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Autore: lady lina 77    11/02/2010    6 recensioni
L'addio di uno spadaccino alla sua maga, la donna che ama. Fanfiction che si ispira al film 'Love Story' che adoro.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia avrebbe dovuto venire alla luce fra molto, ma qualcuno ieri sera mi ha messo addosso tanta di quell'ispirazione che l'ho scritta di getto in una sera. E' una fanfiction molto particolare per Slayers ed ero indecisa se scriverla o meno visto il tenore della storia (e visto che mi sentivo in colpa). Ma quel qualcuno ha detto che poteva venire fuori qualcosa di buono e di quel qualcuno mi fido perchè è fra gli scrittori di Slayers milgiori d'Italia. Spero sia davvero uscito qualcosa di buono! Come sempre, commenti e critiche (non fucilatemi per questa storia, please) sono tanto tanto graditi!

Fanfiction dedicata a SonLinaChan, grazie per avermi spronato a scrivere!




L'autunno, con i suoi colori molteplici e caldi, dava un aspetto fiabesco alla campagna di Zephilia. Alberi con foglie rosse, gialle, verde scuro svettavano solitari in fondo al prato. E in terra era tutto un miscuglio di tonalità rassicuranti.

Gourry guardò fuori dalla finestra e il suo sorriso si fece triste. In quel momento avrebbe voluto camminarci sopra a quelle foglie secche, sentire il crack crack prodotto dal loro schiacciamento sotto ai passi... In quel momento avrebbe voluto camminare in mezzo a quel paesaggio mozzafiato con lei...

Ma come spesso accade, è proprio quello che non ci è più concesso che si vorrebbe...

Gourry si voltò verso il letto dove giaceva la sua compagna. Dormiva, di un sonno pesante e pericoloso. Lei, che non riusciva a stare ferma un attimo, che era energia pura, che tutto avrebbe voluto fare in un pomeriggio come quello a parte stare a letto a poltrire... Gli occhi dello spadaccino divennero lucidi... Lei non avrebbe più sentito l'aria fresca sul suo viso, non avrebbe più scorazzato qua e la nel mondo, correndo e volando come una matta alla ricerca di nuove avventure, lei non avrebbe più riso forte, non si sarebbe più rimpinzata in ogni locanda che trovavano sul loro cammino, lei non avrebbe più scagliato quei suoi incantesimi potenti, terrificanti e meravigliosi al tempo stesso che la rendevano così unica e speciale...

Giaceva in quel letto da settimane e ogni giorno andava sempre peggio. Aveva cominciato a sentirsi male in estate. Prima qualche dolore, stanchezza cronica, ma poi erano subentrati febbre alta, convulsioni, spasmi lancinanti che le mozzavano in fiato.

Lina aveva deciso di tornare a casa sua, a Zephilia, per farsi curare da Luna. Lina aveva il terrore della sorella ma sapeva che era l'unica che potesse dirlgi cosa gli stesse succedendo.

E il responso era stato tremendo: sarebbe morta, entro poche settimane. Quella magia, quel potere che tanto aveva agognato e inseguito la stavano corrodendo dal di dentro... Il Giga Slave... Luna aveva spiegato a lui e ai propri genitori che era a causa di quella magia proibita che l'energia vitale di Lina si stava esaurendo. Forse la sua maga era stata troppo leggera nel pensare che aver pronunciato quell'incantesimo terrificante non avrebbe avuto conseguenze.

Da allora, dalla battaglia contro Rezo era cominciato quel processo...

E non c'era nulla che potesse fermarlo...

Gourry si avvicinò a Lina, sedendosi piano accanto al letto. Come avrebbe fatto senza di lei? Senza la sua voce, la sua energia, il suo sorriso? Lina, l'unica famiglia che avesse mai avuto se ne stava andando... Gli sembrava di impazzire... La sua guardia del corpo, lui che aveva giurato di proteggerla sempre, non poteva far altro che guardarla morire. Era qualcosa di atroce ma non si sarebbe sottratto, non sarebbe scappato in preda al dolore. Il suo posto era lì, con lei. Da quando l'aveva conosciuta, si erano sorretti a vicenda, si erano aiutati, erano stati accanto l'uno all'altra in ogni occasione. Se davvero voleva bene a Lina come da sempre professava, sapeva che per amor suo doveva stare al suo fianco anche nel momento dell'addio. Per quanto lancinante potesse essere il tutto.

Gourry si sentiva soffocare, avrebbe dato tutto per essere al suo posto, per esserci lui su quel letto. Avrebbe dato tutto per seguirla, ovunque lei sarebbe andata... In fondo, che senso avrebbe avuto la sua vita senza quella ragazzina? Era ingiusto, non Lina, non lei che tanto amava la vita e che tanto bene sapeva godersela... Era il suo tesoro quella ragazza dai capelli rossi e presto gli sarebbe stata strappata.

Una lacrima piccola piccola scese dalla guancia di Gourry. Ma non poteva permettersela, lo sapeva. Se lei si fosse svegliata, avrebbe capito... I genitori di Lina avevano chiesto che alla ragazza non fosse detto nulla circa le sue condizioni, ma in cuor suo Gourry sapeva che Lina aveva già capito. Aveva, seppur con fatica, accettato quanto chiesto dai genitori di Lina, però... Si sentiva in colpa, non voleva mentirle... Lina non lo meritava, odiava da sempre quando qualcuno cercava di prenderla per i fondelli...

Ma stranamente, quella volta anche lei sembrava stare docilmente al gioco, forse per proteggere i suoi genitori, per dare loro l'illusione che tutto sarebbe andato per il verso giusto...

Con la mano le scostò i capelli dalla fronte bollente. Quei capelli rosso fuoco che da sempre lui aveva amato scompigliare... Presto non avrebbe potuto più toccarli...

Gourry...”.

Lo spadaccino spalancò gli occhi. Si era svegliata, non voleva disturbarla. I genitori di Lina e Luna si erano raccomandati di lasciarla riposare prima di uscire poche ore per commissioni urgenti e improrogabili! 'Dannazione!'.

Gourry, che ore sono?” - chiese Lina con un filo di voce e con gli occhi chiusi.

Gourry si stese accanto a lei, abbracciandola e stringendola a se con dolcezza. I momenti in cui Lina era sveglia, negli ultimi giorni, diventavano sempre più rari e voleva goderne, anche se continuava a maledirsi di averla svegliata.

Affondò il viso nei capelli rosso fuoco della maga, mentre il viso di lei si appoggiava al suo petto. “Saranno da poco passate le tre del pomeriggio Lina!”.

La ragazza sollevò il viso, con fatica, per guardarlo negli occhi. “Piove? Perchè è così buio qui dentro, sembra la penombra del tramonto!”.

Gourry spalancò gli occhi e fissò la finestra. Fuori c'era un sole splendente e la stanza ne era illuminata dalla luce. “Lina...” - la voce del giovane tradiva preoccupazione - “ecco... sì, piove. D'altronde è autunno! E' normale!”.

Lina fece uno strano, triste sorriso. “Strano, non sento il rumore della pioggia...”. La sua risposta era ironica. Che Gourry mentisse, lo capiva lontano un miglio.

Anche Gourry capì che lei aveva capito. E non replicò. Ma aveva paura, se Lina faticava ad avvertire ciò che la circondava, voleva dire che stava peggiorando di nuovo... Non era pronto, non lo sarebbe mai stato!

Gourry, cosa farai domani?” - chiese con voce flebile la maga.

Lo spadaccino spalancò gli occhi sorpreso. Cosa significava quella domanda? “Ecco... starò... qui con te, come al solito... Cosa dovrei fare?”.

Lina appoggiò la fronte a quella di Gourry, per guardarlo negli occhi. “Ma sai... Io credo che domani non ce ne sarà bisogno”. Ansimava, le mancava un po' il fiato.

Cosa stai dicendo?”. In realtà Gourry sapeva benissimo cosa lei stesse dicendo, ma non lo voleva sentire, non lo voleva accettare! Lina non si sbagliava mai ma quella volta sì! Il giorno dopo lei avrebbe avuto ancora bisogno di lui! E anche quello dopo ancora... DOVEVA essere così e basta!!! All'infinito!!!

Gourry, io e solo io so come mi sento! Ok? Quindi, se i miei non sono in casa, per favore, evita di continuare a fare la commedia... Tanto so che tu sai e io... Non ho... molto tempo... E se lo perdo in stupide recite... alla fine non farò quello che voglio davvero!”.

Lina...”. Oramai le lacrime rigavano il viso di Gourry. E non sarebbe più riuscito a fermarle. Lei gli stava dicendo addio...

Te lo ripeto Gourry, cosa farai domani?”.

Non... non lo so Lina! Vorrei stare con te!” - rispose lo spadaccino singhiozzando.

La maga chiuse gli occhi, mentre i loro volti erano sempre più vicini. “E allora, te lo dico io cosa farai. Riprenderai a viaggiare... E lo farai anche per me! E poi mangerai qualcosa che piace anche a me, giusto un pezzettino in più di quello che mangeresti normalmente. Per me! Riderai, anche per me! Questo lo farai domani, e poi il giorno dopo ancora e poi ancora quello dopo... Per sempre! Mangia... sempre...” - senza che se ne accorgesse, anche le sue guance erano rigate di lacrime - “anche per me! Qualcosina in più... Mi renderebbe felice! Sarà come se fossi lì con te! E non fare il muso, il malinconico! Non rovinarti la vita perchè non ci sarò, perchè se lo farai ti tormenterò ogni notte in modi spaventosi, quando uno muore, diventa un fantasma, ricordatelo bene, questa è una minaccia... Non dimenticarti di me, ma VIVI! La vita è una cosa molto bella, sai? Per questo piangiamo tanto quando qualcuno la perde da giovane, perchè siamo consapevoli di quale tesoro perda quella persona! Quindi, non gettarla via, nessuno te la darà mai indietro. Io... sono pronta, sai? Sto andandomene, ma se sta succedendo, è perchè ho vissuto come ho voluto! Quindi, va bene anche così! Promettimi che farai quello che ti ho chiesto?”.

Gourry scosse la testa, piangendo, mentre le sue mani le accarezzavano la guancia per asciugarle le lacrime. “Non credo di riuscirci se non ci sarai! Resta con me Lina!”.

Lina aprì gli occhi e sorrise, prendendo anch'essa ad accarezzargli il viso. “Ma è proprio per stare con te che ti ho chiesto di vivere. Doppiamente bene, gustando ogni cosa che sarebbe piaciuta anche a me... Non dimenticarmi e io sarò in te e con te. Anche quando sarai un padre, un marito... Ricordati di me, sii felice anche per me e io lo sarò per te”.

Il tono di voce di Gourry si fece dolce. “Un marito? Un padre? Lina, io non le voglio queste cose... Come puoi pensare che farò qualcosa di simile se tu...”.

Beh Gourry, non posso obbligarti a farlo, ma spero tu lo farai! Saresti un bravo papà, saresti un ottimo marito...”.

Gourry volse lo sguardo altrove. Non voleva stare a sentire!!! Come poteva Lina credere che sarebbe stato felice senza di lei? La sua vita non avrebbe avuto più nessuno senso... Una moglie? Dei figli? Non li voleva, non senza di lei! “Voglio venire con te!”.

Lina scosse la testa. “E ci verrai, ti assicuro che è l'unica certezza che noi abbiamo! Ma non ora, quando sarà il tuo momento! Promettimi di NON fare stupidaggini! Gourry, se mi segui nel regno dei morti, ti getto a calci nel di dietro nelle fiamme dell'inferno per l'eternità!!!”. Usò il suo tono più minaccioso e serio. Non scherzava! La vita di Gourry, la sua felicità erano tutto quello che gli stava a cuore!

Gourry abbassò la testa. Avrebbe dovuto essere lui forte per entrambi in quel momento, sorreggerla e farle coraggio. E invece, nonostante tutto, Lina rimaneva più forte di lui... Andare avanti... Solo in quel momento capì che glielo doveva, che Lina attraverso di lui desiderava ancora vivere. Per lei si sarebbe gettato nel fuoco e per lei e solo lei avrebbe vissuto. “Farò... tutto quello che vorrai. Ma solo se mi prometti... che quando sarà il momento, ci sarai tu ad aspettarmi! Che allora saremo di nuovo insieme!”.

Lina sorrise. Se Gourry prometteva, sapeva che avrebbe mantenuto! E anche lei avrebbe promesso! “Te lo prometto! Ti aspetterò!”.

Gourry la strinse a se, forte, mentre le sue labbra sfioravano quelle della sua maga, della donna che amava... Troppe poche volte si erano incontrate le loro labbra, il destino era stato beffardo... Per questo, in quel bacio, mise tutto se stesso... Dolce ma pieno di passione, di amore, pieno di tutte le aspettative e promesse che si erano fatti...

Rimasero in silenzio per lunghi istanti dopo essersi baciati, l'uno fra le braccia dell'altro.

Finchè Lina non ruppe il silenzio. “Gourry, portami fuori!”.

Cosa? Non puoi, stai male!”. Non poteva assecondarla, era un suicidio.

Lina si strinse più forte a lui. “Per favore, manca l'aria qua dentro, ho caldo...”.

Lina...”. Gourry strinse i pugni. Non faceva caldo, non mancava l'aria in quella dannata camera. Era Lina che...

A dispetto del buon senso la prese fra le braccia, avvolgendola in una pesante coperta. Stare all'aria aperta era quanto Lina più amava, se davvero se ne stava per andare, avrebbe assecondato quel suo desiderio. Le avrebbe dato la luna se gliel'avesse chiesta in quel momento! “D'accordo, come vuoi!”.

Uscì fuori, con Lina in braccio, mentre i profumi dell'autunno li avvolgevano.

Allora non piove!” - fece Lina stranamente divertita.

Ha smesso!” - rispose Gourry reggendole il gioco.

Si sedette con lei stretta fra le braccia sotto una grossa quercia, gustando il paesaggio meraviglioso che li circondava.

Lina si guardò in giro, con sguardo annebbiato. Era tutto bello... Troppo... Non voleva lasciare quel mondo, quella vita... Lui... In quel momento smise di sentirsi forte e si abbandonò fra le braccia dello spadaccino. Era un essere umano dopotutto...

Ho paura Gourry!” - disse piangendo piano.

Il giovane si sentiva morire. Era ora che quello forte fosse lui adesso... Anche se non lo era, anche se tutto ciò che sentiva era la disperazione che gli corrodeva l'animo. Però doveva farlo, per lei! Lina fino a quel momento si era preoccupata per lui e non per se stessa e nell'attimo del cedimento non poteva lasciarla sola! “Io... lo so... Ma come hai detto tu... un giorno verrò a tenerti compagnia. Nel frattempo, potrai torturare i fantasmi dei briganti che troverai e vivrai anche qui, in quello che farò io per te, come se ci fossi ancora al mio fianco... Te l'ho promesso, giusto? Stai tranquilla... Non ti succederà niente di brutto, io non lo permetterò. Sono la tua guardia del corpo, ovunque tu andrai... Non dimenticarlo mai!” - concluse con un soffio, fra i suoi capelli.

Si, vero...”. Lina sorrise dolcemente, appoggiandosi a lui, con il viso contro la sua spalla. Intorno a lei era un tripudio di colori caldi e gentili. E le braccia dell'unico uomo che avesse mai amato la stringevano forte. Gourry aveva ragione, non poteva succedergli nulla di male.

E con quel sorriso chiuse gli occhi, mentre il battito del suo cuore diventava sempre più debole e lontano... “Ciao Gourry...”. La sua voce era un soffio impercettibile... “E grazie di tutto...”.

E anche quando l'ultimo battito cessò, dal suo viso non scomparve quel sorriso...

Lina?”. Gourry la scosse leggermente, sentendola improvvisamente immobile.Poi urlò tutto il suo dolore. “LINA, LINA, LINAAAAAA!!!”.

Pianse, con tutta la forza che possedevano i suoi polmoni e il suo fiato. Chiamò quel nome, quella voce, quella ragazza che non poteva più rispondergli...

Scusa Lina, perdonami se piango... Da domani sorriderò anche per te, ma ora... permettimi di essere disperato”... Il cuore sembrava volerglisi lacerare nel petto! Era solo, tutto era diventato senza senso, la sua Lina se n'era andata via per sempre! Mai più, qualunque cosa gli fosse successa, avrebbe provato qualcosa di tanto terribile e dolorosa! Quel momento che tanto temeva, alla fine era arrivato...

Pianse in silenzio a lungo, finchè non si decise a guardare quel volto che tanto aveva amato. Il sorriso dolce di Lina non era scomparso... Nonostante tutto...

E il primo conforto, il primo passo per fare quello che lei gli aveva chieso, lo trovò in quel sorriso. Se n'era andata serena, forse anche per merito suo...

Forse, il primo passo per quella vita che doveva vivere anche per lei pienamente, cominciava da lì, da quel sorriso che lui le aveva trasmesso mentre la lasciava andare...

Ci rivedremo presto Lina, aspettami!” - le sussurrò prima di baciarla un'ultima volta.

Lo farò...” - disse un soffio di vento con voce femminile fra i suoi capelli biondi.

Un soffio di vento che poi si disperse lontano, nell'infinito...

  
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