Castagne Calde.
-Caaastagne! Caaaastagne calde!- un uomo vestito -fin troppo- pesante, con un aggeggio in mano, urlava a squarciagola.
-Iooooo! Per favore, andiamo Xaldiiiiiin!-
-Demyx, ti sento. Ti ricordo che non sono sordo come Vexen...-
-E allora andiamo!- il biondo mise il broncio, vedendo che quello con i capelli tipo afro continuava a camminare, ignorandolo.
-Xaldin, ti ricordo che ho una tua foto senza la coda...non ti conviene contraddirmi.- La sicurezza del moro svanì, fermandosi.
Demyx ghignò, completamente diverso da prima.
-Paghi tu, però...-
-Siiiiii! Grazie Xaldiiiiiiiin!- e rieccolo a trasformarsi in un coniglietto.
-Non che avevo molta scelta...e comunque non verrò più a Crepuscopoli con te.-
-Ti voglio bene anche io, Xa!-
-Zitto coniglietto. E muoviamoci, la rosa del puzzone* mi aspetta!-
-Ma pensi sempre a quella rosaaa!-
-Hop hop!- disse lui, andando a passo veloce verso le castagne calde.
-Si, eccomi!- il “coniglietto” corse verso l'afro, con una faccia da bambino.
-Due pacchetti con delle Castagne Calde, per favore.- esordì Xaldin, guardando l'uomo.
-Ecco qui! E mi raccomando, non scottatevi! E tu piccolino, mangiale con calma!- disse rivolto a Demyx.
-Ma non sono piccolo!-si lamentò lui, guardandolo male. Xaldin ridacchiò
-Ehi, avere 15 anni vuol dire non essere piccolo...?-
-Io ne ho 17!-
-Seee, come no!-
-Xaldiiiiiin!-
-Sembrate due sposini...-disse ridacchiando il venditore. Demyx arrossì, mentre Xaldin lo fulminò con gli occhi.
-Ho detto che sembrate due sposini, non che lo siete!- disse il venditore, facendosi piccolino.
-Andiamo, Dem...-
-Xaldin...devo chiederti una cosa.- disse lui, guardandolo seriamente.
-...si?-
-L'altro giorno, ho sentito che Xigbar diceva una cosa a Rox.-
-Ovvero?-
-Che il mio soprannome sarebbe a significare “Demente”...-
Xaldin si lasciò scappare un sorrisino divertito.
-E la domanda sarebbe?- continuò, facendosi serio.
-Tu che intendi con “Dem”? Demente o Demyx?- le labbra del ragazzo tremavano. Sembrava che chiedesse una cosa di vita o di morte.
-Secondo te?- Xaldin fece una faccia indecifrabile, forse perfino irritata.
-...- Demyx rimase in silenzio, guardandosi i piedi.
-Demyx, stupido!- Xaldin gli stropicciò i capelli scherzosamente.
-Xal! I miei capelli! Lo sai quanto ci metto a farli così!!- si lamentò, mentre cercava di riparare i suoi capelli.
-Proprio per questo lo faccio!-
-Cattivooo!-
-Mocciosetto!-
-Xaldiiiin!-
Allora...Spero che sia piaciuta,come storia.E' la seconda che posto,sopratutto grazie ad "incitamenti" da parte della mia "cara" amica Greta.</br>
Ringrazio un milione di volte le persone che hanno recensito la mia prima one-shot postata, Coffee. Grazie mille *^*
Spero davvero che vi sia piaciuta come one-shot*^*
rieth