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Autore: Helena_kill_him    06/02/2010    0 recensioni
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venezia 11/2/2006 Caro Diario, ti scrivo perché sento che solo attraverso la mia penna riuscirò a dare un senso alle lacrime che ora stanno scendendo dai i miei occhi. Questo pomeriggio ha nevicato per la prima volta da quando è iniziato l’inverno a Venezia, ma nonostante ciò, il mio corpo era più freddo dei fiocchi di neve che scendevano candidi sul mio volto e su quello di Francesco. I suoi occhi erano fermi e spenti, su di me. Non avrei mai pensato che sarebbe giunto questo momento, così. Non parlò più, ma si morse le labbra, e da quel movimento così innaturale capii ciò che di lì a poco sarebbe successo. Per un minuto, forse due il mio cuore smise di battere e il mio respiro si troncò in un istante. Le sue mani, che prima accoglievano le mie quando un vento gelido soffiava su di noi, ora si erano ritirate nelle tasche del suo lungo cappotto blu. E finalmente poi, la sua bocca si mosse: - Non ti amo più Cecilia, mi dispiace. ...3 settimane dopo... Quando devo uscire per una serata galante con le mie amiche, a base di pizza e patatine, ho bisogno di studiare bene il mio look, e detesto chi, come la mia migliore amica Alessia, mi dice di darmi una mossa e mi impone di uscire almeno 5 minuti prima di casa! :toc toc: - Accidenti Ceci, vuoi sbrigarti?! Faremo tardi..come al solito! - Sto arrivando, dammi un minuto! - Le ragazze sono già lì.. non vorrai farle aspettare! - Sto finendo di prepararmi, il ristorante è qui sotto.. non ci vorrà molto per arrivarci! Uscimmo di casa verso le nove mezza. Una leggera foschia aleggiava intorno ai palazzi e, anche se non era più inverno inoltrato, non sembrava che il tempo stesse migliorando. Dopo pochi passi, arrivammo finalmente alla pizzeria, e dico finalmente perché stavo morendo di fame! Adele, Claudia e Giulia ci fecero un cenno come per dire ‘siamo qui!’ e ci avvicinammo al tavolo. Ci sedemmo. - Abbiamo ordinato la pizza. – disse sorridendo Claudia fissandomi. - Colpa della solita ritardataria, ci ha messo un ora per scegliere l’ombretto giusto! – spiegò Alessia, sfoderando uno dei suoi sorrisetti ironici. Si sentì leggero sogghigno. - E’ che ci tengo!- aggiunsi. - D’accordo, ma la prossima volta cerchiamo di arrivare prima che si sciolgano i ghiacciai! La serata passò velocemente, anche se la mia testa vagava altrove, come al solito. Un mare di pensieri mi invase e rimasi zitta quasi tutto il tempo. Sapevo bene che la mia compagnia non era delle migliori, e le mie amiche ne erano consapevoli, perciò non dissero nulla. Ad un tratto Giulia prese la borsa, e frugò dentro in cerca di qualcosa. Quando ebbe trovato quello che cercava me lo pose con un gesto teatrale davanti agli occhi, e ridendo disse a voce alta “Tadààà”. Era una busta da lettera di color verde mela, con su scritto “Per Ceci”. Stupita, la presi in mano e la guardai per qualche minuto poi timidamente chiesi – Che cos’è? – Avanti, apri!- urlarono tutte e quattro all’unisono. La aprii e ne tirai fuori 2 biglietti aerei. Rimasi senza parole, mentre le mie amiche ridevano e Adele batteva le mani, come per congratularsi con le altre per la sorpresa ben riuscita. – Sono due biglietti per.. – PARIGI! - Gridarono insieme. – Ma.. – Sono 2 biglietti, andata e ritorno, per una vacanza di 2 settimane nella città dell’ amour, tutti per te Ceci! – spiegò Alessia entusiasta. – Vogliamo che ti diverti, che ti distrai, che guardi un po’ altrove!- disse Claudia. – Ragazze io.. – Quando sarai lì dovrai pensare solo a te stessa, ti abbiamo organizzato tutto: albergo, itinerario, ti abbiamo comprato persino una guida culinaria!- soggiunse Giulia. – Be io, vi ringrazio, davvero! Ma non so se posso accettare.. – Certo che puoi! Lo abbiamo fatto per te, solo per te! – interruppe Adele. – Ragazze io, sono commossa, vi ringrazio per tutto quello che fate per me. Siete le mie migliori amiche. – arrossii – Vogliamo una scommessa però! – propose Alessia. E vedendo l’entusiasmo di tutte continuò – vogliamo che baci 100 ragazzi e che scrivi tutto qui sopra. Tirò fuori un taccuino rosso. rimasi con gli occhi spalancati a fissare quel taccuino mentre le parole “baciare” e “100 ragazzi” mi rimbombavano in testa. – Voi siete matte. – risposi. – Ci ringrazierai, e magari troverai anche qualche ragazzo carino! – disse Giulia. – Allora, ci stai? – aggiunse Adele. Dopo qualche minuto di silenzio e di riflessione, arrivai alla conclusione che non potevo deludere le loro aspettative dopo un gesto simile e che, in fin dei conti, poteva anche essere una cosa divertente. – Ci sto. – risposi.
  
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