4) UN RAGAZZO INSISTENTE
Ecco che
ricominciava un altro giorno di calvario.
Essendo in
quarta i prof avevano già iniziato a caricarli di compiti…e questo era
assolutamente stressante.
Le cose con
Alex andavano meglio: era ormai passata
una settimana e almeno riusciva a parlarci normalmente.
La mensa era
ottimo luogo per scambiarsi chiacchiere e pettegolezzi.
Fu proprio lì
che le squillò il cellulare.
Era un numero
che non conosceva…così svogliatamente si allontanò dalla confusione per rispondere.
-
Si?
-
Ciao Katie, sono
Chris.Disturbo?
-
NO,
assolutamente!- celiò lei.
-
Volevo chiederti,
dato che non l’ho fatto prima, che scuola frequenti?
Katie esitò un
attimo prima di rispondere.
I ragazzi si
spaventavano sempre sapendo di parlare con una ragazza ricca e il più delle
volte…frivola.
-
Emh…la Newton London
School.
-
Parlo con una
cervellona?
-
Problemi? – chiese
lei esitante
-
No, mi piacciono
le ragazze intelligenti e benestanti! Magari per il mio compleanno potrei
ricevere un bel regalo…
-
Capisco….ma perché
me lo chiedi?
-
Aaaaaaah, pura
curiosità. Ora scusa devo andare ciao!- disse tutto d’un fiato.
-
Chris, ma…Chris?
« Mi ha
chiuso il telefono in faccia ! » protestò fra se e se Katie,
raggiungendo le amiche.
-
Chi era al
telefono?- domandò Amy curiosa
-
Nessuno- sorrise
cacciandosi un pezzo di pane in bocca.
Dopo altre ore
di lezione il gruppo che prima chiacchierava a mensa si ritrovò all’uscita
dell’istituto seduto sui gradini dell’ingresso.
Un motorino
sterzò proprio davanti a loro.
Il ragazzo lentamente
si tolse il casco e….Katie non ci poteva credere!!!
Era Chris, e in
tutto il suo splendore la guardava sorridendo.
-
Scusa se prima ho riagganciato- sussurrò lui-
volevo solo farti una sorpresa… e quindi…..SORPRESA!!!
Katie non poté
fare a meno di sorridere.
Era felice.
Estasiata.
Semplicemente
rapita.
-
E adesso che
intenzioni hai?- chiese lei
-
Se me lo permetti
ti porto a casa.
-
Su quel coso? –
chiese Katie indicando il motore
-
Beh, chi si
accontenta…
-
Si, so come
continua. Comunque anche se sono molto onorata, non salgo.
-
Daiii, non fare la
preziosa!!- la implorò lui guardandola con occhi dolci.
“ Sto per
cedere…sto per cedere…” pensò lei
-
Non faccio la
preziosa, ma non vorrei schiantarmi da qualche parte, quindi se non ti dispiace
io vado a piedi.
-
Ma… - cercò di
continuare lui
-
Ciao Chris …
Katie si
incamminò verso casa sperando che lui la fermasse.
Non lo fece.
Si voleva
girare, per controllare se ne fosse gia andato, ma non fece in tempo a farlo.
Un motore
rombava piano dietro di lei.
Le si affiancò.
-
Forse hai ragione,
potrebbe essere pericoloso. Ma non rinuncio ugualmente ad accompagnarti a casa
- disse lui continuando ad andare a
passo d’uomo- abiti molto lontano?- chiese fingendosi preoccupato
-
No, non molto.
Sono felice, abbiamo il tempo di parlare un po’.
-
Anch’io lo sono.
-
Bene, allora
comincio.
-
Cominci cosa?
-
Con le domande
naturalmente- disse lei sorridendo
-
Va bene ci sto. Ma
non esagerare!
-
Chris è il tuo
vero nome?
-
E di chi se no?
-
Intendevo dire se
è un diminutivo?
-
Ah si, scusa. Christopher.
Ma non mi piace. Troppo prolisso. A me piacciono le cose essenziali. Il tuo
invece?
-
No, è originale al
100%. Per niente modificato.
-
Strano. Vedendo
dove abiti ! - disse lui fermandosi di fronte al cancello dell’enorme casa
Williams
-
Beh, il PRIMO nome
è semplice, ma gli altri tre non lo sono affatto.
-
Quattro nomi?-
chiese lui perplesso
-
Si…Katie Rose
Mary Elizabeth Williams.
-
Ah…me li devo
segnare? –
-
Non penso che ce
ne sia bisogno
-
A quanto pare sei
arrivata.
-
Eh già.
-
Ma…mi hai fatto
solo una domanda- protestò lui
-
Ci sarà tempo per
le altre…- lo congedò lei chiudendosi il cancello alle spalle.
Era ormai
mezzanotte quando Katie sistemò il libro sopra il comodino e spense la luce.
DRIN! DRIN! DRIN!
Per poco non le
venne un colpo.
Chi la chiamava
a quell’ora?
Che cosa era
successo?
Senza neppure accendere la luce la ragazza
rispose al cellulare.
-
Si ?
-
Beh, sono pronto
per la seconda domanda…. – affermò una voce che le suonava famigliare
-
Ma tu sei
MATTO!!!!!!!- gridò Katie mezza sconvolta
-
Perché scusa? – le
chiese con tono sorpreso Chris
-
Sai mi capita
tutti i giorni di ricevere una chiamata a quest’ora di notte!
-
E’ tardi? Per caso
ti ho svegliato?
-
Ma ci fai o ci
sei….ho preso paura! Poteva essere morto qualcuno!
-
Come sei tragica,
vabbè ti chiamo domani! – il ragazzo stava per riagganciare
-
Scusa, prima mi
butti giù dal letto e poi te ne vai?
-
Se sei disposta a
parlarmi potrei rimanere attaccato alla cornetta tutta la notte
“ Che carino!”
si sciolse lei
-
va bene…..che
scuola frequenti? E soprattutto quanti anni hai?
-
Io veramente la
scuola l’ho finita. E dato che non frequento il college, lavoro. Ah, ho 20 anni
-
20? – chiese lei
deglutendo
-
troppi?
-
Tre anni in
più….cosa vuoi che siano! – disse Katie cercando di convincere più se stessa
che lui.
Continuarono a
parlare per più di un’ora. Scoprendo poco per volta qualcosa in più sull’altro.
# Ciao a tutti! Scusateci il ritardo ma tra vacanze e altro ci è risultato difficile procedere con questa storia!! Cmq spero che questo nuovo capitolo possa piacervi…anche perché è proprio ora che la storia si farà interessante! 1 bacione RadioChia #