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Autore: ginnyx    19/02/2010    12 recensioni
Tutti conoscerete la canzone She, giusto? Sapete anche a chi si è ispirato Billie Joe per scriverla? Sapete chi è VERAMENTE She? Bè, se avete tempo e voglia di ascoltare, ho una storia da raccontarvi... *****Attenzione***** Questa non è una delle solite ff smielate su She. No questa storia parla del Vero amore di Billie Joe. Quello che non smetterà mai di ardere. Non sono presenti pairing in questa storia, per lo meno, non sono rilevanti.
Genere: Generale, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'All World In Your Hands'
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Indovina Chi- (She)

*Attenzione!*

Questa non è la solita ff smielata su “She”. Qui si parla di amore, quello vero, il più grande che Billie Joe abbia mai provato e mai proverà. Mi raccomando, leggete fino in fondo (se no non capirete chi è She).

 

Indovina Chi.

-[She]-

 

 

(-Non poteva crederci.

Finalmente ce l’aveva fatta.

Dopo tanta attesa avrebbe finalmente potuto fargli tutte le domande che voleva.

Il problema, ora, era trovare il coraggio di suonare quel campanello.-)

 

Stavi per suonare il campanello ma lui ti precedette aprendo la porta.

Una maglietta rigorosamente nera combinata con una cravatta rossa allentata.

Capelli neri scompigliati, forse un po’ lunghi.

Occhi simili a una foresta fitta e intricata, tutta da scoprire.

Billie Joe Armstrong.

 

Lui ti vide e t'invitò a entrare.

Eri lì perché il tuo capo ti aveva chiesto di scrivere un articolo su una canzone dei Green Day a tua scelta.

Così chiamasti subito il manager della band e organizzasti un incontro, ed eccoci qui.

Tu, lui e un miliardo di domande.

Vi sedeste uno di fronte all’altro.

Lui sul divano, tu sulla poltrona.

Lui continuava a evitare il tuo sguardo e tu, facendo violenza su te stessa, afferrasti il tuo quaderno e tirasti fuori quella poca voce che avevi in gola.

-Vogliamo cominciare?-

 

Lui annuì senza mai guardarti negli occhi.

Era palesemente annoiato.

Mentre gli illustravi la situazione, il suo comportamento cambiò.

Ora era scocciato.

Cosa aveva di orribile la canzone che avevi scelto?

-Ottima scelta, She è una canzone a cui sono molto legato.-

Ti disse mentre si sdraiava sul divano.

Sembravate a una seduta psichiatrica.

-Immagino che prima di venire qua tu ti sia documentata sulla canzone e che sappia perfettamente tutto su di essa, quindi perché sei venuta qua a pormi domande di cui sai già la risposta?-

Era vero.

Non volevi trovarti impreparata così avevi cercato tutte le informazioni possibili.

Quante volte avevi letto quel testo.

Quante volte l’avevi ascoltato.

Quante volte avevi trovato rifugio nelle sue parole.

Però una domanda rimaneva.

-Hai ragione, completamente. Mi sono documentata sulla canzone e posso dire di sapere quasi tutto ma con tutte le mie informazioni a disposizione non sono riuscita a trovare risposta a una domanda.-

Billie Joe s’irrigidì a quelle parole, ma si rilasso subito dopo.

Tu, però, non avevi ancora finito.

-La canzone parla di questa “She” e la descrive in modo sublime. Dalle mie informazioni si direbbe che è dedicata a tua moglie Adrienne ed è a lei che ti sei ispirato. É veramente così?-

Con un movimento secco si mise a sedere e ti guardò negli occhi.

Avevi infranto la barriera che vi divideva, ora era solo questione di fare domande giuste.

-Come mai non credi che sia dedicata a lei e che lei non sia “She”?-

 Ti chiese, come se stesse cercando di capire se eri in grado di scoprire la verità.

-Bè… ecco… quando l’hai scritta tu e Adrienne vi eravate lasciati per un breve periodo, questo a fatto insorgere in me il dubbio.-

Finalmente ti sorrise.

Divertito, curioso e… sereno?

-In effetti hai ragione, non mi sono ispirato a lei per scriverla anche se rispecchia un po’ il suo carattere.-

Fece una risata.

Subito ti venne spontaneo sorridere, questo era il tipo d’incontro che speravi.

-Allora chi è She?-

Lui ti guardò fissa negli occhi e il suo sorriso divenne un ghigno.

-Prova a pensarci. Il testo, le parole, il ritmo, tutto porta a Lei.-

E questo cosa voleva dire?

Poi non dovevi essere tu a fare le domande?

Accidenti! Billie Joe era proprio un mistero.

Lo guardavi mentre si divertiva a vedere la tua faccia però, al contrario delle apparenze, sembrava quasi… speranzoso.

-Non capisco…-

-Io non ti posso aiutare-

-Come no?-

-Facciamo così. Ti propongo un accordo, tu mi potrai fare solo tre domande dopo mi dovrai dare la tua risposta e ricordati che una l’hai già usata quindi te ne rimangono due.-

Cosa? Solo due domande?

-Allora? Ci stai?-

Ti chiese con tono di sfida.

Accidenti, non doveva andare così!

Tanto cosa avevi da perderci?

-Affare fatto Armstrong!-

Non ti saresti fatta fregare, no.

Saresti stata tu a fregare Billie Joe e a scoprire l’identità di She.

Il problema era come.

 

Lui sfoderò di nuovo il suo ghigno e si mise comodo sul divano.

-Sono pronto, fammi pure le tue domande.-

Ok, dovevi mantenere la calma, pensasti alle domande giuste, ne avevi solo due.

Dunque, per ora una possibile She era Adrienne…

Potevi chiedere a lei!

-Mi dispiace Billie Joe ma ora devo andare e sappi che quando tornerò avrò scoperto chi è She.-

Lui rise a quell'affermazione.

Doveva ammetterlo, sapevi il fatto tuo.

-D’accordo… detective-

Decidesti di lasciare correre quella battuta e ti dirigesti verso giardino di casa Armstrong, dove avresti trovato Adrienne Nesser, la moglie di quello scemo sdraiato sul divano.

Lei stava dando l’acqua ai fiori mentre Joey e Jake, i suoi figli, giocavano a calcio.

-Joey, Jake! Attenti con quel pallone, non deve finire dentro i vasi!-

Gridò la donna che come risposta ricevette un “sì mamma” non molto convinto.

-Signora Nesser?-

Domandasti distraendola.

-Salve lei è la reporter che deve intervistare mio marito giusto? Molto piacere.-

Rimanesti stupita dalla cortesia di quella donna.

-Ma non chiamarmi signora Nesser, preferisco Adrienne o Adie.-

Disse sorridendo e tu ricambiasti.

-Se non le dispiace vorrei farle qualche domanda.-

Lei felice di tutta quell'attenzione rispose di sì e t'invitò a sederti.

-Stavo parlando con suo marito della canzone She.-

Il suo sorriso aumentò ancora di più sentendo il nome della canzone.

-Volevo chiederle…-

-Se io sono She, vero?-

Ti anticipò per poi scoppiare a ridere.

Cosa aveva di tanto divertente quella domanda?

-Ti dico subito che non sono io, non potrei mai competere con Lei-

Quindi Adrienne conosceva She.

-Per quanto lui mi ami non mi amerà mai quanto Lei. Ho imparato ad accettarlo-

Una vecchia fiamma! Ma certo!

Eri a cavallo.

Però ti sembrava strano che lei non fosse gelosa.

-Mi scusi ma non è gelosa?-

A quella domanda rise ancora di più e si tenne stretta la pancia.

-Oh no, assolutamente. Non cambierebbe niente e poi devo dire che è impossibile odiarla.-

Questa She era davvero così adorabile?

Stavi per farle un’altra domanda ma un forte rumore vi fece voltare.

-Il mio vaso! Joseph Marciano e Jacob Danger adesso ve la vedete con me!-

Mentre la donna incavolata si dirigeva verso i poveri figli, tu decidesti che era tempo di rientrare.

Avevi la seconda domanda per Billie Joe.

 

Tornasti nel salotto e lui era lì.

Quasi ti stesse aspettando.

-Non invidio per niente i miei figli. Spero solo che Joey si ricordi di fare gli occhi da cucciolo bastonato o se no se la vedranno brutta.-

Decretò prima di lasciarsi scappare uno sbuffo divertito.

-Su avanti, aspetto le tue domande-

Ti sedesti di nuovo sulla poltrona.

-She è una tua ex ragazza?-

Lui ti guardò pensando bene come risponderti.

-Non necessariamente She deve essere una ragazza.-

E questo cosa voleva dire?

Stavi per aprire bocca ma lui ti fermò.

-Attenta a quello che dici, hai solo una domanda-

Tu lo fissasti cercando qualche informazione ma notasti solo una cosa.

Non stava cercando di fregarti, voleva seriamente aiutarti.

Così, senza dire una parola, uscisti dalla casa salutando con la mano.

Percorresti tutto il vialetto ed entrasti in macchina.

Non per forza She deve essere una ragazza.

Continuavi a ripeterti quella frase.

Mentalmente creasti una lista delle persone più importanti per il cantante nel periodo quando aveva scritto quella canzone.

Chi non era una ragazza ma era importante per Billie Joe?

Ti tirasti una pacca sulla fronte.

Come avevi fatto a non pensarci!

Frugasti nella borsa alla ricerca di un foglietto e, dopo averne letto il contenuto, accendesti la macchina e partisti a tutta birra.

Appena finisti di parcheggiare, ti fiondasti a suonare il campanello.

Una bellissima donna ti aprì la porta.

-Salve lei è Brittney Cade? Stavo cercando suo marito, è in casa?-

Lei ti fece un sorriso prima di risponderti.

-Mike è nel giardino sul retro con Trè.-

Perfetto! Due piccioni con una fava, meglio di così non poteva andare.

La ringraziasti e andasti verso il giardino.

Se She poteva non essere una donna perché non un uomo?

Quando arrivasti sul retro, facesti fatica a trattenere un espressione accigliata.

Quei due si stavano rincorrendo gridando “ce l’hai!” ogni volta che si toccavano.

Per di più si stavano divertendo un mondo.

-Mi dispiace interrompervi ma dovrei parlarvi.-

I due si girarono e ti guardarono.

-Billie Joe ci aveva avvisato del tuo arrivo, detective-

Disse sghignazzando Mike.

Come faceva Armstrong a sapere che saresti venuta qua?

-Sì, ma si era dimenticato di dirci che eri una gnocca.-

Concluse Trè scoppiando a ridere seguito da Mike.

Avevi appena avuto la conferma che erano proprio loro.

Cosa potevi aspettarti da Trè Cool e da Mike Dirnt?

-Visto che sapete già tutto salto l’introduzione e passo alle domande.-

-Si, signorina!-

Risposero quei due pazzi unendo i piedi e mettendosi una mano sulla fronte.

Ti scappò un sorriso mentre ti sedevi.

Dovevi ammettere che erano proprio simpatici, più di quanto ti eri immaginata.

-Andrò subito al sodo. Uno di voi due è She?-

Loro si guardarono per poi scoppiare a ridere e piegarsi in due.

Ok, quello era sicuramente un no.

-Noi non siamo She, non possiamo esserlo.-

Disse Trè con il fiato corto per la risata.

-Già, perché anche noi siamo innamorati di She.-

Anche loro?

-Senza di Lei non saremmo tutti e tre insieme.-

Rispose Mike per poi continuare.

-I Green Day non sarebbero mai esistiti.-

Com'era possibile?

Era stata Lei a unirli?

-Da quanto la conoscete?-

Chiedesti senza perdere la speranza.

-Io la conosco fin da piccolo, più il tempo passava più l’amore per Lei cresceva.-

Disse Trè con uno sguardo trasognato.

-Io la conoscevo già, però era una cosa più blanda. È stato Billie Joe a farmi innamorare di lei.-

Dichiarò Mike sorridendo.

Ok, ora eri nella confusione più totale.

Alzasti lo sguardo e li fissasti implorante.

-Scusa piccola ma più di così non ti possiamo aiutare.-

Cercò di rincuorarti Trè con un sorriso tirato.

Tu ti alzasti sconsolata e, dopo averli ringraziati, ti dirigesti verso la macchina.

Il viaggio di ritorno fu più tranquillo e meno frettoloso.

Arrivata davanti casa di Billie Joe suonasti il campanello con già la domanda in mente.

 

-Allora, hai già pronta la terza e ultima domanda? Dopo di quella mi dovrai dare la risposta.-

Ti ricordò lui.

Eravate seduti in salotto e tu ti torturavi le dita chiedendoti se era la domanda giusta.

Non potevi saperlo con certezza ma era l’unica che potevi fargli.

-Chi ti ha fatto conoscere She?-

Lui ti guardò e fece un mezzo sorriso, forse un po’ amaro.

Il suo sguardo fuggiva da te e si appoggiava nel vuoto.

Non sapevi come interpretare quel comportamento.

Non ti stava ignorando come all’inizio, né cercava di prenderti in giro.

-Me l’ha fatta conoscere mio padre.-

Un brivido ti percorse la schiena.

Suo padre, Andy Armstrong.

Ecco il perché di quello sguardo. Volevi scusarti, ma lui fu più veloce di te.

-Me l’ha lasciata in eredità, era un suo dono.-

Disse sorridendo.

Questa volta non era amaro, solo sereno.

-Mi… mi dispiace.-

Sussurrasti sentendoti colpevole.

-E di cosa? Di avermi fatto ricordare mio padre?-

Alzasti la testa a guadarlo.

-Mio padre non era un malato di cancro. Mio padre era un musicista jazz, mio padre era quello che mi portava al parco, mio padre era quello che mi ascoltava a suonare, mio padre era quello che mi accoglieva con un sorriso quando tornavo a casa. Solo questo. È così che voglio ricordarlo.-

Eri sbalordita da quelle parole.

Le aveva dette velocemente, con un tono misto di rabbia e serenità.

Avevi sempre stimato Billie Joe per la sua voglia di lottare e di dire sempre la sua.

Ora lo facevi ancora di più.

Era davvero una persona speciale.

-Tornando a noi... Allora, sai dirmi chi è She?-

È vero! Stavi quasi per dimenticare il tuo obiettivo.

Lui ti guardava mentre riflettevi, ma non stavi concludendo niente.

- Devo rifletterci ancora un po’. Posso pensarci?.-

Lui annuì con la testa e tu imboccasti la porta.

 

Camminavi.

Camminavi e pensavi.

La macchina l’avevi lasciata dov’era, una passeggiata era la cosa migliore.

Ti sedesti su una panchina a lato del marciapiede.

Pensa, pensa! Continuavi a ripeterti.

Ma niente, nessuna idea.

Sbuffasti, eri nervosa.

Quanto avresti voluto qualcosa da strimpellare.

Il vento mosse i tuoi capelli e le foglie di un albero vicino ti caddero ai piedi.

Chiudesti gli occhi e ti abbandonasti al fruscio dell’aria.

Quel suono ti stava rilassando.

Finalmente riuscisti a riflettere a mente aperta, senza costrizioni.

Un fulmine, un lampo, un brivido, ti passò per tutto il corpo.

Dalla pelle al cuore.

Come avevi fatto a non pensarci.

Eri stata stupida, eri stata ceca.

A causa di questo, ora stavi correndo come una pazza.

 

Il testo, le parole, il ritmo, tutto porta a Lei.

 

Per quanto lui mi ami non mi amerà mai quanto Lei.

 

Non necessariamente She deve essere una ragazza.

 

Senza di Lei non saremmo tutti e tre insieme.

 

Già, perché anche noi siamo innamorati di She.

 

Me l’ha lasciata in eredità, era un suo dono.

 

Allora, sai dirmi chi è She?

 

Con il fiatone e le mani tremanti, ti accingevi a suonare il campanello ma la porta era già aperta.

Ti stava aspettando?

Tu non ti lasciasti sfuggire l’occasione e corresti dentro, sapevi già dove trovarlo.

Lui era lì sul divano e ti guardava.

Non volesti neanche sederti.

-Billie Joe io…-

Volevi dirlo, volevi gridarlo al mondo ma lui ti fermò.

Si mise un dito sulla bocca e ti sorrise indicandoti la poltrona.

Tu ti accasciasti e prendesti fiato mentre lo osservavi allontanarsi.

Subito dopo tornò con una chitarra in mano, la sua Blue.

Si sedette sul divano e cominciò a suonare.

Quelle note ti fecero spalancare gli occhi.

Rilassasti i muscoli contratti e chiudesti gli occhi, lasciandoti cullare dalla voce di Billie Joe.

Per quante volte tu l’avessi sentita, era diversa, aveva un significato diverso.

Perché ora comprendi.

Perché ora sai.

 

She...
She screams in silence
A sullen riot penetrating through her mind
W
ait for a sign
To smash the silence with the brick of self-control

Lei...
Lei urla in silenzio
Un’astiosa rivolta penetra nella sua mente
Aspe-tando un segno
Per frantumare il silenzio con il mattone dell’auto-controllo.

 

Are you locked up in a world
Thats been planned out for you?
Are you feeling like a social tool without a use?


Sei chiusa a chiave in un mondo
Che è stato progettato per te
Ti senti come uno strumento sociale senza un uso.

 

Scream at me until my ears bleed
I'm taking heed just for you


Urlami addosso finché mi sanguinano le orecchie.
Sto facendo attenzione solo per te

 

She...
She's figured out
All her doubts were someone else's point of view
Walking up this time
To smash the silence with the brick of self-control


Lei..
Lei è calcolata
Tutti i suoi dubbi erano il punto di vista i qualcun altro.
Svegli-andoti stavolta
Per fracassare il silenzio con il mattone dell’auto-controllo.

 

Apristi gli occhi velati dalla felicità e fissasti Billie Joe.

Lui ti sorrideva sereno.

 

She non è nient’altro che la Musica.

 

 

 

 

***Angolino della squinternata***

Visto che era tanto che non postavo (ma se per il mio compleanno hai postato una ff! ndB) dettagli U.U

Questa ff l’avevo scritta tempo fa ma non mi convinceva così l’ho riscritta completamente per poi accorgermi che prima era molto meglio. Il frutto di tutto questo inutile lavoro è proprio questa fan fiction.

Avrete sicuramente notato che la ragazza che intervista Billie Joe non viene assolutamente descritta e non si sa neanche il suo nome. È stata una scelta stilistica.

Ho fatto così in modo che tutti noi possiamo immedesimarci in lei e fare finta, almeno per poco, di aver intervistato Billie Joe, di aver conosciuto Mike e Trè e di aver scoperto il mistero di She! (che bello… ndB) tu sempre entusiasmo zero, eh?

Spero che vi sia piaciuta e che abbiate capito il vero significato di queste dodici pagine word. Spero anche che non siate delusi, in verità non era chissà chi ma semplicemente Lei. Non potrei farne a meno.

Ma basta con queste quisquiglie e passiamo alle risposte ai commenti della mia precedente ff: Tutto Sotto Le Stelle

 

Mariens: ti mando un bacione virtuale! Ormai non posso più fare a meno dei tuoi commenti, dei tuoi consigli. Grazie, sei una sorella. La fiducia… ehhhh sai che non è semplice XDXD quanto abbiamo passato a discutere su questo? Come fa Trè a fumarsi la lattuga ha un'unica risposta: Trè può fare qualsiasi cosa!!!XDXD Thank you (non saprei proprio come esprimermi meglio)

 

skye182cla: fantastica? La mia ff? *si guarda intorno* Grazieeeee. Mi hai fatto felice dicendomi che ti sono arrivate delle emozioni, ho sempre paura di scrivere qualcosa che non colpisca, che non rimanga.  Mi è piaciuto un sacco il tuo commento (non è affatto un trattato di storia di Tito Livio XDXD) Grazie ancora.

 

ladywho: mi commenti anche questa? *va in visibilio* Sono contenta che la mia ff ti abbia fatto effetto (è la stessa cosa che mi succede quando leggo le tue storie). Mi dispiace tantissimo che tu abbia provato quella sensazione… non lo augurerei a nessuno. Sono contenta solo per il fatto che ti sia arrivata al cuore. Bi si sta diffondendo… MWHAHAHA. Ciao!

 

GirlJackson: Grazie infinite per il tuo commento che, seppur piccolo, mi ha fatto tantissimo piacere. Grazie per aver espresso la tua opinione.

 

 

In oltre ringrazio Mary17 perché mette sempre le mie storie tra i preferiti.

 

Certamente non mi dimentico di chi segue, chi preferisce e chi legge.

Grazie, grazie e ancora grazie.

 

See you soon!

   
 
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