24/02/2010
E
mi ritrovo di nuovo qui, come ogni notte dopo due anni che ti odio;
e dall’ora non c’è stata una singola
notte che tu non sia stato nei miei
pensieri.
Eh
sì, perché il primo amore non si scorda mai. Sai
Matty?
Anche
quando stavo con altri ragazzi, non ho mai provato quello che
provavo per te, anzi, provo per te.
Ma
tu, zero, non ti è mai interessato.
Perché
per te, la cosa più bella che ci fosse, era la nostra
amicizia, che ormai va avanti da vent’anni.
Io
la tua migliore amica, ma per me, come ti avevo detto ad agosto
2008, mi sembrava di essere la tua ruota di scorta, ricordi?
Il
fatto è che ora non ci parliamo e io non so nemmeno il
perché… o
forse sì?
Mi
hai messo contro tutti i miei amici quando ho capito che con te
non c’era speranza e ho voltato pagina, e la tua presenza
arrogante è solo un
vago ricordo.
Ormai
è un anno che non ci parliamo.
Che
non ci sentiamo.
Che
non ci vediamo.
Ma
ti giuro, che tutte le notti, le lacrime che io odio, scendono al
tuo ricordo; al pensiero che il 2 agosto 2008 mi facesti sentire
importante.
<
Sono davanti a casa tua > Un semplice messaggio, e il mio
cuore era partito e, purtroppo, io sono ancora qui ad aspettarlo.
Ti
odiavo, perché dovevo aspettare che tornavi dalla tua
ragazza, e
dopo, solo dopo, arrivavo io; colei che anche alle 00.30 di notte
usciva per un
ragazzo che nemmeno era interessato a lei.
Però,
io per te, lo facevo.
E
quella sera, passata in giro per la città, a bere e ridere,
e
credimi, anche se ho tentato di darti fuoco, le
mie risate erano le più sincere e pure che tu
abbia mai sentito in vent’anni
che mi conosci.
E
solo ora lo posso ammettere, a distanza di due anni: avevi ragione,
ero un po’ ubriaca, e il motivo per cui parlavo col tuo
portachiavi, mi è tutt’ora
ignoto.
Ma
io ti piacevo per quello, no? Perché sono sempre stata
quella
strana… quella diversa.
E
non m’interessa.
Non
m’interessa del fatto che ho parlato con Winnie Pooh. Non
m’interessa
che tu mi sei venuto a raccogliere dal pavimento perché non
mi alzavo più. Non
m’interessa se il giorno dopo è stato tutto un
ricordo.
Non
m’interessa quello che è successo,
perché quel giorno, non lo
dimenticherò mai.
Non
dimenticherò le note di Piccola stella senza cielo nella tua
macchina, mentre io ero sdraiata sulle tue gambe, e i miei piedi
appoggiati
allo specchietto, e tu mi dicevi che si sarebbe rotto.
Ma
guarda ora, dopo due anni, non ci salutiamo nemmeno, e la tua
macchina è una bellissima Fiesta bordeaux, non
più il Peugeot 106 da rally.
Siamo
due estranei.
Ma
quella notte tu, mio amico, mi hai regalato emozioni che mi porto
stretta nel cuore.
Tu
forse non ricordi, o forse non vuoi ricordare; ma io, ricordo il
tuo pollice che accarezzava il mio braccio, le tue dita calde che
spostavano i
capelli dalla mia fronte mentre nella macchina c’era solo la
musica.
<
Vorrei che questo momento non finisse mai >
Ma
i desideri rimangono desideri, e i ricordi fan sì che
diventino
sogni.