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Autore: MakeSomeNoise    21/02/2010    1 recensioni
Tutti possiamo ricevere un bellissimo regalo, anche quando meno ce lo aspettiamo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"La pioggia è rumorosa
Là fuori e qui dentro
E' grigio
Muri scuri hanno offuscato
il mio punto di vista"


La Vigilia di Natale dovrebbe essere un giorno felice per tutti.
Perchè non per me?
Perchè non posso avere il mio regalo a mezzanotte?

Il profumo di cioccolata calda invase la mia stanza risvegliandomi da un dolce sogno, dove tutto era perfetto, dove lui era ancora qui con me.
Prendo la mia vestaglia e mi dirigo verso la cucina, lui è lì intento a preparare la colazione, rimango immobile sullo stipite della porta ad osservarlo.
Osservai il suo corpo perfetto, la sua postura, i suoi capelli, il suo sedere, tutto ciò non avrei rivisto per un pò, purtroppo.
Mi avvicinai a lui abbraciandolo da dietro, il suo corpo ebbe una lieve scossa al contatto con le mie mani fredde, ma tra quanto tempo avrebbe potuto riprovare queste sensazioni?
- La colazione è pronta, shine - disse posando le tazze di cioccolata fumante sul tavolo imbandito di brioches e biscotti.
- Piove - dissi triste, odio la pioggia, mi mette di malumore, ma quel giorno non sarebbe stato solo il tempo a farmi star male.
Mi voltai verso il corridoio dove c'era la porta di ingresso e vidi le valigie appoggiate contro il muro.
Tirai un sospiro, forte, rumoroso.
- Quanto starai via, stavolta? - chiesi osservando ancora le valigie con le lacrime agli occhi.
- tre settimane - rispose guardandomi anche lui con aria triste.
Finii la mia colazione, riposi la tazza nel lavandino e tornai nel letto, l'unico che non mi avrebbe mai abbandonata.
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta della camera, si sedette sul letto accanto a me, mi accarezzò i capelli, si avvicinò al mio viso e aspirò il mio profumo.
- Mi mancherai - disse poggiando le sue labbra sulle mie.
Un bacio non sarebbe mai bastato, volevamo entrambe di più, saremmo stati lontani per tre settimane.
Facemmo l'amore, un'amore dolce, passionale, travolgente che in questi quattro anni non avevamo mai fatto, i suoi sussurri pronunciavano un "Ti Amo" sentito, un "Ti amo" detto con il cuore in mano.
Lo accompagnai alla macchina dove lo aspettavano gli altri ragazzi, un ultimo saluto veloce, un bacio svelto e romantico allo stesso tempo, l'ultimo contatto che avremmo avuto,

"Dammi un bacio d'addio
nella luce
come un autista fantasma
sto morendo stanotte.
Così scuro e freddo.
Io guido solo
come un autista fantasma
non posso farcela da solo."



e lo vidi allontanarsi su quella maledetta auto nera che lo avrebbe portato, via da me, negli Stati Uniti.


"Io chiudo tutte le porte
La stanza è piena
delle tua visione
Il mio battito del cuore
fa vibrare il pavimento
Non ho più niente
da perdere"


**

Mancavano quindici minuti allo scoccare della mezzanotte di Natale, non volevo stare in casa da sola, era vuota, lui si era portato via ogni cosa.
Presi il cappotto ed uscì dalla porta.

"Vado con le orme
Mi lascio andare
Spinto dalle nuvole
E conto ogni passo
Senza senso
Da qualche parte

Non so cosa viene
Non so cosa è stato
So solo
Che non sei più qui
Il vento mi sveglia
E realizzo che sto correndo"



Il mio corpo si fermò nel parco, accanto ad un albero tutto illuminato, illuminato anche dalla speranza di ricevere un regalo.. ma so che non l'avrei mai ricevuto perchè lui ora non era qui.

"Treni nel cielo
stanno viaggiando
attraverso frammenti di tempo
mi stanno portando in parti della mia mente
che nessuno può trovare."



Seduta su una panchina ripenso ai momenti bellissimi passati insieme a lui, amici in fasce, compagni alle elementari, compagni alle medie, compagni nella vita.
Io e lui avevamo condiviso tutto, le cadute, le note, la prima volta, l'amore e il mondo.
Fiocchi di neve bianca scendono dal cielo e si posarono sull'erba,
Un paio di mani fredde coprirono i miei occhi, erano fredde e sottili, non poteva essere lui, lui era su un volo diretto a Los Angeles.
Decisi di alzarmi e scoprire chi era ma le sue mani me lo impedirono fino a quando non lo sentì inginocchiarsi davanti a me, togliendomi le mani dagli occhi.
Mi strofinai gli occhi, mi diedi un pizzicotto sul braccio, inutile, non stavo sognando, lui era proprio lì davanti a me.
- Ma.. ma tu.. - cercai di chiedergli come mai fosse qui e non su quel dannato aereo ma la sua mano mi impedì di parlare.
- Ly, io e te abbiamo condiviso tutto nella vita, ogni emozione, ogni battito, ogni debolezza, ogni insicurezza, l'amore soprattutto. Tu sei tutto quello che sono io, noi ci supporteremo l'uno con l'altra, non importa dove andremo, non importa quanto in profondità.. l'unica cosa che mi importa davvero è il tuo amore per me, il nostro amore per la vita. Lily Uber, Mi vuoi sposare? -
- Sì, sì Bill Kaulitz, lo voglio - le lacrime rigarono il mio viso, le sue braccia ingabbiarono il mio corpo, facendomi sentire di nuovo sua.
- Come facevi a sapere che ero qui? - chiesi ancora stretta nel suo abbraccio che non volevo finisse mai.
- Tu vieni sempre qui, ogni volta che sei triste, che ti manca una persona e ogni volta che nevica - disse baciandomi il capo.
- Buon Natale amore mio - e ci fu un lungo bacio, intenso e pieno d'amore.

Avevo ricevuto il mio regalo.

"Da qualche parte il nostro futuro
è iniziato
Dietro l'orrizzonte
Oh
Lasciateci correre
Fino a quando la notte diventa luce
E fino a quando l'ultima pioggia
Del mondo
Si dissolve intorno a noi"

  
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