Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: officialkagome    18/07/2005    2 recensioni
Riposto completamente la ff perchè avevo problemi con la modifica! Spero mi perdoniate! ;) Una storia scritta tanto tempo fa. Una storia di sentimenti. Al profumo di rosa! ;)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 1° -

CAP. 1
“L’arrivo di Akane”
Yusuke sbadigliò, assonnato.
-Mhm….basta mamma lasciami dormireeee…- mugugnò scontento alla persona che cercava di svegliarlo.
Immediatamente sentì un male atroce alla testa, dovuto al forte pugno di Hiei
-Passi addormentarti durante la battaglia, ma non chiamarmi MAMMA!- disse il demone contrariato, mentre Kurama rideva in un angolo.
-E comunque devi svegliarti sciocco, dobbiamo tornare nella tua città…anche se tu dormivi il demone l’abbiamo sconfitto noi, non è stato difficile!- ringhiò, poi cominciò a camminare con passo svelto, seguito da Kurama che ancora rideva e lo chiamava “mammina” di tanto in tanto.
Yusuke si svegliò di malavoglia e, camminando dietro gli altri due, cercò di riordinare le idee, piuttosto confuse…allora…c’era stato quel demone, non era certo un granchè… visto che si annoiava, si era steso e quindi addormentato…assurdo! Per foruna Kuwabara era rimasto a casa, altrimenti l’avrebbe preso in giro per tutta la vita!
Ricordava il sogno…c’era Keiko in pericolo, Yusuke la salvava e lei, con gli occhi enormi e pieni di stelline, gli diceva di amarlo…poi Yu si avvicinava per baciarla e…**POW** arriva Hiei… [povera Keiko!Mi sa che l’ha salvata Hiei!!!^^NdSana]
-Maledizione…speriamo di poter continuare il sogno stasera!- disse scontento, poi raggiunse gli altri due…

-Mpf…- disse Kuwabara steso a pancia in su sul suo letto…Yusuke certamente si stava divertendo e lui invece era dovuto restare a casa per aspettare questa…questa cugina!
-Ricordassi almeno il suo nome…l’unica cosa che di lei mi sovviene è che una balena, al confronto, può fare la modella- concluse malignamente poggiandosi un libro aperto sulla faccia.
-Ah si?- disse una voce femminile accanto a lui, il ragazzo balzò in piedi pronto a sfoderare la sua spada d’energia mistico-tronica ma l’unica persona che vide era una bella ragazza suppergiù diciottenne che lo guardava strafottente e non sembrava pericolosa…
-Chi sei e come sei entrata?- disse scontroso alla nuova venuta, lei lo squadrò con sguardo di ghiaccio e scandì con voce inespressiva
-Sono Akane, sai, la balena?In ogni caso tua cugina…- Kurama restò senza parole…era davvero cambiata! Alta, snella e con tutte le curve al posto giusto, probabilmente si sarebbe innamorato di lei se non fosse stata sua cugina…! Riprese un po’ di contegno e con voce tremante disse, cercando di essere il più convincente possibile –Ah già…e…come sei entrata?-
Lei alzò il viso e arricciò il naso con palese indifferenza, poi sussurrò –la porta era aperta cretino!- poi lo squadrò e disse fra se e se –proprio come pensavo…bene…-
-Cosa stai mugugnando!?- disse Kuwabara, la cui pazienza stava oltrepassando il limite
-Ehm…stavo pensando che dovrai ospitarmi qui cugino, anche se non gradisci la mia presenza…dai per favore Kuwa-chan!-
Un’enorme goccia si formò sulla testa di Kuwabara
-Coooosa?- disse mentre la sua mascella cadeva pesantemente verso il basso…ospitarla????Oh Kami!E poi…che cacchio….lo aveva chiamato Kuwa-chan!
-Bè credo di non poter rifiutare vero?- disse sconfitto
-Infatti- asserì lei, poi prese la sua valigia e si traferì nella stanza degli ospiti, dove il cugino le indicò il suo letto, il bagno e le disse tutte le “regole” o pseudo tali della casa.
-Pork…- pensò Kuwabara –adesso come faccio a combattere i demoni con questa ficcanaso in giro per casa?-
Akane intanto sorrideva.

-Mamma! Sono a casa- gridò entrando Yusuke, ma a casa sua non c’era nessuno. Uno dei soliti biglietti che la mamma gli lasciava lo informò che era uscita a fare la spesa, perché aveva pensato che Yusuke, dopo la battaglia, sicuramente avrebbe avuto fame. Ma il ragazzo, ancora intontito per la dormita (e il pugno!) non se la sentiva di mangiare e decise di andare a casa dell’amico-nemico Kuwabara per raccontargli della battaglia, tralasciando ovviamente i particolari “scottanti”!
-Ehi Kuwabara!!! Sai che abbiamo sconf…- esordì, ma prima che potesse finire una mano del ragazzo gli pressava la bocca, chiudendola.
-Taci…- sussurrò Kuwabara –qui c’è mia cugina…una rompiscatole assurda, non deve sapere quello che facciamo!- Yu annuì pensieroso –ok…-
-Cacchio!- pensò Kuwabara –vuoi vedere che da un giorno all’altro è diventato serio?-
-Ma almeno è bona?- disse Yusuke con la bava che gli usciva dalla bocca, Kuwabara cadde a terra con una gamba che tremava spasmodicamente…
-Cugino idiota?!- gridò Akane dal cucinino –chi era che gridava?- quindi la ragazza, non sentendo il cugino rispondere si affacciò, e Yu la squadrò per bene pensando “Se solo non ci fosse Keiko…”
-Ah salve!- disse lei tendendogli la mano –Sei un amico di Kuwa-chan?Io sono sua cugina!-
-Kuwa-chan???Ahahah!- rise Yu, mentre dalle guance gli spuntavano i baffi e due orecchie di gatto adornavano la sua testa
-Kuwa-chan!Kuwa-chan!- cominciò a cantilenare, inseguito da “Kuwa-chan” che voleva picchiarlo, mentre Akane si spanciava dalle risate.
-Noi adesso usciamo, Akane- disse Kuwabara spingendo via Yu
-Ma come Kuwa-chan…adesso che sono arrivata…almeno portatemi con voi!- mugolò Akane con gli okkioni stellati e colmi di lacrime, prima che Kuwabara potesse pikkiarlo a morte Yu esclamò –OK!- e uscirono assieme.
Akane camminava sempre dietro i due ragazzi, come se volesse osservarli, quando ad un tratto si voltò spaventata
-Che succede?- chiese premuroso Kuwabara
-Anf…anf…qualcuno…potente…- sussurrò ansimando lei, ma l’unica cosa che il cugino capì fu “qualcuno”.
Dopo pochi istanti arrivarono Kurama e Hiei.
-Bè Yu, ti sei ripreso o no- disse Hiei con il solito tono aggressivo, mentre Kurama, a discapito della sua vita, gli sussurrava all’orecchio “Ma che brava mammina!!!”
Poi l’attenzione dei due fu attratta dalla ragazza
-Chi è questa?Un dem…- stava dicendo Hiei, ma sia Yusuke che Kuwabara lo bloccarono alla solita maniera, facendolo infuriare.
-Io sono Akane!- disse la ragazza sorridendo – la cugina di Kuwa-chan!-
-Ku-Wa-CHAN?- disse Hiei, la cui furia calò tantissimo dopo aver sentito quel nomignolo, infatti sia lui che Kurama cominciarono a sghingazzare senza pietà. Akane rideva con loro ma intanto li osservava e pensava fra se e se “Sono loro…è loro l’aura che ho sentito prima…allora sono demoni ma amici di Kuwa-chan?!E Kuwa-chan sa chi sono?!”
La ragazza si avvicinò a Kuwabara
-Chi sono cugino?- chiese preoccupata –mi fanno paura!-
Kuwabara rise e le spiegò che erano due amici di Yusuke,e che un giorno li aveva pikkiati così tanto [Kuwabara che picchia Hiei e Kurama!?^^’’Sogni!NdSanaChan] che loro avevano deciso di essere suoi skiavi.
-Beeeeello!- esclamò Akane con gli occhi che le scintillavano, poi si avvicinò a Hiei ed in tono serio disse
-Bene schiavo di Kuwa-Chan, inginocchiati davanti a me!!!-
-COOOOOOOSA?- esclamò un incredulo Hiei, mentre Kuwabara,dietro Akane, lo pregava a mani giunte…Hiei s’inginocchiò e fece capire a Kuwabara che la sua vita era finita…
-Bravo schiavetto!!!Anche tu adesso!- disse a Kurama, che ridendo obbedì.
-Che bravi schiavetti hai!- disse allora Akane a Kuwabara, mentre accarezzava la testa di Kurama e lo grattava dietro le orecchie come si fa ai cognolini…sulla testa di tutti comparve un’enorme goccia…Kurama sghignazzava e batteva un piede a terra, imitando i cani, cosa che fece ridere tantissimo Akane.
-Bravooooo- disse lei, poi gli porse la mano e lo aiutò ad alzarsi
-Per premio adesso ti concedo di offrirmi un gelato!- disse seria, Kurama annuì e tutti insieme andarono in un bar, dove Hiei chiuse Kuwabara in bagno e lo picchiò a sangue…

-Come cazzo ti è venuta in mente la storia degli skiavi?- disse Yu sottovoce a Kuwabara, che ridendo istericamente disse
-Non lo so…ma Akane aveva detto che gli facevano paura e dovevo tranquillizzarla….- Yu annuì in silenzio ma un campanellino d’allarme trillò nella sua testa…come faceva Akane a sapere che non erano buoni???
-Bah sarà per la brutta faccia di Hiei- sussurrò sorseggiando il suo sakè…


CAP. 2
“Attacchi nemici ”

La maestra Genkai sorrise nel buio…l’ultimo allenamento aveva dato i suoi frutti a quanto pare! Anke se stremato, il suo ultimo allievo era di sicuro uno dei più forti guerrieri umani che si fossero mai visti! Pensò di inviarlo da Yusuke ma non fece in tempo a fargli la proposta, la mattina dopo la fine dell’allentamento era già andato via…
-Strano…- mugugnò la vecchia

Botan si schermò dai raggi del sole con la mano
-Ehi Keiko non ti fa caldo?- chiese alla ragazza che era stesa in costume accanto a lei
-Ma che pretendi?Siamo al mare Botan!- disse Keiko ridendo e voltandosi a pancia in giù.
Yusuke, Kuwabara Hiei e Kurama erano seduti al bar [come al solito….stiamo sempre parlando di Yusuke Urameshi!^^NdSana]
-Yusuke non capisco perché hai voluto che venissimo anche noi qui!- disse Hiei con il suo solito timbro di voce “conciliante” [**ullallà!!!!**NdSana]
-Se ci dovesse attaccare qualche demone almeno saremo tutti uniti!- disse Yu sorridendo, in realtà voleva che Hiei e Kurama si divertissero ma non aveva trovato scusa migliore di quella del demone!
-Già i demoni sono pericolosi…- assentì Hiei
-COOOOOOSA????sembro un demone pericoloso?- esclamò agghiacciata un’Akane appena arrivata, strizzata in un minibikini azzurro, colore che s’intonava a quello dei suoi occhi. I suoi lunghi capelli neri ricadevano sciolti sulle spalle mentre con i piedi disegnava cerchietti nella sabbia.
-No…non voleva dire questo!- rispose scandalizzato Yusuke avvicinandosi alla ragazza
-YUUUU!- lo chiamò subito Keiko scatenando l’ilarità di Botan.
-Stà tranquilla non stai male- disse Kurama guardando il mare e cercando di evitare gli occhi di lei
-Grazie skiavetto!- rispose la ragazza sorridendo, poi riprese un tono solenne
-Bene ora vi ordino di venire a fare il bagno!-
Hiei si rifiutò categoricamente, anche sotto la minaccia delle botte di padron-Kuwabara [wowwww NdSana], Kurama acconsentì e assieme ad Akane, Keiko e Yusuke andò nell’acqua a giocare a pallone.
Akane però era pensierosa e non si accorse della palla che la centrò dritta in faccia
-Ti sei fatta male???- chiese Yu avvicinandosi, ma Keiko lo strattonò violentemente ed andò lei a soccorrere la ragazza, che però non diede segno di aver capito quello che stava succedendo intorno a lei.
Guardava fisso verso un punto imprecisato e tremava impercettibilmente, Kurama se ne accorse quando cercò di tirarla su.
-Do…dobbiamo uscire subito dall’acqua…- sussurrò lei
-Ehm…io nn sto bene potreste accompagnarmi un attimo da Kuwa-chan e Hiei per favore?- chiese a Yu e Kurama. Keiko la guardò male e lei le sussurrò all’orecchio –dopo ti spiego…tieniti lontana e stà zitta!- quindi si allontanò con i ragazzi alla volta del bar.
-Cosa ti è preso Akane?- le chiese Yu, ma lei indicò spaventata un punto sulla spiaggia che sembrava deserto e urlò
-Che succede!?Kuwa-chaaaan!- poi si mise a correre, e i due la seguirono.

-Malediz…- esclamò Kuwabara mentre si ripuliva il sangue che gli sgorgava dalla bocca.
Hiei colpì il demone che non sembrò aver subito il minimo danno
-Kuwabara! Usa la spada- gridò mentre il mostro lo strattonava violentemente: voleva assorbire la sua potenza.
Kuwabara creò la spada e cercò di usarla, ma invano. Ad un tratto però il mostro allentò la presa e lasciò cadere Hiei per terra sogghignando, con lo sguardo rivolto ai nuovi venuti. Kurama e Yusuke stavano ancora correndo mentre Akane, partita in vantaggio, era ferma a guardare la scena.
-Kuwa-chan…- disse, poi il mostro si avventò contro di lei, che fu salvata dal tempestivo Reigan di Yusuke
-Allontanati, è pericoloso- le disse Hiei, la ragazza stava per obbedire quando il mostro tornò all’attacco e la fece rovinare in terra.
-Oh no…- disse lei, poi per un attimo una luce brillò nei suoi occhi ma nessuno se ne accorse, solo a Kuarama sembrà di aver udito la parola “Twins” uscire dalla sua bocca.
Il demone si apprestava ad ucciderla quando qualcosa lo colpì. Tutti si voltarono e lo videro, ricoperto completamente da un mantello nero che gioiosamente volteggiava nell’aria spinto dalla brezza marina. Il nuovo venuto non perse tempo in chiacchiere e, compiuto un balzo per avvicinarsi al mostro, lo guardò e poi alzò piano le braccia.
-Mental Reigan…- scandì, mentre i suoi occhi diventavano bianchi e il suo corpo sprigionava un’aura potentissima. Fu un attimo, la luce invase tutto e dopo, quando gli occhi dei ragazzi si furono riabituati al sole, il mostro non c’era più e nemmeno il misterioso guerriero.
-ma chi diav…- esordì Yusuke stropicciandosi gli occhi, poi si voltò e vide Kurama accanto ad Akane, che con lo sguardo perso nel vuoto tremava convulsamente
-oh…mio…Dio…era un demone…voleva uccidermi- disse cominciando a snghiozzare. Kurama fece per abbracciarla poi cambiò idea e le dette un’amichevole pacca sulla spalla
-Non preoccuparti dai…è andato tutto bene…su-
Akane si prese il viso fra le mani e pianse a lungo…più nessuno cercò di consolarla e rimase sola…
Più tardi le si avvicinarono Keiko e Botan.
-Ehi Akane…- la chiamarono, la ragazza sollevo la testa…stava ridendo!
-Ma cos…?!- disse Keiko
-Shh!- disse Akane fecandola tacere
-State a sentire- continuò…

Hiei, pensieroso, camminava su e giù davanti al bar
-Chi è?Come faceva a sapere che eravamo stati attaccati?- disse ad alta voce
-Bah…avrà un qualche potere para-psicologico…- disse Yusuke, Kuwabara annuì
-Come tutti nella mia famiglia- disse. Poi i ragazzi si voltarono verso Kurama
-Non avremmo dovuro lasciarla sola…- disse quest’ultimo.
In quel momento la ragazza, sorretta da Botan e Keiko, si avvicinò lentamente al gruppetto
-Non credete sia il caso di spiegarmi?- urlò istericamente
-Bè ecco…vedi…- cominciò Yusuke
-No…- disse secco Kurama, poi si voltò ad andò via seguito da Hiei
-Noi torniamo a casa- disse
Akane lo guardò sbalordita…

-Assurdo!E tu non l’hai picchiato a sangue!- gridò al povero Kuwabara, una volta rincasati
-Hai visto come mi ha risposto?Non credi sia mio diritto sapere Kuwa-chan?- chiese al cugino
-Non lo so Akane…se non ti ha detto niente un motivo ci sarà pure non credi?Dai non pensarci più, vieni, ti offro un caffè…-
-Ok…ma la prossima volta ke mi capita a tiro lo spiezzo in due!- [Akane-Roky!!!NdSana]

-Perché sei stato così duro con quella ragazza Kurama?Aveva diritto di sapere!- disse Hiei titubante…sapeva che se Kurama si arrabbiava era anche più perfido di lui
-Aveva anche il diritto di morire Hiei?Sai bene che se lei dovesse venire a sapere la verità sarebbe sempre in pericolo, come Keiko…-
-Hai ragione…ma…- tentò di replicare il demone con tre occhi, ma Kurama lo zittì con un’occhiataccia.

-mhm…c’è mancato davvero poco…- pensò… -per fortuna mi è venuto in mente di usare quella tecnica… ma adesso come farò?D’ora in poi saranno sempre più potenti…fino al capo…a Tenko…non posso combattere senza il loro aiuto…ma non posso neanche parlare con loro…che fare?- poi l’ombra scomparve.

CAP. 3
“Il ritorno di Maya”

-Dai sbrigati Kurama…ci sta aspettando!-
-Oh Kami lasciami respirare!!!Ma dì un po’, chi è che ci aspetta?-
-Ma chi può aspettarci?Yusuke stupido!Credo ci sia anche Kuwabara…faccia allungata kuwa-chan!-
-…ok…ma **dlin dlon**…chi può essere..a aspetta un attimo…- Kurama si alzò ed andò ad aprire la porta…vide una ragazza bellissima che sorrideva come un angelo…Kurama non capì più nulla…era così bella…
-Ciao Minamino…ti ricordi di me?Sono Maya… Maya Kitajima…- [Nd (vedi num7) una vecchia fiamma di Kurama (scuola elementare o giù di lì) a cui lui nn ha mai dichiarato il suo amore per cercare di proteggerla…NdSanaChan]
Kurama non disse nulla, ma l’abbracciò, mentre Hiei, nascosto in un angolo, guardava la scena, che non lo convinceva affatto…Kurama era pur sempre un demone…

-Sono sempre in ritardo?- chiese sbuffando Akane, che aveva seguito il cugino
-No di solito sono puntuali…- disse Yusuke preoccupato, in effetti non avevani MAI tardato…e se qualche demone li avesse attaccati? Stava già per rendere partecipe Kuwabara quando sentì Akane dire
-Eccoli…ma chi è quella là?-
Tutti si voltarono e videro Hiei venire avanti con il suo solito cipiglio accigliato, dietro di lui Kurama abbracciava una ragazza e le sussurrava all’orecchio, scatenando piccoli risolini da parte di lei e grugniti di protesta da parte di Hiei.
Akane si rabbuiò e mugugnò qualche frase sconnessa, poi girò sui tacchi ed andò via, lasciando i presenti di stucco.
-Non è che…Akane è gelosa di Kurama?- disse Yusuke [sempre il solito ke ci pensa 30 volte prima di parlare!^^NdSana]

-No…no!Maledizione- esclamò Akane, che intanto era andata da Keiko, dove si trovava anche Botan
-Dai…non essere gelosa- le disse quest’ultima, Akane la fulminò con lo sguardo
-Sai bene che di Kurama non mi preme…ma lei…oh Botan ti ho già spiegato, devi essere proprio idiota!- esclamò arrendendosi all’evidenza, mentre Keiko rideva
-Vedrai che andrà tutto bene- disse ad Akane

Yusuke camminava da qualche ora…doveva arrivare dalla maestra Genkai prima che fosse sera…penandoci era la prima volta che andava da lei in “visita”, non per allenarsi, e l’idea di non dover passare delle ore a reggersi sul dito lo rilassò non poco…
-Vecchia!- chiamò appena entrato
-Cosa vuoi Yusuke?- chiese la signora affacciandosi dall’uscio di una porta.
-Spiegami cos’è il Mental Reigan…e prima di sera, perché devo tornare a casa…-

Maledì il cielo e la terra…questa non ci voleva proprio! Già era abbastanza difficile così…ora che aveva perso anche Kurama si faceva difficile…molto difficile…e se fosse stata la loro tattica? Metterli tutti contro…per rompere il loro potere…per disgregarlo e scioglierlo come neve al sole…

-Ancora Kuwa-chan?Io non voglio uscire con te!- esclamò Akane inviperita
-Devi!Hai fatto una figura pessima!Sembravi gelosa di Kurama…ma… momento!TU SEI gelosa…!- disse Kuwabara portandosi una mano davanti alla bocca e sogghignando, Akane con un pugno lo appiccicò al muro
-Stupido…non capisci niente!- disse piano –va bene, usciamo- si arrese
-Ahhhh!- disse Kuwabara alzando la mano e mostrando due dita in segno di vittoria. Sulla testa di Akane pendeva una grossissima goccia…

-Kurama…- miagolò Maya attaccata al braccio di Kurama, che la guardava come se fosse un tesoro prezioso, scatenando le nausee di Hiei e Yusuke [seeeee a Yu piacerebbe essere trattato così da Keiko!Buuu!NdSana]
-Ohhhh finalmente siete arrivati!Stavamo cominciando ad annoiarci!- esclamarono i due appena video Akane e Kurama venire verso di loro, Akane si avvicinò all’orecchio del cugino e disse
-Devono essere proprio noiosi se Hiei attendeva il TUO arrivo!- Kuwa-chan rise ed annuì.
Kurama si voltò verso Akane e la guardò con aria di sufficienza…cosa che la innervosì tantissimo…stava per prenderlo a schiaffi, ma la sua mano si fermò a mezz’aria, guardò Maya che ghignava e si voltò di scatto…dopo pochi secondi un ragazzo molto strano si presentò davanti al gruppo…tutti riconobbero in lui un demone…e con un’aura spaventosa…
Questi, senza dire nulla, attaccò Kuwabara mandandolo a terra.
-Oh no…maledizione!- gridò Yusuke cercando di prenderlo a pugni, ma nessun colpo sembrava sortire effetto, così anche il ragazzo finì a tappeto, e la stessa fine fece poco dopo Hiei.
Il mostro si voltò verso Akane
-Fallo!Fallo ancora!- disse ridendo a squarciagola, poi l’afferrò e continuò a stritolarla, lei si voltò verso Kurama che però pensava solo a difendere Maya…gridò, ma non servì a nulla, poi dietro le spalle del mostro vide Yusuke accingersi a colpire con un Reigan e capì che quella era la sua occasione…farfugliò alcune parole, poi svenne…

Aprire gli occhi le costava tanta fatica, decide di tenerli chiusi ancora un po’…sentiva delle voci accanto a lei
-Ma sei idiota?!Come hai potuto permettere che fosse ferita?Quella ragazza, Maya, ti ha fatto perdere il senno!- stava gridando Hiei, una voce sussurrò
-Non so come sia potuto accadere…mi spiace- doveva essere quella di Kurama…stupido idiota!
Akane aprì gli occhi e cercò di alzarsi, ma ricadde sul futon come un peso morto. Tutti si precipitarono verso di lei, Kurama compreso, per vedere come si sentiva o per cercare di raccontarle qualche frottola sull’accaduto.
La ragazza si mostrò fredda, poi si rivolse a Kurama che le aveva posto una mano sulla fronte
-Cosa ci fai qui? E se ti vedesse il tuo trottolino amoroso [dududadada!!!NdMietta]?Và via, non ho bisogno della tua pietà…sei un codardo!Ti dico solo di stare attento!Stà…attento- sibilò gelida, Kurama la guadò
-Sei gelosa- disse solo, lei chiuse gli occhi e disse
-Se tu muori o vivi per me non fa differenza ma non posso permettere che tutti muoiano per una tua leggerezza…con i demoni non si scherza lurido bastardo…saremmo potuti morire tutti…tutti…se non ci fosse stato Yus…- OOOPS aveva parlato un po’ troppo…adesso tutti la guardavano “leggeremente” male
-Che ne sai tu?- l’aggredì Hiei
-Bè…be…- oh oh!!!Doveva inventare qualcosa…e in fretta!
-bè….dovete sapere che io…studio questi fenomeni….eh si!- disse poco convinta, ovviamente nessuno ci aveva creduto ma non le fu chiesto più nulla. Maledì mentalemte Kurama e Maya…
-Perché devo stare attento Akane?- le chiese quest’ultimo serio…Akane non sapeva cosa dire…non poteva dire la verità…ma neanche che era gelosa…
-Bè….- esordì, per “fortuna” arrivò Maya, che trascinò via Kurama…l’ultima parola che Akane udì fu “Cucciolotto” e rabbrividì…

Yusuke spense la sigaretta e guardò Keiko…gli stava nascondendo qualcosa era sicuro…
Le aveva raccontato la storia di Akane, del fatto che lei sapesse dei demoni e della bugia che aveva raccontato, ma Keiko era rimasta impassibile, sembrava solo un po’…un po’…sulle spine…come se sapesse qualche cosa in più di lui…
-Bah…assurdo- pensò Yu, poi le chiese della sua giornata per sviare discorso…mentre la ragazza parlava Yu era solito osservarla, guardarla gesticolare e ridere, non lo ammetteva ma sarebbe stato delle ore così…solo ad ammirarla…era la sua Keiko…
Le si avvicinò fino a sederle accanto, lei se ne accorse ma fece finta di niente e continuò a parlare del prof. che era caduto entrando nell’aula. Con tipica mossa da cinema Yu le cinse le spalle con un braccio [wowwww!!!^^] poi avvicinò il suo viso a quello di lei…
-Ehi Keiko- la chiamò, i loro volti erano vicinissimi…lei si voltò e si avvicinarono ancora di più…poteva sentire il suo respiro…che si era fatto quasi affannoso. Le accarezzò il viso guardandola, baciandole leggermente il naso, poi cominciò a scendere fin quando non arrivò alle labbra…posare le sue labbra su quelle di lei…un sogno…
Sentiva che stava quasi per toccarle…
-Ehi YUUUUUUU- esclamò Hiei irrompendo nella stanza
-Ma ke kaz...- disse Yusuke, poi però seguì Hiei che lo avvertiva di un attacco da Kurama…Kuwabara era già lì, mancavano solo loro, questa volta Akane era a casa…
-bene…- disse Yu, poi sorrise a Keiko e seguì il demone con il terzo occhio.
Keiko inspirò a lungo…stavano per baciarsi…lei e Yusuke…
Poi chiuse gli occhi e prese la cornetta del telefono, compose il numero ed attese pazientemente che dall’altra parte ci fosse una risposta
-Pronto?- finalmente
-Akane…un altro- disse Keiko…

CAP. 4
“Verità nascoste-amori nascenti”
Yusuke si passò frettolosamente una mano sulla fronte…quel demone…era strano!Erano riusciti a colpirlo e a disintegrarlo, ma si riformava sempre dal nulla più forte di prima [Cell!Nd???]
-Sembra quasi un’illusione…- disse Hiei, che non riusciva neanche a toccarla…in effetti tutti i colpi che avevano sortito qualche effetto erano stati lanciati da lontano…da vicino riusciva sempre a schivarli…a scomparire…doveva essere velocissimo…
Un’altra cosa strana era che nessuno di loro si era fatto male…o era stato colpito…sembrava che quella “cosa” non fosse lì per ucciderli…ma per un altro motivo…quale?
Ovviamente Maya guardava tutto da un angolino, non sia mai detto che Kurama dovesse lasciarla da qualche parte…a Yusuke non stava molto simpatica [Nemmeno a me!NdAkaneSanaChan] e nemmeno ad Hiei.
Continuavano cmq imperterriti a colpire il demone, Kurama in primis (per farsi bello agli occhi di Mayuccia sua) ma ormai tutti si stavano…scaricando…erano stanchi….

-E’ il momento giusto…- sussurrò Maya impercettibilmente, e mise la mano in tasca, mentre si avvicinava a Kurama…

-Attenti…!Non è lui il nemico!- gridò Akane che era giunta barcollante e ansimante, stentava a reggersi in piedi.
Tutti si voltarono vero di lei con sguardo interrogativo, Maya gridò
-Ormai è tardi troia!Morirà!Come tutti!- poi si lanciò verso Kurama, che la stava osservando…
-NOOOOOO!- gridò Akane, ormai non poteva più nasconderlo…doveva salvare Kurama…unì le mani come se fosse in preghiera, poi aprì gli occhi e con una velocità soprendente si frappose fra Maya, con un coltello in mano, e Kurama, indifeso.
La lama penetrò a fondo nel suo petto, strappandole un lancinante grido di dolore, mentre Maya, ridendo scompariva
-Vi ho fregati tutti!- furono le sue ultime parole, Akane cadde a terra e si tolse l’arma dal petto.
Kurama si sedette accanto a lei e le sollevò il viso, lei rise
-Ti avevo detto **coff** di stare attento- tossiva sangue…era sofferente
-Chi era Akane…perché Maya voleva uccidermi?- chiese Kurama
-Era…la sposa…di Tenko…guardatevi da lui…e restate uniti- sussurrò, poi svenne.


Non ci volle molto perkè la ferita si autoguarisse, fu la prima volta nella sua vita che sentì di amare quella vecchia e suo padre…
Nella sua stanza, completamente al buio, non c’era nessuno, ma sentiva delle voci concitate provenire dalla cucina…si alzò, non senza fatica, e si appoggiò alla porta, socchiudendola in modo tale da vedere gli ospiti…un piccolo fascio di luce le illuminava parte del viso, ancora sofferente.
-Non possiamo crederle…per quanto ne sappiamo potrebbe essere un demone…- diceva Hiei, ma sembrava che fosse il primo a non voler credere alle sue stesse parole
-Io non vorrei dirlo…- sussurrò-ma avete visto anche voi come le sue ferite sono…guarite da sole…-
Kurama e Yusuke annuirono in silenzio, Kuwabara, immobile, taceva…Keiko e Botan si guardavano negli occhi…Akane sorrise…le erano state fedeli…
Aprì la porta di scatto, tutti sobbalzarono…
-Dovrei spiegarvi…è vero…ma adesso non mi è possibile farlo…conosco molte tecniche perché sono stata l’ultimo allievo della maestra Genkai…da lei ho imparato il “Mental Reigan” e tutte le tecniche che ho usato finora…il “Twins Gun”…quel guerriero incappucciato…ero io…o meglio la mia proiezione astrale…di più però…non posso dirvi…- poi il suo sguardo si fece triste
-Capisci adesso, stupido, perché ero così dura verso Maya…non ero gelosa…lei…lei voleva solo ucciderti!Io…- disse rivolta a Kurama abbassando lo sguardo, poi lo alzò di nuovo, ed era fiero,forte
-Io volevo solo difendere il gruppo…- disse, poi girò sui tacchi e tornò nella sua camera…

-Hai fallito Maya…non va bene…- disse l’uomo, completamente immerso nell’oscurità.
-Scusami amore…è che quella stupida…- mormorò la ragazza tristemente, qualcosa la colpì
-Non ti ho permesso di chiamarla stupida!- disse lui calmo…una calma che metteva i brividi
-scusami…-

Akane sospirò prima di mettere piede fuori dalla sua camera, temendo che Kurama fosse ancora in giro, ma non lo trovò e uscì, un po’ timorosa. Nessuno, in realtà, aveva badato a lei, e potè sentire, palpabile, la tensione che aggravava l’aria.
Rabbrividì e uscì nel giardino, la cui vista la rallegrò un poco, si avvicinò ad un cespuglio e carezzò una rosa che nasceva selvatica fra le foglie verdi, quindi inspirò a fondo l’aria frizzantina attorno a lei.
-E’ possibile che un essere come me possa provare questi sentimenti?- si chiese, lo sguardo trise guardava ancora la rosa, che sembrava quasi deriderla…udì una lacrima sgorgarle dagli occhi, scendere sulle sue gote e andare a morire sul suo collo, e ne provò quasi pena.
Stava per tornare dentro quando udì un fruscio, e davanti ai suoi occhi la rosa cominciò ad issarsi e le sfiorò la guancia dolcemente
-Ma cosa…- mormorò prima di vedere Kurama, nascosto dietro il cespuglio, che aveva generato il nobile fiore dalla mano.
-dolce Akane…- disse lui prima di alzarsi e prenderla fra le braccia, Akane dapprima si lasciò trasportare dalla forte ondata di sentimenti che provava e rispose istintivamente all’abbraccio di lui, poi mormorò no e si allontanò…lei…lei non poteva!
Tuttavia Kurama, rimasto in silenzio, non si arrese e di nuovo l’abbracciò. A questo punto lei non potè più resistere e si lasciò cullare teneramente fra le braccia. Poi protese il viso verso quello del demone e chiese, a fior di labbra –perché fai questo ora?Vuoi ripagarmi per averti salvato la vita?- Kurama la guardò ,ma non con ira, e sorrise
-anche, mi hai salvato la vita Akane, ma hai salvato il mio cuore, lo hai salvato con la tua dolcezza, e lo hai reso tuo schiavo…- detto questo si chinò e le posò un lieve bacio sulle labbra.
Akane si lasciò baciare, mai nessuno era stato così dolce con lei, in tutta la sua vita…né suo padre, né sua madre, né la vecchia…nessuno…e adesso Kurama…arrivava nella sua vita e la sconvolgeva così…ma cosa le era successo?
-Kurama…- sussurrò alla fine del bacio, il ragazzo la zittì posandole un dito sulle labbra
-Shhh…godiamoci questo momento, per favore…- disse stringendola di più…

Si strinse più forte al demone nudo accanto a lei, sbadigliando. Poi si rese conto della situazione e aprì gli occhi di scatto…vicino a lei, nudo e ignaro, Kurama dormiva beatamente…adesso ricordava…erano stati insieme quella notte…ed era stato così bello…!!!
Le guance di Akane s’imporporarono e cercò di coprire il rossore con le mani…
D’un tratto la porta si aprì ed entrò Hiei
-Kurama!- urlò, poi vide la scena e si bloccò…
-ma…- farfugliò, poi tornò sui suoi passi ed andò via
-OHHHHHHHHHHHHHHH- sibilò Akane –devo andare via prima che entri qualcun altro!!!!- ma una forte mano la trattenne sul letto
-Perché?- disse Kurama con voce impastata dal sonno
-Come perché?E’ una situazione…un po’…sconveniente non credi?-
-Oh no…sei tu che sei stata sconveniente questa notte signorinella!- ribattè lui baciandole il collo a lungo.
Akane divenne color peperone…
-oh…credo sia meglio non parlarne più…- mormorò imbarazzata, Kurama la spinse di nuovo in modo da stenderla accanto a lui e poi le si posò sopra
-infatti non è il momento di parlare…- sussurrò mentre le tormentava il viso di baci…

Dopo qualche ora (aehm…esigenze loro!NdAutrice!) i due uscirono dalla camera, Kurama insolitamente allegro, Akane che non aveva il coraggio di proferire parola, rossa in viso.
Tutti gli altri sorridevano (e/o ghignavano!) ma, infine, ad Akane non importava, perché adesso era felice…non importava che fosse stato solo per quella notte…per così poco…Kurama era stato con lei…
Non sapeva che quella felicità era destinata a durare ben poco…
Keiko la prese da parte
-Cosa è successo fra voi, Akane?- le chiese quando furono sole
-Beh…siamo…siamo stati insieme stanotte…- rispose titubante la ragazza, ma il suo volto era disteso e si aprì in un sorriso meraviglioso.
-siamo stati insieme…- ripetè, più rivolta a se stessa che alla ragazza accanto a lei.

Qualche ora dopo, tutti insieme, i ragazzi erano usciti per una passeggiata. Kurama aveva tratenuto Akane per un braccio, costringendola a diminuire l’andatura, e dopo poco tempo avevano distanziato gli altri ed erano rimasti soli.
-ecco io…volevo parlarti…- disse il demone a mezza voce, dal suo tono Akane capì che non doveva aspettarsi niente di buono.
-dimmi…- sussurrò tuttavia, con voce bassa.
-Ecco…io non so che idee tu ti sia fatta su quello che è accaduto ieri sera ma…per me non c’è stato niente Akane…siamo entrambi adulti, e abbiamo capito che non era che per divertimento…lo sai anche tu vero?…- chiese infine.
La ragazza, a capo chino, annuì, incapace di proferire parola…di certo sarebbe scoppiata a piangere.
Sentiva i suoi occhi pesanti, caldi, quasi di fuoco. Ogni lacrima che tratteneva era una pugnalata per il suo cuore…era così?Lo sapeva? Forse si, ma in cuor suo sperava che Kurama potesse essersi innamorato di lei…che idea sciocca…lei non poteva suscitare un sentimento d’amore…lei era…era…
Non voleva rivelare la sua natura, anche perché non l’accettava lei stessa, ma adesso, adesso premeva prepotentemente per uscire, per tornare alla luce e unirsi con lei…
Singhiozzò e disse qualche parola che risultò incomprensibile alle orecchie di Kurama…lui…che poteva fare?Akane le piaceva, ma non potevano stare insieme, già solo l’avventura di quella notte metteva in pericolo la vita di lei, e non solo perché lui era un demone…non solo per quello…
-la mia natura…- aveva detto Akane…già, la sua natura…la sua VERA natura…neanche Genkai l’aveva capito, chi Akane fosse in realtà…lei era brava a trattenersi ma in quel momento…non ci riusciva…era amareggiata, triste, sapeva che era tutta colpa sua, solo sua.
Alzò gli occhi, pieni di lacrime, verso il cielo, e nn ce la fece più.
Kurama non sapeva, non capiva quello che stava accadendo, d’un tratto avvertì un’aura maligna fortissima, quasi quella di…di uno…no, non poteva essere!Poco dopo, prima che lui potesse capire da dove l’aura provenisse, una seconda poco meno potente si avvicinò e l’area sembrò divenire di fuoco, una nube, due, infinite chiusero il cielo, erano nubi nere, pesanti, minaccciose.
D’un tratto un fulmine squarciò l’aria.
Gli occhi di Akane si sbarrarono, le udì dire solo –oh no…- prima di scomparire, mentre il fumo l’avvolgeva.

CAP. 5
“Il torneo delle tenebre”
Akane era sparita ormai da qualche giorno, quando arrivò a Yusuke l’invito a partecipare al torneo delle tenebre…

-Mhm…- mugugnò intontita mentre apriva gli occhi…ma dov’era?Non riusciva a vedere bene…poi d’un tratto, tutto si fece chiaro…era a casa, a casa sua…quell’aria così opprimente, quei colori tetri
-Casa…- disse singhiozzando…ecco finalmente che le lacrime scendevano…cosa voleva fare? Credeva davvero di poter essere un essere umano, e amare come tale? Credeva davvero che sarebbe divenuta normale?Sapeva bene che non poteva succedere.
Adesso le lacrime scendevano copiose, tanto che quasi la inondavano.
Un essere umano…e amare Kurama…che era un demone…era stata così…così STUPIDA!
Lei era solo quello che era!Non poteva cambiare!Sentì una prima ondata di odio misto a disagio salirle dallo stomaco, poi una seconda…vomitò…
-Bene…vedo che stai rinsavendo…- disse Tenko…

Il giorno della finale…il team Urameshi era determinato…non si sarebbero fatti sconfiggere per nulla al mondo.
Kurama, poi, aveva un motivo particolare per vincere…forse Akane era stata rapita da un demone, che gliel’avrebbe restituta…se lui avesse vinto…ma fino ad ora…niente…
Il team dei fratelli Toguro scese in campo…

-eccoci arrivati Shijinto- disse facendola sedere accanto a lui…più in la, dall’altra parte, c’era Maya, con un sorriso tirato sulle labbra…
-Vedi, siamo alla finale, quello è il team Urameshi…ti ricorda qualcosa…?-
-Si…un insignificante insetto da schiacciare…- rispose acida Shijinto, sorridendo. Anke Tenko sorrise…
-Sai, Toguro è riuscito ad uccidere Genkai…strano, erano nella stessa squadra 50 anni fa…- rispose quast’ultimo, poi lo scontro ebbe inizio e tutti taquero, attendendo la fine di quello stupido essere umano, del suo amico con la faccia allungata e dei demoni traditori.

Era stata dura ma finalmente ne avevano ucciso uno…solo che…erano tutti troppo stanchi…Yusuke pensò che ormai la loro fine era vicina…però…quel maledetto…aveva ucciso la vecchia, e doveva pagare. Stava per lanciarglisi contro per colpirlo con uno shot gun, che avrebbe posto fine alla sua energia, quando l’autoparlante sospese la gara per qualche istante…
Un demone, seduto in tribuna d’onore (?!) si alzò in piedi, Kuwabara potè udire qualche altro spettatore sussurrare –è Tenko!-
-Kurama!- chiamò, ma il demone-yoko lo zittì annuendo…Akane aveva parlato di lui e forse…era proprio lui che l’aveva rapita.
-Team Toguro! Un vostro componente è morto ed avete diritto ad una sostituzione!Propongo come riserva mia figlia…Shijinto!-
Toguro lanciò uno sguardo truce verso colui che aveva parlato, ma alla fine annuì, ed una donna con un lungo mantello scese nell’arena, mentre il coro dei demoni scandiva il suo nome – Shijinto –…Kurama credeva di averlo già sentito…
-bene ora combatterai tu contro qualcuno del team Urameshi, vediamo che sai fare- disse Toguro, la ragazza annuì e si tolse il mantello.
I capelli, nero corvino senza riflessi, morti, le inondavano la schiena, lasciata nuda da un abito scollato nero, sfrangiato, quasi ridotto a brandelli. Le braccia erano fasciate da lunghi guanti che non avevano le dita, gli occhi incorniciati di nero, lo sguardo vacuo, vuoto.
Akane.
Kurama indietreggiò, spaventato dalla ragazza che aveva davanti…era la stessa? La stessa Akane che conosceva lui?
-Cari membri del team Urameshi, avrete già conosciuto mia figlia, anche se credo…in altri vesti…propongo che sia lei a farvi fuori…-
Toguro, all’udire quest’ultima frase, scattò come una molla.
-Tenko!come osi!Io…-
-tu cosa?- disse calma Shijinto-Akane, senza voltarsi, poi stese la mano all’indietro e partì un colpo fortissimo che disintegrò la testa del demone.
-Mi stavi antipatico- sussurrò Akane, poi si mise a ridere –mi state tutti antipatici!- gridò, e uno a uno uccise tutti i membri del team Toguro...con una facilità estrema.
-bene, ora tocca a voi, insetti…- disse rivolta a Yusuke & Co.
Kuwabara si fece avanti per primo
-Mhm…tu?Vuoi morire per primo?Sembri il più gracilino di tutti!- ridacchiò Akane, ormai chiaramente fuori di sé, si avvicinò a Kuwabara e con un solo colpo lo mandò a tappeto, quindi lo uccise senza pietà…dopo di lui, fu la volta di Hiei…che morì quasi subito…
Yusuke e Kurama guardavano la scena, impietriti, mentre dallo stadio urla di triupudio si alzavano maestose. Era la volta di Yusuke.
-Urameshi, come preferisci morire?- chiese Akane, lanciando un reigan, Yusuke si preparò a riceverlo, ma nn sentì nulla…era forse morto?
Aprì piano gli occhi e qualcosa gli cadde addosso…Keiko…morta…
-Stupida donna!Voleva proteggerti?lei così gracile!Le sta bene!Ma adesso la raggiungerai!-
Yusuke, però…non sentiva…era inkazzato….molto inkazzato…
-Keikoooooooo!- urlò, mentre si lanciava contro Akane, e la colpiva in viso con un fortissimo shot gun.
Akane cadde a terra, si rialzò e si ripulì alla meglio il rivoletto di sangue che le usciva dalla bocca.
-Stronzo bastardo…- sibilò, poi lo colpì fortissimo, e decretò la sua fine…era rimasto solo Kurama adesso…
-Bene, tu capellone, credo proprio che ti farò a pezzetti…-

Tenko rideva a squarcia gola e anche Maya, superata l’ostilità iniziale verso Akane-Shijinto, rideva gaia.
-Ah! sta per uccidere anke il suo amante!- trillò, Tenko si zittì
-Non parlarmene…- disse –adesso è un bel guaio…- disse con voce grave
-Credi che LUI possa aversene a male?- chiese lei
-Credo proprio di si…- rispose lui tetro.

-Allora come vuoi morire?- chiese Akane a Kurama, ignorando che lui fosse io suo amore, il suo primo amante, colui a cui doveva la scoperta di quel sentimento che anima la vita degli esseri umani…
In quel momento, in lui vedeva colui che l’aveva distrutta, che la odiava, che l’aveva abbandonata.
-Akane…per favore torna in te…hai già fatto così tanto male…per favore…-
-Akane?Chi è?Ah…forse intendi la mia parte umana…beh…quella non esiste più sai?
Kurama provò una fitta al cuore…Akane nn esisteva più dunque?E tutto per colpa sua?
Come se gli avesse letto nel pensiero, Shijinto rise
-già…non esiste più, perché tu l’hai tradita…le hai spezzato il fragile cuore di essere umano…che pena gli esseri umani…soffrire tanto per una simile inezia…per un uomo! Gli uomini servono solo per procreare!Nient’altro!- terminò secca.
Poi partì all’attacco, Kurama si difendeva, ma il solo toccare il corpo di lei gli faceva tornare alla mente il ricordo di quella notte…e di quell’emozione…l’amava, inutile negarlo…l’amava.
Anche lui finì in breve al tappeto…ma nn se ne accorse…quella non era la sua Akane…
Tenko rise ancora, e questa volta anche Kurama potè udirlo.
-Sciocco!Vedi quanto è inutile l’amore?Tu ti stai facendo uccidere da questa donna, perché ti ricorda quella che ami!Ma lei nn esiste più!L’unico modo che hai di salvarla è…ucciderla!Che farai Kurama?La ucciderai?-
Minamino alzò lo sguardo, fiero, e disse
-Si, porrò fine alla sua esistenza terrena, se necessario, purchè sia libera di tornare quella che era…-
-E sei sicuro che lo voglia?-
Questa esclamazione fece infuriare Kurama…certo che lo voleva!Lei lo voleva!Di sicuro!O forse…la rabbia che lui provava era data dal fatto che sapeva, in fondo, che lei forse nn lo voleva davvero?
Una nube lo avvolse e riuscì a ritornare al suo aspetto di demone-Yoko (demone volpe)…
Gelo…
Akane, come colpita da un forte colpo, giaceva per terra boccheggiando, diceva solo ‘Kurama’…
Anke Tenko, che nel frattempo, era sceso nell’arena, guardava kurama con occhi sgranati…
-ma allora…- mormorò, poi svenne.
Maya si precipitò accanto al marito, e Kurama la fissò con occhio torvo, poi mormorò
-allora era tutto vero…tu…eri venuta solo ad uccidere me ed i miei amici?
Maya tacque, poi guardò Akane.
-Allora?Non fa nulla!Lui nn è nulla in confronto a te!Uccidilo! Vendica tuo padre!Fallo!-
Akane, già abbastanza nervosa, scoppiò, e urlando che nessuno poteva darle ordini, con un solo colpo finì la donna.
Poi, in preda ad una crisi isterica, cominciò a ridere, una risata sinistra…
-Akane…sei impazzita…- disse kurama guardandola, lei smise di ridere e con uno strano sogghigno sul viso lo guardò.
-preparati a morire…- continuò lui…
-Oh…ma mio caro…sarai tu a morire, comunque…!Il mio stupore era dovuto solo al fatto che eri tu il legendario demone volpe…cioè colui che avrei dovuto sposare…uccidendoti…mi farò un piacere…vivrò da amazzone, come ho sempre sognato!-
Kurama, in silenzio, fissava la ragazza…allora lei era la sua promessa sposa? Strano però…di solito nn si permetteva ad un demone Yoko di sposare un demone diverso, per preservare la specie…!
-So a cosa pensi…- continuò Akane –ma parti da un presupposto sbagliato, e fra poco capirai quale!-
detto questo rise ancora, una risata acuta, poi sparì in un fumo nero come la pece. Il cielo di fece plumbeo, e lampi e tuoni lo squarciavano…poco dopo la nube che avvolgeva Akane si dissolse, e per lo stupore a Kurama mancò il respiro…lei era…la…la principessa ereditaria del regno dei demoni Yoko…lei era…GENTA…

CAP. 6
“Demoni Yoko a confronto-sfida finale- ‘il desiderio della principessa’…”

L’arena, adesso piombata in un silenzio surreale, era gremita di gente. Sul campo di battaglia regnava una sensazione di morte, decine di cadaveri insanguinati giacevano in terra. Tenko era steso supino, svenuto, accanto a lui il cadavere di Maya e, poco più in la, quello di Yusuke, che abbracciava il corpo senza vita di Keiko.
Genta si trovava difronte a Kurama e lo fissava con sguardo fiero, cattivo, lui, sopreso, non era stato capace di dire nulla e adesso seguitava a guardarla, come se però il suo sguerdo l’attarversasse.
-Ti chiedi come mai, anche essendo figlia di Tenko, sono un demone Yoko, anzi la principessa dei demoni Yoko…- seguitò lei, che evidentemente voleva ancora divertirsi.
-Bene, vedi, quello lì steso, non è mio padre…io non ho padre. La mia natura umana odiava Tenko, perché era riuscito a fare di me una cosa che mi disgustava…un demone…adesso invece dovrei ringraziarlo, non ti pare?Già, ringraziamolo…- terminò secca, uno strano sguardo gioioso e folle le accendeva il viso, contorto in una smorfia che non lasciava presagire nulla di buono…si avvicinò a Tenko, che andava riprendendosi, e lo guardò negli occhi…Tenko tremeva spasmodicamente.
-Grazie papà- disse Genta, poi alzò lentamente una mano verso l’alto, e con una velocità sorprendente la riabbassò sull’uomo, troncandogli di netto la testa.
-Graziè- ripetè gridando, e rise, rise con quella sua risata malefica, rise tanto, rise però…a Kurama sembrava anche piangesse…probabilmente era una sua illusione, una sua speranza…che la vera Akane, quella che lui amava, fosse ancora viva in quel corpo che ora sembrava l’aberrazione dei dolci sentimenti che lui aveva provato…e provava ancora?No…era impossibile e lui lo sapeva, come sapeva che sarebbe perito. Genta era troppo forte anche per lui, e lui, in fondo, anche avendone la forza, non avrebbe avuto il coraggio di ucciderla, perché l’amava.
-bene adesso hai pensato abbastanza, Kurama. Non credi sia il momento di morire?- udì dire da lei, ma la sua voce veniva da lontano…molto lontano.
E le si lanciò contro, come in un ultimo disperato tentativo di farla ritornare quella che era.
Lo scansò, e lui ebbe l’impressione che avesse scansato anche il suo amore, anche la sua persona, decise perciò di fare sul serio, anche se non sarebbe servito a niente. E lei rideva…
Un urlo di tripudio si levò dallo stadio…era in favore di Genta, pensò Kurama, invece indistintamente udì gridare il suo nome…già, i demoni scandivano il suo nome, e lo incitavano ad uccidere quella ragazzina presuntuosa.
Lei, poi, tanto per cambiare, rideva di gusto, e incitava ancora di più i demoni a tifarle contro.
-Ma si, stupidi idioti, si!Gridate!Osannate questo demone prossimo alla morte stupidi!Dopo verrà amche il vostro turno!E allora mi ubriacherò del vostro sangue!-
A quest’affermazione tutti gli spettatori, inferociti, lasciarono i loro posti, e come una marea, invasero l’arena, scagliandosi contro il demone Yoko che li aveva insultati. La chiusero sotto il loro peso, oramai era impossibile vederla, mentre i demoni continuavano a gridare e picchiare…Kurama non sorrise, sapeva bene che, fra poco, lei sarebbe riemersa. E così fu, ad uno ad uno, tutti i demoni caddero, fin quando lei si mostrò, divertita, con in mano la testa di uno dei suoi assalitori.
Bevve il sangue che le colava sul braccio, lo bevve e sembrò trarre forza da esso, poi gettò lontano la testa e, rivoltasi ancora una volta a quello che era il suo promesso tuonò, con occhi di fuoco
-Adesso mi sono stancata, è venuto il tuo turno.-
Poi scomparve, ma Minamino sapeva dove sarebbe ricomparsa. Esattamente dietro di lui.
-Ciao Kurama- udì prima che un lancinante dolore si propagasse per il suo corpo, cadde in ginocchio ma nn era morto, nn ancora.
Rialzandosi portò una mano alla ferita e, imbevutala del suo sangue, usò le sue ultime energie per lanciare la maledizione Yoko, non avrebbe voluto farlo, e, tralaltro, era un grosso azzardo, però era l’unica arma che aveva ancora in mano.
Lasciò che il suo nemico gli si avvicinasse e poi lo toccò, e lo sporcò di sangue, senza che lui se ne accorgesse.
-Potrai uccidermi, Genta- biascicò –ma morirò dissanguato, non ti lascerò mai bere il mio sangue!-
-Ah si?Guarda, lo berrò con te ancora in vita, Kurama, così ti renderai conto della mia forza-
Detto questo genta si avvicinò a Kurama e, lesta, gli staccò un dito dalla mano, che poi si portò alle labbra.
-Alla tua salute!!!- disse, prima di leccare il sangue che usciva dalla ferita.
Minamino sorrise.
-Bene, io morrò ma tu verrai via con me- sussurrò prima che la vita, quella poca che era rimasta, si spegnesse come una debole luce in preda al forte vento.
Genta lo guardò stralunata, ma questa volta nessuna risata uscì dalla sua bocca sporca di sangue. La maledizione Yoko!Come era stata stupida a farsi fregare così!
Se bevi il sangue di colui che ti ha lanciato la maledizione sei destinato a morte certa…per un attimo si chiese se, in realtà, la sua parte umana che credeva morta non l’avesse obbligata a bere e a farsi uccidere.

Come vedi tutti devono morire, Genta, anche tu…tu che mi hai privato dell’amore, della vita.
Non sei degna di vivere, sono felice che sia stato proprio il mio Kurama ad ucciderti. Perché mi hai impedito di vivere? Perché hai voluto venire alla luce? Solo per recare morte, distruzione, buio? Cos’è un mondo senza luce, Genta, cos’è una vita senza amore?
Dovrei odiarti ma ti compatisco, chiusa nella tua ottusa mentalità cattiva, una mentalità che non ti darà mai la possibilità di vivere davvero. Cosa credevi di fare? Credevi di vincere? Credevi di sconfiggermi? Qualche tempo fa ci saresti riuscita, ma adesso è diverso, adesso la forza ce l’ho eccome, anche se sono un piccolo ‘insetto’, come dici tu!!! Vuoi sapere cosa mi da la forza di vivere e di provarci sempre, anche fino alla morte?E’ l’amore, essere immondo, l’amore, un sentimento che ti è negato, e ti sarà negato per sempre. Io adesso rivedrò Kurama, tu invece? Tu vagherai per sempre in un abisso senza fine, e vivrai nel ricordo dei tuoi peccati, che non ti lasceranno tregua e ti tormenteranno per sempre.
Muori Genta…muori!E’ Akane che te lo ordina!

No!Piuttosto che vagare per sempre, lascerò che la mia anima muoia prima del mio corpo!Così sarai tu a morire con Kurama, sarai tu a dannarti eternamente con la maledizione!Si farò così! Addio stupida!

Un lampo, due, poi il corpo di Genta ridivenne quello di Akane. E Shijinto ridivenne Akane.
Kurama, morto, giaceva accanto a lei, che già stava per seguirlo…
Decise che, come lui, avrebbe tentato l’ultimo azzardo…che per metà gli era già riuscito.
Anche se Genta si era lasciata morire, Akane non aveva permesso al suo spirito si staccarsi da lei, cosìcchè, anche se morto, il suo spirito ancora era nel corpo della ragazza, che ne aveva, quindi, i poteri.
Richiamò a se tutta la forza dei demoni Yoko ed espresse il ‘desiderio della principessa’…

Ricorda Genta, quando sarai in fin di vita, potrai salvarti usando il ‘desiderio della principessa’, un potere concesso a te sola…
La principessa dei demoni Yoko, infatti, può esprimere un desiderio, in punto di morte del corpo materiale, che le costerà la sua natura di demone…

-Io voglio…che tutti vivano di nuovo…che tutti tranne Maya, Tenko e Genta, tornino in vita…-

ricorda però…non avrai più nessun potere dopo…ricorda…sarai un semplice essere umano…

-Sarò un semplice essere umano…lo sarò…per amore di Kurama…
\òOò --->epilogo--->òOò /
Aprì gli occhi, azzurri come il cielo, e chiuse i pugni, salutando così per la prima volta il mondo. La madre, alla quale era stato messo in braccio poco dopo la nascita, gli sembrava, di primo acchito, molto bella.
Anche quella che adesso lo guardava, e che avevano chiamato Keiko, era bella, e lui era molto felice.
Cercò di esprimere la sua meraviglia davanti a tutta quella bellezza, ma dalla sua piccola bocca uscì un solo verso, che però sembrò piacere tanto a quelle due donne.
Non capiva perché, poi, visto che era una cosa senza senso…ma si sa, le donne sono strane…un momento…lui come faceva a saperlo? Decise che non gli importava, lo sapeva e basta.
Avrebbe voluto omaggiare le donne con un fiore…ma non sapeva ancora generarli…avrebbe dovuto insegargli papà!
Intanto quella che si chiamava ‘Keiko’ lo aveva preso in braccio e aveva aiutato la mamma ad alzarsi, adesso stavano andando nell’altra stanza…ma perché?!Lui aveva sonno e voleva dormire e mangiare steso su sua mamma!Non aveva voglia di passeggiare!Cominciò a piangere, ma nessuno ne capì il perché. Decise quindi che avrebbe imparato al più presto a parlare…

La porta si aprì piano, Hiei potè vedere l’emozione negli occhi dell’amico Kurama.
Kuwabara e Yusuke, poggiati al muro, si mossero all’istante, all’udire il rumore della porta prima e il vagito del bambino poi.
Keiko uscì, con il piccolo in braccio, seguita da Akane, che si muoveva a stento, avendo partorito qualche ora prima.
Kurama andò incontro al figlio e alla moglie, con gli occhi pieni di lacrime, e li abbracciò. Il bambino aveva smesso di piangere e si baloccava con una ciocca dei capelli di Keiko, Kurama lo prese in braccio e si avvicinò ad Akane. Dopo averla baciata glielo mise in braccio.
-Ti amo- le sussurrò, lei piangeva…poi rise, con la sua risata dolce, magnifica. L’abbracciò più forte.
-Lo stritolerai!- disse lei a metà fra il divertito e il preoccupato.
-E’ tuo figlio, Akane, ed è forte come te…- disse lui, poi la baciò ancora.
Yusuke abbracciò Keiko e, senza preavviso, la voltò a se e la bacio, un bacio che entrambi sognavano da tanto.
-Dovremmo farlo anche noi una volta o l’altra- le disse nell’orecchio.
Lei avvicinò le sue labbra a quelle di lui, sospirandoci contro, e disse con voce fievole –un bambino?-
Yusuke arrossì.

|||1FiNE;fIn;ThE enD1|||
  
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