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Autore: SacchanSsj    22/02/2010    8 recensioni
Il suono del campanello interruppe l'euforico discorso del ragazzo. Interruppe un momento perfetto. Interruppe qualcosa di importante. Interruppe. Come fa la sveglia con i sogni più belli Dedicato a chi ama sognare ad occhi aperti, dimenticandosi della realtà.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Near
Note: OOC, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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...Dedicato a chi ama sognare ad occhi aperti, dimenticandosi della realtà...

                                                                                       ATTIMI  ILLUSORI 

 

Near osservava Mello che, incurante del fatto che il ragazzo l'avesse richiamato più volte, continuava a mangiare una tavoletta di cioccolata semisdraiato sul divano.

-Mello! Alzati! avevi promesso che mi avresti portato fuori!-

-si,si, arrivo-

Si alzò svogliatamente dal divano e si avvicinò all'albino.

- Near sei sicuro di voler uscire? Io non ho voglia, perché non stiamo qui da soli in pace e ci facciamo un bel pranzetto?-

-ma noi non sappiamo cucinare-

-Si invece! Forza, metti il grembiule!-

Il biondo inaspettatamente caricato di nuova forza si diresse in cucina tirandolo per una manica di quel candido pigiama che sempre aveva addosso.

-Near, oggi prepareremo una fantastica torta! Sarà così fantastica che a Elle verrà voglia di resuscitare e venire qui a mangiarla insieme a noi!-

Near sorrise tristemente all'affermazione del compagno. Sapeva sempre fargli tornare il sorriso, anche se amaro. Eppure da ragazzino lo odiava, erano sempre stati rivali…chissà quando era cambiato così tanto e da quanto lo trattava come una delle cose più preziose che aveva… ma adesso non gli importava niente, quando parla il cuore la ragione deve tacere. Punto.

-D’accordo Mello, diamoci da fare-

Near si diresse in dispensa e cercò il libro di ricette adatto all'occasione. Individuò il libro dalla copertina rossa sulla mensola in alto, troppo in alto per lui purtroppo. Girò la testa per chiamare il compagno ma si sentì circondare da un paio di braccia. E si ritrovò immediatamente più alto di almeno dieci centimetri.

-Avevi bisogno d'aiuto Near?-

Un altro sorriso si dipinse sulle labbra dell'albino che rispose con un muto sguardo d'assenso.

 

Mello lasciò delicatamente a Near la possibilità di atterrare sul pavimento, ma appena egli toccò il suolo Mello gli mise un braccio dietro le ginocchia e uno dietro la schiena e sollevandolo come uno sposino novello lo portò  fino al tavolo della cucina.

Near rimase leggermente spaesato ma tornando alla sua solita espressione si strinse di più al compagno.

 

Preparati tutti gli ingredienti sul tavolo Mello iniziò a dettare a Near la ricetta passo a passo mentre l'albino ubbidiente aggiungeva tutti gli ingredienti.

-…mescolare con decisione e versare in una terrina imburrata, successivamente mettere in  forno a 180°. Lascia a me Near, tu lavati le mani-

Near osservò un attimo l'impasto attaccato alle proprie mani  ed avvicinandosi a Mello gli porse un dito, senza riflettere sulla propria azione.

 

Mello osservò un attimo il dito alzato di fronte a lui e avvicinando le labbra leccò tutto l'impasto presente che sporcava il dito di Near.

-Com'è?-

-Dolce…- ripose Mello leccandosi il labbro superiore -Ma ne devo assaggiare un altro po'-

Si avvicinò al suo viso e leccò via un po' di impasto, finito, chissà come, sulla sua guancia destra.

                                                                           

 

 

Il dolce coceva e lievitava davanti agli occhi attenti del candido ragazzo che, seduto su una sedia posta di fronte al forno, controllava la torta oltre il vetro e, su di esso, vedeva riflessa l'immagine del ragazzo biondo che, dietro di lui, addentava la solita tavoletta di cioccolata

-Near, è ora di tirarla fuori-

-Hai ragione-

Near spense il forno e tolse il dolce appoggiandolo sul tavolo.

-Abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro!- esclamò il biondo mettendosi a cavalcioni sulla sedia ed avvicinandosi al tavolo- che fai? Non me la offri?-

L'albino sorrise ed andò a prendere due piatti

-Mello, non la puoi ancora mangiare. Devi aspettare che si freddi. Calda non è buona!-

-Zitto Near! Tu che ne sai? Scommetto che è buona anche da calda! Guarda quanta cioccolata!-

 

Il suono del campanello interruppe l'euforico discorso del ragazzo. Interruppe un momento perfetto. Interruppe qualcosa di importante. Interruppe. Come fa la sveglia con i sogni più belli.

 

Near si diresse ad aprire la porta, l'espressione apatica ma lievemente triste.

-Salve Near!-

-Jevanni. Prego, si accomodi-

-Che buon profumo! Hai cucinato un dolce?-

-Si-

-Come mai ci sono due piatti sul tavolo?-

 

Come mai ci sono due piatti sul tavolo,dice

 

-Avevo sentito il suo arrivo, Jevanni-

-Gia, dovevo aspettarmelo che non sarei mai riuscito a farti una sorpresa-

 

Già. Anch'io dovevo aspettarmelo.

 

  
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