Serie TV > Merlin
Segui la storia  |      
Autore: Dahlia Hawthorne    19/02/2010    2 recensioni
I due si incamminarono verso lo spiazzo, senza sapere quello che stavano per scoprire.
- S-sai, Balinor... Io conosco la donna che avevi a Ealdor... Si chiama Hunith, vero? -
- Sì... Come lo sai? -
Merlino abbassò lo sguardo e si fermò, poi disse:- È mia madre -.

Fanfiction scritta di getto, in base a quello che ho provato quando ho visto la puntata.
Spero che vi piacerà ^^.
Genere: Triste, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Dedicata a tutti i fan di Merlin

Perché quando Balinor è morto

Ci siamo sentiti come se una persona a noi cara ci avesse lasciati.


Spoiler della puntata finale della seconda stagione di Merlin: L’Ultimo Signore Dei Draghi.




-Tell Me You’ve Always Been With Me-


Merlino e Artù erano accampati in una piccola radura, da qualche parte nella foresta vicina ai confini del regno. Le gocce di rugiada sui fili d’erba scintillavano alla luce degli ultimi raggi del sole, gli insetti ronzavano tutt’attorno posandosi su ogni fiore che incontravano, e gli alberi possenti davano a questo bel quadretto un’aria di sicurezza, dove la calma e la tranquillità che regnavano non sarebbero mai state disturbate.

Lì, al centro, i due giovani stavano accendendo un fuoco e stendendo delle lenzuola sul terreno, per la notte.


- Dannazione, Merlino, è mai possibile che tu non sia nemmeno capace ad accendere un fuoco? -, disse Artù, abbandonando le coperte e avvicinandosi al compagno.

- Se volete, possiamo fare cambio, Sire -.

Artù strappò sgarbatamente la legna dalle braccia di Merlino, lanciandogli un’occhiataccia, e cominciò a darsi da fare.

Dopo alcuni istanti, il fuoco crepitava sotto i loro occhi, iniziando a riscaldare l’ambiente circostante.

- Mmm? -, Artù si rivolse al suo servitore, indicando la legna che bruciava.

Con un sorrisetto, il ragazzo si girò e cominciò a stendere le lenzuola per terra, pensando a quanto prepotente poteva diventare il suo padrone, nei momenti di tensione.


Il principe si tolse l’armatura e la cotta di maglia, gettandole in un angolo, e si sedette accanto al fuoco, posando la spada al suo fianco, e riscaldandosi le mani. Subito dopo, il suo sguardo ricadde su Merlino che lavorava, a poca distanza da lui. Quel ragazzo era strano… Artù non era mai riuscito a capirlo del tutto, come se ci fosse stato qualcosa che non avesse voluto dirgli. Eppure gli voleva bene, si era affezionato a lui e ai disastri che combinava quotidianamente, perché nonostante uno fosse il principe ereditario di Camelot, e l’altro solo un semplice servitore, in sostanza erano molto simili: due coetanei con gli stessi interessi, le stesse idee, e con qualche piccolo dettaglio in comune.

Quando Merlino si accorse di essere osservato, si girò, e Artù distolse subito lo sguardo, cominciando un discorso con noncuranza.

- Merlino, sai dov’è finito Balinor? -

- Mmm, credo che sia andato a cercare altra legna per il fuoco… -

- Che ne dici di andare a cercarlo? -, qui il principe fece un sorriso, - si sta facendo buio, è meglio che ritorni. E già che ci sei, metti una buona parola per Camelot, prima che lui cambi idea -

- Oh, andiamo, Sire, sono stufo di fare il lavoro sporco per voi! -

Artù prese un rametto e, ridendo, punzecchiò Merlino, che saltellando e rivolgendo un sorriso al principe, cominciò ad addentrarsi nella foresta, chiamando Balinor a gran voce.


**


Merlino camminava nel buio prudentemente, facendo attenzione a non fare troppo rumore, che avrebbe potuto svelare la loro posizione alle guardie nemiche appostate nell’oscurità. Teneva le braccia tese in avanti, per non sbattere contro un tronco d’albero, e guardava sempre per terra, per evitare di pestare qualche rametto e spezzarlo.

- Balinor! -

- Oh, ciao, Merlino -

Con uno scatto, Merlino si girò e si ritrovò faccia a faccia con Balinor, con le braccia cariche di legna.

- Oh, Balinor… Si sta facendo buio, Artù dice che sarebbe meglio tornare all’accampamento -

- E io dovrei farlo perché lo dice Artù? -

- B-beh… N-no… Però ha ragione, questa foresta è pericolosa di notte, sarebbe meglio dormire uniti, per prevenire qualsiasi attacco –.

Con un sospiro, Balinor si guardò intorno, nonostante non riuscisse a vedere granché, e tornò a rivolgersi a Merlino.

- Sai Merlino, mi ricordi molto la donna che avevo a Ealdor… Avete gli stessi occhi –

- Ealdor…? –

- Sì, è un villaggio non molto lontano da qui, lo conosci? –

- Io… Io ci sono cresciuto –

- Oh! Io fui costretto a fuggire da lì, Uther aveva saputo che ero sopravvissuto allo sterminio dei Signori dei Draghi e, una volta scoperto dove mi trovavo, mandò i suoi Cavalieri a uccidermi –


I due si incamminarono verso lo spiazzo, senza sapere quello che stavano per scoprire.

- S-sai, Balinor… Io conosco la donna che avevi a Ealdor… Si chiama Hunith, vero? –

- Sì… Come lo sai? –

Merlino abbassò lo sguardo e si fermò, poi disse:- È mia madre –


Balinor si voltò, con occhi sorpresi e spaventati allo stesso tempo: forse aveva capito chi poteva essere in realtà il ragazzo che aveva di fronte, e che lo stava guardando con un’espressione di affetto impressa sul volto.

- O-oh… M-ma allora… Tu sei… -

- Sì… Io sono tuo figlio –


Dopo queste parole, lacrime calde e lucenti scivolarono lente sui volti di entrambi gli uomini, cadendo silenziosamente sul terreno. Si guardarono negli occhi per un lunghissimo istante, che parve durare ore; ognuno dei due sembrava sul punto di dire qualcosa, ma nessuno aprì bocca. Merlino mosse qualche passo verso il padre, tendendo le braccia. Balinor si avvicinò lentamente e accettò l’abbraccio del figlio, stringendolo affettuosamente e sussurrando parole di conforto per rassicurarlo.

Una volta separati, si sorrisero, e i loro occhi s’incontrarono ancora una volta, avidi di guardarsi dopo tanto tempo, avidi di esplorarsi reciprocamente per riconoscere i propri tratti l’uno nell’altro.

Finalmente si erano ritrovati, finalmente avevano scoperto di formare una vera famiglia, finalmente si erano abbracciati dopo lunghi anni, nei quali entrambi avevano sperato di potersi conoscere, un giorno.


Finalmente avevano riscoperto quell’affetto provato l’uno per l’altro sepolto in fondo al loro cuore, e l’avevano riportato in superficie.


 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Dahlia Hawthorne