Bill correva sotto la pioggia, (il classico inizio di una storia tragica) questa volta non aveva bisogno di suo fratello non era lui che poteva consolarlo. Pensava, mentre isuoi capelli ed i vestiti si bagnavano, ricordava quella scena, che da quel giorno non era piu` riuscito a dimenticare, quel sorriso si era spento... non riusciva a capirne il perche` ma quel sorriso si era trasformato in un'espressione d'odio. Ricordava ogni dettaglio di quel giorno in cui lei aveva cominciato ad odiarlo.

E mentre Bill correva lei...

Lei piangeva non capiva il perche` ma era costretta ad odiarlo, era colpa sua se era successo solo sua, lui non era stato capace di essere onesto nemmeno con lei. Lei che ormai sapeva tutto di lui che riconosceva quando mentivae faceva finta di niente perche` lui era importante. Sapeva che non sarebbe cambiato facilmente, pero` quella volta la bugia era stata per coprire qualcosa di grave e lei lo aveva odiato per avergli mentito, per aver baciato la persona che piu` odiava al mondo e per averla portata a vendicarsi in un modo cosi` stupido. Cosi` ora guardava con malinconia le foto che bruciavano nel caminetto sfocate dalle lacrime che le offuscavano la vista.

Quel giorno il suo sguardo era diventato freddo come il suo sorriso. Bill sapeva di aver sbagliato ma comunque aveva trovato illogicoil suo comportamento, non trovava giusto che si fosse vendicata baciando Tom davanti ai suoi occhi, eppure non riusciva ad essere arrabbiato con lei, anzi voleva chiarire. per questo lui correva sotto la pioggia verso la casa dove l'avrebbe trovata. Lei con i suoi capelli sempre legati in quella coda alta, con i suoi occhi di un verde acceso che cambiava tonalita` a seconda dell'umore.

Lui corre.

Lei piange.

Un campanello che suona.

Una porta che si apre.

E un nuovo sorriso che illumina i loro volti.

 

 

 

La Ragazza

Bill (ovviamente)