Mangiabrividi
                                                                                            
                                                                            " Lui vive sotto il tuo letto, stai attento a non provocarlo"



-No, ho paura! non voglio farlo...-
- Ma devi!-
Prese la mia mano e cominciò a guardarmi negli occhi.
Mi guardò profondamente, e riuscì a leggermi dentro.
Riuscì a penetrarmi il cuore con quello sguardo così intenso.
- Lo so - replicai.
- Quindi lo farai?...-
Alzai lo sguardo verso cielo.
Era sera.
Tutto taceva intorno a noi, non c'era nessuno.
- Quindi lo farai? lo farai per me?...- ripetè una seconda volta, ma con più decisione.
Chiusi gli occhi e dissi, con tutta la forza che avevo nel cuore.
- Lo farò...-


Fu allora che presi la mia spada di legno e puntai anch' essa verso il cielo stellato.
- Io lo prometto...ucciderò Mangiabrivido!-
La mia amica che quel giorno dormiva da me, nella mia stanza, aveva paura di Mangiabrivido.
Secondo lei usciva da sotto il letto e con le sue mani scheletriche strappava la pelle ai bambini cattivi
e con essa ci faceva un cappotto per uscire la sera nel freddo della notte.
- Sono tutte fesserie!- dissi io ridendo.
- In realtà mangiabrivido, succhia il sangue ai bambini dalle vene e con quelle ci fa gli elastici per i capelli di sua moglie...-
dissi ridendo.
La mia amica però presa del terrore si rifugiò in fretta e furia sotto le coperte per non ascoltare oltre.
- Fifona - dissi questa volta in tono serio e deciso.
Spensi la luce e anche io cominciai a dormire

Quella notte però non riuscivo a prendere sonno.
Sentivo dei rumori provenire da sotto il letto.
Come delle mani che cercavano di afferrare qualcosa.
Lentamente presi la torcia che si trovava sul mio comò e dopo averla accesa la puntai sotto il letto.
Ma non c'era nessuno.
Quando spensi la luce per tornare a dormire, vidi la mia amica in piedi davanti al mio letto.
Ci fu un silenzio innaturale.
- Ehi...ti senti bene?...- dissi spaventato.
- Ehi!-
Ma lei non diede segni di vita.
- Scusa se prima ti ho spaventata...ma ora smettila...-
Puntai la torcia sul suo volto, lo feci lentamente, partendo dal basso.
Stringeva la sottoveste tra le mani, e vidi le lacrime uscire dai suoi occhi, come delle cascate si infrangevano sulle sue guancie ormai pallide dal terrore.
- Cosa è successo?-
E lei rispose tremando...
- L'ho visto...-
- Ho visto mangiabrividi!...- lo disse piangendo come una matta.
Sconvolto mi misi a ridere come un matto.
- è vero!...ho paura! ti prego credimi, lui è ancora quì non prenderlo in giro!...- pianse come non mai.
Poi fu il silenzio...
Accesi la luce della mia camera e con orrore vidi poggiai il mio piede scalzo su una pozza di sangue apparsa da lì a poco.
- COSA?...ma cosa? o santo cielo!- urlai io in preda al terrore ritirando il piede sotto le coperte.
La mia amica cominciò a urlare...
Qualcosa o qualcuno le aveva strappato la pelle delle gambe e si era divertito a passarla per il pavimento.
Come quando un bambino gioca con la sua macchinina preferita.
Subito dopo sentimmo la porta sbattere.
E una strana voce cantare... "La prossima volta vogliamo sangue, vogliamo sangue e ancora tanto sangue!"
I miei entrarono non appena la mia amica svenne dal dolore. E io guardando fuori dalla finestra in lacrime vidi un'ombra passare
tra i viottoli della città...l'ombra di Mangiabrividi.