Megan pettinava i suoi suoi lunghissimi capelli neri...
Dolce silenzio, amata solitudine
mi accompagni ora, mi accompagni nella mia esistenza...
Si alzò e, levatasi gli abiti del giorno, indossò la camicia da notte in seta, lunga morbida e delicata...
Non abbandonarmi più al desiderio di amore, all'effimero piacere di una mano sulla pelle
amore...
Alzò con grazia il braccio destro, osservò la seta scivolare su di esso, scoprire la sua pelle candida e profumata, si alzò sulle punte ed iniziò a danzare, come era usanza fare da ormai due anni...
Nel giardino di rose mi hai abbandonata, mia solitudine.
Sola con qualcuno, che mi strinse, mi baciò.
Danzammo... come danzo ora..
Fece un paio di Fouetté en tournant e si fermò in Croisé, rivolta ad un cavaliere immaginario, le braccia sollevate scivolarono sui fianchi...
Solitudine... dolce silenzio... perché non impedite a questi ricordi di tornare?
Perché mi avete lasciato innamorare?
Dopo quel ballo, quel volar di petali neri e rossi.. rose baci e sospiri
dopo quella notte.. lui sparì...
rigettandomi tra le vostre braccia...
Ora solo le lacrime salate che cadono dai miei occhi toccano questa pelle candida...