Saaalve. Si lo so che Forse dovrei continuare “E’ te che
voglio” ma non ho idee…. Troppi compiti in classe. E
appunto grazie ad un compito che mi è venuta in mente questa ff. vi dico solo
tre cose. Filosofia+platone+simposio= professoressa rompi che come compito a
casa da “tema: cos’è l’amore”…. Oleee e dico io come
vi scoglionate. Comunque questa ff mi è venuta in
mente mentre scrivevo questo testo. Ho pensato “ ma guarda è difficile per me
che sono innamorata di un amico di classe con cui ci passo poco tempo figurati
x Akane e Ranma”, poi, da cosa nasce cosa ed eccovi il mio Obbloblio
XD sinceramente non so come è venuta…. Spero vi
piaccia perché io mi son divertita nello scriverla XD ^^ kiss
Hinata93
È iniziata così, come una
stupida sfida con la professoressa di filosofia. Maledetta lei, maledetta
filosofia, maledetto Platone con il suo Simposio. Perché ci tocca studiare le
parole di uno morto da anni? E perché devo fare questo stramaledetto testo
sull'amore? Che male ho fatto io,
in una mia vita precedente, per avere una professoressa così.... Così.... Così!
Ora mi tocca fare questo
stramaledetto testo e non so neanche da dove cominciare. Il titolo? ''Cos'è
l'amore'' Rassicurante vero? Bene, beati voi, perché io non so minimamente da
dove iniziare. Dovrei descrivere una mia
esperienza? Chiedere a qualcuno? Basarmi su una canzone? Non ne ho la più
pallida idea. Se solo Akane non avesse iniziato lo sproloquio con la
professoressa io non...
Akane! Ma certo! Chi
meglio di lei per aiutarmi con questo coso orripilante? Infondo è tutta colpa
sua e della sua linguaccia se sono in questo stato pietoso!
Quasi quasi
vado da lei per farmi aiutare… O almeno per sapere
cosa diavolo scrivere in questa odiosa pagina.
''Akane?'' Busso alla sua
porta attendendo una risposta che non tarda ad arrivare. È alterata, a quanto pare. Meglio non farla
arrabbiare ancora di più.
''Ehi, Akane... Sai cosa
diavolo bisogna scrivere su questo testo di filosofia?'' Domando con il mio
solido tono spavaldo.
''Non ne ho la più pallida
idea...'' Mi dice esasperata. A quanto pare anche lei sta impazzendo proprio
come me.
''Come al solito è colpa
tua, scema, dovevi proprio istigarla, la prof?'' Chiedo, pentendomi
dell'insulto.
''Baka!''
È tutto ciò che mi dice chiudendomi la porta in faccia. Antipatica, viziata ed
orgogliosa, ma che razza di fidanzata mi è capitata...
Ehi ma.... Ed ora cosa
faccio? Akane non mi è stata di alcun aiuto. E domani dobbiamo consegnare
questo compito ed io sto a.... Mmh.... Zero?.
Scendo in cucina per una
pausa. Saluto mio padre che gioca con il signor Soun.
In cucina, come al solito, ci trovo Kasumi, che
prepara la cena. Sbuffo un po' per
attirare la sua attenzione, attendendo una sua risposta. Non tarda ad
arrivare.
''Cosa succede, Ranma?''
Mi chiede con fare preoccupato, per poi aggiungere ''Hai litigato con Akane?''
Ma io mi chiedo: perché deve esserci lei sempre in
tutti i miei discorsi? Perché non posso parlare con una persona cara senza che
questa voglia sposarla, farmela sposare o ucciderla? Non ci voglio pensare, oggi ho troppo da fare.
''No, no, non è successo nulla con Akane... È un compito per domani che mi
sta dando problemi...''
''Compito? Di che parla? Magari posso aiutarti''
''Non credo, Kasumi... Devo descrivere che cosa è per me l'amore...''
Parve pensare un po' sulle
mie parole, poi batté un pugno sulla mano e con voce totalmente innocente disse:
''È semplicissimo,
Ranma.'' Sorrise. '' Basta che tu descrivi ciò che provi per Akane, no?'' Mi
dice sorridendo.
''Co-cosa
dici, Kasumi?!'' Arrossisco... So di essere
arrossito. Kasumi mi guarda, un po' divertita.
''Beh, infondo tu la ami
no?''
''No... Non è vero''
''Su, Ranma, è così
lampante che l'ami''
Poche parole mi hanno
completamente mandato in tilt. Mi giro come un robot e ritorno al piano di
sopra appena in tempo per vedere Nabiki entrare nella
stanza di Akane.
Mi apposto dietro la
porta. Sì, lo so che non si
origlia, ma è più forte di me.
''Ehi, sorellina, come mai
oggi non sei ancora uscita dalla tua stanza? Problemi con Ranma?''
Ma
perché quando parlano con lei mi mettono sempre in mezzo?
''No, Nabiki,
quel baka non centra niente...'' Baka?
Mi ha chiamato baka? Questa me la paga.
''È colpa mia e della mia
linguaccia se sto così.''
Wow, ha ammesso un suo
errore.
''Che succede?''
''Questo compito... Dovrei
descrivere l'amore secondo il mio punto di vista... E non so minimamente da
dove iniziare.... Maledetta a me'' Come ti capisco...
''Sorellina, io non la
vedo tutta questa difficoltà...'' Dice Nabiki con
fare saccente.
''Perché, tu sai come
fare?''
''Certo!''
''E allora che aspetti ad
aiutarmi?''
''Prima 1500 yen,
grazie!'' Sempre la solita.... È capace persino di sfruttare la sorella per del
denaro.
''Tieni, ma ora parla.''
''Akane-chan, è semplicissimo... Questo testo ti
chiede di spiegare l'amore? Bene,
pensa a Ranma e vedi che tutto ti uscirà da solo.''
Io? Cosa c’entro io in tutto ciò?
''Nabiki''
La sento urlare imbarazzata.
''Ma cosa dici? Che centra quell'idiota?''
''Suvvia, Akane, persino i
sassi si sono accorti che lo ami...''
C-cosa? Akane mi... Naaah,
sicuramente Nabiki scherza.
''Non è vero, non è vero,
non è vero'' La sento urlare sempre più imbarazzata.
''Ah, si? E allora perché
te la prendi così?''
''Beh... Io...''
Non ha parole? Wow, Nabiki deve insegnarmi questo trucchetto
per farla tacere.
''Sorellina, pensaci...io
vado... Comunque è vero, si vede che lo ami!''
Si sta avvicinando, ed io
sfuggo entrando nella mia stanza. Quello stramaledetto foglio è ancora
bianco... Mi siedo e inizio a scrivere. Parole su parole si accalcano sul foglio.
Immagini su immagini nella mia mente. Rivivo il primo giorno in cui sono
entrato in questa casa, Ryoga, la prima volta che
sono entrato in camera sua con relativo equivoco (quante batoste ho preso,
quella sera) la gara di pattinaggio (come era bella e femminile, allora) e
tutte le scene dei momenti più belli passati con lei. Ma uno, uno scavalca con
insistenza la fila dei miei pensieri, Akane inginocchiata dinanzi a me che mi
dichiara i suoi sentimenti. Posso giurare che il mio cuore ha saltato di gioia in
quell'ista... Ehi ma a che diavolo sto pensando? Io
dovevo fare un te... Ma chi ha riempito queste due pagine? So... Sono stato io?
Wow... Non ci credo, ho finito! Non lo guardo nemmeno, tanto so che è venuto un
vero capolavoro.
Chiudo il quaderno e lo
metto in cartella, pronto per
domani. Forse dovrei chiederle scusa... Già...
Mi avvio verso la sua
stanza e busso.
Mi fa entrare.
''Scusa...'' Dico. Lei non
mi degna di uno sguardo.
''Ehi, mi hai sentito?''
''Eh... Sì, Ranma...''
''Ehi, che hai?'' Le chiedo. Mi sembra assente.
''Nulla, è solo che questo
testo... Beh, mi sta dando del filo da torcere.''
''Beh... Io l'ho fatto...
Sinceramente, non era poi così difficile.''
''Ah, si?'' Alzi un
sopracciglio... Accidenti, quanto sei carina quando fai la corrucciata. ''E come avresti fatto?''
Oh, cacchio, e ora che
dico? 'L'ho fatto mentre pensavo a te' ... No, non
posso. Ne va del mio orgoglio!
''Ho scritto un po' di
cose che pensavo'' Rispondo semplicemente. Scampata!
''Se... Senti io vado ad
allenarmi... Quando hai finito mi raggiungi?''
''D’accordo''
Mi dici semplicemente e ti lascio laddove ti avevo trovata.
Passa un'ora, quando mi
raggiungi. Ce ne hai messo di tempo, eh? Vorrei dirti che sono felice, quando sei sola, proprio come
adesso, con me, ma non ci riesco. Tutto ciò che mi esce sono solo insulti.
''Ce ne è voluto, lumaca
che non sei altro''
Mi guardi arrabbiata, ma
subito scrolli le spalle.
''Lascia stare, Ranma,
oggi non è giornata'' Sei stanca, lo si vede da lontano. Eppure mi piacerebbe
sapere cosa hai scritto nel tuo compito.
''Duellino per tirarci
su?'' Azzardo.
''Ok'' Accetti.
Iniziamo subito.
Ovviamente non sei al mio livello, ma ciò non ti impedisce di provarci ancora
ed ancora. Ed è questo ciò che mi piace di te Akane. La tua caparbietà ed il tuo
essere sempre arrabbiata mi istigano a fare di meglio.
Combattiamo per un po' di
tempo, sin quando Kasumi ci chiama per la cena.
Entriamo assieme nella
cucina. Come al solito, nessuno parla, quando si mangia. Solo Kasumi, mentre mi offre il riso, mi chiede del compito.
''Tutto bene'' Rispondo.
''Hai seguito il mio
consiglio?''
Mi imporporo, me lo sento. Ed a quanto pare non
sono l'unico ad essersene accorto. Anche Akane accanto a me l'ha notato e
subito si appresta a chiedere del consiglio.
''Ho semplicemente detto a
Ranma di pen-''
''Cought, cought''
Fingo di essermi affogato col cibo. Akane, accanto a me, si
agita, e con le sue mani da uomo
mi inizia a dare delle pacche sulle spalle.
''Tutto ok?''
''Certo, certo, grazie
alle tue botte poderose come quelle di un lottatore di wrestling mi sento
meglio''
''Baka''
Mi dice semplicemente, senza nemmeno arrabbiarsi. Deve essere davvero esausta.
''Io vado... Scusate, ma
sono stanca.'' dice
semplicemente andandosene.
Finisco di cenare e mi
congedo anche io. Passo dalla sua stanza e la sento rimuginare alcune parole
come baka e
idiota. Mi sta insultando, come
al solito.
Vado in camera mia e mi
metto a dormire. Domani sarà una lunga giornata.
''Idiota, svegliati!''
Come al solito. Giammai
che diventi gentile. Guardo la sveglia... 7.17. È tardissimo, maledizione.
Mi vesto e scendo. Metto
male un piede e cado per le scale. Sfortunatamente lei c'è sempre, quando
la parte goffa di me prende il sopravvento. E’ sulle scale. Fa una faccia
sorpresa, quando mi vede arrivarle addosso. Cadiamo pesantemente all'indietro.
I libri cadono tutti assieme e si mischiano. Maledizione! Faccio per iniziare a
sfogliarli, ma lei mi ferma.
''Non abbiamo tempo... Li
controlleremo in classe.'' Volente o nolente, devo darle ragione.
Ci avviamo verso la
scuola. Arriviamo in un batter d'occhio. Passano le prime quattro ore, poi
giunge l'ora tanto agognata di filosofia.
Passano 5, 10, 15 minuti,
ma nessun professore varca la
nostra porta.
Entra un bidello, comunicandoci che la prof è assente,
e che al termine dell'ora saremmo dovuti uscire. Esultiamo tutti insieme. Non
so perché, forse perché era la persona più vicina, forse perché ero euforico di
non dover leggere quel pasticcio, abbraccio, Akane. Un surreale silenzio cala
in classe. Arrossisco,
biascicando qualche parolina di scusa, e mi dileguo dalla classe. Lei
arrossisce, ma sorride.
Mi rifugio sul tetto.
Preferisco stare solo, piuttosto che sorbirmi le battutine di Hiroshi e Daisuke. Chiudo gli occhi ed aspetto. Sta per suonare, ed
io non intendo spostarmi. Mi sei venuta a cercare. Lo sapevi che ero quassù,
vero?
''Ranma, sta per
suonare... Che fai rimani qui?''
''Scendo, scendo.'' Ti
rispondo semplicemente.
Ci avviamo verso casa.
Oggi la tua carissima Yuka ha deciso di accompagnarti
a casa. Ti sei allontanata da me ed hai iniziato a chiacchierare con lei del
più o del meno... Arrossisci? Come mai? Cosa ti ha domandato? Cercando di
capire il discorso dalle tue reazioni comprendo che c'entro anche io... Me ne accorgo da un'occhiataccia che mi lanci.
Sorrido, e continuo a camminare dritto verso casa.
Mi raggiungi dopo poco,
quando Yuka ti ha lasciato all'ennesimo incrocio. Se
ne era andata, soddisfatta. Probabilmente aveva ricevuto l'ennesimo favore da
lei. Akane, Akane... Ti fai sfruttare troppo. Sempre pronta a metterti in
pericolo per aiutare gli altri. Ci penso... Sempre, e sempre ringrazio il cielo
che in quell'episodio ti ha lasciata in vita. È un lontano ricordo, ma il sentirti morta in quella
caverna mi lascia ancora l'amaro nel cuore.
''Capito?''
''Eh?'' Mi sono distratto
e mi hai domandato qualcosa, ma non ti ho ascoltato.
''Mai che poni un po' di
attenzione tu, eh?'' Fai la faccia arrabbiata, ma si vede che stai scherzando.
''Dicevo,: domani hai da
fare?''
''Perché?'' non vorrai
invitarmi ad un app…
''Ti andrebbe di ripulire
la soffitta?'' appunto.
''La soffitta? Hai idea di
quanto è grande quella stanza?''
''Suvvia, non ci metteremo
più di due ore.'' Mi dici facendo la faccia da cerbiatta. Non è da te, questa faccia. Per questo ogni volta
che la vedo non posso che assecondarti.
''E va bene, ma poi mi
offri un gelato''
''Ok, io offro, tu paghi''
''Ma così non vale!''
''Colpa tua, se non sai
porre le condizioni''
Ma devi sempre avere tu,
l'ultima parola? Possibile che non posso vincere?
''D’accordo''
Rispondo.
''Ranma, che hai oggi? Sei
strano... Direi quasi simpatico...''
''Quasi? Tsk, sempre molto gentile tu. È solo che oggi sono troppo
felice che quella di filosofia non è venuta.''
''A proposito, qual'è il consiglio che ti ha dato Kasumi?''
Oh, cavolo, mi sono incastrato
da solo. Ed ora?
''Niente'' Mi affretto a
dirle, sperando che non approfondisca. Fortunatamente non lo fa. Almeno ha il
dono della discrezione. Affretto il passo e giungiamo subito a casa. Mi
richiudo con qualche scusa in camera mia e decido di passarci tutta la
giornata. Magari più tardi sarei andato ad allenarmi. Butto la cartella di peso
a terra. Sfortunatamente era aperta e tutto in contenuto ruzzola a terra
facendo un rumore assurdo.
''Ranma, tutto ok?'' Mi
chiede, preoccupata.
''Si, si''
Mi chino a raccogliere i
libri. Matematica, giapponese, inglese, e questo? Non è mio... È... Rosa? Come
mai c'è uno quaderno rosa? Ripenso alla giornata e mi ricordo dell'episodio in
cui le sono letteralmente caduto addosso. Probabilmente è di Akane.
Dovrei riportarglielo, ma una parte di me mi istiga a leggere. Lo faccio: apro la prima pagina e leggo
Filosofia. Ci sono tantissimi esercizi, riassunti, schemi. Dio, ma quanto lavora a casa? Sfoglio le
pagine, e il mio sguardo si sofferma
sull'ultima. C'è il testo. Sulla pagina ci sono tantissime cancellature, segno che era davvero indecisa su cosa scrivere. La scrittura, nonostante le
cancellature, risulta però gentile ed elegante. Leggo qualche riga. Mi colpisce
la frase in cui spiega che
l'amore è sacrificio. L'amore è accettare la metà così come ti viene data, senza forzature.
E perché questa frase mi
punzecchia?
''Ehi, Ranma?'' La sento chiamare da dietro la porta di casa.
''Sì?''
''Senti, non è che ti ritrovi il mio quaderno
di filosofia?''
Oh, cavolo, apre la porta, ed io sto per essere scoperto a spiare nel suo quaderno. Lo
getto da un lato della stanza. Nel farlo,
però, ruzzolo dalla sedia, facendo una magra figura dinanzi a lei.
''Ehi, tutto ok?'' Mi chiede, sorridendo. Ho fatto una figuraccia
di quelle mai viste.
''Sì, certo!'' Le
rispondo, seccato. ''È un nuovo
sport, non vedi?''
''Ah ah'' Ride, cristallinamente.
''Comunque, che volevi?'' Le chiedo, conoscendo la sua risposta.
''Riguarda il quaderno di
filosofia.''
''Che, quale quaderno?'' Domando, mettendomi una mano dietro il capo in segno di imbarazzo, sperando che non se ne sia...
''Quello là” Dice, indicandolo. La sua faccia alterata mi squadra da capo
a piedi.
''Ah, quello... È tuo?'' Domando, come un deficiente.
''No, è di Platone'' Mi risponde. Prende il tuo quaderno,
e fa per andartene.
''Hai sbirciato, vero?'' Mi domanda.
''...'' Mi guardo le
scarpe.
''Baka...''
Dice, per poi tornare in camera
tua.
Ops... Mi sa tanto che questa volta l'ho fatta
grossa... Avrei dovuto chiederle
il permesso. Mi avvio verso camera sua
per chiederle scusa.
Cammino mogiamente, perchè già
so che le batoste non me le leva nessuno adesso. Busso piano. Non ricevo
risposta, probabilmente non mi hai sentito. Busso più forte, ma nulla. Apro la porta. Non c’è
nessuno. Probabilmente sei scesa di sotto per prendere qualcosa da
mangiucchiare. Entro nella tua stanza e noto, con mio grande stupore, che il
mio quaderno è aperto sulla tua scrivania. E poi te la sei presa con me perché
ho spiato... questa me la paghi,
mia cara Akane. Oh, sì, che me la paghi.
Mi apposto dentro il suo armadio, pronto a coglierla sul fatto quando si avvicinerà al
mio quaderno. Sono sicuro che FINALMENTE riuscirò a farla tacere. Finalmente la vincerò io.
Entra nella sua stanza con in mano un bicchiere di acqua. Sospirando, si sdraia sul
letto.
“Ma perché sei cosi baka,
Ranma?” Dice. Il mio sangue ribolle. Vorrei uscire fuori dall’armadio, ma non posso. Se esco così, senza un motivo valido, passerei per un maniaco. E solo questo
ci manca.
“Perché non parli mai in
faccia? Ho dovuto leggere per
capire ciò che pensavi…” Aggiunge, sospirando.
Capire…. Capire cosa?
Si alza
dal letto. Si avvicina piano all’armadio. Oddio, no, se mi trova qui sono cavoli amari. È a due passi dall’armadio. Tremo, sudo freddo, ho…paura? Io che ho paura? Ma quando mai! Il grande Ranma Saotome che ha paura della sua fid….
Di Akane Tendo? Mai!
Però, intanto, si è avvicinata sempre di più.
Fa per aprire le ante, ed io mi sento morire.
Svolta piano, per poi sederti presso la scrivania.
Butta un'occhiatina sul mio quaderno, per poi scoppiare in un pianto. Sempre la solita piagnucolona. È
mai possibile che pianga per
ogni minima cosa?
“Akane…
puoi scendere un attimo?” Tuo padre la
chiama da sotto. Si asciuga quella lacrimuccia. E scende da lui.
“Arrivo!”
Non ci penso due volte, e, prendendo il mio quaderno, fuggo
dalla tua stanza.
Entro nella mia. Ripenso
alla sua faccia, e subito mi
viene da pensare a cosa possa esserci di tanto brutto scritto sul mio quaderno
da provocarle un pianto.
Lo apro…
vado alla pagina del testo e leggo.
Parole che non sembrano
mie sono scritte su quelle due pagine.
Una frase mi colpisce al
cuore.
“L’amore si accetta. Può
essere difficile pensarci, ma
anche a me è capitato. L’amore cresce, matura. L’amore si esprime nei piccoli
gesti quotidiani. L’amore è riso, sofferenza, passione. L’amore è…..” Una parola è scritta male ma è ancora leggibile. E va
bene che ero totalmente immerso nei miei pensieri, ma non è possibile che io scriva così, a zampe di gallina. Mi scervello per leggere l’ultima parolina.
NO, non può esserci scritto
quello che leggo…. Ma perché non l’ho riletta? Che
diamine, perché sono un idiota
patentato? Ho davvero scritto che “L’amore è… Lei?”
OH, MIO DIO. Questa frase l’ho davvero scritta io? E…. Akane l’ha letta? Sono morto. Voglio essere morto.
Se piangeva significa che
l’ha letta? E se l’ha letta che figura ci ho fatto io? Non è possibile...
Magari non l’ho scritta io. Magari posso dire che ero sotto l’influsso di
qualche medicina. No che non posso. Passerebbe come una patetica scusa. Ed ora
che faccio?
''Ranma, scendi?'' Mi grida Soun, dal
piano di sotto.
Mi nascondo. Impaurito, fuggo sul tetto. Magari qui posso
rimanere da solo per un po'.
Akane mi raggiunge poco
dopo. Sono diventato completamente rosso. Mi fissa imbarazzata. Non sa come
iniziare il discorso. Passano ancora pochi secondi. Lei prende parola.
''Senti, Ranma...'' Accenna ad iniziare.
''Riguardo il compito...''
''Beh....'' Mi sento
morire. Non so come controbattere.
''Mi spiace, ho letto il tuo quaderno.''
''Spiona'' La ammonisco. L'unico modo per
sostenere questa conversazione è insultarla.
''Baka.''
Mi dice, lanciandomi la prima
cosa che si trova in mano.
''Kawaiikunee'' Le dico, e dopo avermi dato un ceffone assume un'aria grave.
''Senti, Ranma... Posso sapere a chi è
riferito quel 'lei'?''
Oh, cavolo? Ed ora?
''A nessuno in
particolare'' Rispondo,
scrollandomi le spalle.
''Sicuro che non è
riferito a Shampoo o ad Ukyo?''
''Cretina, mi sembra ovvio che non è riferito a
loro.'' Dico... Ma diamine come può passarti per l'anticamera del cervello che
io possa pensare in quel modo a quelle due?
''E allora a chi?''
''Te lo ripeto: a nessuno in particolare.'' Un'idea
lampante mi oltrepassa, uccidendo il piccolo neurone che io chiamo cervello.
''Non è che tu sei...
Gelosa?'' Dico calcando l'ultima parola. Akane mi guarda, corruccia le sopracciglia e poi mi risponde alterata.
''Io? Starai scherzando, vero? Tsk, io gelosa di te... Ma quando mai!''
Mi dice, muovendo la mano, con un gesto di stizza.
''È solo che voglio sapere
chi è questa povera sfigata che ha avuto la sfortuna di piacerti''
Mi dice, sorridendo.
''Di certo non sei tu,
meno male che non sono innamorato di te.'' ti dico, corrucciato. Mi ha colto nel vivo.
''No'' Ribatti ''Meno male
che IO non sono innamorata di te.''
''Come si potrebbe amare
una ragazza violenta e per niente carina come te?''
''Ah, sì? Perché, amare un pallone gonfiato è facile, secondo te?''
''Ehi, ma vedi che io ho molte pretendenti''
''Tu? Perché io, allora?''
''Tsk, chiamali pretendenti, un'idiota ed un eterno disperso.''
''Ah, si? Perché,
allora, non citiamo una pazza
isterica, una cinesina rimbambita ed una che si finge maschio per ucciderti?
Bah'' Si altera, puntandomi addosso l'indice della
mano destra.
Sto per risponderle, quando sento un rumore dietro di
noi. È tutta la nostra famiglia,
che ci spia sorridendo.
Una frase di Kasumi ci fa arrossire entrambi.
Fuggo a gambe levate in
camera mia.
Decido di allenarmi un po'
e vado nel dojo. Faccio qualche kata, ma poco dopo entra
anche lei.
''Oh... Scusa, non sapevo che ci fossi anche tu...
Torno dopo''
''Non... Non fa nulla, se vuoi ci alleniamo un po' insieme, ti va?'' Domando
''Ok'' Risponde semplicemente. Iniziamo con qualcosa
di leggero. Mi blocco di colpo quando tu biascica un 'scusa'.
Akane Tendo che chiede
scusa? Ma quando mai!
''Per cosa?''
''Per prima...''
''Aaah, non preoccuparti.''
''Sono contenta che
abbiamo fatto pace'' Dice tranquillamente.
Con queste sei parole mi ha mandato in paradiso.
''A... Anche io'' Inizio a
balbettare?
''Che ne dici di fermarci
qui, per oggi?'' Mi domanda, ed io acconsento. Sto bene con lei. Il perché? Non lo so. So solo che
con lei, con i suoi litigi, con le sue riappacificazioni sto bene, mi sento completo.
Le sorrido e lei
mi risponde.
''Ti va di andare un'
altro poco sul tetto? Tra poco spengono le luci e vedrai che bella vista si
ha.''
''D'accordo'' Mi dice.
Arriviamo sul tetto. E mi
sdraio. Si accomoda, vicino a
me. Il suo viso da bambina mi
stuzzica. Sembra che non abbia
mai visto un cielo stellato.
Mi porto anche io a sedere
accanto a te. Un foglio volteggia,
andandosi a posare direttamente sulle mie gambe. Lo leggo. Dalla calligrafia si
direbbe essere di Kasumi.
'Amare significa vincere l'orgoglio'
Rileggo il foglio.
Meccanicamente, ti prendo la
spalla e ti attiro a me. Non opponi resistenza, e chiudi gli occhi. Vorrei baciarti, ma non ne ho il coraggio. Per adesso mi basta questo.
Per adesso sono felice.
Fineeeeeeeeee ecchive la fine di qst schifo :X mi raccomando non siate troppo cattivi….poi rispondete ad una domanda: Che DICETE ne
faccio un’altra ma questa volta uso Akane come io narrante? Se si premete 1
altrimenti avete il permesso di linciare l’autrice.
Ps. Un kiss a ki leggerà
Pps. Un kiss doppio a chi
commenterà
PPPs. Grazie a _ Mrs. Cold x avermi fatto da beta :P
PPPPs. I pomodori non sono accettati come arma x
uccidere l’autrice….passate direttamente ai massi :P