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Autore: waytotheend    21/02/2010    6 recensioni
SPOILER EPISODIO 1X14 Dopo che Damon va a parlare con Annabelle e Pearl nel motel, torna da Elena.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Standing by You
Capitolo: 1/1
Fandom: The Vampire Diaries
Paring: Elena/Damon
Warnings: OneShot, SPOILER EPISODIO 1X14
Characters: Elena Gilbert; Damon Salvatore
Story Notes: Il mio primo tentativo di fanfic con protagonisti questa meravigliosa coppia!
Summary
: Dopo che Damon va a parlare con Annabelle e Pearl nel motel, torna da Elena. 

 

 

Non potevi credere che dopo tutta quella fatica, tutto fosse stato inutile. Che l’unica donna tu abbia mai amato e che hai cercato di liberare dal sepolcro per secoli, non abbia mai provato niente di vero per te.

Ti chiudi la porta del Motel alle spalle e guardi in su verso il cielo buio della notte. Vorresti poter tornare indietro a qualche ora fa, quando beatamente ti crogiolavi nell’idea che l’amore potesse esserci anche per te.

Senti la rabbia ribollirti dentro. Vorresti uccidere qualcuno, far del male a quante più persone puoi e all’improvviso, senti quella voce risuonare nell’oscurità della notte.

‘DAMON! Ti prego...’

E ti chiedi ancora una volta, se tu sia stato a sentirla soltanto perché riuscire ad uscire dalla cripta, voleva dire poter continuare a cercare Katrine, o se è stato perché non volevi vederla soffrire...

Ti ritorna in mente il viaggio ad Atlanta e come è stato piacevole scherzare con lei. Ti sei quasi sentito come Stefan...

All’improvviso, prendi una rapida decisione. Chiudi gli occhi per un instante e il tuo corpo sa già dove andare.

I sensi affilati da vampiro, ti permettono di correre e arrivare in fretta. Ti arrampichi fino alla finestra e apri la finestra.

Guardi verso il letto e la vedi dormire. Lentamente entri nella piccola stanza come hai già fatto altre volte.

Le scosti i capelli dal viso delicatamente e lei sospira, tirandosi il piumino fin sotto al mento.

Sorridi e non riesci davvero a ricordare l’ultima volta in cui un’umana ti abbia fatto questo effetto.

Ripensi a quell’abbraccio... a quelle scuse... a come lei sappia che il suo tradimento ne vale cento di Stefan.

Prima che tu possa rendertene conto, ti stai sdraiando sul lato del letto che Elena non occupa. Questa notte ti sembra che il tuo corpo sappia ciò di cui hai bisogno meglio del tuo cervello.

In un instante, ti ritrovi a fissare confusi occhi castani. “Non urlare,” bisbigli e Elena annuisce semplicemente.

“Non stavo per farlo. Ma cosa ci fai in camera mia nel cuore della notte?”

Abbassi gli occhi e cerchi una delle tue solite battutine con cui poterle rispondere, ma lasci perdere.

Ti sdrai e poggi la testa sul cuscino accanto a quello di lei. Il suo profumo, e non solo quello che indossa ma anche quell’unico odore che è soltanto suo, ti entra dentro e serri la mascella. Forse, dopo tutto, ti dici, questa non è stata una grande idea...

“Damon?”

“Ho appena saputo che la donna che amo non prova assolutamente nulla per me. Ho passato secoli pensando soltanto a lei,” ti volti e guardi in quei caldi occhi castani e ti rilassi. “E adesso scopro che ho ucciso mio fratello e sono diventato un mostro per senza niente. Probabilmente ci avrebbe lasciato lo stesso. Katrine è sempre stata capricciosa, vanitosa...” Senti un certo disprezzo nei suoi confronti nascerti dentro. “Si sarebbe scocciata dopo un po’ di giocare con me e Stefan e ci avrebbe abbandonato da qualche parte.”

Elena ti fissa e basta e poi sospira. “Odio l’idea di essere imparentata con lei.”

Tu ridi sommessamente. “Ne sono certo. Miss Gilbert mi dica, come ci si sente ad essere una Price? Ad essere in qualche modo imparentata con la donna che ha reso l’uomo che ami un mostro?”

Ti maledici appena le parole hanno lasciato la tua bocca. Volevi fare del male questa notte, ma non a lei... non a lei che fra tutti, ti ha mostrato commiserazione...

“Scusa,” ti ritrovi a dire e suoni onesto. Elena si sorprende e ride.

“Damon Salvatore che chiede scusa.”

Tu sorridi e chiudi gli occhi. “Ti spiace se mi riposo per un po’?”

Lei mormora un “Basta che esci prima che Zia Jenna ti veda.”

“Oh giusto, Jenna... Che c’è in voi Gilbert da non poter resistere al mio fascino?” scherzi e la senti ridere. Finalmente, inizi a sentirti meglio. Ti chiedi quanto potrà durare...

“Spaccone,” ti risponde. Senti il sonno rendere le sue parole come più lenti.

Ti volti su di un fianco e la fissi. La voglia ti sfiorarle ancora i capelli è quasi insopportabile e così lo fai. Stendi la tua mano comprendo quei pochi centimetri di spazio che vi separano, e prendi ad accarezzarli. “Cosa dici che ne penserà il caro fratellino se verrà a sapere che dormiamo assieme?”

“Ho deciso di restare fedele alla fiducia che mi hai concesso,” ti risponde senza aprire gli occhi. “Ora mi fido anche io di te” è l’ultima cosa che dice prima che il suo respiro diventi più basso e calmo e che il sonno la sovrasti di nuovo.

Resti a fissarla per non sai quanto. Prima che tu te ne possa rendere conto, senti l’alba arrivare e ti alzi delicatamente dal letto. La guardi un’ultima volta e poi te ne vai. Qualcosa è cambiato... ha deciso di restare dalla tua parte...

   
 
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