Era una calda mattina d'estate, il sole era già alto, saranno state le 10 e mezza circa, e come tutte le mattine, durante le vacanze estive, ero solito andare al parco con mio nonno.

Intrecciavo la mia docile mano nella sua e così ci incamminavamo verso quella specie di paradiso per i bambini della mia età.

Avevo solo cinque anni e già mi facevo rispettare da tutti gli altri bambini.

Anche quel giorno arrivammo lì e come al solito il mio "accompagnatore" si diresse verso la panchina di legno da dove avrebbe osservato ogni mio movimento. Mi coosceva, e sapeva benissimo che mi sarei diretto verso lo spiazzo di sabbia.

E anche quel giorno fecci così...

C'era qualcosa di strano e man mano che mi avvicinavo i miei occhioni scuri si spalancavano sempre di più. Era lei...una bambina che osservavo sin dal primo giorno. Era semplicemente stupenda.

Seduta sulla sabbia, con quel grazioso vestitino rosa che le lasciava un po' scoperte le caviglie, un viso candido con due occhi scuri in cui era facile perdersi. Capelli lunghi fin sotto le spalle, liscissimi e neri come non li avevo mi visti e due piccoli fiocchetti rosa, che separavano due piccole ciocche di capelli dal resto. Sul viso una frangetta che arrivava appena sugli occhi e delle labbra d'un rosa pallido.

Una creazione che sembrava divina ai miei piccoli occhi.

Mi avviciai e mi appoggiai sulla sabbia.

Non sapevo se sperare che si ccorgesse di me oppure no...Eppure così fu: infatti poco dopo si girò verso di me e mi regalò uno splendido sorriso, molto più luminoso di quanto il sole avesse mai potuto fare!

Arrossii subito e chinai la testa; continuai per diversi secondi a fissare i mei sandaletti per non farle notare il mio imbarazzo.

Ma il suo volto candido si scagliò davanti al mio e con quello stesso sorriso mi salutò.

Era tutto così strano...Io, un bambino così spigliato, mi trovavo ora, così imbarazzato da non essere in grado di proferir parola.

Che cosa mi stava accandendo l'ho capito solo ora...dieci anni dopo.

E' passato così tanto eppure mi fai ancora lo stesso effetto.

Vorrei passare la vita a perdermi in quei tuoi occhi...

Eppure, neanche ora, dopo dieci anni, trovo il coraggio per dirti ciò che provo.

Sono costretto a spiarti da una finestra e ad ammirarti da lontano...

Mi basta poterti vedere sorridere, non importa se tu non saprai mai di me, questo mi basta per fare della mia vita una vita splendida...

Reita