Neil era seduto sul divano con gli occhi chiusi che ascoltava la musica dall’Mp3 tramite le cuffie.

Nelle orecchie la dolce voce di Yuna Ito cantava Trust you seguendo in maniera perfetta la melodia ed i ricordi si risvegliarono in una parte lontana del suo cervello, dapprima sfocati e confusi poi via via più nitidi fino a quando il cuore si contrasse in uno spasmo doloroso.

Una volta nella sua scuola c'era un ragazzo che se ne stava sempre in disparte, serio, a guardare fuori dalla finestra dell’aula; i suoi inconfondibili capelli viola mandavano piccoli lampi purpurei quando il sole li colpiva e gli occhiali dalla montatura sottile gli donavano un’aria da intellettuale ma non da secchione; per Neil quel tipo era un vero mistero e anche per questo ne era affascinato così sfidò se stesso a tentare di conoscerlo.

All’inizio fu difficile, credette di non farcela ma lentamente nella dura corazza che avvolgeva il giovane si crearono microfratture che a poco a poco si ingrandirono producendo aperture nella quale il ragazzo castano riuscì ad insinuarsi.

Neil scoprì che il giovane dagli occhi rossi si chiamava Tieria Erde e che come lui era orfano; passarono i giorni ed in poco tempo i due ragazzi divennero inseparabili.

Un giorno stavano parlando sul tetto quando Neil disse una battuta ed improvvisamente un sorriso leggero nacque sul volto di Tieria che poi cominciò a ridere a crepapelle, il viso si illuminò rendendolo meraviglioso ed il castano in quel momento seppe di essersi innamorato.

Il ragazzo dai capelli viola smise di ridere dopo qualche minuto reggendosi lo stomaco e con le lacrime agli occhi ma Neil lo guardava con occhi nuovi, occhi da innamorato.

Passarono alcune settimane e poi il giovane dagli occhi azzurri si dichiarò, incapace di nascondere i suoi sentimenti, lasciando l’amico di sorpresa ma pochi secondi dopo arrossì e Neil si avvicinò titubante per baciarlo.

Si misero insieme, passavano il tempo sul tetto a parlare e a baciarsi; il mondo si era colorato di rosa per entrambi e niente sembrava poter penetrare nel bozzolo di zucchero filato che li avvolgeva isolandoli da tutto e tutti.

Poi un giorno si donarono la loro prima volta.

Capitò in modo così naturale e dolce che sembrava che fosse già successo altre volte.

Neil baciò Tieria e fece scivolare la mano sullo stomaco del compagno fino al cavallo rigonfio dei pantaloni e strinse, si guardarono poi tutto capitò molto in fretta ma nessuno dei due avrebbe mai dimenticato quella volta così tenera e speciale, con Neil che si preoccupava in continuazione del ragazzo dai capelli viola il quale sopportava stoicamente il dolore in silenzio per amore del compagno e raggiungendo l’orgasmo con lui, infine si addormentarono uno a fianco dell’altro.

Ma come tutte le cose belle, anche questa non durò a lungo.

Una triste giornata di novembre Tieria ebbe un incidente d’auto e morì sul colpo lasciando il castano vuoto e con il cuore spezzato; smise di andare a lezione, smise di mangiare, perennemente chiuso in camera senza far entrare mai nessuno, a piangere per il ragazzo che aveva amato e amava ancora; anche il cielo sembrava essere sofferente, dal giorno del funerale non aveva mai smesso di piovere.

Era steso sul letto quando un piovoso pomeriggio sentì bussare alla porta della sua stanza, non voleva vedere nessuno, mai più.

“Lasciatemi solo!”

Una voce che non sentiva da almeno due anni gli arrivò alle orecchie soffocata dalla porta che li divideva.

“Non vuoi vedere nemmeno tuo fratello?!”

Neil andò ad aprire la porta, la prima volta da almeno dieci giorni, si trovò davanti Lyle che era partito qualche anno prima per una prestigiosa scuola superiore lontana centinaia di chilometri e, anche se periodicamente faceva ritorno, per lui ogni volta che lo vedeva erano come se fossero passando decenni in cui aveva provato una logorante nostalgia; fu come guardarsi in uno specchio almeno per quel che ricordava il castano dal cuore spezzato ma ancora non si era visto com’era diventato pallido ed emaciato, con scure e profonde occhiaie sotto gli occhi.

Neil fece entrare il gemello e richiuse la porta a chiave, si sedette sul letto e rimase in silenzio poi, all’improvviso, gli raccontò tutto senza piangere; ormai non aveva più lacrime da versare, le aveva finite.

Lyle lo abbracciò e prese a consolarlo a modo suo; gli baciò le guance, il collo mentre le mani gli accarezzavano la schiena, si spostarono sui fianchi ed infine fra le gambe del gemello, Neil lo lasciò fare perché le sue difese erano troppo basse in quel momento e aveva bisogno di sapere di appartenere a qualcuno, di non essere solo.

Il castano fu penetrato da Lyle trovando consolazione nel dolore che provò ad essere posseduto e decise che da quel giorno in poi sarebbe stato solo di suo fratello che lo coccolò e lo amò oltre ogni limite.

Il ricordò finì insieme alla canzone, Neil aprì gli occhi ed una piccola lacrima gli scivolò sulla sua guancia.

Il ragazzo appoggiò la testa sulla spalla del gemello che si era seduto poco prima di fianco a lui, chiuse gli occhi e si addormentò mentre Trust you ripartiva nelle sue orecchie come era successo infinite volte prima di questa.

Fine