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Autore: MissBee    07/02/2010    2 recensioni
14 Febbraio 2009 Era scritto che sarebbero stati insieme. Forse sarebbe accaduto. Si perchè c'era un piccolo particolare che avrebbe sfidato il destino. Il suo nome era Chuck Bass.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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the soul of a bitch and the heart of a bastard 14 Febbraio 2009
Era scritto che sarebbero stati insieme. Forse sarebbe accaduto.
 Si perchè c'era un piccolo particolare che avrebbe sfidato il destino.
 Il suo nome era Chuck Bass.

1 Capitolo

~αℓℓ'σмвяα ∂єℓℓα тσяяє єffєιℓ

Avvalta nel suo tubino nero firmato Richmond, si accingeva all'ennesima giornata di lavoro.
Le piaceva quella routine. Le piaceva scendere dalla limousine,
Fare pochi passi, ed estrarre dalla sua delicata borsa, quel giorno firmata Luis Vitton,
Le chiavi argentee e perfette della sua boutique.
La faceva sentire realizzata, e piu stronza del solito.
Aveva fatto inviare da Dorota gli inviti dell'inaugurazione a tutti.
Scritto su una carta color panna ruvida (la miglior carta in giro a parigi)c'era scritto:
Miss Blair Waldorf è onorata di invitarla all'apertura della buotique di alta moda Queen Bee
Nel giorno 18 Ottobre 2009
P.S. Si gradisce un abbigliamento formale
S
i le era piaciuto quell'ultimo appunto. Era stato come un segno di riconoscimento. Come dire
"Io sono Blair Waldorf è se vuoi essere degnato della mia presenza, allora abbi il buon senso di indossare un panciotto o un tacco dodici.
Sapeva che non c'è ne sarebbe stato bisogno, ma non aveva resistito. Aveva premuto sul suo palmare il tasto: Invia a tutti
Dorota aveva ricevuto il segnale.
Naturalmente l'invia a tutti non intendeva propio tutti. C'era un numero che non era registrato nella sua rubrica. Un nome che non era segnato nella lista di Dorota...
-"Miss Waldorf finalmente!" Isabel corse incontro a Blair Waldorf, si fermò a pochi centimetri dalla ragazza.
Le piaceva essere chiamata col cognome. Le dava una certa importanza.
-"Isabel" Disse con un tono di voce indignato
-"Ti prego datti un contegno" Le posò la borsa fra le braccia, e la scansò, dirigendosi verso il bancone bianco latte, intonato con tutto il resto della boutique, arredata con colori chiari e di classe.
-"Portala nel mio ufficio..e attezione potrebbe costare piu di te quella borsa..." poi sorrise ebetiana
-"Un piccolo regalo del mio amore" Battè le mani felice, si diresse verso l'esposizione della nuova collezione di abiti da sera, che provenivano direttamente dallo studio di sua madre. Ne tirò fuori uno, lo osservò.
-"Adàm le ha fatto un altro regalo Miss Waldorf" L'irritò il tono con cui la ragazza sottolineò altro.
-"Oh piccola Isabel! Abbiamo passato cinque anni del liceo insieme ed ora ti ritrovi a lavorare con me...Come puoi ancora stupirti di come gli uomini mi adorino e mi coccolino? Io sono Blair Waldorf"
Posò l'abito, distrattamente, appunto: ricordare dorota di inviare un biglietino di ringraziamente a sua madre.
-"E poi io e Adàm" Sottolineò il nome con enfasi -"Ci amiamo è normale che ci scambiamo doni prezosi..." Le sorrise conpiaciuta, il telfonò squillo. Isabel corse a rispondere.

Le giornate nella splendida Parigi, parevano volare.Amava svegliarsi al mattino, aprire la finestra della sua camera, che affacciava  negli champs elisèes e respirare il dolce profumo francese. Adàm sapeva vizarla come pochi al mondo. Una rosa rossa sul letto, un cornetto caldo e il biglietto profumato di Dolce&gabbana per uomini, ad augurarle una buona giornata. Si sentiva una principessa. la piu bella e amata principessa di tutta la Francia. E lui era il suo principe. Il suo incantatore. Il suo imprenditore, conoscito quando tutto sembrava piu buio. Ora c'era solo il sole...splendido e magnifico sole parigino.


-"Pronto?"
-"Dorota sono Adàm"
-"Oh mister Legrand buongiorno...se cerca la signorina Blair è alla boutique"
-"No...no dorota a dire la verità cercavo te...oggi è S. Valentino e...beh nessuno conosce Blair meglio di lei...Che ne dice di darmi qualche consiglio?"
-"Uhm...Qual'è l'effetto che vuole avere su di lei signore?"
-"Stupirla...è questo che mi interessa!"


Blair era rinchiusa nel suo uffico, le gambe accavallate, sfogliava un giornale di alta moda, con aria soffusa. Qualcuno bussò alla porta, attendendo il suo permesso.
-"Avanti" Disse, in modo distratto girò un altra pagina.
-"Miss Blair ha da fare?" Blair alzò per la prima volta lo sguardo dalla rivista.
-"mmm no...Do solo un occhiata alla concorrenza...Perchè?" Isabel si spostò dall'uscio della porta, aprendo la visuale di Blair. Al centro dell'immensa sala di alta moda che lei gestiva, c'era un enorme pacco, dorato, con dei natrini bianchi, rimase interedetta.
-"E' per lei Miss Blair"
-"L'avevo capito Isabel non poteva certo essere per te" Si alzò di scatto, scansando la ragazza, si diresse al centro della sala. Cera un bigliettino, lo raccolse e lo lesse:
Le principesse meritano qualcosa in piu di una semplice scatola di cioccolatini
Sopratutto se si tratta della piu bella...Ti aspetto stasera Mon petit amour
Aprì la scatola, aveva le lacrime agli occhi. Dentro vi era il piu bel vestito che avesse mai visto. Un vestito da principessa.
Quella sera la limousine fu fuori il suo appartamento alle otto in punto. Dorota le era sembrata strana, ma adesso non le passava neanche per la testa di occuparsi di lei.
Osservò la città lentamente illuminarsi di mille colori. Poi quando la limousine si fermò, si ritrovò dinnanzi la torre effeil...
-"Hai affittato tutto questo solo per me? Oh Adàm, gli strinse la mano, sorridendo compiaciuta
-"Si per te amore mio...perchè...beh avevo preparato un lungo discorso ma ora non ricordo piu niente quindi te lo chiedero così...Blair...vuoi sposarmi?"


Lei sapeva di amrlo. Forse lo aveva sempre saputo. Per questo gli aveva detto si. Un fatitico e chiaro si. Che le rimetteva a posto la vita. Che la faceva rivivere di nuovo.Non c'era piu bisogno di se o di ma. Aveva finalmento trovato un posto nell'immenso, per questo fece quella telefonata.
-"Uffico del dottor Salivan buongiorno con chi parlo?"la voce piatta della segretaria l'accolse
-"Salve sono Miss Waldorf può passarmi il dottore?" attese qualche secondo, poi una voce maschile rispose al telefono
-"Miss Waldorf...che piacere l'aspettavo qui fra qualche ora"
-"Si propio per questo l'ho chiamata dottor Salivan...per rimandare oggi...per rimandare domani...insomma credo di essere guarita"
-"Guarita? Beh Miss Waldorf è piu di un anno che lei ogni due giorni viene in seduta qui...e pensavo che c'è ne fosse ancora bisogno"
-"No. No. Non ne ho piu bisogno"
-"Quindi lei...ha dimenticato..."
-"Si" Lo interuppe
-"Si per sempre" Riattacò senza attendere la risposta dall'altro lato.


-"Sai sono contenta che tu abbia gia organizzato tutto hai così buon gusto" Era seduti sul divano, dinnanzi al fuoco, Blair stringeva una coppa di vino bianco.
-"Beh sai ultimamente ti h visto così stressata dal tuo lavoro...che ho preferito renderti tutto piu semplice. Penserà a tutto Dorota e oh...non vedo l'ora di farti vedere il meraviglioso hotel che ho preso per il ricevimento...è splendido" Blair sorseggiò un altro po di vino, la vita le apparve perfetta.
-"Uhm beh sai che però dei particolari dovrò occuparmene io...voglio che sia tutto perfetto...perfetto nel mio modo" Gli sorrise, lui le baciò la fronte
-"Certo. Naturalmente chiederò al propietaro dell'hotel di mettersi in contatto con te cos' potrai occuparti dell'allestimento" Blair si avvicinò al tavolino, posò il calice e si gettò fra le braccia di Adàm, che la accolse felice.

Il telefono della buotique squillò, di nuovo. Blair si portò una mano sul viso.
-"Isabel cosa ne dici di rispondere" Ma sentì di nuovo il trillio del telefono, si avviò al bancone borbottando -"Dove diamine si è cacciata... la licenzio di corsa...Pronto Boutique Queen Bee con chi parlo?" Cambiò completamente tono di voce, diventò piu graziosa
-"E salve io sono..." Improvvisamente sentì solo il silenzio, osservò il telefono, era caduta la linea rimase a fissarlo scioccata
-"Oh...Oh...Scu...si..Miss..Miss..Waldo..rf"  Isabella arrivò di corsa, non riusciva a parlare. Poi osservò meglio Blair.
-"Blair stai bene?" Blair continuava ad osservare la cornetta, il viso pallido
-"Era...era una voce...familiare"
-"Fa..familiare? Beh sarebbe potuto essere..." La ragazza sembrò andare nel panico mentre guardava Blair.
Incominciò ad elencarle a raffica i nomi di tutte le persone di sesso maschile che Blair avrebbe potuto a avrebbe dovuto conoscere, l'altra scuoteva il capo
-"No no no Isabel era una voce familiare ma...ma non quel tipo di familare"
-"Era...Non non era familare"
-"Si che lo era!!"
-"Lei ha appena detto..."
-"Era un tipo di familiare diverso era...era...era Chuck Bass"

Chuck Bass camminava nel corrdoio del suo hotel, con aria sfacciata. Sapeva di essere osservato. Sentiva gli occhi delle dipendendi, che giravano indaffarate per i corrdoi, quelli delle clienti ultramilardarie, che aveva affitato le suitte. Si aggiustò il lempo della sua giacca color panna, con un tocco secco della mano, sorrise.
Si infilò nell'ascensore color oro.
-"A che piano è diretto Mister Bass?" Il cameriere addetto agli ascensori, lo osservò con uno strano rispetto, quasi timore.
-"Hall" Sussurrò Chuck, osservando la sua sagoma nello specchio. Un strano squillo, lo avvertì che era arivato, uscì dando un colpetto sulla spalla al ragazzo. Andò alla recepcion
-"Il signor Legrand?"
-"E' alla caffetteria signor Bass ha detto che dovevate discutere di una cosa importante, altrimenti non l'avrei disturbata"
-"Uhm" Chuck si allontanò, si mise una mano nella tasca destra, si diressa alla caffetteria di lusso del grand hotel. Vide la persona che cercava, seduto ad un tavolo un disparte, doveva ammetterlo, Adàm si distingueva dalla massa, si passò una mano fra i capelli, si avviò dal suo ospite.
-"Adàm" Lo salutò, allungandogli una mano, che il ragazzo strinse, poi si sedette.
-"Allora cos'è che ti riporta qui" Allargò le mani, ad indicare tutto ciò che lo circondava.
-"Affari" Il ragazzo sorrise
-"Di cuore spero...l'ultima volta che mi hai contatto hai detto che volevi affittare questo posto per festeggiare le tue tanto attese nozze" disse Chuck
-"Già" Ammiccò il ragazzo, si passò anch'egli una mano fra i capelli
-"E quali delle tante sarebbe?" Chuck sorseggio il suo schotc
-"Oh no Chuck...Ho appeso i guanti al chiodo ormai è la stessa da piu di un anno e mezzo..." Chuck alzò un sopraciglio.
-"Cavolo...mi sembra ieri che giravi in limousine per Manattan in cerca di qualcuna con cui passare la serata" Chuck alzò il bicchiere verso la sua direzione, Adàm sorrise
-"Uhm...in fondo me ne interessava una sola..." Chuck l'osservò guardingo
-"Se te ne interessava una sola perchè stai per compiere il gesto piu stupido che un uomo libero possa fare?" Adàm rise di gusto.
-"Chi ti dice che non stia per sposare propio la stessa persona?" Chuck posò il bicchiere ormai vuoto sul tavolino di marmo.
-"D'accordo...il tuo numero di cellulare c'è l'ho ti chiamo per discutere della sistemazione della sala." Fece per alzarsi. Ma Adàm parve interdetto.
-"Veramente...ecco lei è...è un pò diciamo le piace gestire personalmente le cose...potresti contattare lei?" Chuck s sedette di nuovo
-"Dammi il suo numero allora..." Disse sorridendo.
-"Chuck..."
-"Ehi amico...Anche Chuck Bass certe volte mette la testa a posto non preoccuparti"
-"La testa a posto vuoi dire che finalmente qualcuna è riuscita a domarti?" Chuck fece una smorfia
-"Io userei piu l'espressione...mi sono fatto domare...se volessi potrei ancora essere una preda selvaggia".


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
  
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