Temperance se ne stava tranquilla nel suo ufficio a leggere le mail, una più noiosa dell’altra dato che si trattava per lo più di pubblicità inutile o richieste assurde di fan. Booth entrò sorridendo, l’immancabile completo elegante di quando lavorava, ma con alcuni piccoli elementi che lo rendevano tutt’altro che comune, la sua fibbia cookie e i calzini colorati. Ricordava ancora quando si erano incontrati per la prima volta e come il loro rapporto era cambiato nel corso degli anni. “Dottoressa Brennan, domani verrà un agente dell’FBI per parlarle di un caso particolare, alle 14 nel suo ufficio, Mark.” Era un lunedì mattina e questo era il biglietto che Tempe aveva trovato sulla scrivania da parte del suo capo. La settimana non sembrava iniziare per il meglio: nel week-end aveva rotto con Steve poiché lui voleva una storia seria mentre lei, essendo fermamente convinta nell’inesistenza della monogamia e dell’amore, solo una storia di sesso, e adesso doveva collaborare direttamente con l’FBI. Solitamente le venivano inviate direttamente le ossa che lei esaminava, nessun contatto diretto, stilava un rapporto e lo inviava. Sperava di concludere le cose in fretta, già sapeva che lavorare con l’FBI non le sarebbe piaciuto, non sapeva quanto si sbagliava…