rifletteva sui rami dell'albero... e sui due, che restavano lì in silenzio...

La guardia si pose all'estremità del torrione, a sorvegliare la piana immensa e deserta.

Sybille prese un lungo attimo di silenzio...

Si morse un labbro, strinse forte gli occhi.

Legolas decise che quello era il momento giusto per parlare...

Per dirle ciò che aveva in mente... su cui aveva riflettuto in quei giorni di lontananza...

- Sybille... -

La ragazza alzò leggermente il capo, sfuggendo ancora ai suoi occhi.

- Ho riflettuto a lungo, in questi giorni, su quello che mi dicesti l'altra notte, sulla terrazza...

Sybille ascoltava attenta...

Pronta a sentire le sue parole...

Certo... non era quelle che si aspettava.

- Sai... quelle parole mi hanno fatto... adirare un po'... -

'Adirare??? Cosa? Ma... perchè? '

Sybille sgranò gli occhi, e alzò lo sguardo su quello di Legolas... che le sorrise benevolo.

- Come al tuo solito... avevi fatto tutto da sola... -

Pausa.

- Avevi deciso tutto... ignorandomi completamente. Avevi deciso di mettermi da parte, senza nemmeno darmi la possibilità di discutere... -

- Ma io... - disse la ragazza, a dir poco spiazzata dal discorso di Legolas.

Non era insensato, no... ma era l'ultima cosa che si aspettava che lui le dicesse...

- Fammi finire. - disse lui, alzando il palmo della mano come a voler fermare le sue parole.

Sybille tacque.

- Hai pensato che fosse la cosa più giusta da fare... e in un primo momento l'ho creduto anche io, e avevo deciso persino di seguirla... ma poi... - fece una pausa, guardandola negli occhi ancora più profondamente. - mi sono reso conto che non era vero. Che anche se era la cosa giusta... io non potevo farla, non riuscivo a farla... e sai perchè? - chiese ad una Sybille che scosse il capo lentamente, concentratissima sulle parole di lui, gli occhi avidi di sapere...

- Perché io ti amo, Sybille... - disse lui, con un timido sorriso... - e non riesco a stare lontano da te... non ci riesco! Quando non ci sei, è solo te che vedo continuamente, solo te che domini i miei pensieri... e non c'è differenza di razza, di mondo o tempo che possa cambiare quello che io sento per te... - prese le mani di lei tra le sue.

- Melin le... Uivelin le...****ti amo… ti amerò sempre…**** - disse. La sua voce ebbe un tremito.

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime...

Si gettò tra le sue braccia, che la accolsero senza esitazioni, stringendola rassicuranti.

Legolas immerse il viso tra i suoi capelli, mentre Sybille si stringeva forte a lui...

- Anche io ti amo... - disse, sottovoce...

Poi proseguì...

- Ma lo sai anche tu... la nostra è una storia impossibile... -

- Non dire così! Non è detto che debba davvero accadere ciò che la Dama ha annunciato! -

- Ma lei può vedere nel futuro... e ha visto la mia partenza... -

- Questo non lo ha mai detto chiaramente... e anche se l'avesse detto? Non ha detto quando né come... -

Sybille abbassò lo sguardo, scettica...

- Il futuro può essere cambiato...! Due secoli or sono abbiamo combattuto una guerra contro il Signore Oscuro che sembrava senza speranza... eppure siamo usciti vittoriosi! Possiamo cambiare il nostro futuro, Sybille! -

- Ma come? come possiamo? - lo guardò lei, con occhi lucidi...

- Col nostro amore... - le prese una mano... - tu... resteresti qui, con me... se potessi? -

'Bella domanda... dover rinunciare a tutto...'

Ma nei suoi occhi trovò la risposta...

Annuì lentamente con un sorriso.

- Si... -

Ma poi sospirò...

- Ma ammesso che riuscissimo a cambiare il nostro futuro... non riusciremmo a cambiare la nostra natura... tu sei destinato a vivere per sempre, mentre il mio tempo finirà un giorno... - concluse, sconsolata.

- Quello che è accaduto ad Aragorn e Arwen può essere ripetuto... - disse lui, cauto.

- Perchè, cosa è accaduto? -

Legolas la guardò perplesso...

- Non lo sai...? Pensavo che quel libro... -

- Non l'ho ancora letto tutto, te l'ho detto... - trovò la forza di fare una mezza linguaccia.

Lui sorrise.

- Loro sono rimasti assieme nonostante fossero un uomo e un'elfa... -

- Gia... ma quando lui è morto, lei è rimasta sola... ed ha seguito gli altri elfi nelle Terre Immortali... me l'hai detto tu stesso mentre eravamo in viaggio, ricordi?-

Lui scosse il capo leggermente...

- Però... lei... non era più immortale. -

Sybille spalancò gli occhi come mai.

- Cosa vuoi dire? Che significa che non era più immortale? - chiese, senza capire...

- Che un elfo può scegliere di rinunciare alla sua vita immortale, se lo desidera... e diventare un mortale come tutti gli altri... ciò che fece Arwen quando decise di restare accanto ad Aragorn... - tacque, per darle il tempo di capire cosa lui volesse dirle.

Le labbra di Sybille tremavano...

Legolas... cosa voleva dirle, con quell'affermazione?

Cosa voleva dirle, col fatto che un elfo poteva scegliere?

Che anche lui poteva scegliere?

- Sybille... - gli strinse le mani, poggiandosele sul petto... - io non voglio una vita immortale se non posso avere te accanto... cosa me ne faccio dell'eternità, di altre migliaia e migliaia di albe, tramonti, e notti stellate, se non posso guardarle tenendoti tra le braccia? -

Sybille era a dir poco senza parole. Tacque, mentre lui ancora parlava, accarezzandole appena la mano.

- E' tutto così vuoto, senza di te... -

- Ma cosa dici... - disse lei, con una lacrima commossa che sgorgava.

- Dico che la mia esistenza non avrebbe più senso... -

La guardò profondamente negli occhi.

- Io scelgo una vita mortale... una vita con te... - disse, con un sorriso.

Sybille scosse lievemente la testa...

Era... la cosa più bella che avesse mai potuto dirle...

Rinunciare a dono dell'immortalità per lei...

Per stare accanto a lei!

Lo strinse forte, con tutta la forza che aveva in corpo.

- Ma io non posso chiederti una cosa del genere... -

- Tu non chiedi nulla, melleth nìn... ****amore mio****sono io che ho fatto una scelta... - disse, sicuro di sé e pienamente cosciente di quelle parole. - Io voglio provare a cambiare il mio destino, Sybille... -

- Ma... tu sei un principe... hai un regno... -

- Sei tu il mio regno, Sybille... - disse lui, prendendole il viso tra le mani e guardandola intensamente... - Mirkwood è in buone mani... ho fratelli e sorelle che sapranno certamente come preservare la mia terra... magari... elfi più degni... e meno folli di me... - sorrise, strappando un sorriso alla fanciulla.

Poi proseguì: - a me non importa dove... se qui a Gondor, a Mirkwood, o in qualsiasi altro angolo della Terra di Mezzo... o della tua Terra... ciò che conta è che restiamo insieme... solo questo chiedo, in cambio della mia vita immortale... di poter rivedere il tuo sorriso, di perdermi nei tuoi occhi scuri...di accarezzare i tuoi capelli... e di stringerti a me... per tutto il resto della vita che mi sarà concessa... -

Sybille era completamente devastata dalle sue parole.

Sentiva di amarlo come mai si era resa conto...

E lui l'amava esattamente allo stesso modo...

- Tu mi stai offrendo tutto questo... voglio dire... sei disposto a rinunciare a tante di quelle cose per me... ma io... ho solo il mio amore, da darti in cambio... -

- Il tuo amore è tutto ciò che voglio, melleth nìn... non potrei chiedere di più... - disse, facendole una carezza...

Poi...

Lui prese qualcosa attorno al collo...

Una catenina... con una medaglietta argentea... sopra, incisa qualcosa di simile ad una piuma.

Lei la guardò perplessa, poi fissò lui.

- E' il simbolo dei principi di Mirkwood... adesso è tua... - disse.

La ragazza la prese tra le mani...

Era bellissima...

La ragazza si strinse di nuovo a lui...

I Valar non potevano ignorare tutto questo...

Stavolta fu lei a dargli un bacio, tenero e profondo... a cui Legolas rispose, facendole una leggera carezza.

Fu qualcosa di inaspettato ad interromperlo...

Una gocciolina d'acqua cadde sulla guancia della ragazza. Poi un'altra sulla sua fronte... e un'altra ancora bagnò Legolas...

Pioggia.

I due guardarono verso l'alto...

Ma cosa...

L'albero bianco di Minas Tirith... brillava. Come se sprigionasse luce propria.

Lampi e fulmini cominciarono a squarciare il cielo in un gran fragore.

Sybille si strinse istintivamente a Legolas.

Possibile che fosse...

il momento?

La ragazza fissò subito lo sguardo spaesato negli occhi azzurri dell'elfo, che invece appariva calmo, e le sorrideva...

- Non aver paura... - la strinse forte, passandole una mano tra i capelli. - Ci sono qui io... -

L'albero bianco adesso prese a lampeggiare mentre l'acqua continuava a battere con forza contro di loro e tuoni e lampi riempivano il cielo.

Una tempesta in piena regola.

Non c'era dubbio, il destino dei due si stava compiendo.

Legolas intrecciò la sua mano con quella di Sybille.

La mano in cui lei teneva il medaglione di lui.

-------------------------------------------

Dalla finestra del palazzo, Eldarion assisteva immobile alla scena.

Cosa stava accadendo? L'albero di Minas Tirith brillava, lampeggiava... e quelle due ombre, chi erano?

Sembravano... Lady Sybille e Legolas.

Anche la regina sopraggiunse, sconvolta da tale visione. Cosa stava accadendo? Perché restavano lì, nel bel mezzo del temporale?

- Forse... - azzardò Eldarion - è giunto il momento per Lady Sybille di tornare a casa... -

La regina fissò i due con ansia negli occhi per tutto ciò che si stava verificando...

All'improvviso... un fulmine colpì in pieno l'albero bianco, che sprigionò all'istante una luce fortissima...

Minas Tirith ne fu avvolta completamente per un breve istante...

Una luce visibile per miglia di distanza.

La Dama di Lothlorien l'aveva avvertito.

Alzò gli occhi al cielo, sorridendo...

- Garo lend vaer... - ****buon viaggio****

  
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