[America/Russia] « Ti piacciono, vero? Sono tutti tuoi, Iv. » Le fredde guance di Russia si colorarono appena di rosato, mentre abbracciava il mazzo di fiori.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Gli stivali di montone
si alzavano uno dopo l'altro, poi affondavano nella neve alta e bianca,
troppe volte tinta di rosso. L'aria pungente gli
bloccava il respiro e gli gelava le orecchie. Cercava i girasoli che
mai sarebbero sopravvissuti al clima russo. Ivan era abituato a
tutto questo.
Ciò che in
quel momento aveva davanti non gli sembrava vero: un caldo
sole e tanti girasoli. Un'estate lunga e non
veloce, un'estate ferma come da lui era il continuo inverno. Accarezzò
con le dita i fiori, mentre Alfred glieli porgeva euforico: « Eccoli
qui, Iv! » « Alfred...
grazie. » Alfred blaterava
sciocchezze ed era un idiota al pari degli altri. Ma
fu l'unico che riuscì a far sbocciare un sorriso gradevole
sul
volto di Russia - e non un'increspatura delle labbra, fatta solo per
cortesia. Le corolle scure dei
fiori erano enormi e soffici e i polpastrelli vi si posavano
delicatamente, come un insetto. Ivan aveva sempre
creduto che il Generale Inverno odiasse i suoi
bellissimi girasoli; il Generale Inverno era un nemico, alleato solo in
guerra. « Ti
piacciono, vero? Sono tutti tuoi, Iv. » Le fredde guance di
Russia si colorarono appena di rosato, mentre abbracciava il mazzo di
fiori. America si
guardò attorno, lo sguardo fiero: « Guarda
New York! Un sole enorme, i palazzi altissimi, tanti McDonald's dove
fanno panini giganti! » « Da
me, invece, ci sono i Cremlini. » « Lo
so, ma i Cremlini sono poco newyorkesi! Mancano di stile
Americano! » Diede un morso
all'hamburger che teneva in mano - più simile ad
una torre - e continuò a farfugliare parole incomprensibili. Russia non gli rispose
nemmeno e immerse il volto nel profumo dei fiori, che sembravano tanti
soli brillanti. « America,
perchè mi hai portato qui? » « Tu
volevi vedere i girasoli, mi sembra ovvio il gesto. Io sono la Nazione
più grande! » « Perchè
lo hai fatto, però? » « Perchè
io sono l'eroe! » « Non
sei cambiato per niente, eh? » Dalla seconda guerra
mondiale, dalla guerra fredda - che li aveva visti rivali protagonisti. Sempre lui, la figura
che si metteva in mostra con il suo spiccato ego. « E'
compito di un eroe salvare e rendere felici le persone. Io sono il
numero uno! » Ivan chiuse gli occhi
e poi li riaprì, catturando con le iridi viola il colore
caldo che lo circondava:
Giallo. Come il sole, i
petali dei girasoli e i capelli di Alfred. Chiaro
come l'America.