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Autore: ottantanove    09/02/2010    0 recensioni
Non vedo - non sento - non parlo.
Non ti vedo - non ti sento - non ti parlo.
Non vi vedo - non vi sento - non vi parlo.
Ah ah.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No-no-non-no-non... Non
No-no-non-no-non... Non
No-no-non-no-non... Non



Non vedo - non sento - non parlo.

Non ti vedo - non ti sento - non ti parlo.

Non vi vedo - non vi sento - non vi parlo.

Ah ah.

Che bella la solitudine.
Certo, mai come un fiore di ciliegio lasciato a marcire nel fango del cortile di casa.
O di un meraviglioso cadavere di cucciolo di gatto annegato nel greto di un canale.
O, perchè no, di un uomo che picchia sua moglie e uccide accidentalmente il figlio.

Ah ah.

La solitudine non arriva a questi livelli di bellezza, certo, ma ho certamente il suo fascino.
Non è bellissimo quando le lacrime cominciano a scorrere e il tuo volto si macchia di quell'acqua salata così buona al palato?
Non è meraviglioso quando ogni cosa assume una tenue e sbiadita tonalità di grigio, quando la solitudine prende il sopravvento?
Non è fantastica la sensazione di essere soli al mondo, di poter contare solo su sé stessi, si non potersi affidare a nessuno, di non essere capiti, di essere...
Come dire...

Di essere un NESSUNO per TUTTI?


E' supendo saperlo, è stupendo capire tutto questo, avere questa presa di coscienza e quindi passare i giorni successivi senza mangiare, senza bere, senza contattare anima viva, senza far capire al mondo che esisti ancora.


Non vi vedo - non vi sento - non vi parlo.

Non ti vedo - non ti sento - non ti parlo.

Non vedo - non sento - non parlo.


Ma la solitudine che si prova quando Lui/Lei non è con te è una cosa più bella del fiore di ciliegio marcio, più meravigliosa del cadavere, più entusismante dell'uomo violento e infanticida.

Lì la sensazione di essere soli è ancora più limpida, più lineare, più pungente.
Tante piccole lame ti trafiggono le carni se e quando ci pensi.
Tanti piccoli spilli si conficcano fastidiosi nel tuo cuore.
Il silenzio ti rende sordo.
La vista è cieca. Ogni cosa non ha colore.




IO NON POSSO ABBANDONARE IL MIO SOGNO.

SCORDATEVI CHE LO ABBANDONI, SCORDATEVI CHE IO DIMENTICHI IL TEMPO.

Se devo rimarrò sola ma i ricordi non me li potrà mai strappare NESSUNO.

Prima o poi lo/a rivedrai, ti dici, riflettendo.
Prima o poi le cose torneranno come prima.


Prima o poi, capirai che la solitudine è la cosà meno entusismante dell'universo.
Prima o poi, capirai che le cose stanno andando a puttane e che è meglio tentare di rifarsi una vita piuttosto che non fare nulla per rammendare quella passata.

Ma per ora, col mio beneplacito, lasciati flagellare dalla tempesta che ti avvolge, lasciati pensare che la solitudine sia la tua unica una vera amica.

Tanto sei un essere umano e l'essere umano, primo o poi, si rende conto di aver detto e pensato un mare di stronzate.

Spera.

Sperare talvolta aiuta.

E nel frattempo...

Raffredda il tuo bagno d'inchiostro.
Magari ti aiuta anche questo.




  
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