Come ho scritto nella descrizione, questa è stata la mia prima one-shot postata inizialmente nel Merlin Italia però con diverso titolo. Un tratto della lettera è tratto da una puntata che credo riconoscerete facilmente! Spero vi piaccia ^^

N.B. I nomi e i personaggi appartengono a chi di diritto. Operazione senza alcun fine di lucro.

“Caro” Merlino,

sì, lo so che potrà sembrarti strano, però iniziare le lettere in questo tono è d'obbligo.

In ogni caso, non credevo che mi sarei mai rivolto a te per parlare di ciò che sto per esporti, ma devo ammettere che la tua mancanza da Camelot si sente parecchio. Il mio nuovo servitore è un incapace, non sa rammendare, la mia armatura è sempre ammaccata e i cavalli denutriti. In confronto tu eri abilissimo. A parte questo, ora che sei andato via, posso dire di averti considerato un amico.

Anche se continuo a pensare che in te ci sia qualcosa di sospetto, ti sei dimostrato un fedele servitore e, soprattutto, un grande consigliere e sostenitore morale. Ed è qui che arrivo al dunque.

Mi sono innamorato di una donna. Ma non si tratta di una ragazza qualunque, si tratta di Ginevra.

Non sono giunto ancora a nessun punto decisivo con lei, mi trovo sospeso fra ciò che devo e ciò che voglio.

Immagino cosa stai pensando:"perché non ammettete i vostri sentimenti per lei?" ma ecco cosa ti rispondo. Non posso! Merlino, come posso ammettere che penso a lei continuamente? O che tengo a lei più che a chiunque altro? Come posso ammettere che non so cosa farei se le accadesse qualcosa? Impazzirei. Conosci la mia posizione, in questo caso mi trovo fra due fuochi: quello dell'amore per lei, e quello dell'indignazione di mio padre. Niente potrà mai esserci fra noi, e ammettere i miei sentimenti, sapendolo, mi fa male...troppo.

Oltre a ciò, mi preoccupa la reazione di Morgana. Sai bene quanto loro due siano amiche. Ultimamente vedo che Morgana è parecchio cambiata, è strana, come se qualcosa che non può spiegare l'affliggesse. Perciò, potrebbe anche darsi che abbia sospettato qualcosa e che abbia da ridire. In passato avrei creduto che lei provasse dei sentimenti per me - anch'io ero ammaliato dalla sua bellezza, lo ammetto - eppure quell’apparente attrazione è svanita da tempo. Non so se sia perché in realtà prova ancora qualcosa nei miei confronti, o se la sua ostilità sia dovuta all’ attaccamento verso Gwen.

Ciò che direbbe mio padre credo sia capace di immaginarlo tu stesso; lo disonorerei, questo è certo.

No, queste sono solamente scuse senza senso, dietro le quali è inutile che io mi nasconda. Non riuscirei a sopportare la vista di lei fra le braccia di Lancillotto ancora una volta; forse è stato proprio quell’attimo a farmi davvero rendere conto del mio affetto. Non ricordo di aver mai provato un simile tormento: un dolore intollerabile, senza pari. Quando il cavaliere se ne andò, credetti di possedere ancora qualche barlume di possibilità, e spero sia realmente così.

Ginevra è una ragazza forte e dolce e gentile al tempo stesso, il suo coraggio e la sua sincerità mi hanno fatto comprendere il vero significato dell'essere umile, dell'importanza di mettere da parte il mio orgoglio e del sapermi prendere cura e interessarmi degli altri, dei miei sudditi, delle loro necessità, della loro felicità oltre che della mia.

Anche lei, come te, mi è stata vicina per molto tempo, senza venir mai meno ai suoi doveri, senza che io ne perdessi mai la stima. Non ha mai abbandonato la speranza nei momenti di difficoltà, questa è un'altra realtà che mi ha aiutato ad andare avanti.

Questi sono i motivi per cui la amo e ce ne sarebbero tanti e tanti altri ancora, ma le parole sono sempre meno capaci di esprimere le ragioni del cuore.

Le mie giornate sono scandite al suono della sua voce, nel ricordo del profumo di lei, della morbidezza della sua pelle, della profondità dei suoi occhi che così intensamente mi trafiggono il cuore ogni volta.

Non voglio che i miei desideri diventino ricordi, che il sapore di lei sia l’unico sopravvissuto di un mondo che non esisterà più. Adesso, lascerei che la mia vita e il mio orgoglio di erede al trono andassero in pezzi pur di stare con Ginevra.* Non la amo per tedio o per sfida, la amo perché il desiderio di lei è più forte di una qualsiasi altra forma di felicità.

Ma non è per raccontarti solo una serie di fatti che ti scrivo; la verità è che avevo bisogno di parlarne con qualcuno, avevo bisogno di uno sfogo. So che sentirmi parlare in questo modo dev’essere stata una sorpresa per te, ogni tanto perfino il futuro re ha dei momenti di debolezza...anche se mi costa ammetterlo.

Tu sei e sarai probabilmente l’unico a conoscere questo lato impensato di me e, se non ti dispiace, preferirei che rimanesse tale. Perciò, se qualcun altro lo verrà a sapere, stai pur certo che farò in modo di rendere la tua vita un inferno, Merlino!

Ma dato che siamo in tema di confidenze, tanto vale che ti dica che spero che un giorno tu decida di tornare a Camelot, anche solo per venire a trovare degli amici, sebbene io debba ancora scusarmi per il modo in cui ti ho trattato in qualità di servitore. Benedico la tua insolenza adesso, perché ha fatto in modo che ci incontrassimo e che io rimediassi qualcuno che rimettesse a posto le mie stanze.

Non so se attendere una tua risposta, che in ogni caso sarà bene accetta.

Grazie,

Artù Pendragon.

*ALT! dai vari commenti devo precisare una cosa: con questa frase non intende dire che rinuncerebbe a Camelot, MA che metterebbe da parte il suo orgoglio (ovvero che non si interesserebbe di ciò che direbbe la gente). Spero che così si capisca meglio! ^^

Si ringrazia in anticipo chiunque fosse così gentile da commentare *-*

Laura