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Autore: lames76    15/02/2010    1 recensioni
Le avventure della nave che da il nome alla serie sono ambientate durante la guerra contro il Dominio (quindi durante Deep Space Nine dalla quarta stagione in poi).
L'equipaggio è originale ma troverete diversi personaggi minori apparsi durante le serie, fare capolino.
Questo primo racconto, narra della prima missione della nave e del suo nuovo equipaggio, durante una delle battaglie più terribili della Federazione...
Genere: Azione, Science-fiction, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Ardito'
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Note: Ciao a tutti, questa e' la prima avventura della nave e del suo equipaggio. Vedrete che vi dara' la sensazione di qualcosa di "incerto", visto che e' nata proprio come una sorta di presentazione del cast e dell'ambientazione.


La saletta tattica del capitano era molto spaziosa. La stanza attigua alla plancia della USS Sutherland , una nave di classe Nebula della Flotta Stellare era molto simile a quelle di classe Galaxy. Ben illuminata e comoda. Il capitano era seduto alla sua scrivania intento ad osservare il monitor del suo computer. Il campanello della porta trillo' e l’uomo si volto' verso l’ingresso dando l’avanti.
Nella stanza entro' un ragazzo, alto e dai capelli castano chiari portati corti, fisico atletico ma non possente. Il naso era arricciato, come per tutti i bajoriani ed i suoi occhi castani osservarono l’ufficiale superiore con aria ansiosa.
"Capitano posso parlarle?", il comandante Deran Nos si avvicino' all’uomo. "Si accomodi", lo invito' Harrison Texton.
Il bajoriano si sedette e poi riprese a parlare: "Ha saputo la novita'?", la sua voce lasciava trasparire impazienza.
L’uomo sorrise tra se' e se' e poi si sposto' sulla sua poltrona, assunse un’aria sorniona e poi rispose: "Quale novita'?"
"Mi e' stato offerto il comando temporaneo di una nave", si notava chiaramente che il ragazzo era agitato, "Da quando siamo in guerra con il Dominio c'e' carenza di capitani"
"Capisco", rispose Texton, le sue labbra assunsero un beffardo sorriso, "Ma se hanno proposto lei, devono proprio essere nei guai..."
"Touche'", esclamo' l’altro divertito.
"A parte gli scherzi, penso che lei si meriti una promozione definitiva da molto tempo", Texton riprese un’aria piu' seria.
Deran chino' il capo in un cenno di ringraziamento.
"E' venuto qui solo per dirmi questo?", chiese ancora l'uomo.
"Sono venuto anche a chiederle se posso 'rubarle' alcuni membri dell'equipaggio, se vuole le do la lista...", inizio' lui porgendo un DiPAD al suo ufficiale superiore.
"Non c'e' bisogno", rispose l’uomo allontanando l'oggetto, "Se gli ufficiali in questione sono d’accordo, lo saro' anche io"
"Allora vado subito a scoprirlo", rispose il bajoriano alzandosi.

"Tenente Haret le posso parlare?", chiese il comandante con voce ferma.
Dopo aver finito di parlare con il capitano si era subito diretto alla sala macchine e qui aveva incontrato la ragazza che cercava. Era giovane, portava i capelli biondi sulle spalle e, di solito, sorrideva a tutti calorosamente. Aveva un fisico atletico anche se con le sue curve ai posti giusti. Melixa era uscita dall'accademia con il massimo dei voti e con il grado di Tenete j.g. cosa che non era mai successa nella storia della Flotta Stellare. Aveva servito a bordo della USS Hood e poi, solo tre anni dopo, era stata promossa al grado di tenente ed il capitano Texton l'aveva voluta sulla sua nave. Pero' aveva deciso di non affidarle il comando della sala macchine per non 'bruciarla', aveva detto. Se si leggeva un rapporto con scritto cio' che aveva fatto, si stentava a credere che l'autrice potesse essere proprio quella giovane ragazza dagli occhi azzurri.
"Cosa posso fare per lei?", chiese mettendosi sull'attenti.
"Mi e' appena stato affidato il comando temporaneo di una nave e vorrei che lei fosse il mio ingegnere capo", rispose calmo, "E' tutto spiegato qui", gli porse un DiPAD, "Lo legga bene e mi faccia sapere la sua risposta al piu' presto..." "Se vuole le rispondo subito", aveva parlato tutto d'un fiato, "Accetto"
"Molto bene", le sorrise Nos, "Allora si prepari, verremo trasferiti dopodomani" Melixa non riusci' a trattenente in gola il suo grido di entusiasmo.

Mentre stava proseguendo per il corridoio il comandante Deran fu affiancato da una bajoriana. Capelli biondi tenuti fermi dietro la testa da una crocchia, occhi chiari e naso grinzoso.
"Ho saputo la notizia", disse Sito al ragazzo, "Non vedevo l'ora di incontrarti per congratularmi con te, andiamo al bar cosi' ti offro qualcosa da bere. Dobbiamo festeggiare!"
"Grazie ma ora non ho tempo", gli rispose lui arrossendo, "Ma prima di andare ti devo chiedere una cosa", si fermo' e riprese quando fu certo di aver catturato l'attenzione della bajoriana, "Ti vorrei come mio ufficiale tattico"
"Considerami gia' a bordo", rispose lei, "Ora io vado a festeggiare anche per te"
Mentre la ragazza si allontanava per i corridoi Deran penso' che era bellissimo rivederla sorridere.

La sezione scientifica era in fermento. Avevano cartografato un sistema stellare binario due giorni prima ed erano ancora intenti a studiare i dati ricevuti. Il comandante si presento' all’ufficiale superiore e chiede di parlare con un membro del suo staff. Dopo pochi minuti fu raggiunto da una ragazza.
"Tenente O'Connor a rapporto", disse la nuova venuta dopo essersi messa sull’attenti di fronte al comandante. Renae aveva avuto una carriera abbastanza lenta nonostante fosse molto dotata per il suo lavoro. Forse cio' che l'aveva frenata era il suo amore per la letteratura. Aveva gia' pubblicato diversi racconti prima di uscire dall'accademia. Era salita a bordo della USS Sutherland solo tre mesi prima, dopo aver superato con successo la scuola per ufficiali comandanti.
"Riposo tenete", Nos gli sorrise, "Tagliando i convenevoli volevo chiederle se le andrebbe essere il mio ufficiale scientifico"
"Il tenete comandante Terik e' stato trasferito?", chiese lei confusa.
"No, sono io che non mi sono spiegato bene", scosse il capo, "Mi e' stato affidato il comando di una nave..."
"Allora accetto senza condizioni", lo fermo' lei, "E' da tanto che desidero lavorare sulla plancia"
"Saremo trasferiti dopodomani", la avverti' Nos, "Si tenga pronta"
Usci' dalla sala controllando il DiPAD, "Bene ora devo avvertire solo l'ufficiale medico", penso', "Spero che il dottor Blair non si offenda se non scelgo lui ma...", fu interrotto dall'accendersi delle luci rosse d'emergenza e dal suono della sirena dell'allarme.
Senza perdere altro tempo si diresse di corsa verso la plancia.
   
 
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