*Attenzione!*
Questa non è la solita ff smielata su “She”. Qui si parla di
amore, quello vero, il più grande che Billie Joe abbia mai provato e mai
proverà. Mi raccomando, leggete fino in fondo (se no non capirete chi è She).
Indovina Chi.
-[She]-
(-Non
poteva crederci.
Finalmente
ce l’aveva fatta.
Dopo
tanta attesa avrebbe finalmente potuto fargli tutte le domande che voleva.
Il
problema, ora, era trovare il coraggio di suonare quel campanello.-)
Stavi per suonare il campanello ma lui ti precedette
aprendo la porta.
Una maglietta rigorosamente nera combinata con una
cravatta rossa allentata.
Capelli neri scompigliati, forse un po’ lunghi.
Occhi simili a una foresta fitta e intricata, tutta da
scoprire.
Billie
Joe Armstrong.
Lui ti vide e t'invitò a entrare.
Eri lì perché il tuo capo ti aveva chiesto di scrivere un
articolo su una canzone dei Green Day a tua scelta.
Così chiamasti subito il manager della band e
organizzasti un incontro, ed eccoci qui.
Tu, lui e un miliardo di domande.
Vi sedeste uno di fronte all’altro.
Lui sul divano, tu sulla poltrona.
Lui continuava a evitare il tuo sguardo e tu, facendo
violenza su te stessa, afferrasti il tuo quaderno e tirasti fuori quella poca
voce che avevi in gola.
-Vogliamo
cominciare?-
Lui annuì senza mai guardarti negli occhi.
Era palesemente annoiato.
Mentre gli illustravi la situazione, il suo comportamento
cambiò.
Ora era scocciato.
Cosa aveva di orribile la canzone che avevi scelto?
-Ottima
scelta, She è una canzone a cui sono molto legato.-
Ti disse mentre si sdraiava sul divano.
Sembravate a una seduta psichiatrica.
-Immagino
che prima di venire qua tu ti sia documentata sulla canzone e che sappia
perfettamente tutto su di essa, quindi perché sei venuta qua a pormi domande di
cui sai già la risposta?-
Era vero.
Non volevi trovarti impreparata così avevi cercato tutte
le informazioni possibili.
Quante volte avevi letto quel testo.
Quante volte l’avevi ascoltato.
Quante volte avevi trovato rifugio nelle sue parole.
Però una domanda rimaneva.
-Hai
ragione, completamente. Mi sono documentata sulla canzone e posso dire di
sapere quasi tutto ma con tutte le mie informazioni a disposizione non sono
riuscita a trovare risposta a una domanda.-
Billie Joe s’irrigidì a quelle parole, ma si rilasso
subito dopo.
Tu, però, non avevi ancora finito.
-La
canzone parla di questa “She” e la descrive in modo sublime. Dalle mie
informazioni si direbbe che è dedicata a tua moglie Adrienne ed è a lei che ti
sei ispirato. É veramente così?-
Con un movimento secco si mise a sedere e ti guardò negli
occhi.
Avevi infranto la barriera che vi divideva, ora era solo
questione di fare domande giuste.
-Come
mai non credi che sia dedicata a lei e che lei non sia “She”?-
Ti chiese, come se stesse
cercando di capire se eri in grado di scoprire la verità.
-Bè…
ecco… quando l’hai scritta tu e Adrienne vi eravate lasciati per un breve
periodo, questo a fatto insorgere in me il dubbio.-
Finalmente ti sorrise.
Divertito, curioso e… sereno?
-In
effetti hai ragione, non mi sono ispirato a lei per scriverla anche se
rispecchia un po’ il suo carattere.-
Fece una risata.
Subito ti venne spontaneo sorridere, questo era il tipo
d’incontro che speravi.
-Allora
chi è She?-
Lui ti guardò fissa negli occhi e il suo sorriso divenne un
ghigno.
-Prova
a pensarci. Il testo, le parole, il ritmo, tutto porta a Lei.-
E questo cosa voleva dire?
Poi non dovevi essere tu a fare le domande?
Accidenti! Billie Joe era proprio un mistero.
Lo guardavi mentre si divertiva a vedere la tua faccia
però, al contrario delle apparenze, sembrava quasi… speranzoso.
-Non
capisco…-
-Io
non ti posso aiutare-
-Come
no?-
-Facciamo
così. Ti propongo un accordo, tu mi potrai fare solo tre domande dopo mi dovrai
dare la tua risposta e ricordati che una l’hai già usata quindi te ne rimangono
due.-
Cosa? Solo due domande?
-Allora? Ci stai?-
Ti chiese con tono di sfida.
Accidenti, non doveva andare così!
Tanto cosa avevi da perderci?
-Affare
fatto Armstrong!-
Non ti saresti fatta fregare, no.
Saresti stata tu a fregare Billie Joe e a scoprire
l’identità di She.
Il problema era come.
Lui sfoderò di nuovo il suo ghigno e si mise comodo sul
divano.
-Sono
pronto, fammi pure le tue domande.-
Ok, dovevi mantenere la calma, pensasti alle domande
giuste, ne avevi solo due.
Dunque, per ora una possibile She era Adrienne…
Potevi chiedere a lei!
-Mi
dispiace Billie Joe ma ora devo andare e sappi che quando tornerò avrò scoperto
chi è She.-
Lui rise a quell'affermazione.
Doveva ammetterlo, sapevi il fatto tuo.
-D’accordo… detective-
Decidesti di lasciare correre quella battuta e ti
dirigesti verso giardino di casa Armstrong, dove avresti trovato Adrienne
Nesser, la moglie di quello scemo sdraiato sul divano.
Lei stava dando l’acqua ai fiori mentre Joey e Jake, i
suoi figli, giocavano a calcio.
-Joey, Jake! Attenti
con quel pallone, non deve finire dentro i vasi!-
Gridò la donna che come risposta ricevette un “sì mamma”
non molto convinto.
-Signora
Nesser?-
Domandasti distraendola.
-Salve
lei è la reporter che deve intervistare mio marito giusto? Molto piacere.-
Rimanesti stupita dalla cortesia di quella donna.
-Ma
non chiamarmi signora Nesser, preferisco Adrienne o Adie.-
Disse sorridendo e tu ricambiasti.
-Se
non le dispiace vorrei farle qualche domanda.-
Lei felice di tutta quell'attenzione rispose di sì e
t'invitò a sederti.
-Stavo
parlando con suo marito della canzone She.-
Il suo sorriso aumentò ancora di più sentendo il nome
della canzone.
-Volevo
chiederle…-
-Se
io sono She, vero?-
Ti anticipò per poi scoppiare a ridere.
Cosa aveva di tanto divertente quella domanda?
-Ti
dico subito che non sono io, non potrei mai competere con Lei-
Quindi Adrienne conosceva She.
-Per
quanto lui mi ami non mi amerà mai quanto Lei. Ho imparato ad accettarlo-
Una vecchia fiamma! Ma certo!
Eri a cavallo.
Però ti sembrava strano che lei non fosse gelosa.
-Mi
scusi ma non è gelosa?-
A quella domanda rise ancora di più e si tenne stretta la
pancia.
-Oh
no, assolutamente. Non cambierebbe niente e poi devo dire che è impossibile
odiarla.-
Questa She era davvero così adorabile?
Stavi per farle un’altra domanda ma un forte rumore vi
fece voltare.
-Il
mio vaso! Joseph Marciano e Jacob Danger adesso ve la vedete con me!-
Mentre la donna incavolata si dirigeva verso i poveri
figli, tu decidesti che era tempo di rientrare.
Avevi la seconda domanda per Billie Joe.
Tornasti nel salotto e lui era lì.
Quasi ti stesse aspettando.
-Non
invidio per niente i miei figli. Spero solo che Joey si ricordi di fare gli
occhi da cucciolo bastonato o se no se la vedranno brutta.-
Decretò prima di lasciarsi scappare uno sbuffo divertito.
-Su
avanti, aspetto le tue domande-
Ti sedesti di nuovo sulla poltrona.
-She
è una tua ex ragazza?-
Lui ti guardò pensando bene come risponderti.
-Non
necessariamente She deve essere una ragazza.-
E questo cosa voleva dire?
Stavi per aprire bocca ma lui ti fermò.
-Attenta
a quello che dici, hai solo una domanda-
Tu lo fissasti cercando qualche informazione ma notasti
solo una cosa.
Non stava cercando di fregarti, voleva seriamente
aiutarti.
Così, senza dire una parola, uscisti dalla casa salutando
con la mano.
Percorresti tutto il vialetto ed entrasti in macchina.
Non
per forza She deve essere una ragazza.
Continuavi a ripeterti quella frase.
Mentalmente creasti una lista delle persone più importanti
per il cantante nel periodo quando aveva scritto quella canzone.
Chi non era una ragazza ma era importante per Billie Joe?
Ti tirasti una pacca sulla fronte.
Come avevi fatto a non pensarci!
Frugasti nella borsa alla ricerca di un foglietto e, dopo
averne letto il contenuto, accendesti la macchina e partisti a tutta birra.
Appena finisti di parcheggiare, ti fiondasti a suonare il
campanello.
Una bellissima donna ti aprì la porta.
-Salve
lei è Brittney Cade? Stavo cercando suo marito, è in casa?-
Lei ti fece un sorriso prima di risponderti.
-Mike
è nel giardino sul retro con Trè.-
Perfetto! Due piccioni con una fava, meglio di così non
poteva andare.
La ringraziasti e andasti verso il giardino.
Se She poteva non essere una donna perché non un uomo?
Quando arrivasti sul retro, facesti fatica a trattenere
un espressione accigliata.
Quei due si stavano rincorrendo gridando “ce l’hai!” ogni
volta che si toccavano.
Per di più si stavano divertendo un mondo.
-Mi
dispiace interrompervi ma dovrei parlarvi.-
I due si girarono e ti guardarono.
-Billie
Joe ci aveva avvisato del tuo arrivo, detective-
Disse sghignazzando Mike.
Come faceva Armstrong a sapere che saresti venuta qua?
-Sì,
ma si era dimenticato di dirci che eri una gnocca.-
Concluse Trè scoppiando a ridere seguito da Mike.
Avevi appena avuto la conferma che erano proprio loro.
Cosa potevi aspettarti da Trè Cool e da Mike Dirnt?
-Visto
che sapete già tutto salto l’introduzione e passo alle domande.-
-Si,
signorina!-
Risposero quei due pazzi unendo i piedi e mettendosi una
mano sulla fronte.
Ti scappò un sorriso mentre ti sedevi.
Dovevi ammettere che erano proprio simpatici, più di
quanto ti eri immaginata.
-Andrò
subito al sodo. Uno di voi due è She?-
Loro si guardarono per poi scoppiare a ridere e piegarsi
in due.
Ok, quello era sicuramente un no.
-Noi
non siamo She, non possiamo esserlo.-
Disse Trè con il fiato corto per la risata.
-Già,
perché anche noi siamo innamorati di She.-
Anche loro?
-Senza
di Lei non saremmo tutti e tre insieme.-
Rispose Mike per poi continuare.
-I
Green Day non sarebbero mai esistiti.-
Com'era possibile?
Era stata Lei a unirli?
-Da
quanto la conoscete?-
Chiedesti senza perdere la speranza.
-Io
la conosco fin da piccolo, più il tempo passava più l’amore per Lei cresceva.-
Disse Trè con uno sguardo trasognato.
-Io
la conoscevo già, però era una cosa più blanda. È stato Billie Joe a farmi
innamorare di lei.-
Dichiarò Mike sorridendo.
Ok, ora eri nella confusione più totale.
Alzasti lo sguardo e li fissasti implorante.
-Scusa
piccola ma più di così non ti possiamo aiutare.-
Cercò di rincuorarti Trè con un sorriso tirato.
Tu ti alzasti sconsolata e, dopo averli ringraziati, ti
dirigesti verso la macchina.
Il viaggio di ritorno fu più tranquillo e meno
frettoloso.
Arrivata davanti casa di Billie Joe suonasti il
campanello con già la domanda in mente.
-Allora,
hai già pronta la terza e ultima domanda? Dopo di quella mi dovrai dare la
risposta.-
Ti ricordò lui.
Eravate seduti in salotto e tu ti torturavi le dita
chiedendoti se era la domanda giusta.
Non potevi saperlo con certezza ma era l’unica che potevi
fargli.
-Chi
ti ha fatto conoscere She?-
Lui ti guardò e fece un mezzo sorriso, forse un po’
amaro.
Il suo sguardo fuggiva da te e si appoggiava nel vuoto.
Non sapevi come interpretare quel comportamento.
Non ti stava ignorando come all’inizio, né cercava di
prenderti in giro.
-Me
l’ha fatta conoscere mio padre.-
Un brivido ti percorse la schiena.
Suo padre, Andy
Armstrong.
Ecco il perché di quello sguardo. Volevi scusarti, ma lui
fu più veloce di te.
-Me
l’ha lasciata in eredità, era un suo dono.-
Disse sorridendo.
Questa volta non era amaro, solo sereno.
-Mi…
mi dispiace.-
Sussurrasti sentendoti colpevole.
-E
di cosa? Di avermi fatto ricordare mio padre?-
Alzasti la testa a guadarlo.
-Mio
padre non era un malato di cancro. Mio padre era un musicista jazz, mio padre
era quello che mi portava al parco, mio padre era quello che mi ascoltava a
suonare, mio padre era quello che mi accoglieva con un sorriso quando tornavo a
casa. Solo questo. È così che voglio ricordarlo.-
Eri sbalordita da quelle parole.
Le aveva dette velocemente, con un tono misto di rabbia e
serenità.
Avevi sempre stimato Billie Joe per la sua voglia di
lottare e di dire sempre la sua.
Ora lo facevi ancora di più.
Era davvero una persona speciale.
-Tornando
a noi... Allora, sai dirmi chi è She?-
È vero! Stavi quasi per dimenticare il tuo obiettivo.
Lui ti guardava mentre riflettevi, ma non stavi
concludendo niente.
-
Devo rifletterci ancora un po’. Posso pensarci?.-
Lui annuì con la testa e tu imboccasti la porta.
Camminavi.
Camminavi e pensavi.
La macchina l’avevi lasciata dov’era, una passeggiata era
la cosa migliore.
Ti sedesti su una panchina a lato del marciapiede.
Pensa,
pensa! Continuavi a ripeterti.
Ma niente, nessuna idea.
Sbuffasti, eri nervosa.
Quanto avresti voluto qualcosa da strimpellare.
Il vento mosse i tuoi capelli e le foglie di un albero
vicino ti caddero ai piedi.
Chiudesti gli occhi e ti abbandonasti al fruscio
dell’aria.
Quel suono ti stava rilassando.
Finalmente riuscisti a riflettere a mente aperta, senza
costrizioni.
Un fulmine, un lampo, un brivido, ti passò per tutto il
corpo.
Dalla pelle al cuore.
Come avevi fatto a non pensarci.
Eri stata stupida, eri stata ceca.
A causa di questo, ora stavi correndo come una pazza.
Il
testo, le parole, il ritmo, tutto porta a Lei.
Per
quanto lui mi ami non mi amerà mai quanto Lei.
Non
necessariamente She deve essere una ragazza.
Senza
di Lei non saremmo tutti e tre insieme.
Già,
perché anche noi siamo innamorati di She.
Me
l’ha lasciata in eredità, era un suo dono.
Allora, sai dirmi chi è She?
Con il fiatone e le mani tremanti, ti accingevi a suonare
il campanello ma la porta era già aperta.
Ti stava aspettando?
Tu non ti lasciasti sfuggire l’occasione e corresti
dentro, sapevi già dove trovarlo.
Lui era lì sul divano e ti guardava.
Non volesti neanche sederti.
-Billie
Joe io…-
Volevi dirlo, volevi gridarlo al mondo ma lui ti fermò.
Si mise un dito sulla bocca e ti sorrise indicandoti la
poltrona.
Tu ti accasciasti e prendesti fiato mentre lo osservavi
allontanarsi.
Subito dopo tornò con una chitarra in mano, la sua Blue.
Si sedette sul divano e cominciò a suonare.
Quelle note ti fecero spalancare gli occhi.
Rilassasti i muscoli contratti e chiudesti gli occhi, lasciandoti
cullare dalla voce di Billie Joe.
Per quante volte tu l’avessi sentita, era diversa, aveva
un significato diverso.
Perché
ora comprendi.
Perché
ora sai.
She...
She screams in silence
A sullen riot penetrating through her mind
Wait for a
sign
To smash the silence with the brick of self-control
Lei...
Lei urla in silenzio
Un’astiosa rivolta penetra nella sua mente
Aspe-tando un segno
Per frantumare il silenzio con il mattone dell’auto-controllo.
Are you locked
up in a world
Thats been planned out for you?
Are you feeling like a social tool without a use?
Sei chiusa a chiave in un mondo
Che è stato progettato per te
Ti senti come uno strumento sociale senza un uso.
Scream at me
until my ears bleed
I'm taking heed just for you
Urlami addosso finché mi sanguinano le orecchie.
Sto facendo attenzione solo per te
She...
She's figured out
All her doubts were someone else's point of view
Walking up this time
To smash the silence with the brick of self-control
Lei..
Lei è calcolata
Tutti i suoi dubbi erano il punto di vista i qualcun altro.
Svegli-andoti stavolta
Per fracassare il silenzio con il mattone dell’auto-controllo.
Apristi gli occhi velati dalla felicità e fissasti Billie
Joe.
Lui ti sorrideva sereno.
She
non è nient’altro che la Musica.
***Angolino della squinternata***
Visto che era tanto che non postavo (ma se per il mio
compleanno hai postato una ff! ndB) dettagli U.U
Questa ff l’avevo scritta tempo fa ma non mi convinceva
così l’ho riscritta completamente per poi accorgermi che prima era molto
meglio. Il frutto di tutto questo inutile lavoro è proprio questa fan fiction.
Avrete sicuramente notato che la ragazza che intervista
Billie Joe non viene assolutamente descritta e non si sa neanche il suo nome. È
stata una scelta stilistica.
Ho fatto così in modo che tutti noi possiamo immedesimarci
in lei e fare finta, almeno per poco, di aver intervistato Billie Joe, di aver
conosciuto Mike e Trè e di aver scoperto il mistero di She! (che bello… ndB) tu
sempre entusiasmo zero, eh?
Spero che vi sia piaciuta e che abbiate capito il vero
significato di queste dodici pagine word. Spero anche che non siate delusi, in
verità non era chissà chi ma semplicemente Lei. Non potrei farne a meno.
Ma basta con queste quisquiglie e passiamo alle risposte
ai commenti della mia precedente ff: Tutto Sotto Le Stelle
Mariens: ti mando un bacione virtuale! Ormai non
posso più fare a meno dei tuoi commenti, dei tuoi consigli. Grazie, sei una
sorella. La fiducia… ehhhh sai che non è semplice XDXD quanto abbiamo passato a
discutere su questo? Come fa Trè a fumarsi la lattuga ha un'unica risposta: Trè
può fare qualsiasi cosa!!!XDXD Thank you (non saprei proprio come esprimermi
meglio)
skye182cla: fantastica? La mia ff? *si guarda
intorno* Grazieeeee. Mi hai fatto felice dicendomi che ti sono arrivate delle
emozioni, ho sempre paura di scrivere qualcosa che non colpisca, che non
rimanga. Mi è piaciuto un sacco il tuo
commento (non è affatto un trattato di storia di Tito Livio XDXD) Grazie
ancora.
ladywho: mi commenti anche questa? *va in
visibilio* Sono contenta che la mia ff ti abbia fatto effetto (è la stessa cosa
che mi succede quando leggo le tue storie). Mi dispiace tantissimo che tu abbia
provato quella sensazione… non lo augurerei a nessuno. Sono contenta solo per
il fatto che ti sia arrivata al cuore. Bi si sta diffondendo… MWHAHAHA. Ciao!
GirlJackson: Grazie infinite per il tuo
commento che, seppur piccolo, mi ha fatto tantissimo piacere. Grazie per aver
espresso la tua opinione.
In oltre ringrazio Mary17 perché mette sempre le mie
storie tra i preferiti.
Certamente non mi dimentico di chi segue, chi preferisce
e chi legge.
Grazie, grazie e ancora grazie.
See you soon!