Rieccomi qua… devo dire che da un po’ di tempo a questa parte adoro scrivere oneshot su Ranma…. Ecco… me ne è venuta un’altra. Non so come è venuta ma spero vi piaccia.
La canzone è splendida. È di Laura Pausini e si intitola “Volevo dirti che ti amo”.
Attendo commenti Hinata93 J
Dal rumore del mondo
dalla giostra degli attimi
dalla pelle e dal profondo
dai miei sbagli soliti
dal silenzio che ho dentro
e dal mio orgoglio inutile
da questa voglia che ho di vivere…..
volevo dirti che ti amo
Sono qui, rinchiusa nella mia stanza che ancora penso a te. Piango. Piango e mi dispero. Ranma, perché, perché noi siamo così tanto orgogliosi, perché questo nostro orgoglio non ci fa essere sinceri. O almeno è ciò che capita a me. Mio caro Ranma io ti scrivo questa lettera. Perché la lettera? Semplice perché conosco i miei limiti, so di essere orgogliosa, so di non riuscire a vincere il mio orgoglio. Probabilmente ti avrò spiazzato con questo mio testo ma ti prego non volermene. È da tempo che nutro un sentimento più profondo dell’amicizia verso te. Credevo nell’amore per Tofu prima. Ma solo ora riesco a capire che ciò che provavo non era amore. Era una semplice infatuazione. Probabilmente ti stai chiedendo a come sono giunta a questa conclusione, beh l’ho capito solo ora perché solo ora ho compreso di essermi innamorata di te. Anzi non di te ma del tuo carattere. Mi sono innamorata del Ranma Spavaldo, del Ranma gentile, del Ranma protettivo, del Ranma indeciso, del Ranma imbarazzato. Anche adesso che scrivo non so se riuscirò a darti questa lettera. Perdona queste macchie ma sono le mie lacrime. Già te l’ho appena scritto ma sto piangendo. Per te, Ranma. Come al solito ti sei lasciato abbindolare da Shampoo, le hai concesso un appuntamento. Lo so che ti ha costretto ma è più forte di me, non riesco a non starci male.
volevo dirti che sei mio
che non ti cambio con nessuno
perché a giurarlo sono io
Ranma volevo dirti
che tu sei mio. Non sei di Shampoo o di Ukyo o di Kodachi. Ranma tu sei mio non
solo perché ce l’hanno imposto i nostri padri. Ranma io non ti cambierei mai
con nessuno perché nessuno è te. Su questo puoi esserne sicuro. Magari adesso
stai ridendo di me, magari mi stai chiamando stupida, magari… beh ci sono un
infinità di scelte e non so quali di queste mi fanno più male.
volevo dirti che ti amo
perché sei troppo uguale a me
quando per niente litighiamo
e poi ti chiudi dentro te
Volevo ripeterti, Ranma, che ti amo perché io e te siamo troppo uguali. Il nostro orgoglio ci contraddistingue dagli altri, il nostro essere un tutt’uno per gli altri, il nostro altruismo. È vero litighiamo spesso ma io vivo con la speranza che questo nostro litigare ci rende uniti. Una volta sola non abbiamo litigato e ti stavo quasi per perdere. Ricordi? Quando sono andata da Shinnosuke. Quel giorno non abbiamo lottato come nostro solito e quel giorno tu ti sei chiuso in te stesso. Per la mia felicità hai deciso di rinunciare a me. Non so se l’hai fatto perché eri stufa di avermi sempre intorno o solo perché ci tieni a me. Spero vivamente nella seconda.
da ogni mio fallimento
dal bisogno di credere
da un telefono del centro
dalle mie rivincite
dalla gioia che sento
e dalla febbre che ho di te
Ranma io sento la
febbre. Si ho la febbre di te. Mi manchi quando parti, mi piace averti intorno
perché quando fallisco sei il primo a tirarmi su il morale. Ricordi quando ho
rinunciato a saper nuotare? Sei stato tu che mi hai convinta a continuare, sei
stato tu che mi hai infuso la gioia e la speranza. E questa speranza mi ha
portato ad amarti a desiderare di poter diventare, un giorno, la donna ideale
per te.
da quando mi hai insegnato a ridere…..
volevo dirti che ti amo
volevo dirti sono qui (io sono qui)
anche se a volte mi allontano
dietro ad un vetro di un taxì
Già Ranma tu mi hai
insegnato a ridere. Prima il mio mondo non era altro che un inutile susseguirsi
di lotte, di giornate, di tempo. Ranma volevo dirti che ti amo volevo dirti che
io ci sarò sempre per te anche se quelle volte che soffro mi allontano da te perché
penso di non essere alla tua altezza.
e questo dirti che ti amo
è la mia sola verità (sola verità)
tu non lasciarmi mai la mano
anche se un giorno finirà
da ogni angolo dell’anima
dalla mia fragilità
E questo dirti che
ti amo è tutto ciò che voglio. Voglio solo che tu sappia che ormai
l’imposizione dei nostri genitori non
più tale per me. Non ti chiedo di ricambiarmi ma solo di non lasciarmi
sola. Posso sembrare dura, a volte, ma non sono così. So che non è così perché
se fossi dura queste cose te le direi a voce non scrivendole su un inutile
pezzo di carta.
da un dolore appena spento
da questa lettera…
volevo dirti che ti amo
volevo dirti che sei mio (che tu sei mio)
che non ti cambio con nessuno
perché a giurarlo sono io
Sto soffrendo per
te Ranma come al solito. So che poi verrai a chiedermi scusa e che faremo pace
ma io ci soffro. Continuamente.
volevo dirti che ti amo
volevo dirti sono qui (io sono qui)
anche se a volte mi allontano
dietro ad un vetro di un taxì
volevo dirti che ti amo
volevo dirti che (sei mio) (che tu sei mio)
che non ti cambio con nessuno
perché sei troppo uguale a me
volevo dirti che ti amo.
La smetto Ranma lo
so sto diventando monotona. Ci tengo solo a ripetere che ti amo e che ti vorrei
come mio compagno. Perché io e te ci completiamo, perché io e te siamo troppo
simili.
Mi spiace dovertelo
dire solo con una lettera ma Ranma non sono capace di parlare con il cuore in
mano. Ecco. Tieni i miei sentimenti. Facci quello che vuoi. Solo… non calpestarli.
ti amo.
Ti amo. Ranma
@@@@@@@@
Lascio la lettera
sotto il cuscino del tuo letto. So che più tardi la leggerai. Probabilmente
riderai ma almeno io mi sono levata un peso.
Rimango in camera
mia. Mi sdraio sul letto attendendo, forse in vanamente, una tua risposta.
Un rumore strano
arriva fuori dal corridoio. Sono allarmata. Mi alzo di scatto dal letto e vedo
una piccola letterina sotto la mia porta. Poche parole che mi riempiono il
cuore di tristezza.
“Stupida che non
sei altro. Come può una stupida ragazza come te scrivere parole tanto
belle? Scema! Non sei per niente carina tu! Potevi dirmelo
a voce quello che pensavi almeno avrei potuto risponderti a tono. Scema apri la
porta.”
Lo faccio la apro. Vedo Ranma imbarazzato che si gratta la testa con la mano. In questo momento vorrei sprofondare a terra.
“Stupida” Mi dici.
“M-Mi spiace” Sto per piangere.
Forse lo noti ed è per questo che mi stringi a te.
“Stupida che non sei altro. Avresti potuto dirmelo a voce.” Mi stringi. Deglutisci un po’.
“Ti amo anche io”
Quattro parole che racchiudono tutta la mia felicità.
Mi abbracci ed io scoppio in un pianto liberatore.
“Stupida non piangere. Lo sai che sei molto più carina quando sorridi.”
Detto questo mi baci. Un bacio che sa di lacrime. Un bacio salato. Un bacio agognato.