Capitolo XV – La fine di due mostri
A Pontelagolargo intanto le sentinelle
fanno la guardia camminando avanti e indietro sulle palafitte. A un certo punto
l’arciere Bardeschini vede in lontananza un’enorme sagoma nera che si avvicina nella
notte e in sottofondo parte ancora la musica di paura dei film fantasy. È il drago che
arriva a Pontelagolargo!
Bardeschini:- Oh, no! Il
drago! Allarmi! Allarmi! Il drago!- (Le altre sentinelle accorrono.)
Sentinella 1:- Che c’è da
gridare, comunista?-
Bardeschini:- Il drago sta
arrivando! Guarda là!- (Indica verso l’orizzonte Smog che si avvicina.)
Sentinella 2:- O mamma, è
vero! Cosa facciamo?-
Sentinella 3:- Chiamiamo il
governatore, presto! Lui saprà cosa fare!- (Le tre sentinelle corrono via.
Qualche minuto dopo tornano con il governatore in vestaglia da notte.)
Governatore:- Bardeschini, ho
capito il suo gioco: lei vuole farmi alzare nel cuore della notte per farmi
venire le occhiaie e rovinare così la mia immagine in modo da vincere alle prossime
elezioni! Ma tanto non le è servito a niente, ero già sveglio a fare un festino
con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! E non ho mai detto che ero
sveglio a fare un festino con delle ragazze disinibite e di bell’aspetto! Lei è
il solito cattocomunista pessimista! Non c’è nessun drago! Quello non è il
drago, ma solo i fuochi d’artificio che ho ordinato per il mio prossimo
festino!- (Il drago lancia una fiammata e incenerisce il ponte davanti al
governatore che salta in braccio a una sentinella per la paura.)
Sentinella 1:- Mi sa che è
davvero un drago, Bardeschini aveva ragione!-
Governatore:- Certo, il drago
è una pesante eredità del precedente governo!-
Sentinella 2:- Ma è lei che
ha governato praticamente sempre negli ultimi quindici anni!-
Bardeschini:- Non è questo il
momento di discuterne! Dobbiamo affrontare la situazione! Il drago è qui!-
(Infatti il drago è ormai arrivato sopra la città e gli abitanti impauriti
cominciano a gridare e a correre qua e là.)
Sentinella 3:- Governatore,
cosa dobbiamo fare?-
Governatore
(spaventatissimo):- E che ne so??? Ho paura! Non voglio morire! Non voglio che
il drago bruci i miei soldi accumulati dopo anni di truffe, evasioni fiscali e
connivenza con la mafia! Ma soprattutto non voglio che bruci il palazzo
pubblico dove tengo i miei festini, come farò senza??? (Si calma per un
attimo.) Ho trovato, mandategli contro la ronda!-
Le sentinelle aprono la porta del municipio ed escono
gli omoni della ronda. Grugnendo e ruggendo corrono verso il drago, identificato
immediatamente come immigrato clandestino extracomunitario. Smog li guarda per
un attimo e li incenerisce con una fiammata.
Governatore:- Ma...-
Sentinella 1:- In effetti prendere
a mazzate dei poveri immigrati affamati e disperati è più facile che affrontare
un drago forte e incazzato.-
Sentinella 2:- E ora cosa
facciamo, governatore?-
Bardeschini:- Ma è ovvio, no?
Dobbiamo organizzare un’evacuazione della città di donne e bambini, mentre
tutti coloro che hanno una buona mira cercheranno di colpire il drago!-
Governatore:- Giusto, alle
barche! Prima i più piccoli!- (Si tuffa a pesce su una barchetta sotto la
palafitta e comincia a remare forsennatamente verso la riva.)
Sentinella 3 (scioccato):- Ci
ha abbandonati! Che bastardo!-
Bardeschini:- Lasciatelo
perdere per ora! Abbiamo altro da fare!-
Le sentinelle e Bardeschini radunano altri arcieri e
nel frattempo fanno salire il resto della popolazione sulle scialuppe d’emergenza.
Ma il drago sembra invulnerabile: nessuna freccia riesce a ferirlo e dopo poco
tempo tutta la città è in fiamme. I soldati e le sentinelle fuggono sulle
barche. L’ultimo a rimanere è Bardeschini.
Bardeschini (stringendo in
mano una freccia):- No, è l’ultima! Come farò a uccidere il drago?- (In quel
momento il pettirosso, lo stesso che ha guidato i nani all’ingresso del
cunicolo e che ha seguito Bilbi dentro, gli si avvicina.)
Pettirosso:- Bardeschini,
ascoltami!-
Bardeschini:- Un uccello che
parla? (Alza le spalle.) Beh, dobbiamo ascoltare i suggerimenti di tutti,
dovrebbe essere questo il nostro nuovo motto...-
Pettirosso:- Scaglia là la
freccia, dove il ventre del drago è privo di protezione!- (Indica il punto
scoperto del drago che vola sopra di loro.)
Bardeschini:- Ma non so...
Non sarà un po’ troppo estremista... pacatamente...-
Pettirosso:- Ma piantala con
queste stronzate! Con i tuoi “pacatamente” e “non so” non compiccerai mai
nulla! Fa’ qualcosa per una volta e renditi degno dei tuoi antenati Xmar e
Sengel. Vuoi o no cacciare quel tappo malefico e aberrante dal governo?-
Bardeschini (stringendo con
forza arco e freccia e gridando con rabbia):- Sì! Vorrei tanto prenderlo a
calci in culo!-
Pettirosso:- Bravo! Questo è parlare!
Ora tira la freccia e accoppa quel drago!-
Bardeschini incocca la freccia e la tira. Centra Smog
esattamente nella zona indifesa. Il drago si contorce di dolore e precipita
sopra Pontelagolargo distruggendola completamente.
Intanto la popolazione
osserva la scena dalla riva e
piange di disperazione al vedere le proprie case distrutte.
Sentinella 1:- Avremmo dovuto
ascoltare Bardeschini fin da subito!-
Sentinella 2:- Ora non
saremmo in questa condizione!-
Sentinella 3:- Non hai nulla
da dire, governatore?- (Il governatore si guarda attorno cercando consensi e
sostegno, ma trova solo volti rabbiosi e accigliati contro di lui.)
Governatore (sorridendo
nervosamente):- Beh, fate conto di essere in vacanza!-
Cittadini (furiosi):- Hai
detto la tua ultima idiozia, governatore!- (Tutti insieme cominciano a
prenderlo a sassate. Ma una voce interrompe la più che giusta lapidazione.)
Bardeschini (tutto fradicio,
ma intero):- Fermi, concittadini!-
Sentinella 1:- Sei vivo!-
Sentinella 2:- Sarai tu il nostro
nuovo governatore!-
Sentinella 3:- Dopo che
avremo impiccato il precedente!-
Governatore (gettandosi in
ginocchio):- Pietà di me! Sono solo un miserabile verme schifoso! Non
uccidetemi! Faccio troppo schifo perché possiate toccarmi senza sporcarvi le
mani!-
Bardeschini:- Silenzio! Noi
non impiccheremo quest’uomo senza un regolare processo! Dobbiamo rispettare le
regole della democrazia e della giustizia: tutti i cittadini sono uguali
davanti alla legge. Perfino lui. Quindi indiremo libere elezioni e ognuno
voterà chi preferisce.-
Tizio dalla folla:- Davvero?
Posso votare anche per mio fratello?-
Bardeschini (un po’
sconcertato):- Se ritieni che abbia delle buone idee per la città non vedo
perché no...-
Fratello del tizio:- Io direi
che dobbiamo stare attenti a Lubersconi che sta scappando!- (Indica il
governatore che nel frattempo è balzato su un cavallo: nonostante fosse un gran
salto per la sua statura, ci è riuscito lo stesso, tanta è la paura di essere
processato.)
Governatore:- Non mi avrete
mai! Addio fessi!-
I cittadini cercano di fermarlo lanciandogli addosso
frecce, sassi, duomi in miniatura, ma lo mancano. Il governatore fugge a
cavallo e scompare all’orizzonte. Da allora nessuno lo ha mai più rivisto,
anche se delle voci dicono che è giunto in un lontano paese a forma di stivale
e lì ha ricostruito il suo potere. Ma sono solo voci di una terra lontana...
Risposte ai commenti:
Suikotsu: Grazie, troppo
buono!
Beal95: Non hai visto Sweeney
Todd? È bello, ma se ti fa impressione il sangue hai fatto bene... Comunque
stavolta sono stato veloce, vero?
Elfa: Nooo, solo un’analogia
casuale... Comunque, è pure un’analogia un po’ vecchia, nel prossimo si
aggiorna un po’...
Evening_star: Eh, in realtà
il drago l’aveva vinto da giovane quando militava presso gli Alpini...