Un
cane. Uno stupido cane, ecco cos'era nato per essere. Era palese che
fosse un quadrupede, di certo non ci voleva un disegnino per capirlo.
Due occhi e due orecchie forse potevano confondere la gente, ma la
coda no. Era evidente che lui non fosse un uomo... Nazione... O
quello che cavolo erano gli altri, perché poi a lui nemmeno
interessava.
Hanatamago,
Mokko-chan, Salmijiro. Ma perché non Charlotte?
Tony
una volta, quando erano fuggiti dal resto del mondo, gli aveva
raccontato che guardando la televisione con America si imparavano un
sacco di cose. Gli essere umani, in quanto esseri non-pensanti,
avevano un sacco di desideri e di paure, nonché angosce.
Questo
comportava in loro un sacco di contraddizioni d'ogni genere, che
ovviamente andavano ad accumularsi a tutti gli altri difetti che
avevano (ed erano veramente tantissimi).
Ora,
effettivamente provava qualcosa per Finlandia e
Svezia. Forse
non era proprio “bene”, ma comunque era molto
vicino all'affetto
che, in quanto cane fedele, lo convinceva a non azzannare il collo di
quale dei due gli fosse più vicino. Hanatamago, poi, aveva
la sua
frustrazione di fondo che, in quanto ancora cane, lo rendeva talvolta
nervoso.
Lui
si confidava solo e soltanto con Tony, perché aveva capito
che sulla
terra non c'era nessuno con il quale poteva davvero avere un dialogo.
Il troll di Norvegia non gli aveva mai risposto, Kumajirou aveva da
ridire praticamente su tutto, Shinatty-chan... Beh, non era proprio
sicuro che fosse un animale.
E
allora Hanatamago (che già di per sé era un nome
bello lungo per
essere accompagnato da Aster, Blackie e Berlitz, per esempio) ogni
tanto scappava via da Finlandia, che, ignaro del terribile tradimento
che il suo cagnolino architettava, sospettava ogni volta che
soffrisse un mal d'amore per una qualche ragazza.
Hanatamago
aveva sempre avuto il sospetto che Finlandia lo avesse scambiato per
un bambino (magari per suo figlio), perché era improbabile
vedere un
cane indossare un cappello molto simile a quello del suo padrone. I
sospetti infondati, poi, erano andati mano a mano concretizzandosi.
Tony
era stato un acuto osservatore, lui che era abituato a vivere tra gli
uomini. Un giorno Hanatamago era andato a fargli visita, per pensare
davanti ad un ottimo hamburger rubato ad America; Tony gli aveva
detto che non era normale, sul serio, che Finlandia continuasse a
voler parlare con lui, con un cane. Per quanto gli uomini potessero
essere progrediti, restavano ancora troppo stupidi per capire un
linguaggio semplice come il canese.
Hanatamago
aveva visto la realtà venirgli sbattuta in faccia con
violenza. Un
bambino? Un cucciolo d'uomo?
Quello
gli era sembrato un insulto bello e buono, non pensava che Finlandia
potesse arrivare a certi livelli. Lui l'aveva capito, da cane
intelligente quale era, che qualcosa non quadrava. Tony gli aveva
solo dato l'ultima spintarella per attuare un piano di vendetta nei
confronti di chi non accettava il suo essere animale e pretendeva di
vederlo bell'e felice tra gli uomini.
Hanatamago
sorrise, quel giorno l'avrebbe fatta sul tappeto del salotto.
Per
chi non lo sapesse, Hanatamago è il cane di Finlandia e Tony
l'alieno di America.
Btw, altro che USUK, io ora shippo loro due.