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Autore: Maggie_Lullaby    26/02/2010    3 recensioni
Ale mi strinse più forte a sé e mi baciò ancora una volta i capelli.
“Ho una sorpresa per te”, disse lasciandomi all'improvviso e alzandosi per dirigersi verso una cassettiera all'angolo della stanza.
“Che cos'è?”, chiesi curiosa cercando di sbirciare ciò che stava tirando fuori dall'armadio.
Ale sorrise divertito e si avvicinò a me tenendo fra le mani una piccola scatolina impacchettata in una carta argentata.
Me la consegnò con il sorriso sulle labbra di fronte a me che muovevo continuamente la testa per cercare di capire che cos'era il suo regalo.
Guardai il pacco da tutte le angolazioni e la scossi appena per capire cosa vi era al suo interno, solo allora mi resi conto della marca che era incisa sull'adesivo al centro di un lato della carta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Gaia

L'amore

 

Ancora una volta mi ritrovai fra le sue braccia, sorrisi di quel suo gesto per lui così naturale e appoggiai la testa sulla sua spalla.

Iniziò ad accarezzarmi dolcemente i capelli canticchiando a bassa voce, stonato come sempre.

Feci una smorfia ma rimasi in silenzio, godendomi uno dei nostri rari momenti di intimità e appoggiando una mano sul suo ginocchio.

Ci trovavamo in camera sua, seduti sul suo letto da ore in cui lui non aveva smesso un attimo di sussurrarmi parole dolci nelle orecchie.

Mi baciò la testa e io rimasi ferma, senza sapere cosa dire o fare; non si era mai comportato così, in tutto il tempo che avevamo passato insieme non era mai stato così intimo.

Mi alzai e feci per andare a guardare le foto che si trovavano sulla sua scrivania ma lui mi afferrò da dietro e mi fece sedere sulle sue gambe.

Risi divertiti di quella scena e solo allora mi resi conto di quanto ero fortunata ad avere un ragazzo come lui.

Dio quanto mi piace, pensai con le labbra ancora incurvate in un sorriso.

Ale mi teneva ancora stretta a sé quasi avesse paura che potessi dissolvermi o sparire nel nulla, mi voltai con la testa e gli diedi un rapido bacio a stampo sulla bocca.

Buon mesiversario”, bisbigliò nel mio orecchio.

Arrossii improvvisamente di fronte a quell'informazione: mesiversario? Oggi? Ma non doveva essere fra tre giorni?

Feci un rapido conto mentale, non potevo essermi dimenticata del nostro mesiversario, non potevo aver confuso le date … insomma ne sarei capace, ma non potevo aver confuso la date del nostro primo mesiversario!

Anche a te”, mentii, “è già passato un mese”.

Ale mi strinse più forte a sé e mi baciò ancora una volta i capelli.

Ho una sorpresa per te”, disse lasciandomi all'improvviso e alzandosi per dirigersi verso una cassettiera all'angolo della stanza.

Che cos'è?”, chiesi curiosa cercando di sbirciare ciò che stava tirando fuori dall'armadio.

Ale sorrise divertito e si avvicinò a me tenendo fra le mani una piccola scatolina impacchettata in una carta argentata.

Me la consegnò con il sorriso sulle labbra di fronte a me che muovevo continuamente la testa per cercare di capire che cos'era il suo regalo.

Guardai il pacco da tutte le angolazioni e la scossi appena per capire cosa vi era al suo interno, solo allora mi resi conto della marca che era incisa sull'adesivo al centro di un lato della carta.

Bulgari?!”, mormorai basita, “Ale stai scherzando! Bulgari?!”

Okay ciò che di certo non gli mancava erano i soldi, bastava guardare la sua casa, ma spendere chissà quante centinaia di euro per me … beh era troppo!

Non posso accettarlo”, dissi riconsegnandoli la scatola.

Il mio ragazzo si rabbuiò all'improvviso e prese il regalo con tristezza.

Non vuoi neanche vederlo?”, mi chiese. “Dai ci ho messo un sacco a sceglierlo!”

Sbuffai, si preoccupava del tempo lui.

E chissà quanto hai speso dopo aver sprecato tutto quel tempo!”, esclamai. “Dai Ale, sapevi che non l'avrei accettato, un conto era se mi regalavi un CD, ma si tratta di un gioiello di Bulgari!”

Alessandro appoggiò il regalo sulle mie ginocchia e incrociò le braccia al petto.

Io non lo riprendo”, annunciò, “se non lo prendi tu lo butto”.

Alzai gli occhi al cielo, perchè doveva essere sempre così maledettamente testardo?

Regalalo a tua madre”, dissi, “o una tua amica o una tua lontana parente, io non lo posso accettare Ale, come pensi che reagirà poi mia madre vedendomi indossare un gioiello di Bulgari? Vorrà come minimo sapere dove l'ho preso”.

E tu inventa una scusa”, disse semplicemente lui, ancora con le braccia incrociate.

Si le dirò così: 'Dove ho preso questo gioiello mamma? No, sai io la notte svaligio gioiellerie'”, dissi irritata.

Alessandro rimase ancora fermo.

Almeno aprilo”, mi supplicò, “ti prego, ti prego, ti prego!”

Mi fece gli occhi dolci da cucciolo abbandonato, sapeva che a quelli non sapevo resistere.

E pensare che i ruoli dovrebbero essere invertiti”, dissi con rabbia afferrando la scatolina e iniziando a scartarla, “io dovrei pregarti di comprarmi qualcosa di Bulgari e dovresti essere tu a ...”.

Mi bloccai a metà frase quando vidi qual'era il regalo del mio ragazzo, una catenina d'argento con un ciondolo a forma di cuore; era semplice a suo modo, niente di sfarzoso.

Ale mi fissava preoccupato aspettando una mia qualsiasi reazione, bella o brutta che sia, ma io rimasi ferma e zitta, contemplando il mio regalo.

Non ti piace?”, chiese perdendo l'entusiasmo che aveva recuperato quando avevo aperto la scatolina. “Posso sempre cambiarlo non c'è problema, immaginavo che ti piacesse questo però … insomma non è niente di troppo elegante, è semplice e quindi pensavo che … non ti preoccupare lo vado a cambiare domani”.

Chiudi quella bocca”, lo zittii, “Ale è bellissimo, grazie, d'avvero non so che dire”

Sfiorai il ciondolo con delicatezza, quasi temessi che si potesse rompere in mille pezzi.

Sul serio ti piace?”, chiese con rinnovata allegria.

Annuii, incapace di parlare.

Da morire”, mormorai quando recuperai il dono della parola.

Lui mi guardò speranzoso.

Quindi lo indosserai”, lo vidi incrociare le dita di nascosto.

Certo”, accettai.

Aspetta c'è dell'altro”, disse.

Cosa?!”, esclamai, okay avevo accettato quella collana di Bulgari, ma non potevo assolutamente accettare un altro regalo.

Magari adesso se ne esce con un anello di Pomellato, pensai, vedo che il mio ragazzo mi conosce alle perfezione!

Ma Ale non si alzò per prendere altri regali, semplicemente prese la collana che ancora si trovava fra le mie mani e la girò.

Sopra vi erano incise quattro parole scritte in una grafia piccola ed elegante.

Ti amo, tuo Ale”, lessi a bassa voce.

Lui era arrossito fin da quando avevo letto la prima parola.

Non sapevo come dirtelo”, ammise, “ma è ciò che provo per te”.

Cazzo!, gridai nella mia testa. Mi ama.

Respiro profondo, Alessandro mi amava.

Okay posso morire d'infarto in questo momento, io che cosa provavo per lui Lo amavo o no?

Lo osservai, il viso arrossato, il capo chino, ricordai il suo modo di farmi ridere …

Sì lo amo, pensai.

Ti amo anch'io”, ricambiai appoggiando una mano sulla sua spalla.

Ale alzò di nuovo la testa, i suoi occhi erano illuminati di una luce che non avevo mai visto, e mi baciò con trasporto.

Risposi al bacio, come non potevo dopo un momento del genere?

Ti metto la collana”, disse il mio ragazzo poco dopo e si mise dietro di me, qualche istante dopo sentii il peso della collana sul mio collo e l'argento freddo appoggiato sul mio petto.

E' bellissima”, ripetei sincera, “d'avvero”.

E in quel momento nulla contava, non contava il fatto su come avrei dovuto spiegare dove avevo preso quella collana a mia madre, non contava il fatto che quella collana era costata con ogni probabilità un occhio della testa, non contava il fatto che avevamo quattro anni di differenza.

Eravamo solo io e lui; io, lui e il nostro amore.

 

The end

 

Questa fic non è altro che un esperimento, che spero possa piacere :)

Questa storia non è stata scritta a scopi di lucro.

Baci,

Maggie

 

 

  
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