Ricorda: per non dimenticare.
† Nana.
Ha bisogno di qualcosa, Nana.
Qualcosa che non sia una parrucca e un vestito costato centinaia di dollari, buttato subito dopo in malo modo sul letto. Il suo sguardo volge all'orizzonte, intravede una sottile linea – quanto basta per farle capire che il sole sta tramontando. La maestà luna presto apparirà e il mantello scuro renderà ogni cosa meno visibile di fronte al criptico occhio umano – le stelle opache adombrano il cielo, brillando di luce artificiale, come lampadine al neon.
Anche Nana, in fondo, assomiglia a quelle stelle: la sua luce non brilla più da tempo, è coperta da un pesante frammento di cielo. Dolore, rabbia, angoscia... sono tutti sentimenti sopiti nel suo cielo personale, tenuti chiusi con un lucchetto.
Canta una famosa melodia: la Samba della coccinella in versione punk. Spera di sentirsi più vicino al loro mondo, che ormai non le appartiene più, riesce quasi a toccare i ricordi con mano.
Ma i ricordi sono brevi, ci fanno provare una certa malinconia, perché non ritornano indietro. Noi però non ci arrendiamo di fronte all'evidenza, continuiamo a farci del male – masochisti che non siamo altro – e ripercorrere ancora, ancora e ancora lo stesso spezzone, fin quando non ci convinciamo del fatto che stiamo sognando ciò che è già stato. Non ritornerà più, è inutile illudersi.
Adesso dorme, Nana... I ricordi l'hanno stremata.
Già, un dettaglio importante: i ricordi possono essere letali, quando vogliono.
Note:
Due paroline veloci: inizio oggi una raccolta, incentrata sul dolore, dubbi angosce e, perché no, gioie vissute dai singoli protagonisti. Torno a scrivere in questo fandom con una certa sofferenza nel cuore. Credetemi, se vi dico che Ren mi era entrato nel cuore, non scherzo... e non esagero. Indi, la sua morte mi ha stravolta, essendo io un'autrice soprattutto di NanaxRen. Spero non me ne vogliate per gli aggiornamenti in ritardo... e sì, ho cancellato “Years 80: Tribute to Nana and Ren”, ora come ora non ce la faccio. Ma non temete, riprenderò a scriverla, il mio stile tra l'altro si è anche “evoluto”, quindi preferisco iniziarla daccapo ^^
Per quanto riguarda la storia, alcune noticine:
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La Samba della coccinella in realtà esiste veramente, è una famosa canzone giapponese, non ricordo il nome dell'autrice attualmente ma è abbastanza famosa tra i giapponesi. Nana l'ha modernizzata in versione punk, l'avrebbe dovuta cantare al matrimonio di Hachi (quest'affermazione è presente sia nel manga, sia nell'anime – ultimo episodio.)
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Ovviamente parlavo della Nana del “presente”, alle prese con dubbi e angosce e al riparo dal mondo, con una vita completamente diversa così come le vesti (abiti di seta pregiata, capelli lunghi e biondi).
Spero vi sia piaciuta.
Alla prossima!
(La protagonista sarà Hachiko)
Kiki <3