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Autore: Joy Wyatt    20/07/2005    27 recensioni
- Mai…- Mai diresse gli occhi per guardare Joey che nel frattempo si era alzato e le era andato accanto. Le tendeva una mano gentilmente. Mai interrogativa lo guardò negli occhi e vide di nuovo quel espressione, quel espressione alla quale non riusciva a dare un nome. Joey la guardava dolcemente, ma non la guardava come si guarda un amica. - Vuoi uscire un attimo? – le domandò. Mai sbatté gli occhi e gli prese la mano con la sua. L’aiutò ad alzarsi. Una volta in piedi si girò verso gli altri e li salutò con un gesto del capo, Mai teneva la testa bassa. Joey offrì il braccio a Mai che lo prese senza obbiettare. Insieme uscirono dal locale. Avevano bisogno di parlare, di tutto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Mai Valentine
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo…

Erano passati circa due anni dalla battaglia contro Dartz e l’Orichalkos e ognuno dei nostri amici duellanti aveva finalmente trovato la propria strada… - UFFA!!!!!!- sbottò il ragazzo biondo per l’ennesima volta. - Che ti succede?- gli chiese un uomo vicino a lui. - Non ho idee…- si lamentò il primo.- Ho scritto così tante canzoni, che ora non ho argomenti…- - Beh senti, prima o poi l’idea ti verrà, intanto puoi cantare la tua ultima canzone, che come sai è in testa alle classifiche!- - Sì, ma prima o poi la gente si stufa di sentire sempre la stessa pappa…- così il cantante definì il suo ultimo successo… - PAPPA?!!- chiese stordito il suo agente.- fino ad una settimana fa non l’avresti mai definita così!- - I tempi cambiano, vecchio mio…- disse lasciandosi cadere sul foglio bianco posato sulla scrivania. - Lo capisco…MA E’ PASSATA SOLO UNA SETTIMANA!!!!! CI SONO CANTANTI CHE CANTANO LA STESSA CANZONE PER MESI!!!- - Lo so ma io non sono come gli altri cantanti…- disse andando a sedersi sul divano e prendendo la sua chitarra in mano e cominciando a suonare una nuova melodia, poi prese uno spartito e cominciò a segnarsi le note…- NO! Per questa canzone andrà meglio il piano!.- disse correndo verso il suo pianoforte nero. - Benedetto ragazzo…ti è venuta in mente una canzone allora?- chiese esasperato il agente. - Sì! Ma ora lasciami solo!- - Ma abbiamo una riunione per farti firmare un contratto! Devi venire!- - Sono certo che tu basterai Richard!- in questo modo la giovane star liquidò il suo agente. Una volta che l’uomo abbandonò la stanza, il giovane smise di suonare e cominciò a pensare… “ Chissà come se la passano i miei vecchi amici…Uffa…devo raggiungere Richard sennò gli prenderà uno dei suoi soliti “ finti” attacchi di cuore” si disse il biondo afferrando la sua giacca di jeans. - Però! Chi l’avrebbe mai detto che Joey sarebbe diventato un cantante così famoso!!!- disse Tristan orgoglioso del suo vecchio amico. - Già…adoro le sue canzoni, anche se, forse mi sto sbagliando, mi sembrano cariche di tristezza…- osservò Tea lievemente inquieta. - Non so…a me non sembra…Sapete, Mai è diventata un’ottima attrice ed è andata a girare dei film ad Holliwood!- disse Serenity - Mentre i nostri due amici si godono la celebrità, non andiamo all’università!- disse Yugi scherzosamente. - Ma secondo voi Mai sa che Joey si è messo a cantare?- chiese Tristan - No, non credo…- gli diede risposta Duke. - Sono sicuro che anche voi avete notato lo strano rapporto di amicizia che lega Joey e Mai…- - AMICIZIA?!!- ribattè Tristan – più che altro direi amore…- In un altro posto… - ET…CI’! qualcuno parla di me!- disse Mai In un altro posto ancora… - ET…CI’! è il quinto oggi, mi sa che mi sto ammalando…- disse Joey Tornando a Yugi & Co. - Già, mio fratello ha sempre avuto un debole per Mai.- ribadì Serenity. - Ma uno strano modo di dimostrarlo…- proferì Tea con un’enorme goccia in testa. - Già si chiamavano bamboccio e strega…- confermò Yugi con la stessa goccia… - Però, ogni volta che uno dei due era in pericolo, l’atro correva a salvarlo. In questo c’è del buono!- disse Duke. “ beh in fondo sono una coppia perfetta, è un peccato che abbiano preso strade differenti” pensò Yugi -[ Vedrai che si ritroveranno!]- gli rispose il faraone Yami “ Davvero tu lo credi?” -[ Non solo lo credo, ne sono certo]- lo rassicurò Yami - Siamo arrivati, entriamo al Picasso, vero?- chiese Duke - Si, oggi fa piuttosto freddo, voglio una cioccolata calda!- disse Serenity - Non preoccuparti Serenity, te la offro io!- disse Tristan - NO! Gliela offrirò io!!!- - Gira al largo Duke!- contrattaccò Tristan - Senti pesce lesso, ho detto che la cioccolata la pago io!- disse Duke con occhi incandescenti. -COSA?!! IO UN PESCE LESSO?- sbottò Tristan furioso - RAGAZZI! STA NEVICANDO!!!- disse Tea felice - Già! È uno spettacolo stupendo!- confermò Yugi. Precisamente, era uno spettacolo stupendo…tanti fiocchi di neve che fluttuavano nell’oscurità e cominciavano a tingere di bianco la città. Era raro che durante l’inverno a Domino nevicasse, ma quando questo fenomeno avveniva…allora copriva la città di bianco, e ravvivava le feste. Come che quel anno si poteva dire era che quello sarebbe stato un “bianco Natale” - però, ora entriamo, sennò nemmeno una cioccolata bollente riuscirà a scongelarci!- disse Duke entrando. - Richard…ho voglia di tornare a casa…- disse Joey - Vu-vuoi tornare a Domino?- chiese il suo agente ormai abituato a questi suoi alti e bassi… - Tra poso sarà Natale, ed io voglio passarlo con la mia famiglia e con i miei amici.- disse Joey con aria irrimuovile. - Vuoi forse prenderti una vacanza?- chiese rassegnato Richard - Esatto, mi prenderò una vacanza, e tu non me lo impedirai, vero?- disse Joey mandando, con lo sguardo, una saetta verso il suo povero agente… - Tu, prima o poi mi farai prendere un infarto!- - Oh, smettila Richard, ci vediamo presto ok?- - Ok, ok ora va’ e divertiti- anche se Joey lo faceva andare fuori di sé, gli voleva bene. Joey aveva preso il primo volo che portava a Tokyo, ed ora si apprestava ad occupare il suo posto. - Dunque il posto è il 34b…- si guardò intorno.- Ah, eccolo!- andò a sedersi, e notò una ragazza bionda vicino al finestrino… - Buongiorno signorina!- disse seguendo il bon ton. - Salve…- disse la ragazza girandosi verso il ragazzo… - JOEY?!!- disse la bionda -MAI?!!- disse contemporaneamente il biondo. - Che ci fai qui?- chiese la ragazza - E’ evidente, volevo andare a Domino, ma da New York non c’erano voli diretti, perciò andrò fino a Tokyo e da lì ho un treno per Domino.- le rispose Joey sedendosi vicino a Mai. - Che combinazione bamboccio, anch’io avevo in mente lo stesso programma.- ribattè Mai. - Capisco stregaccia, allora propongo di viaggiare con me, che ne dici Mai?-le offrì Joey. - Ok, ma dimmi che cosa facevi tu a New York?- gli chiese Mai curiosa. - Firmavo un contratto discografico.- annunciò Joey. - C-che cosa? M-ma allora tu sei…- - …già io sono un cantante!- disse Joey orgoglioso di sé. Mai per poco non scoppiava a ridere, ma si trattenne mordendosi le labbra. Quando ebbe rispeso il controllo ricominciò a parlare. - Davvero?!! Non avrei mai pensato che saresti riuscito ad ottenere risultati così alti nel giro di due anni…- disse Mai stupita - La mia è stata fortuna, ti racconterò in seguito, sai è una storia moooooolto lunga…- disse tagliando corto. – tu piuttosto? Che ci facevi a N.Y.?- - Beh, io faccio l’attrice e la mia agente mi ci ha trascinata, lì ho cominciato a sentire la vostra mancanza e perciò le ho detto che me ne tornavo per qualche tempo a Domino…sai è una tipa così, così straziante…- - Se pensi che la tua sia straziante…non hai conosciuto il mio agente!- - Quindi ti sei come dire ribellato anche tu?- chiese Mai - Già!- - PREGHIAMO I GENTILI SIGNORI DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA POICHE SIAMO IN PROSSIMITA DI ATTERRAGGIO.- - Eh? Di già? Il tempo è volato!- disse Joey allacciandosi la cintura - Hai proprio ragione, tu a che ora ce l’hai il treno?- - alle sei e mezzo, ora sono le cinque.- le rispose Joey - Anch’io, e poi come sai il prossimo arriverà solo dopodomani!- gli disse Mai guardandolo negli occhi…sarebbe rimasta per ore a guardare quei profondi occhi castani con riflessi dorati…si accorse si arrossire e quindi per quanto le dispiacesse dovette smettere. D’altro lato anche lui arrossì, non aveva mai dimenticato la grande cotta che aveva per lei… “ ormai non è più una cotta…io…l’amo” pensò Joey. L’atterraggio andò per il meglio. Joey che già aveva addosso una felpa verde, dei jeans e delle scarpe nere in pelle di Armani, aveva ora messo un lungo cappotto di cashmere, di color nero. Mai invece vestiva una camicia bianca, con tanto di cravatta rosso scuro, una maglia beige, e una mini gonna a pieghe scozzese e dei stivali neri imbottiti. Inoltre aveva un cappotto beige che le arrivava fino a poco dopo le ginocchia. - Andiamo a prendere le valigie?- disse Joey offrendole il braccio - Andiamo.- disse prendendo il braccio di Joey. Dopo circa mezz’ora avevano le valigie, e chiamarono un taxi, che li portò in nella stazione ferroviaria. - Il nostro treno è al binario 7- disse Mai appena entrata in stazione. Joey spinse il carrello su cui erano posti i loro bagagli e si diressero verso il binario… - Joey…- disse Mai fermandosi davanti al treno. – qui non c’è ne-nessuno…- - Qui la faccenda puzza di bruciato…- disse Joey - Che facciamo? Entriamo?- disse Mai guardandolo. - Non abbiamo scelta se vogliamo rivedere Yugi e gli altri…Entriamo…- disse Joey facendosi coraggio, dopo aver tirato su le valigie, diede la mano a Mai invitandola a salire… - Sembra che anche il treno sia deserto…- affermò Mai - Io non mi fido…- ebbe solo il tempo di dire questo, quando le porte si chiusero di colpo. -EH?!!- disse Joey. – Ma che sta succedendo qui?- - Non lo so…- - Mai stammi vicina, non allontanarti per nessun motivo.- le disse in un sussurro. Il treno partì guadagnando sempre più velocità. - Joey, che sta succedendo?- ribadì Mai terrorizzata. - Non lo so, ma la decisione più saggia è fare una visitina al conduttore, tu hai il tuo deck, vero?- disse aprendo la sua valigia e tirando fuori il duel disc. - Sì, l’ho portato perché speravo di poterti battere, una volta incontrato!- proferì Mai con aria di sfida. - Magari in seguito, ora vieni – enunciò afferrandole la mano, il gesto fece arrossire Mai e pure Joey che però teneva i nervi saldi, d'altronde per Mai l’unica consolazione e che ci fosse Joey su quel treno con lei.

  
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