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Autore: Psyker_    11/02/2010    2 recensioni
Socrate: Io proseguo, poi mi fermo e mi chiedo... ma se davvero cammino per conto mio, sto seguendo il volere degli Dei? Rinnova questa mia mente e sarai un vero dotto Farisse!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Socrate: Oggi camminavo per Atene ma ancora una volta venni assalito da quel dubbio che non mi fa prender sonno la notte: dico io, ma se davvero gli umani, quindi l'uomo, è perfetto in tutte le sue sfaccettature ed è in grado di eseguire perfettamente ciò che il suo intelletto gli suggerisce, perchè ha così tanto bisogno degli Dèi? No eppure non è questo, semplicemente mi chiedevo se davvero ciò che affermo adesso è voluto dagli Dèi, sai, io credo che la mia mente non sia poi controllata assiduamente o la differenza fra umano e umano sarebbe voluta dall'alto a scapito dell'essere vivente. La pensi come me Farisse?

Farisse: Beh Socrate, non posso che essere d'accordo con un discorso così preciso, come sai ti reputo un sapiente.

Socrate: Oh Farisse, io sapiente non sono, ne sarò mai ad un livello alto come il tuo. Però proprio perchè adesso aderisci al mio discorso illuminami con la tua grande conoscenza: credi che gli Dèi siano presenti e conoscano ogni scelta che noi adoperiamo nel corso dell'esistenza?

Farisse: Certo Socrate, gli Dèi onniscienti sanno sempre e comunque qualunque cosa sia possibile sapere. Sono coloro che guidano i nostri animi.

Socrate: E quindi supponi agiscano su ciò che io a mie ed esclusive parole sto per affidarti reputandoti un gran dotto?

Farisse: Certamente, è ovvio.

Socrate: Che gran mente, ma se tu stesso mi reputi un sapiente, affermi che il gran potere decisionale dei nostri lemmi ci contraddistingue da chiunque altro?

Farisse: E' scontato, certo!

Socrate: Mi hai illuminato Farisse, ma ora vorrei sapere un'ultima grande curiosità che mette a rischio la mia staticità intellettuale: come possiamo contraddistinguere le nostre menti da un altro e un altro ancora se gli Dèi onnipotenti agiscono su ciò che pensiamo quotidianamente?

Farisse: Oh Socrate, gli Dèi lasciano spazio alle nostre decisioni!

Socrate: Allora grande anima Farisse, mi dici che gli Dèi non influiscono sul nostro volere e il nostro pensiero?.

Farisse: ... Hai detto bene.

Socrate: Per tutti gli Dèi, grande Farisse, i tuoi discorsi mi illuminano come i lemmi dei più celebri sofisti, riesci quasi ad esprimere due concetti avversi nella stessa ideologia!

Farisse: Oh socrate, tu mi sopravvaluti amico mio, sarai anche più sapiente!

Socrate: Sommo Farisse, non son sapiente perchè dico di non sapere, anche se colui che sa è colui che chiede e non colui che si comanda di rispondere ad una domanda da ignorante!

Spero cogliate l'ironia e che sia stata di vostro gradimento XD A presto!

  
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