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Autore: Holvs    14/02/2010    5 recensioni
Dannazione, ma com'era potuto succedere? E doveva anche essersi addormentato.
Nel letto di Artù.
Con Artù.
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Prima

La prima* suonò, svegliandolo.

Si sentì insolitamente riposato quel giorno.

Si stiracchiò soddisfatto senza dare peso a quella nuova sensazione che gli gonfiava il cuore e tornò a giacere supino su quelle coltri insolitamente soffici.

In quel letto insolitamente grande.

Il rumore sordo di coperte smosse.

Un grugnito. Non suo.

S'irrigidì ed aprì di scatto gli occhi, immoto, ma ciò che vide non era ciò che si aspettava di vedere. Per niente.

Saltò a sedere con gli occhi sbarrati e lentamente-molto lentamente-si volse verso l’altro lato del letto e scoprì di essere in... compagnia.

Dannazione.

Gli passarono davanti agli occhi, come in un flusso incontrollato, gli eventi dell’ultima settimana.

Artù era stato gentile-fin troppo-e lui non aveva proprio capito perché... Bhè, fino alla sera prima.

Le loro labbra si erano sfiorate, con timore, gentilezza per poi schiudersi ed acquistare sicurezza, sempre di più, finché i vestiti non caddero ed i corpi non si fusero.

Dannazione, ma com'era potuto succedere? E doveva anche essersi addormentato.

Nel letto di Artù.

Con Artù.

Qualcuno gliel’avrebbe fatta pagare.

Forse Gaius o Uther se l’avessero scoperto, oppure Artù stesso.

La prima era suonata e di certo, di lì a poco, qualcuno si sarebbe accorto di qualcosa.

Forse, anzi, molto probabilmente, Gaius se n’era già avveduto.

Doveva svegliare il Principe, ma quando lo guardò non poté fare a meno di rimanere incantato.

Il giovane dormiva beatamente, con un’inconsueta aria d’appagamento. I capelli scompigliati e le labbra dischiuse... Tutto di lui sembrava chiamarlo.

Scosse la testa con vigore, mettendo a tacere le parti basse.

Non era il momento di pensare a cose impure.

Aprì le labbra, ma non uscì nessun suono.

Riprovò ma ne uscì solo un sussurrato “Ehm...”.

Per cui si schiarì la voce e tentò per la terza volta, portando le mani a scuotere gentilmente il corpo del dormiente.

“Sire. Vi... Vi dovete svegliare... Ecco...”

Un attimo e stava fissando gli occhi assonnati dì Artù.

“Mi sono addormentato e-”

“Merlino, è Domenica! Nessuno ci verrà a cercare prima della terza.”

“Ma-”

L’attirò a se, premendogli la faccia sul petto.

“Che servo fastidioso...”

Disse quasi fra sé e sé.

“Non capisci mai quando devi tacere...”


Fine.




*La scansione del tempo nel medioevo l’ho copia-incollata da una delle meravigliose storie di Mel Kaine ed adesso la riporto qua sotto:

le abbazie suonavano anche a diverse ore del giorno e della notte, scandendo il tempo.
I mattinali venivano suonati alle 24.
Le laudi alle 3 del mattino.
La prima alle 6.
La terza alle 9.
La sesta alle 12.
La nona alle 15.
Il vespro, come già detto, alle 18 e compieta alle 21.


Note dell’autrice:

Spero che vi sia piaciuta questa storia... Sinceramente io non ne sono soddisfatta.

Ho deciso di darle questo titolo perché è la prima che scrivo nella sezione Merlin e, soprattutto, ed è anche la prima slash. Spero dunque di non aver combinato uno schifo...

Commentate per farmi migliorare, o avrete sempre storie come questa da me!

Dipende tutto da voi...
Accetto anche Insulti... Lasciate anche un piccola recensione nel cappello di questa povera mendicante di una writer (?)

  
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