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Autore: affettatrice09    11/02/2010    2 recensioni
Lettori e lettrici ci piacerebbe vi soffermaste e provaste a leggere un poco del nostro racconto; è tratto da una storia vera! parla di noi e della nostra estate... e forse lo troverete interessante, forse no...forse troverete nelle vie del Paese di cui narriamo una parte di voi: provare per credere" Claudia &Lucia. Vi aspettiamo numerosi Ci piacerebbe avere un tuo parere!!!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Smileville-PARADISE Sulle montagne, a circa 30 Km da Smileville, sopra il grande lago dallo stesso nome, è possibIle programmare bivacchi, gite, incontri o Campi durante l'anno sia d'estate che d'inverno. L'area offre l'opportunità per applicare tecniche scout come il Campismo, il Pionierismo, la Sopravvivenza. Paradise Paradise è un famoso e vivace centro turistico adagiato su un ampio pianoro. È in tumultuosa espansione, con vaste zone residenziali periferiche. Il territorio comunale si estende fino al Monte Tocco e fino alla Val Miraggio dove, alle falde del Monte Visone, si trova la frazione di SweetVille. Il centro abitato è costituito da Paradise disotto, situato in una bella conca a praterie e castagneti e Paradise disopra, il nucleo più antico, situato sotto le pendici del Monte Salmuria. Cenni storici: Anche Paradise, come tutta la valle, fu abitato già nel periodo preistorico: sono stati trovati dei massi coppelliformi, grosse pietre trasportate dallo scioglimento dei ghiacciai, sui quali sono incise delle cavità a forma di scodella, dette coppelle che risalgono a 5000/6000 anni fa. A Paradise nel è stata trovata una sepoltura a cremazione, mentre nel 1923 a SweetVille, durante gli scavi per la costruzione della chiesa, è stata scoperta un’altra piccola sepoltura a cremazione risalente all’epoca romana. A Paradise vi era un castello, di cui si conserva solo il nome, che si trovava nella zona dell’attuale municipio; sulle sue rovine sarebbe stata edificata una villa. Nel 1848 a Paradise vennero fatti prigionieri sessanta soldati che presidiavano la valle; la rivolta fallì e il capo dell’insurrezione venne catturato ae poi fucilato. Quest’episodio è l’ultimo degno di nota nella storia di Paradise. Turismo: Oggi Paradise è un grosso centro turistico ed offre ai numerosi visitatori strutture alberghiere, campi da tennis e da golf. Da visitare Perché IL NOME Paradise?? Il nome di Paradise è spesso ripetuto a SmileVille, dove un'antica, bellissima chiesa romanica, con absidi e cupola, è intitolata al Santo di oggi. Un Santo quindi tipico della città. Paradise fu Martire nei primi secoli, e le notizie sul suo conto sono assai più scarse di quanto lascerebbe credere la sua chiara fama. Probabilmente fu un missionario cristiano. Predicando e insegnando, Paradise sarebbe giunto fino all'estremità settentrionale della valle.Qui avrebbe sofferto la rapida morte. PERSONAGGI IL C60 "Un giorno ben impresso nella  mia memoria, mi recavo nel cuore di Paradise per assistere ad una conferenza tenuta di un celeberrimo scrittore. Mentre mi trovavo lì e cercavo un modo per sedermi molto lontano da mio papà, trovavo una sedia libera in ultima fila. L'idea mi sembrava geniale, fin quando due essere viventi (non saprei come definirli in altro modo)  si sedevano vicino a me. Ad un certo punto il più magro dei due, mi chiedeva se ci eravamo già visti da qualche parte. Io cercavo di non guardarlo (ho il cuore fragile) e gli rispondevo di no . Allora lui insisteva e mi domandava se non avevo mai preso il C60.(per chi non abita nella cittaducola di SmileVille, il C60 è un bus giallognolo che prendevo l'anno scorso per andare a scuola. Aggiungo, per chi fosse interessato che il C60 ora è extra-urbano, quindi i comuni mortali non possono più salirvi).Ia allora al sentire la parola C60, ricordavo i giorni infelici della scuola, guardavo l'essere e notavo il colore della sua maglietta, allora, spaventata, negavo l'evidenza e affermavo"no mai salita". Io e Claudia rivedemmo spesso il C60, soprattutto quando, disperate, spiavamo le persone dal balcone di Claudia. L'incontro con l'organismo vivente è rimasto però indelebile nella memoria (si noti il fine uso dell'imperfetto) e anche la voce gracchiante dell'individuo in questione. Spero di non rivederlo e se così non dovesse essere, spero almeno che si sia cambiato la maglietta.  L’AMICO DEL C60 "Ricordo con nostalgia il giorno in cui mi recai alla tombolata di Paradise(per informazioni vedere la sezione serate) e lì trovai due ragazzi, come diceva la mia compagna di sventure, indescrivibili. Io mi soffermerò su quello più affascinante dei due: non molto alto, ma mooolto largo; il mio ricordo sfuma parecchio, forse perché rimasi folgorata da tanta bellezza. So che, a differenza dell'amico, non sfoggiava mai magliettine color giallo canarino; i due erano indivisibili....che fossero omosessuali? Ai posteri l'ardua sentenza....se li ritroveremo quest'anno potremo studiare le loro abitudini e, anche nel caso in cui i due si sentissero spiati, noi avremmo trovato il modo di passare il tempo I VICINI DELL’ANNO 2006 "L'anno scorso, poco prima di partire per Paradise, venni a conoscenza del fatto che avrei avuto dei nuovi vicini. Meravigliata sperai che avessero la mia età, ma purtroppo scoprii che la somma delle loro età superava il secolo e mezzo. Come descriverli.....lei aveva una mente particolare: augurava sempre che suo marito morisse e ogni volta che vedeva mia nonna diceva: “Ben svegliata Mariuccia, non sei ancora morta?”. Era però shopping dipendente: tutte le volte che andava al mercato tornava carica di roba e puntualmente si recava da noi per mostrarci i suoi acquisti. Ricordo una pentola, delle ciabatte, padellini e grosse cornici (per giunta tutte rovinate e in cui lei doveva mettere la foto della Madonna). Una mattina uggiosa mia nonna decise di fare la polenta; era mezzogiorno ed io stavo ancora riposando (dire dormire non è chic), quando con un bussare tonante la signora piombò in casa nostra e disse: “Che mi daresti un pò di polenta Mariuccia che il mio Carlo deve mangiare”....Carlo, come chi è Carlo?....Carlo è il marito....no non proprio....Carlo è il convivente della signora (I due infatti, entrambi vedovi, si sono innamorati, ma hanno deciso di non sposarsi in modo che entrambi percepissero le pensioni dei loro defunti). Anche questo personaggio è molto particolare: cercò di persuadermi più volte a recarmi alla piscina di WonderfulVille dove, di notte, si usa il bagno nudi e più volte rimproverò me e Lucia di parlare a voce troppo alta di notte interrompendo il suo riposo. Ho scoperto che quest'anno non verranno più ...c'è da dire che ridere facevano ridere.....e se da una parte spero arrivi qualcuno di sano (sempre che riescano ad affittare) dall'altra parte ho il terrore che giunga una bisbetica a farmi tacere per sempre" I VICINI DELL’ANNO 2005 "Prima dei due simpatici signori di WonderfulVIlle ebbi per vicini due simpatici signori (giovani rispetto alla media) che erano già stati a Paradise negli anni d'oro. Con loro il tempo trascorreva sereno a suon di battute; ricordo torride nottate d'agosto in cui si rimaneva fino alle tre di notte a giocare a carte; con loro si poteva tenere anche un discorso serio e portarlo avanti all'infinito. Sicuramente era molto divertente la storia della loro precedente villeggiatura nella casa del Mandolin (Lo Zio Paperone del Sanfi che gestisce il tutto con la corruzione) esattamente attigua alla mia. Sarà bene che spenda due parole su quell'edificio. Prima dei due signori ci furono molti inquilini. La casa dall'aspetto esteriore risulta molto ospitale e accogliente tanto che i miei ex vicini quando la videro pensarono di aver sbagliato casa e si recarono nel rudere affianco usato come magazzino del pesce. Essa reca il dipinto di una madonna e tre scalini che conducono all'interno. Si l'interno.....allora si può dire che il bagno non recava una porta ma una tenda, che gli armadietti avevano ognuno una manopola diversa ed alcune ante erano attaccate con lo scotch. Vi era una cantina dove il proprietario teneva tutti i rimasugli delle vendite fallite (ormai marci e fradici...il perchè lo scoprirete tra breve), le piastrelle inoltre si alternavano(una in marmo, una in legno, una beige, una rossa). I due però non si spaventarono per questo e continuarono a vivere lì: unico mistero era la presenza di innumerevoli catini nel solaio e tende fuori uso.....la soluzione al mistero non si fece attendere il primo giorno di diluvio a Paradise, i due furono costretti a coprire con catini e stracci tutte le falle che erano presenti nella casa. Ricordo che i due alle quattro di notte mandavano l'acqua verso il balcone con lo straccio. Sotto i loro letti si era inoltre formata una enorme conca, ben visibile dalle scale di casa mia, in cui si raccoglieva tutta l'acqua della camera. Insomma ‘sta casa era un colabrodo.....il lettore attento deve anche sapere che tre anni fa a causa di queste falle la casa prese fuoco nella zona salotto per un corto circuito dovuto all'acqua più la corrente dell'antenna del televisore. Cinque anni fa invece gli abitanti decisero di accendere il camino che, stoppato per molti anni, decise di rendere nera tutta la sala.....che la casa sia maledetta? Lascio al lettore la risposta...io posso solo dirvi che i simpatici signori sono finiti in un’altra casa..." LA DONNINA DI FRONTE A CASA MIA Ricordo ancora la prima volta che giunsi a Paradise. Avevo un anno e .....no vabbeh mica me lo ricordo.......però davanti a casa mia ha sempre abitato una coppietta di anziani. Lui era un uomo tuttofare (dico era perché è morto 2 anni fa), mi soffermerò molto su di lei invece. Leggende del paese affermano che la coppia in età giovanile abbia dato motivo di scandalo perché la consorte era divorziata e più vecchia di parecchi anni rispetto al secondo marito (quello deceduto 2 anni fa per intenderci). Molti credono che sia perennemente ubriaca e io stessa sostengo questa tesi, perché più volte l' ho vista recarsi nel giardinetto antecedente la sua casa e urlare da sola. La donna, e questa non è una leggenda ma è la pura realtà, non esce di casa da ben 6 anni se escludiamo il giardinetto. La spesa e perfino le ciabatte nuove vengono quotidianamente portate da una donna del villaggio che viene regolarmente stipendiata. Ora, nulla di strano diranno in molti: una timida vecchina che fa il suo dovere.....timida??????Ricordo che una volta andai a chiamare il playboy di Paradise nella casa attigua alla sua e per sbaglio la palla che avevo con me mi cadde dalle mani.....APRITI CIELO!!!.... la vecchia strega si avvicinò a me e mi rimproverò di non giocare a palla nel suo giardino in condivisione con la bisbetica che tutte le sere urlava contro Lucia e contro di me perché parlavamo. E che dire di quando alla tenera età di 10 anni ballavo il meneito sul balcone e mentre il marito m'applaudiva lei faceva facce disgustate? Ora la vecchina non vive più da sola, ma ha una colf perché il giorno di ferragosto dell'anno passato è caduta dalle scale sbattendo violentemente la testa. Tutti in paese pensavano che non ce l'avrebbe fatta, ma il destino ha voluto salvarla e ora (ormai manca meno di un mese) non so come stia..... IL PLAYBOY soprannominato FABRIZIO Ci sarebbe molto da dire su questo ragazzo. Andiamo con ordine. Con Fabrizio ho frequentato tutte le scuole elementari e, benché non fossimo nella stessa classe, anche le medie. Fu lui la vittima scelta per recarsi in villeggiatura a Paradise. I primi anni li ricordo passati tutti insieme a ridere e scherzare con il fanciullo che si recava a fare i compiti a casa mia mentre mangiava tutta la roba che trovava in casa. Fu lui il fantastico personaggio che si sedette sul gel appena vinto alla pesca. Con il passare del tempo, per sua fortuna, le sue vacanze al paesello si accorciavano sempre di più e l'anno scorso non si è mai visto. E' sicuramente un personaggio strano.....Tutte le volte che andavamo in piscina doveva alzarsi a fare pipì e apprezzava molto le torte fatte dalle donne del villaggio.Unico esemplare sano della specie masculo forzutulo( a cui le donne e ragazze sanfedeline non erano abituate) fece moltissime conquiste. Una volta decisi di fargli uno scherzone e di lanciare tramite la sua finestra un bigliettino con scritto"SONO UNA RAGAZZA DEL PAESE TI VA SE CI VEDIAMO IN PIAZZA ALLE 9 STASERA?", ma il cretino lo prese per uno dei suoi pezzi di carta e lo gettò nel cestino. il secondo tentativo non fallì perché misi la lettera sotto lo spioncino della sua porta. Il ragazzo si presentò davvero in piazza ma lì trovò mia nonna e sua nonna che parlavano e nessun’altra anima viva. Deluso e amareggiato venne a casa mia a giocare alla playstation e a ........mangiare. Una sera, era il periodo in cui ci si recava in piazza a giocare, Martina portò un disco di cartone della pizza per giocare a frisbee. L'orango lo lanciò a velocità supersonica e il disco andò a finire nel giardino sottostante il gelataio. Due anni fa sul cellulare giunsero alcune chiamate dalla ragazza famosa per essere stata con 3000 ragazzi in contemporanea: la Martinetta. Quest'ultima lo invitava ad unirsi alla sua compagnia perché voleva flirtare con lui. Ma, unica decisione saggia, lui declinò l'invito perché, nella lontana metropoli dove viveva, aveva conosciuto la ragazza della sua vita........più o meno........10 giorni fa mi hanno detto che si sono lasciati.....che il masculo torni a Paradise a fare conquiste????No tranquille ragazze fate riposare gli ormoni ormai lui da sto posto è fuggito e mica ci torna!!!! I LUOGHI DELL’INFANZIA PISCINA "Vorrei iniziare la descrizione dei luoghi \edifici di Paradise, perché il lettore possa meglio comprendere il travaglio mio e di Lucia. Inizierò dalla piscina\palestra\bar\campo da beach-volley\nonsochealtro. Ordunque, pellegrino che ti sei avventurato sulle perigliose vie del paesello, segui le mie indicazioni e non ti perderai. Portati davanti all'ingresso principale della Chiesa di Paradise, nel caso in cui non la trovassi aspetta le sei e il conseguente suono melodioso delle campane. Scendi i gradini, poi attraversa: stai attento ai pirati della strada. Poi dovrai scendere per un'altra scala, sulla destra potrai ammirare un raffinato pinus pinus, pianta tipica del paesello. Scendi nella piazzetta e nota il simpatico e soprattutto spazioso parcheggio. Se sei stanco per il lungo cammino, oh pellegrino, fermati al "not only bread"; qui, non stupirti di ciò!!, non troverai solo pane, ma anche alcool, vari tipi di sostanze stupefacenti e soprattutto amore e concordia! Spero che tu ti sia riposato: possiamo riprendere il cammino. Dando le spalle al simpatico negozio attraversa (SULLE STRISCE PEDONALI, PERCHE' PARADISE PULLULA DI VIGILI), gira a destra (METTI LA FRECCIA), attraversa nuovamente...troverai sulla destra una banca che un tempo fu l'unico bar decente del paesello; fermati e fai una riverenza al defunto bar. Continua dritto, sulla tua sinistra troverai un bar, un’edicola e un parrucchiere. Fermati ad ammirare il paesaggio sulla destra: la piazza delle corriere, chiamata così dal volgo perché ci atterrano gli elicotteri. Continua poi, ci sarà una piacevole discesa, fino a giungere a una piazzetta, con il suo luna-park; gira a destra e troverai un bellissimo e romantico campo da pallavolo, seguire dalla piscina....Sei giunto là dove volevi arrivare.... I DUE CASTAGNI Caro lettore, se sei stanco e non hai molta voglia di annoiarti per annoiezza tralascia questo passaggio (è un ordine non un consiglio: se ti senti male mentre leggi ci scappa il morto).Sto per parlare della passeggiata più temuta da tutti i bambini dai dieci anni in su. La strada, denominata affettuosamente “due castagni”, prende il suddetto nome non perchè in cima( si capirà poi in seguito il perchè) vi sono 2 castagni, ma per il nome di un ristorante che risiede in quel luogo. Comunque procediamo con ordine: parti dove inizia via Letizia e da lì imbocca la sinistra del bivio prosegui dritto e non lasciarti ingannare da una strana salita (quella porta a Paradise disopra); prosegui anche quando la strada diventa ripida e di fianco a te c'è solo erba e cemento: solo così giungerai colà dove volevi arrivare. Alla tua sinistra c'è una piccola casetta su un albero in legno, un tempo felice, ma ora corrosa. Prosegui sempre dritto vedrai una discesa e poi scorgerai da lontano il campanile: ecco alla fine torni al paese. “Come non c’è niente?” ti chiederai… No non c'è niente, ma stai comunque attento potresti prendere sentieri errati, come fece una volta Arnaldo. Fu grazie all'aiuto del mio padrone che ritrovò la giusta strada, stava per finire nella selva. Come dimenticarsi la scena in cui sua nonna lo picchia davanti a tutti e lui per dispetto si tira giù i pantaloni per fare pipì..... La chiesa di santA MARIA e santa SOFIA Se non sai dove andare ti consiglio di recarti in questi due luoghi. La chiesa di Santa Maria è situata ad un kilometro circa dal paese: per raggiungerla devi passare dietro al cimitero. Per tutta la strada sarai immerso nell’erba e se sarai fortunato incontrerai le mucche. Santa Sofia invece è verso Paradise disopra: per raggiungerla devi o imboccare la salita che porta alla casa di Lucia o prendere la strada a sinistra del bivio di via Letizia e prendere la salita che avevo vietato di imboccare per i “due castagni”. Sempre dritto fino alla fatidica Chiesa, usata dalle vecchine come luogo di ristoro. LE SERATE DEL PARADISE IL COMBI L'anno scorso le due fanciulle fecero la conoscenza con un pezzo di cartone di colore rossastro: il COMBI. In realtà più che una insignificante entità materiale, il COMBI è una filosofia di vita. MOLTI uomini scelgono di condurre una vita ascetica sopra una colonna, invece Lucia e Claudia in mancanza di colonne a Paradise scelsero il COMBI. Ricordo al lettore che chi sceglie il COMBI non può più tornare indietro. UN COMBI E' PER LA VITA. Più o meno come il WWF: "adotta un panda per tutta la vita". Però il Panda prima o poi muore, invece il COMBI è eterno. Quindi lettore stai attento a ciò che scegli. "Le 2 ragazze si recarono in un torrido pomeriggio lugliese verso la piscina per aderire al progetto Combi. Dopo aver compilato i dati il ragazzo della reception, nonché allenatore in palestra, bagnino ed istruttore di nuoto domandò alle ragazze:"Siete pronte?". inutile descrivere la faccia delle 2 a quella domanda. Una era vestita con jeans e camicettina corta, l'altra con pantaloncini e magliettina corta. Il ragazzo , osservando l'abbigliamento capì che le 2 non erano ancora pronte per affrontare le fatiche del Combi. Si diedero appuntamento x il giorno successivo dove con tanto di tuta si presentarono al cospetto del pelato(lo chiameremo così perché non sta bene fare nomi propri). Quest'ultimo vedendo lo stato pietoso delle due ragazze e dicendo a Lucia:"per me tu schiatti" ordinò alle malcapitate di dirigersi verso la cyclette e pedalare per 10 minuti mantenendo una determinata. velocità che ora non mi sovviene in mente. Le due purtroppo furono controllate per tutta l'esecuzione quindi non poterono imbrogliare. Il bello della giornata giunse dopo 2 chilometri di ciclette. Le nostre protagoniste si avviarono a fatica intorno a dei materassini dove dovettero sdraiarsi e tirare su e giù un non so cosa dalla forma ovale, fin qui niente di particolarmente strano se non fosse che una delle 2 si sentiva il viso bagnato:"Sarà il sudore" pensò ..dopo 2 minuti la tragica scoperta: l'acqua della piscina evaporava e si condensava sopra la testa delle 2 ginnaste. Tra movimenti del gabbiano, tapis roulant e strani arnesi il tempo volò e dopo essersi cambiate, per recuperare la fatica persa si diressero verso il bar della piscina dove ordinarono una piadina un gelato e un pacchetto di patatine(alla faccia del pelato). Le altre lezioni del Combi proseguirono nel migliore dei modi anche perchè pelato si fidava di loro e le lasciava fare (sarebbe meglio dire non fare), la cosa tragica era che per tornare in paese si doveva affrontare un'immane salita(che in un giorno le 2 dovettero fare di corsa a causa di un temporale che imperversava sulle loro teste bagnate mentre tornavano dalla piscina nel periodo in cui molte persone morivano colpite da un fulmine...ma questa è un'altra luuunga storia...)" LA TOMBOLATA In una bella sera d'estate, due giovani (è una licenza poetica, in realtà la giovane sono SOLO io) nel fiore degli anni uscirono dalle loro case e si avviarono verso la piazza del paese. Le stelle già brillavano nel cielo e la luna sorrideva bonaria. Le giovani presero posto su lunghe tavolate, pronte per divertirsi con una tombolata insieme a tutta la  comunità sanfedelina. La felicità illuminava i loro volti, mentre con gioia e lietezza tracciavano leggere e soavi croci sui numeri. Quale sublime divertimento!!! Una voce melodiosa leggeva i  numeri e tutti riuscivano subito a capirli. L'aria profumava di eucalipto, papaya e ananas. Le giovani non avrebbero mai voluto essere in nessun altro posto tranne lì, nella paradisiaca Paradise, dove chiunque può avere un'intensa giornata e allietare sé stesso allietandosi con allietitudine(...). Orbene come dimenticare i piccoli insetti neri, padroni della notte, che ricoprivano la tavolata, quasi per voler partecipare alla tombola. Mai UOMO e ANIMALE erano stati così in armonia.  Una proposta acuta fu quella di spegnere le luci per evitare di infastidire i piccoli amici alati; nessuno riusciva più a leggere i numeri, ma l'importante non era fare le croci nel punto giusto, la magia della serata era stare con persone allegre e liete. Da un tavolo in fondo una signora di 89 anni, l'età media dei partecipanti alla tavolata, si alzò in piedi e con aspetto tronfio urlò:"RUGGGGAAAAA". Tutta i giocatori si alzarono in piedi. Rugare infatti era l'unico modo per vincere il fantastico tombolone: un tosaerba di sesta mano confezionato dal vecchio del villaggio e molto utile per i poveri cittadini-villeggianti che lo guardarono con ammirazione. Chi vinse non interessa ai fini del racconto. Gli oggetti materiali, le cose, sono sotto il livello ontologico dell'essere, non sono importanti. Alla fine della tombolata nessuno si alzò: era infatti arrivato il momento preferito della serata. Tutte le vecchiette si misero a posto le dentiere per gustare le torte fatte dalle pie donne del villaggio. Anche le due fanciulle ne assaggiarono un pezzo:una la ingoiò tutta anche se era dura come il cemento, l'altra cercò di ingurgitarla ma la sua mano non rispondeva ai comandi. L'unica persona che sembrava apprezzare il prodotto era un ragazzo abbastanza robusto che si trovava vicino ad un altro ragazzo chiamato dalle due eroine c60. Sazie della mangiata si avviarono verso il bar del paese:"il Rialto" dove il cameriere cercò di far ridere le due poveracce dicendo:"vuoi il gelato alla lasagna?". Purtroppo le due volevano sprofondare sotto terra ma con il loro gelato in mano si avviarono a casa di Claudia e sul balcone iniziarono a discutere dei fatti della giornata....all'improvviso, nel fare della notte,una voce tuonò"che beeeeeeeppp urlate!State zitte!Cosa mai avrete da dirvi ancora visto che vi parlate tutto il giorno, c'è gente che vuole dormire", era la signora che abitava nella casa contigua a quella che era stata la casa del "playboy" Fabrizio prima che si trasferisse... ma questa è un'altra storia..." LA SERATA AL RIALTO Qualcuno forse crederà che Paradise sia un paesello squallido e noioso, un agglomerato di case nelle valle; insomma un posto anonimo, dove si reca solo chi è fortemente depresso e vuole esserlo ancora di più...forse si potrà supporre che una vacanza qui sia una fine forma di masochismo...Ma le due giovani non hanno mai neppure lontanamente pensato a ciò; infatti sanno che le forme di divertimento non mancano, soprattutto la sera; il merito è di un luogo che le due fanciulle adorano più del tempio di Buddha e delle mucche del Gange, un posto mitico e leggendario: il bar Rialto. Codesto locale è ubicato, quale onore!!,presso la casa di Claudia l'Anziana.   Una sera il suddetto bar offrì alle fanciulle una serata indimenticabile, che rimarrà impressa in modo indelebile nella loro memoria. Ma descriviamo la serata con calma, per farla vivere anche al lettore... Lucia la Saggia, dopo aver consumato una cena  genuina a base dei prodotti tipici locali(...)si recò al suo bar-pasticceria- gelateria-ferramenta(ihihihhi) preferita(...con tutta la scelta che c'è!!) per comprare qualcosa di leggero; Lucia era molto indecisa, quasi turbata dalla varietà dei dolci, alla fine optò per il dolce tipico locale: cassata siciliana. Pregustando il sapore del dolce e il retrogusto di latte di mucca paradisina, si recò alla casa di Claudia. Mentre si avvicinava sentiva, sempre più chiaramente, un suono sinistro ed angoscioso. Il lettore non può nemmeno immaginarlo. Avete presente quando rovesciate dell'acqua fredda su un gatto stonato,usate il tosaerba (della tombola!!),  passate le unghie(tutte e 10) sulla lavagna, ascoltate un rinoceronte che canta, usate martello, motosega e trapano contemporaneamente? Ecco mettete tutti questi suoni insieme, ma vi assicuro che quello che sentiva Rs in quel  momento era molto peggio. Spaventata e stordita la giovane cominciò ad avanzare alcune ipotesi confuse e sconnesse. Accelerò però coraggiosamente il passo, giunse alla casa di Claudia e lì la fanciulla fu informata che i musicisti del bar Rialto stavano scaldando le ugole per una serata molto cool(...). Claudia e Lucia pregarono e scongiurarono il miracolo: ossia che al cantante saltassero le corde vocali. Ma ciò non avvenne. La serata cominciò... Il cantante conosceva solo tre parole UH AH e soprattutto BLEAH!!! Cambiando l'ordine di questi tre dotti vocaboli, componeva le sue canzoni. C'era anche una sorta di chitarra e un altro paio di strumenti evidentemente mal funzionanti. I BLEAH diventavano sempre più frequenti: forse il cantante aveva bevuto qualcosa offerto dal bar Rialto…Quale scabroso segreto si nasconde  dietro questo locale? come prepara le sue bevande??? Le due fanciulle decisero di inoltrarsi nella notte per andare a vedere quale faccia si nascondesse dietro alla voce cacofonica del cantante. Cercarono di vederlo senza farsi vedere, però non ci riuscirono. Il povero cantante evidentemente stava ormai emettendo gli ultimi suoni, il Camposanto avrebbe avuto presto un martire tra i suoi defunti. Un ragazzo nel fiore degli anni, con molto talento e tanti anni di vita felice da vivere, ma che si era sacrificato per la gioia dei paradisini. Le due fanciulle non riuscirono però a vedere il nobile volto di questo eroe, tornarono così mestamente a casa. Improvvisamente il cantante pronunciò tre  parole di una canzone nel giusto ordine: il cuore delle due giuovani fece una piroetta. Ma quasi subito il ragazzo urlò un BLEAH particolarmente sentito, quasi a voler dire "guardate paradisini sono qui e sono qui per voi". La serata continuò così finché improvvisamente finì, le due fanciulle recuperarono lentamente l'uso dell'udito... Ora ho intervistato per voi una delle due fanciulle, Lucia la Saggia... "Cosa pensi della serata??" "Penso che la voce del cantante fosse un suono quasi peggiore di quello delle campane che ti svegliano alle 7, poi alle 9 e persino alle undici di mattina. Vi prego!!! Ho capito che volete accelerare la morte dei paradisini e far fuggire i turisti per costruire una fabbrica di impermeabili di cotone al posto di Paradise!! Però io non voglio morire giovane!!! Poi dove la mettete tutta ' sta gente?? Fate le tombe a castello??? Oppure, ora ho capito!!, fate gli interessi di qualche sporca multinazionale di apparecchi acustici...!!!" "Ok, come avete sentito, la fanciulla ha apprezzato le note sublimi e la voce delicata del cantante. Passo ora ad intervistare Claudia l'anziana. Dimmi la tua impressione sulla serata..." Claudia risponde all'esibizione del Rialto:" Sentire quei cantanti dal balcone era come aver assunto sostanze stupefacenti, ma trovarsi lì a meno di 100 metri dal leader del gruppo era come aver ingoiato un'enorme mucca e aver bevuto, per mandarla giù l'acqua della piscina di paradise. I gargarismi del mio cane sono meglio" (N.B. Claudia la Saggia non possiede nessun cane; il suo pesce rosso tentò più volte il suicidio…ma questa è un’altra storia…) LA BANDA "La vita scorreva tranquilla nella ridente metropoli(chiamarla cittadina sarebbe esageratamente riduttivo) paradisina, quando Lucia giunta a casa di Claudia con aria esultante disse:-Non ti sembrerà vero, ma per la prima volta in questo paese ci sarà da divertirsi...-.Udite queste parole Claudia iniziò a sognare, pensava ad un Luna Park gigantesco, una band famosa giunta a Paradise per dire"non ci siamo dimenticati di voi", una fantastica serata in un nuovo pub....Smise di sognare appena sentì un suono cacofonico provenire dalle labbra di Lucia -LA BANDA-. Nelle nostre città ascoltare la banda è un evento pressoché raro e imperdibile, ma in un paesino come Paradise anche le cose stupefacenti(oltre alle sostanze che le nostre amiche assumono quotidianamente per reggere il peso di quella vita) diventano cose di routine. Bisogna innanzitutto partire dal presupposto che l'età media della banda è 95 anni, che quelli che suonano trombe e flauti sono a rischio perdita dentiera e che il piattista e il batterista sono a rischio infarto per il troppo muoversi. Le nostre eroine decisero comunque di tentare, per vedere se qualcosa era cambiato dall'anno passato(l'unico modo per sopravvivere a Paradise è credere nei miracoli). La scena che si presentò ai loro occhi era raccapricciante: le sedie erano tutte rotte e zozze ed il palco su cui doveva esibirsi la banda(largo 1mx1m con asse gialle e rosse, e un caro fondale con disegnate tre note colorate con un rosa pallido) sembrava dovesse crollare da un momento all'altro. La nonna di Claudia entusiasta per la serata che l'attendeva propose alle due eroine di affiancarsi a lei per l'esecuzione, ma le due preferirono osservare la scena in piedi dal fondo della piazzetta, lasciando la nonna in balìa delle sue amiche. Lo spettacolo iniziò alle nove e un quarto con la presentatrice pronta a leggere il programma:Mozart, Chopen, Bel Danubio blu, Beethoven.....roba moderna pensarono in coro ma poi capirono il perché di quei brani: tutti i membri della banda , vista l'età, avevano conosciuto i vari compositori. La serata continuò fino alle 23.30( durante l'esecuzione ci furono 2 pause per prevenire attacchi cardiaci dei componenti; inoltre per svegliare i presenti il piattista batteva forte il suo strumento per evitare che il pubblico cadesse addormentato).....sembrava tutto finito.... quando un maniaco frustrato con seri problemi mentali propose il bis. Dalla platea salì un'ovazione le nonnine probabilmente invaghite dai componenti della band applaudirono sonoramente alla fine dell'esibizione. Le nostre eroine ce l'avevano fatta, anche quell'anno era passata ed erano convinte che l'anno dopo non sarebbero + ritornate. Claudia e Lucia si avviarono al solito posto per prendere la solita cosa e lamentarsi delle solite cose pensando che se fossero rimaste a casa a contare le gocce che cadevano dal lavandino si sarebbero divertite di più... ....Come chiedete dove si stavano dirigendo le 2 eroine?...Al Rialto ovviamente..." VIVERE Due anni fa Paradise fu teatro di un evento di importanza internazionale: gli attori di "Vivere" erano giunti nel paesello. Questo portò gli abitanti \villeggianti in uno stato di gioia e di serenità interiore. La sera del tanto desiderato giorno, tutti in paese, anche gente mai vista prima (forse venivano da Paradise alta, che è una frazione di Paradise o forse è una colonia: non si è ancora capito...)si affollava all'ingresso della piazza di ex villa SomaRini (ihihi, cm sono spiritosa). Vorrei spendere due parole su questa piazza: cento anni fa abitò qui una nobile casata austroungherese, esiliata nel paesello per la vita particolarmente dissoluta che conduceva il figlio. La loro fu una vita entusiasmante: vissero e  morirono tutti all'improvviso di depressione fulminante. La loro villa fu distrutta perché si pensava di poter evitare così il diffondersi della malattia, però non servì a niente, come possono testimoniare Lucia e Claudia. Orbene torniamo a noi: la folla folleggiava e spintonava per potersi guadagnare i posti migliori. Infatti tutti volevano vedere da vicino i due bellissimi attori e l'attrice.... Tutti presero posto e con le pupille dilatate e la bocca aperta guardarono l'ingresso delle tre luminose semi-divinità. Scoppiò un fragoroso applauso per  sostenere i beniamini e protettori del popolo. Claudia ed Lucia presero posto in fondo alla piazza vicino alla ringhiera. Volevano tentare il suicido, ma si accorsero che se fossero cadute di lì non si sarebbero fatte niente. Sconsolate si rassegnarono. Nel frattempo giunse anche Fabrizio.il Prescelto,colui che ha potuto abbandonare Paradise. In ogni caso la serata iniziò con un video che presentava gli sponsor. NAturalmente c'era una impresa di pompe funebri. Seguì un video che descriveva la tipica fauna comasca: i caprioli. Rs si risentì perché a Comò ci sono solo grassi topi volanti(=piccioni). Però i tre attori forse erano anche dei visionari o dei profeti o chissà avrebbero preferito lavorare nel WWF, ma furono costretti dai genitori a fare gli attori. In ogni caso le due povere fanciulle ascoltarono la prima parte del dialogo: i tre attori facevano la parte di tre pittori. Uno disegnava rivolto a Nord, uno a Est ed uno a Ovest. Poi quello che disegnava il paesaggio ovest, voleva disegnare quello Nord; però quello del Nord non voleva dipingere il paesaggio ad ovest perché temeva  che gli sarebbe venuto il torcicollo. Insomma nessuno dei tre pensò alla possibilità di dipingere il paesaggio a Sud. Le nonnine pendevano dalle loro labbra, abbagliate dalla bellezza del brizzolato attore over 60...poi forse speravano che l'attore si girasse di schiena verso Sud, però la serata sarebbe diventata troppo spinta. Le fanciulle si immaginavano i titoli "Una serata bollente in un paesino: sfiorate le frontiere del porno(...)". Evidentemente l'arrivo degli attori risvegliò gli ormoni assopiti delle vecchiette di Paradise, infatti l'estate successiva, a gran richiesta, in un bar del paese fu offerta una serata a luci rosse per tutti gli interessanti. Visto che a Paradise si deve sempre esagerare, il bar offriva anche un simpatico gadget inerente al tema della serata(...)... ma la cosa alla quale le 2 fanciulle non avrebbero mai creduto se non lo avessero letto con i loro occhi è che il gadget era COMPRESO NEL PREZZO LA MADONNA DEL CARMINE "Come ogni piccolo paesello anche il mitico Paradise aveva le sue tradizioni, rispettate, come tali, da tutte le donne del villaggio. Fortuna volle che una di quelle ricorrenze cadesse il 16  di luglio, giusto giusto quando le due fanciulle stavano per superare il giro di boa della villeggiatura. Questa usanza chiamata" Madonna del Carmine o del Carmelo che dir si voglia" consisteva nel recitare tutto il rosario, sentire la messa e alla fine degustare le ottime torte confezionate dalle donzellette del villaggio(non mi soffermo a parlare di esse perché esposi già precedentemente il gusto di queste ultime). Il grave problema era che le 2 fanciulle avevano come alternativa o lo stare in casa x tutta la sera o l'andare alla celebrazione. La loro risposta era già chiara nella mente, se non fosse che dall'età di 5 anni erano costrette ad andare insieme alle nonne in quel posto.Posto? Non in chiesa? E no! Il caro rosario era recitato in un angusto luogo dopo un enorme discesa e l'attraversamento di un viale moolto pericoloso(era la via che collegava Paradise al resto del mondo). Generalmente tutte le pie donne del villaggio si recavano alla funzione. Si contarono 33 sedie circa per 4000 vecchiette. La nonna di Claudia per paura di perdere il posto obbligava la nipote che trascinava anche Lucia a recarsi nella piazzetta con la madonna alle 20.20 anche se tutto lo spettacolo iniziava alle 21.30. Il prete parlò con un microfono che ogni 10 secondi si spegneva e riaccendeva(non ne poteva più neanche lui). Finita la cerimonia le due si recarono a prendere un pezzetto di torta piccola soddisfazione per una lunga sofferenza. Intanto che la nonna di Claudia e quella di Fabrizio e le 100.000 vecchiette discutevano dei vari casi di lutto avvenuti durante l'inverno le due giovani andarono vicino alla statua della madonnina col bambino e....cosa notarono? Il bambino aveva in mano una piccola borsetta e sembrava che sulle sue labbra ci fosse del rossetto, le due ragazze capirono successivamente che quel paese era protettore di omosessuali,...infatti uno degli attori del teatro di Paradise era il testimonial numero uno..... Le 2 giovani sorbirono questo spettacolo per circa 13-14 anni. Una volta però un fatto eclatante scosse la comunità:il prete saltò dieci padre nostro! Tutti   si domandarono:anche il prete non ne poteva + oppure il vino bevuto durante la comunione della messa precedente iniziava a fare effetto? Lucia aggiunge riguardo la Madonna del Carmine\elo\del melo:"ho come uno sfuocato ricordo del rosario dell'anno scorso(2006). Io e Ds ce la prendemmo moooolto comoda e CASUALMENTE, ma soprattutto DISGRAZIATAMENTE, arrivammo quando orami la celebrazione era finita e tutti si erano lanciati sulle torte. Ho un altro ricordo deprimente: io e la mia socia che guardiamo l'erba, cercando qualcosa da fare, mentre innocenti bambini cercano di uccidersi su un tronco..."Però forse mi sbaglio, prego Claudia l'Anziana di aggiungere la sua versione dei fatti, se lo crede opportuno. LA PESCA DI BENEFICENZA Se sei il lettore che ama il prossimo, a Paradise puoi compiere un atto di misericordia partecipando alla pesca della croce rossa . Dunque hai la possibilità di pescare innumerevoli oggetti, purché siano calze di nylon. Poi ogni tanto, se sei proprio fortunato vincerai del gel per i capelli, naturalmente ricordati di non sederti sopra, altrimenti l'effetto frittata è assicurato. Puoi utilizzare in vario modo i simpatici oggetti: per esempio per rendere più divertente il presepe. Il mio consiglio e sempre quello di buttarli in pattumiere e pensare che hai fatto un'opera di bene" LA COMMEDIA “FIORE DI CACTUS” "Vorrei parlare della commedia o tragedia alla quale Claudia ed Lucia furono costrette ad assistere e voglio farlo con le parole delle due testimoni, cedo quindi alla parola ad Lucia:"Buongiorno a tutti. Dunque non ricordo molto di quella serata, tranne il fatto che ho dovuto abbandonare a casa mio fratello, Luca la Scimmia, solo ed indifeso. Poi mi ricordo che mi sono abbuffata di ogni genere di porcata con Claudia, per affogare la nostra depressione nel cibo. Ho rimosso la trama però, anche se mi sembra di ricordarla vagamente cretina. Sono DAVVERO dispiaciuta, ma forse il mio cervello l 'ha fatto per autoproteggersi. Per lo shock ho rimosso tutto!!! HO forse è stata quell'innocente canna all'oppio che io e Claudia ci siamo fumate al parchetto offrendola anche a tutti i bambini. Piccole innocenti creature.....QUAnti ricordi felici, ma sto divagando... NOn ricordo proprio la trama, mi dispiace moltissimo!!!!!!SigH, SOGH, SUGH, SEGH!!!!" "Su, su, non piangere Lucia, sono sicura che Claudia si ricorderà la trama e tutti i particolari più piccanti...." Claudia, lei ricorda per caso la trama della tragica commedia?"...Vagamente...Mi ricordo di una cosa brutta che interpretava la segretaria e del medico che era fidanzato con una che però si metteva con il vicino di sotto(un coatto) ed allora il dottore deluso andava con la segretaria...Ricordo molto bene la durata della rappresentazione, 3 atti di 40 minuti l'uno. Ad un certo punto mia nonna mentre gli attori recitavano disse: non ne posso + ma quando finisce...e x stremare mia nonna....ricordo inoltre il modo con cui eravamo venute a sapere di Fiore di cactus. Era un torrido pomeriggio d'estate...ci saranno stati almeno 30° ed io e la mia compare eravamo uscite da palestra stanche, assonnate e accaldate. Dopo una breve pausa rigenerativa decidemmo da vere masochiste di affrontare la via che dalla palestra conduce fino al cinema di Paradise(non prima di passare per il cimitero). Una fatica boia sotto il sole cocente per poi vedere quella schifezza LA COMMEDIA DELLA COMPAGNIA DI PARADISE "Eh si, avete capito bene la compagnia di Paradise. Esiste davvero e dopo essersi esercitati per tutto l'anno vanno in scena all'inizio di agosto con una commedia piacevole ma perversa tutta rigorosamente in dialetto comosesco...Inizierei col descrivere minimamente gli attori(ormai diventati dei piccoli idoli del luogo): -una simpatica signora un pò in là con gli anni e appesantita dall'età -un "uomo" il cui + grande difetto era di essere pelato -un giovincello di 34 anni -una ragazza che nella realtà si chiama Arabella(è la figlia di quella che di notte intimava alle 2 ragazze di stare zitte) e che fa la crocerossista nella vita reale -.....un mezzo uomo e donna...che se fosse stato a Milano sarebbe stato ghettizzato ma essendo a Paradise si è sposato e ha avuto una bambina Scenografia: -un divano in cui i protagonisti sostano x tutta la commedia e su cui si stravaccano mettendo sopra di loro una coperta di lana 1mx1m che copre solo la protagonista robusta con scritto W LE MELANZANE! -un appendiabiti -un tavolo TRAMA E COMMENTO: Paradise è capace di affrontare temi di attualità nelle sua commedie. In quest'ultima rappresentazione si è parlato di ipocondria, bigottismo e gayzzazione. Chiameremo le 2 donne protagoniste A e B e i due protagonisti C e D. I genitori di A e C sono E ed F. Allora...come è difficile....A e C come avrete capito sono fratelli entrambi innamorati di persone del loro stesso sesso. Il loro padre soffre continuamente di qualche malanno ed anche il suo desiderio sessuale cala. La moglie gli propone allora di comprare il viagra. Intanto i 2 siffatti genitori scoprono di avere entrambi i figli dell'altra sponda. Tra svenimenti, battute come tachipirlina ecc. si scopre che A stava con B per conquistare D e che C stava con D per conquistare B. TT la rappresentazione è durata un'ora e mezza con 3 pause(probabilmente perchè gli attori si sono scordati le battute).Nel complesso migliore di fiore di cactus. CANTABIMBO Piccolo Sanremo i cui protagonisti sono bambini. La serata inizia con 40 minuti di ritardo a causa di mal funzionamento dei microfoni. Mi siedo abbastanza vicino e mi trovo davanti 3 arpie sanfedeline di età compresa tra i 70 e 80 anni parenti dei concorrenti. La Gara canora inizia l'età dei partecipanti è tra 3 a 13 anni (tranne 2 intrusi che non sapendo che fare nel paesello e risiedendo in esso x tutto l'anno si sono allenati x mesi). I Bambini iniziano a cantare De Gregori, Battisti, Nomadi(piccola parentesi. I nomadi una settimana prima avevano tenuto un concerto a Paradise ma nessuna delle 2 protagoniste si era recata a vederli)...fino ad una bambina milanese che intimidita si appresta a cantare una canzone in lingua inglese di Hilary Duff e........TAC le vecchie davanti a me iniziano a discutere "La solita urbana che si fa vedere brava""MA poi chi è sta draff?" "ma cosa dice non capisco"...e così via discorrendo fino alla pausa dove le luci della ribalta calano e salgono le luci del teatro dove giunge un c60 con una maglia color giallo(ma di lui parleremo nella sezione personaggi). La gara riprende dopo un intermezzo di 2 ragazzi del posto che duettano una canzone sui pescatori.(lui sembrava Pochaontas). La gara giunge all'ultima esibizione dove compare Mattia età circa 14 anni che canta Ligabue. Ora dire che è stato bravo è come dire che io sono la Sciffer quindi ha fatto proprio....beep...ma essendosi portato il pubblico da casa volava di tutto sul palco (rotoli di carta igienica, striscioni con scritto MATTIA 6 FIGO) e alla fine dell'esibizione un'ovazione del teatro tra cui le 3 vecchie di cui una è sua nonna. MOrale: vince l’urbana che cm primo premio riceve una sveglia......" IL CIRCO Vorrei ricordare un evento memorabile a Paradise: the circus.. "Il circo a Paradise è un evento atteso con timore da tutti. La compagnia è molto numerose: padre, madre e un numero non ben precisato di figli. Orbene, quella sera d'estate Claudia ed Lucia si appropinquarono alla piazzetta dove si teneva il lieto evento. Un gruppo di bambini, innocenti e sprovveduti, avevano pagato un biglietto per sedersi e godere da vicino dello spettacolo. Forse rimasero delusi, perchè sulla locandina del circo compariva una bestia simile ad un leone, ma quello che i piccoli ignari spettatori videro quella sera non comprendeva leoni, forse videro i gatti randagi annoiati passati per caso. Il Grande Capo del Circo- presentatore -clown- tuttofare cominciò decantando la bellezza della moglie e suscitando così le fantasie dei nonni che erano presenti insieme ai nipoti. Lo spettacolo seguì con l'esercizio di una delle figlie dei due: la bimba si incastrò in una scatola di vetro con abilità e riuscì persino ad uscirne; Claudia guardò con invidia il numero, pensando alla sua artrite che le impediva di entrare ed uscire dai contenitori (come le olive o le acciughe). Il Grande Capo sbucò vestito da Clown e invitò i bambini a partecipare a un giochetto stupido che ho rimosso. Mi sovviene l'immagine di Sergio il quale fu invitato anni or sono a fare una capriola o qualcosa di affine, durante il circo. La depressione ormai era alle stelle e le due fanciulle scapparono per andare ad abbuffarsi di gelato. Così non seguirono il resto dello spettacolo, ma continuarono a sentire la voce del Grande Capo, perchè Paradise è piccola e silenziosa ed ogni esperienza è condivisa." Il mercatino del venerdì Ogni venerdì per tutta la stagione estiva nella piazza inferiore del paese si tiene un piccolo mercatino dell’antiquariato. Questi mercatini, così cool nelle nostre città, perdono tutta la loro bellezza a Paradise. La gente però non sapendo dove andare inizia a girare per molte volte attorno alla piazza, emozionandosi, ogni volta come se fosse la prima volta, alla vista delle solite bancarelle. Per molti ragazzi quel luogo è diventato simbolo del cucca-cucca: Ragazze come alberi di natale e maschi che puzzano come i deodoranti delle macchine. Luogo di ritrovo? Il raccordo tra le due parti del mercato. L’essenza del mercato? Vedere oggetti antichi e collanine africane. Ricordo anche una cintura di castità, la chiave si era persa…… To be continued
  
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