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Autore: Porthos_94    26/02/2010    1 recensioni
ecco una nuova missione di assassinio per Ezio.... lascio a voi giudicare.
Genere: Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Firenze,anno 1486. Era un estate calda quell’anno,i bambini per rinfrescarsi facevano il bagno nell’Arno,ero seduto su una panchina quando vidi Leonardo correre verso di me: “Ezio,Ezio!!” disse. Gli dissi di sedersi,ma Leonardo rifiutò doveva dirmi una cosa importante…. Eccola la cosa importante,un altro assassinio. Dovevo incontrarmi con la Volpe davanti al campanile di Giotto quel pomeriggio.Ed eccomi scalare palazzi per incontrarmi con la Volpe,mentre pensavo a chi dovevo assassinare stavolta.Arrivai al campanile,ed eccola lì Volpe,mi disse subito il mio prossimo ingaggio:era un nuovo templare di nome: Franco Stellizzi,di anni 32,non proveniva da una famiglia ricca, ma era molto ambizioso,molto,tanto da farsi notare in poco tempo dai templari.Ora dovevo soltanto sapere dove e quando colpire,solo….. Rimuginavo su queste cose,nel mio lussoso palazzo,luogo della mia gioventù,senti bussare alla porta,chi poteva essere alla mezzanotte? Presi il mio fidato pugnale e mi avvicinai alla porta…..apriì,ma chi poteva essere se non… “Leonardo! Ma cosa fai qui a quest’ora?!”dissi e Leonardo mi rispose “Ezio, è urgente ho scoperto delle nuove informazioni che potranno facilitare la tua missione”mi disse e continuò “Allora Ezio,Franco è molto inquieto di questi tempi,dopotutto la popolazione lo odia,ha paura che qualcuno possa aggredirlo,per questo sta sempre rintanato nel suo palazzo a Est di Santa Maria Novella…..” “Questo complica le cose!” io dissi,interrompendo Leonardo,egli riprese “Lo so,lo so,ma tu sei un uomo fortunato Ezio,infatti per ingraziarsi il popolo,Franco darà una mostra d’arte nel suo palazzo ovviamente aperta al pubblico,ma fai attenzione però,ci saranno molte guardie appostate…” “Leonardo! È il mio lavoro credo di saperlo svolgere…” interrompei di nuovo e continuai “Piuttosto per quando è stata fissata questa mostra?” “Fra tre giorni,giovedì” rispose Leonardo e se ne andò. Intanto in questi due giorni io feci appostamenti e sopralluoghi per fare mente locale su possibili vie di fuga nel caso qualcosa andasse storto.Per caso mentre stavo facendo dei sopralluoghi vidi la Volpe correre verso di me e mi disse “Tieni Ezio studiati questa pianta del palazzo!” Io lo ringraziai e me ne andaì. Il giorno seguente mi alzai di buon ora mi vestiì,mi armai e mi diressi al palazzo. Ma mentre ero in un vicolo deserto due guardie si avvicinarono con modi bruschi “Ehi tu! Pezzente levati quel cappuccio dal capo!” Puzzavano di alcool,dovevano esserci andati giù pesante con il vino, uno di loro sfoderò la spada e me la puntò alla gola,non ci pensai due volte,disarmai il primo e lo infilzai con la sua stessa arma mentre al secondo,sfoderate le due lame nascoste,lo colpì ripetutamente all’addome.Mi liberai dei corpi gettandoli in un mucchio di fieno e ripresi il cammino. Arrivai a destinazione ma come prevedibile c’erano due guardie molto robuste all’ingresso che facevano passare solo tramite un invito. L’unica possibilità era distrarre le guardie, ed ecco che mi giunserò in aiuto un gruppetto di cortigiane a cui diedi centocinquanta fiorini per poter distrarre quelle brutte guardie,prima le cortigiane li ammaliarono e poi li portarono lontani quel poco che bastava per farmi infiltrare alla festa. Ed ecco la mia preda,circondato da guardie, farsi strada fra i dipinti e parlando con persone note,ma il problema qui è un altro,come agire? Ma ecco che mi arriva in aiuto un invenzione di Leonardo la lama avvelenata,certo come potevo dimenticarmene. Andai dietro una guardia del corpo di Franco e la avvelenai senza farmi scoprire,ad un tratto la guardia incominciò a dar di matto e colpì altre guardie e persone vicine a lui.Io mi concentrai sul bersaglio che mi appariva terrorizzato,le guardie si allontanarono da lui,il momento adatto per colpire… feci scattare la lama… balzai…e… lo colpiì alla gola. Lui mi guardò con occhi stralunati e disse “Perché,perché fai questo?!” ed io gli risposi “Mi dispiace dover giungere a tanto… Requiescat in Pace!” gli chiusi gli occhi. Le guardie si resero conto della morte del loro padrone e cercarono di colpirmi,evitai tutti gli attacchi e abbattei varie guardie aprendomi un varco e scappai usando una bomba fumogena. La missione era completata… il nucleo di memoria stabilizzato… usciì dal Animus.
  
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