Anime & Manga > Occhi di gatto/Cat's Eye
Ricorda la storia  |      
Autore: Rinalamisteriosa    22/02/2010    14 recensioni
[Anime: Occhi di gatto]
Loro erano tre scaltre sorelle, in procinto di effettuare il loro primo furto con un piano precedentemente elaborato, infallibile, studiato nei minimi particolari.
Tre novelle ladre che avevano intenzione di rubare solo dipinti, opere d'arte e gioielli preziosi appartenenti alla collezione paterna per uno scopo ben preciso: ritrovare il padre, Michael Heinz, scomparso nel mistero poco tempo dopo la nascita di Tati.
Tre giovani donne, delle quali la più piccola frequentava le scuole superiori, che riuscirono ad eludere con facilità tre domestici di guardia all'interno di una villa dell'Ottocento…

Prima classificata al Contest "Brothers & Sisters" indetto da hotaru
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
nuova pagina

Autore: Rinalamisteriosa

Titolo: Il primo furto

Fandom: Occhi di gatto

Personaggi: Kelly, Sheila e Tati Tashikel

Elemento scelto: Carillon

Genere: generale

Rating: verde

Avvertimenti: One-shot, Missing Moment

Note dell'Autore: Questa – lo ammetto XD – doveva essere una flash che mi è sfuggita di mano, quindi adesso è una One-Shot senza troppe pretese.

Per me è anche un missing moment, in quanto nell’anime che seguivo da piccola e che ho seguito negli ultimi tempi per trovare ispirazione per il contest non si fa mai riferimento al loro primissimo furto, in quanto mi pare di aver capito che nella prima puntata avevano già iniziato da sei mesi la loro attività di ladre. Spero di aver fatto un buon lavoro, lasciando da parte tutti i problemi che ci sono stati in questo periodo e che vorrei dimenticare =.=

Introduzione: Loro erano tre scaltre sorelle, in procinto di effettuare il loro primo furto con un piano precedentemente elaborato, infallibile, studiato nei minimi particolari.

Tre novelle ladre che avevano intenzione di rubare solo dipinti, opere d'arte e gioielli preziosi appartenenti alla collezione paterna per uno scopo ben preciso: ritrovare il padre, Michael Heinz, scomparso nel mistero poco tempo dopo la nascita di Tati.

Tre giovani donne, delle quali la più piccola frequentava le scuole superiori, che riuscirono ad eludere con facilità tre domestici di guardia all'interno di una villa dell'Ottocento…

 

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

Loro erano tre scaltre sorelle, in procinto di effettuare il loro primo furto con un piano precedentemente elaborato, infallibile, studiato nei minimi particolari.

Tre novelle ladre che avevano intenzione di rubare solo dipinti, opere d'arte e gioielli preziosi appartenenti alla collezione paterna per uno scopo ben preciso: ritrovare il padre, Michael Heinz, scomparso nel mistero poco tempo dopo la nascita di Tati.

Tre giovani donne, delle quali la più piccola frequentava le scuole superiori, che riuscirono ad eludere con facilità tre domestici di guardia all'interno di una villa dell'Ottocento dai lunghi corridoi, verso una stanza del piano superiore in cui era custodito un pregiato carillon che, aprendosi, mostrava la statuina di una ballerina classica scolpita personalmente da Heinz come regalo di compleanno per la moglie.

"Sorelline, ci siamo, la porta è questa!" confermò entusiasta Tati, estraendo da una tasca della tutina arancione la chiave che permetteva loro di entrare e concludere l'azione nel minor tempo possibile. Sheila annuì determinata, mentre la sorella maggiore stava pazientemente a guardare, incrociando le braccia sul petto e aggiungendo, in un tono per nulla teso: "Quando avremo recuperato quel carillon, scapperemo dalla seconda finestra - vicina agli alberi - come stabilito. Siete pronte?"

"Prontissime." asserì Sheila, proprio mentre la serratura scattava consentendo loro l'ingresso nella camera avvolta dalla penombra, rischiarata soltanto dalla luce che penetrava fioca dalle quattro finestre, creando giochi d'ombra sul parquet e sulle pareti.

Tati raggiunse il mobiletto di mogano dove poté prendere tra le sue mani il carillon, circondato da altri oggetti tra cui un'abat-jour, un portagioie, una cornice argentata con la foto di una donna sconosciuta - probabilmente la ricca proprietaria della villa che, quella notte, stava fortuitamente fuori città in visita da un parente -, una spazzola e delle bamboline di porcellana.

"Ecco fatto, è nelle nostre mani!"

"Allora il lavoro è concluso. Andiamo!" disse Kelly, precedendole.

 

 

 

La fuga si era rivelata una vera passeggiata, abbastanza semplice, tanto che Sheila, quando salirono in macchina a missione ultimata per tornare alla loro casa - che era anche un accogliente bar - sbuffò contrariata e delusa. "Uffa!"

"Che cosa c'è, Sheila?" domandò Tati dal sedile posteriore, mentre si rigirava tra le dita, con curiosità, il primo oggetto della collezione appena recuperato.

"Non pensate anche voi che sia stato tutto troppo facile?! Così non c'è alcun gusto a rubare, accidenti!"

"Spiegati meglio, cara", s’interessò Kelly, mentre guidava prudentemente.

"Beh… io vorrei mettermi alla prova. Provare il brivido dell’inseguimento, capite? Se facciamo tutto così, nell’ombra, è alquanto… seccante." spiegò in parole povere.

"Ma cosa pretendi?!" si lasciò sfuggire la sorellina, "Vuoi che mettiamo al corrente la polizia di tutti i nostri furti o spostamenti? Abbiamo stipulato un patto importante, non possiamo correre rischi!" e scosse la testa con aria saccente.

Kelly ci pensò su. "Non male come idea… anzi, è proprio interessante!"

"E brava la nostra Tati!" rise di cuore Sheila, portando una mano dietro per spettinarle affettuosamente il ciuffo davanti alla fronte. "Allora, di cosa ci serviremo? Di un biglietto da visita? Di una lettera?" propose poi, con il sangue in fibrillazione.

"Oh, lasciate fare a me…" dichiarò enigmatica la più grande, sorpassando un’automobile a tutta velocità, mentre Sheila guardava fuori dal finestrino chiedendosi che cosa stesse facendo il suo Mattew e Tati, scrollando ingenuamente le spalle, tornava a concentrarsi su quel bellissimo carillon di cui, una volta nella sua camera, avrebbe studiato il meccanismo per avviarlo e ascoltarne la melodia.

 

Così la Banda Occhi di Gatto aveva appena esordito, ma sarebbe stato il prossimo colpo a farle conoscere a tutti gli effetti per la loro astuzia, perizia e infallibilità.

 

Fino al completamento della collezione Heinz, fino ad individuarne tutti gli indizi precisi, indispensabili, per poter riabbracciare il padre, ovunque egli fosse, loro sarebbero andate avanti.

 

Insieme.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

1° CLASSIFICATA

“Il primo furto” di Rinalamisteriosa
Grammatica e lessico: 9.5
Stile: 8.5
Trattazione del tema: 9
Trattazione dell’elemento scelto: 10
Originalità: 9
Opinione personale del giudice: 4.5
Totale: 50.5

Per la grammatica, c'è solo un verbo che non mi torna: trovo che nelle ultime frasi al posto di “sia” sarebbe meglio mettere un “fosse”, più che altro per concordanza dei tempi.
Lo stile è semplice e scorrevole, e devo farti i complimenti per la trattazione dei personaggi: avrebbe potuto benissimo essere una puntata dell'anime, era come se avessi le tre sorelle davanti agli occhi. Originale anche la scelta di parlare del loro primo furto: se deciderai davvero di scrivere qualcos'altro su “Occhi di gatto”, fammelo sapere...
Non ti ho dato il massimo nella trattazione del tema semplicemente perché non hai approfondito molto il loro rapporto: si percepisce che sono molto unite, e anche il dialogo fra di loro mi è piaciuto molto, con Tati che è ancora la “sorellina minore”... però non è approfondito più di tanto.
Per la trattazione dell'elemento scelto, invece, hai ottenuto il massimo grazie alla centralità che hai saputo dare all'oggetto: non solo in quanto obiettivo del furto, ma anche per ciò che rappresenta agli occhi delle tre sorelle.
Molto interessante anche per alcuni riferimenti- quando dici del patto che hanno stipulato, non ho potuto fare a meno di canticchiare le parole della sigla: “Son tre sorelle che han fatto un patto...”.
Una bella one-shot, semplice ma efficace, per cui ti faccio i miei complimenti. Ho un'unica osservazione da fare: magari le mail negli anni '80 ancora non c'erano... XD

 

*-*-*-*-*

Ulteriore nota: Non sto qui a spendere altre parole, ho già detto tutto nella discussione su questo contest, nel forum di EFP *incredula XD* (se siete curiosi, copiate e incollate questo link: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8907720&p=3)

Un grazie in anticipo a chi leggerà e commenterà ^^

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

 

 

  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Occhi di gatto/Cat's Eye / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa