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Autore: speranza19    06/02/2010    2 recensioni
Semplice e introspettiva shot ambientata durante le riprese del primo film della saga. La Kris capisce di essere innamorata di Rob, ma pensa di non essere minimamente ricambiata... e riflette su come la sua vita sia cambiata da quando il bell'inglese ha fatto breccia nel suo cuore.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Robsten *Robert Pattinson / Kristen Stewart*'
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It's raining pain

Fuori piove.

Le gocce tintinnano contro la finestra. La luce dei lampi rischiara la mia stanza d’albergo e squarcia l’oscurità di cui tutto, me compresa, è preda.

Da bambina, adoravo la pioggia. Era talmente affascinante questa manifestazione della natura che mi perdevo in essa e i miei pensieri volavano fissando l’immensità della volta sconvolta dalle nubi.            

Stasera piove, eppure non c’è nulla di affascinante, perché non c’è nulla in cui voglia immergere le mie riflessioni. 

Vorrei non meditare sulle cose che mi stanno accadendo, vorrei evitare di ragionare sul fatto che quella che ero e che ritenevo io fossi sta andando in pezzi, che la mia vita costruita in quattro anni si stia sgretolando per colpa di due persone.

Me stessa e Robert.

Meglio che fumi e non mi avvicini alla finestra altrimenti, come sempre, vengo attratta dal fascino della pioggia e penso. 

E non voglio pensare, perché se penso, tutto ciò a cui penso è sempre lui. A quello che mi sta facendo provare. A quello che non dovrei provare.

Non posso permettermi il lusso di pensare a lui, anche perché non credo che io sia al centro del suo mondo. 

Pensi davvero che lui si danni per te, Kristen? Che la notte non dorma perché ti ha in mente? Stupida. Non sei per lui. Sei minorenne e fidanzata.

Eh si, io sono fidanzata, dannazione. In crisi da parecchio, certo, ma sempre e tecnicamente fidanzata.           

Sto da quattro anni con una persona che ogni giorno di più, ogni secondo di più sento allontanarsi, staccarsi dal mio cuore per far installare lui. 
Sto con una persona che vivo come inquilino estraneo nell’anima, di cui non tollero più le chiamate, le gentilezze, gli sms, le visite, le labbra. Sto con una persona a cui voglio bene, ma che non amo più. Sto con una persona che non è più al mio stesso passo sotto nessun profilo… io sono maturata, cambiata, cresciuta… lui no. Sto con una persona che pesa sulla mia vita, un macigno immenso che mi impedisce di respirare e mi tiene chiusa in una gabbia meravigliosa agli occhi esterni ma infernale per me. 

Tutti ritengono che io e Mike siamo la coppia perfetta… i miei, i nostri amici, le nostre famiglie… mi sento soffocare ormai.

Michael è stato il mio primo ragazzo. A lui ho dato i miei primi baci. A lui ho detto Ti amo per la prima volta. Con lui ho fatto l’amore per la prima volta. Pensavo che lui mi avesse insegnato l’amore, ma dell’Amore io in realtà non ne sapevo un bel niente. Perché lo sto conoscendo adesso, con… non voglio nemmeno nominarlo, è una coltellata solo figurarmi il suo volto in testa .

Vorrei solo tornare disperatamente ad essere quella Kris, quella bimba che si accontentava di poco, delle briciole. Quella Kris che non sapeva cosa volesse dire elettricità, chimica, passione, il cuore che brucia nel petto, la voglia matta e la paura tremenda. Quella Kris che sperava che tutto ciò che servisse nella vita fosse la tranquillità mediocre del tran tran quotidiano, dei soliti baci, del Ti amo pronunciato meccanicamente, senza il brivido della follia che ti percuote e senza il sorriso che ti spunta magicamente quando te lo senti dire. Quella Kris almeno non stava male, non soffriva perché ogni giorno aveva davanti a sé la persona perfetta, quella che ti completa in tutto e per tutto e non poteva nemmeno toccarla se non nei panni di un’altra…

La sigaretta è finita. Meglio che me ne accenda un’altra, sono nervosa. Troppo. 

Mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi aspirando bene la nicotina e riempendomene i polmoni.

Purtroppo, da quando ho incontrato Robert nulla è stato più come prima.

E’stato l’inizio della fine della mia vita come era, della vecchia Kris e della mia storia con Mike. 

E’ finita nel momento in cui l’ho conosciuto. 

Mi è scattato un clic dentro la testa e non ho capito più nulla. Sono rimasta troppo attratta dai suoi atteggiamenti, dalla sua voce, dal suo sorriso, dal modo gentile con cui si pone nei miei confronti. 

Mi chiama la sua principessa e ogni giorno sul set mi porta un fiore. E’ un piccolo pensiero alla fine, che però mi rende così felice, perché mi permette di sperare che io possa essere qualcosa di speciale ma… non è così. 

Per lui tutto questo sicuramente è solo pura e semplice galanteria verso la sua co-protagonista. Non c’è niente di più e non ci sarà mai niente di più.

Rassegnati Kris. Ti sei innamorata come un’idiota. Non ricambiata.

Dio, questa cosa mi fa un male talmente forte, talmente vero che sento le lacrime salirmi. Le soffoco a stento. Di solito ho il pieno controllo di me e dei miei sentimenti, è necessario nel nostro mestiere, ma ormai ho dimenticato come si faccia a bloccare il flusso del dolore e del desiderio incessante verso di lui.

E’come se ci fosse ficcata nel bel mezzo del suo cuore una calamita che mi attira inesorabilmente. E io non posso farci niente, è come se fossi ipnotizzata. Non ho il controllo di me, perché tutto di me è passato nelle sue mani. E’ terribile e sublime allo stesso tempo.

Adesso capisco Bella quando dice che per il suo Edward avrebbe sguazzato nel fango o percorso il fuoco… io farei anche di peggio. 

Anche se non contraccambiato, il mio è sempre amore… e non posso farci nulla. 

Mi sono stancata di combattere contro me stessa e la parte di me sempre più grande che vorrebbe stare con lui tutto il giorno, sentirlo parlare dell’Inghilterra, della sua vita lì, della sua famiglia, dei suoi amici, delle serate passate a bere e divertirsi, della musica e di come ha imparato a suonare la chitarra…

Basta con questi pensieri Kris, sei masochista. 

Ti stai tormentando. 

Stop.

Anche la seconda sigaretta è terminata.

Apro gli occhi, mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra. 

Fuori piove ancora. 

E anche sulle mie guance scorrono stille.

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Angolo dell'autrice

Questa shot *oddio il mio secondo lavoro mai scritto, e lo posto solo oggi ^^* è stata originariamente pubblicata il 27 dicembre 2009 nel Diario di Corte 

Adoro il Robsten, che ci posso fare... e questa coppia strepitosa mi ispira grandemente *occhi sbrillucciosi di me stessa*... Robsten rulez and peace and love all around the world!! ^^

Aureuà! LOL

  
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