Un piccolo incidente,,,

Mike, Billie e Jason erano in piedi davanti al bar, fumando ognuno una sigaretta, aspettando l'arrivo di Tré. Quest'ultimo era in ritardo, ed i ragazzi lo stavano aspettando da più di un'ora. Mike guardò impaziente l'orologio: “Ma dove sarà finito, dannazione!”

“Magari sta venendo a piedi”, disse Jason con naturalezza. Billie e Mike scoppiarono a ridere di gusto: “Oh, ti prego, Tré che fa un po' di moto! Ma non hai visto che vistosa pancetta che ha messo su!”, disse Billie tenendosi la pancia dalle risate. “Comunque non viene a piedi, gli ho prestato la mia macchina”, disse Mike. Billie e Jason annuirono all'unisono e tornarono entrambi alle loro sigarette. Da lontano, d'improvviso, sopraggiunse un suono metallico e roco, come una barra di ferro strascinata lungo l'asfalto. Da lontano, si vide salire dalla strada l'ombra di una macchina mezza sfasciata, con una ruota bucata ed il cofano praticamente schiacciato. Mike ridacchiò ed ironizzò: “Povero scemo! Come se l'è ridotta la macchina ahahah. Non vorrei essere nei suoi panni!”. Jason e Billie scoppiarono a ridere, indicando la macchina; ma mano a mano che la macchina si avvicinava, questa assumeva un'aria sempre più familiare. “Mike, ma che macchina hai prestato a Tré?”, chiese Jason preoccupato.

“La mia Ford nuova, perché?”

“...Ho un terribile sospetto...”. La macchina si fermò poco più distante, ma abbastanza vicino da permettere a Mike di leggere la targa.

Era la sua.

Infatti dal catorcio scese Tré a gambe larghe e mezzo disperato, mentre a Mike tremava il labbro inferiore e gli si contorceva il muscolo dell'avambraccio destro. Tré non si mosse da lì e disse: “Ehmm, Mike! Non è come sembra..!”

“La mia macchina...”, bisbigliò Mike. Intanto gli altri due non parlavano. “Tré...tu hai...ucciso la mia macchina!”

“Che strana puzza...puzza di merda”, disse Jason annusando in aria. “Tu la senti, Billie?”

“No,no”, rispose.

“Hai ucciso la mia macchina!”, ripeté Mike più ad alta voce. “E' una storia buffa, ma non l'ho uccisa! Si può riparare, vedi?”, nel dirlo, Tré si appoggiò ad uno degli specchietti retrovisori e lo spezzò. Gli rimase praticamente in mano; lo guardò come un pezzo di cadavere e lo nascose dietro di se. Intanto Mike non diceva una parola e fissava la macchina. “Dai, non ti preoccupare!”, disse Tré avvicinandosi a lui alquanto ansioso, “Questo qua? Beh, è solo uno specchietto! Due mani di Attack e un po' di scotch e si sistema tutto!”. Glielo mise in mano ed aspettò una sua risposta. Mike gettò l'oggetto contro un muro e cominciò a fissare Tré con occhi famelici. Billie intanto sussurrò a Jason: “La sento...”

“Cosa?”

“La puzza; ma non sono convinto che sia quel che dici tu”. Mike fece un piccolo e inquietante sorriso, e puntò il dito in aria. Tré deglutì preoccupato, ma colto dalla curiosità guardò in alto dove Mike puntava il dito; il bassista gli si gettò addosso e cominciò a strangolarlo scuotendolo. “Hai distrutto la mia macchina! Ti ammazzo!”

“Mike, dai, almeno ascoltalo!”, disse Billie gentilmente.

“Tu stanne fuori!!”, sbottò Mike. Billie alzò in alto i palmi ed impotente davanti alla furia di Mike vide consumarsi la tragedia assieme a Jason. Mike scuoteva il povero Tré come una pezza da piedi, mentre il malcapitato lo implorava: “Per—favoreeeaa—aaassscltami---duoaa”. Billie fece un cenno a Jason: “ Non è merda. Decisamente!”. Jason fece di no con la testa: “Ti sbagli...Mah, per me è merda”; intanto Mike, sfinito ma ancora incazzato, lasciò andare il Tré, che si andò a nascondere dietro Billie. “Tré! Questa è l'ultima volta che ti presto qualcosa! E detto ciò, rivoglio indietro anche i pantaloni che ti ho prestato l'altra volta!”

“Ehmmm, non credo che li vorrai più indietro...”

“E perché?”. Tré si grattò la nuca e imbarazzato disse: “Perché ora li ho indosso e ho avuto un piccolo incidente, per cui...”. Billie sgranò gli occhi incredulo e Mike si portò le mani in faccia. Jason annuendo confermò: “Ecco Billie, te l'avevo detto che era puzza di merda!”.