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Autore: Nanaonthemoon    16/02/2010    0 recensioni
Ho iniziato a scrivere questa storia poco più di un mese fa, ero seduta sul letto ad ascoltare un po' di musica quando nella mente mi si è formata questa storia...
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La rosa viola primo capitolo

L’amore è vita…

 

Certo è facile dirlo ad uno specchio in grado di riflettere la tua immagine ma non i tuoi sentimenti, quando alzi gli occhi e trovi solo una strada vuota, perché ciò che avevi visto si trasforma in un sogno ad occhi aperti.

Il mio nome è Moona, vivo nel regno di Adesia, sono la figlia del Re e della Regina e sarò la prossima a salire al trono, ma a dire la verità spero che ciò avvenga il più tardi possibile.

Non sono la classica ragazza che essendo ricca e bella e per di più futura erede al trono si vanta e disprezza tutti coloro che sono inferiori a lei nella scala  sociale.

La maggior parte delle persone che apprezzo appartiene ad un ceto sociale inferiore al mio, non per questo valgono meno di me, non è colpa loro se i loro genitori non hanno le stesse possibilità economiche che hanno mio padre e mia madre.

La mia migliore amica è la figlia della mia balia, donna molto colta e sicuramente più intelligente di tante duchesse che si aggirano alle feste che si tengono a palazzo.

Hellen , è una ragazza fantastica, ha ricevuto una buona istruzione da sua madre, io le passo sempre alcuni libri da leggere, soprattutto romanzi d’amore e d’avventura.

E’ bassa di statura e un po’ rotondetta, ha degli occhi azzurri che le invidio particolarmente, un naso piccolo e all’insù.

Ha dei capelli rossi e ricci che porta sempre  raccolti con una lunga treccia che ferma con un nastro di raso blu, il suo colore preferito.

“Moona stai ancora sognando?”

Eccola è proprio vero, quando si parla del diavolo spuntano le corna.

“ Si Helly, non riesco a smettere…”

Abbasso la testa arrossendo, mi riesce difficile parlare di certe cose, anche di fronte alla mia migliore amica.

“Moona probabilmente  non rivedrai mai più quel ragazzo! Non ti rendi conto del fatto che non conosci nemmeno il suo nome?!”

Alzo la testa e fisso il soffitto della mia stanza, troppo alto per i miei gusti, per evitare di far scendere le lacrime che mi invadono gli occhi.

“ Si me ne rendo conto, ma io quello sguardo non lo dimenticherò mai! Io lo amo!”

Ormai non riesco più a trattenere il pianto,  so di aver urlato contro ad Helly  e me ne vergogno, ma il dolore che provo sovrasta tutte le mie capacità di mantenere il controllo.

“ Moona, non piangere…” E mi stringe a sé come fa una madre con la propria figlia, apparte la mia di madre ovviamente, lei è troppo impegnata a sorseggiare tè e a spettegolare con le sue “amiche”.

“ … Forse un giorno tornerà e ti dirà il suo nome …”

Riesco a percepire benissimo il suo inutile tentativo di rassicurarmi e di consolarmi; però ha ragione, forse un giorno tornerà da me come la prima volta.

 

 

Era notte fonda ed io non riuscivo a prendere sonno, mille pensieri mi invadevano la mente, strane immagini mi vorticavano davanti agli occhi, arrivavano improvvisamente e ancora più velocemente scomparivano. Non riuscivo a capire di cosa si trattasse.

Stavo scendendo le scale per andare nella cucina a prendere un bicchiere d’acqua quando una luce attraversò la finestra vicino alla quale stavo passando. Era una luce strana, di un viola intenso, talmente intenso da coprire alche il nero della notte.

Incuriosita ero corsa in giardino, e lì con una rosa viola in mano c’era lui, aveva corti capelli neri che gli ricadevano sugli occhi , e quello sguardo fisso su di me, splendeva di un bagliore viola come quella luce che mi aveva condotta in giardino.

E le sue labbra, piegate in un sorriso tutto per me, quel ragazzo era lì per me, ne ero sicura, mi stava porgendo una rosa viola ma non parlava.

Io intimidita e sbalordita presi la rosa tra le mie mani sfiorandogli le dita, erano gelide, del resto era pieno inverno e lui stava lì in mezzo ad un giardino con un mantello nero leggerissimo,  probabilmente di seta.

Osservai la rosa e ne annusai il profumo, era appena sbocciata… Ma  era pieno inverno. Quando rialzai gli occhi per sorridergli mi ritrovai faccia a faccia con il buio della notte. Lui non c’era più.

  
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