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Autore: niky94    04/03/2010    16 recensioni
" Topolino " lo chiamò lei , salendo sul letto e scuotendo Tom, ma lui non dava alcun segnale di vita
" topolino" insistette Alessandra, il chitarrista si girò dall'altro lato continuando a russare, la piccola non si arrese, si mise a cavalcioni sopra di lui , dopo alcuni secondi un liquido caldo percorse su tutto il corpo del chitarrista
" ma che ... " disse con voce assonnata Tom
" ho fame! " esclamò la bimbetta, Tom sgranò gli occhi incredulo di ciò che stava succedendo
" non dirmi che...che..." desolato il ragazzo si stampò una mano sulla faccia
" ho fame " ripetè Alessandra
" e ti sembra il modo di svegliarmi questo? " chiese Tom arrabbiato , lei era ancora sopra di lui e annuì alla domanda che le era appena stata posta dal musicista ...
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti eccomi qui con una nuova fic spero sia di vostro gradimento un bacio e un grazie a chi leggerà fino in fondo buona lettura !



                                                                                                                        cap 1 la mia piccola principessa

                                                                                                                       CAPITOLO 1



Era una calda sera d'agosto, Tom Kaulitz,  il chitarrista dei Tokio Hotel,  stava camminando silenziosamente per le vie di Amburgo ( Germania) ,  con il suo nuovo fuori strada,  appena acquistato.


 "    Perchè io, Tom Kaulitz,  non riesco ad  innamorarmi seriamente di una ragazza? eppure ne ho tante che mi cascano ai piedi...   "    pensava distrattamente  il ventenne, quando  all'improvviso  venne distratto dai suoi pensieri.


Una bimba dalle  gote rosse, la carnagione bianca, i capelli color dell'oro raccolti in due  graziose  codine,  e due occhi,  color del cielo;  limpidi come le acque del mare ;  lo fece frenare di colpo.


 Parcheggiò la sua vettura al lato della strada,  in modo che gli altri mezzi potessero passare tranquillamente;  dopodiché   scese dalla sua  lussuosa auto e si  avvicinò  alla piccola .


<<       Che cosa ci fai ,  nel bel mezzo di una strada?       >>      chiese lui  sorpreso  ,portando   la bimba  al sicuro su un marciapiede -  affianco alla sua macchina-  mentre  lei  lo  scrutava terrorizzata

  
<<     come ti chiami?     >>   le domandò  lui


<<     Alessandra     >>    rispose lei  impaurita


<<     quanti anni hai?     >> chiese  a sua volta  il chitarrista; ma  lei non rispose, si limitò a mostrare un tre con le sue piccole dita  


 <<     Hai tre anni e  sei qui da sola ?! >>     sbottò il ragazzo  incredulo sgranando gli occhi nocciola


 <<    dové è la tua mamma?    >>    domandò  lui curioso, ma lei non rispose  inalzò semplicemente  le spalle interrogativa.


Tom si stampò una mano sulla faccia " tutte a me capitano! " esclamò  nella sua testa " e ora che devo fare? non posso di certo  abbandonarla qui da sola, potrebbe finire in mani sbagliate e poi  sicuramente sua madre la starà cercando!" Il ventenne faceva un soliloquio  con sè stesso e mentre lui cercava di risolvere quel suo  piccolo,grande  problema,  Alessandra si era rifugiata nella comodissima vettura  della rock star mondiale;  il quale   la raggiunse velocemente posizionandosi  al volante .


<<    Voglio la mamma!  voglio la mamma...     >>   iniziò a frignare la bimba


<<    portami dalla mamma     >>   urlò disperata


<<     non fare così , adesso la troviamo la mamma !     >>   esclamò  il chitarrista cercando di consolarla invano


 <<     che ne dici di un buon gelato ?     >>   chiese lui, cercando di zittire quella voce stridula che Alessandra emanava .


<<     Pipì ...    >>   rispose lei


<<      che significa pipì ?    >>    chiese lui inorridito


 <<    non dirmi che...    >>    ma non fece in tempo a concludere la frase  che i suoi sedili posteriori si ritrovarono bagnati fradici.


 Gli occhi di Tom si sgranarono e  la sua bocca carnosa si allargò in una grossa " O"


<<      il...mi...mi...mio ...gio...gio...gioiellino     >>  balbettò il ragazzo


 <<    come hai osato fare questo al mio gioiellino?     >>    urlò il ragazzo spazientito;  la piccola sgranò gli occhi,  che si inumidirono di lacrime, sporse il labbro inferiore  in avanti e si mise  a singhiozzare disperata.


<<     Okay ,okay  scusa... mi dispiace ... ti prego smettila di piangere!     >>   la supplicò  lui, la bimba  obbedì , lo guardò per qualche istante , dopodiché,   si fece cadere addormentata  tra le sue braccia  .


Tom stava letteralmente impazzendo, così- dopo aver posato la bambina sul sedile-   decise di  telefonare il  suo fratello gemello, nonché il cantante della band;  Bill Kaulitz  - lui di solito risolveva i problemi con "  calma e pazienza" -  .


Prese il suo i-phone4  e compose il numero del gemello,   - il quale lo conosceva  a memoria-   premette con l'indice  il tasto "chiama"  e aspettò ansioso di sentire  la voce di Bill rispondere.


<<     Che vuoi?    >>    rispose"  gentilmente"  il  ragazzo


<<     gentile come sempre vedo!    >>   esclamò l'altro


<<    che succede?    >>   chiese in seguito il leader della band


<<    ecco... ho... una bambina    >>   disse  Tom


<<    in che senso hai una bambina? cioè, fammi capire, tu hai una figlia segreta  e non mi hai mai detto nulla?    >>  gli domandò il cantante senza preoccuparsi di respirare


<<     capisci sempre Roma per toma !    >>   esclamò esasperato il chitarrista scuotendo il capo


<<     tu mi hai appena detto che hai una bambina!    >>   esclamò  in sua difesa il gemello


<<     se magari una volta ogni tanto mi dassi la possibilità di parlare invece di interrompermi ...     >>  proferì  Tom


<<    okay, okay... parla ti ascolto    >>  lo incoraggiò a parlare  Bill


<<  allora,   ero in giro in auto, ed ad un certo punto, in mezzo alla strada mi sono trovato dinanzi  una bimba , così  sono sceso dalla macchina - ovviamente dopo averla parcheggiata-  per parlarle  e  capire per quale assurdo motivo  si trovasse là in mezzo tutta sola... ed  ora si è addormentata nella mia vettura...     >>    raccontò il ragazzo


<<  ma...aspetta...   fammi capire una cosa... io, in tutto questo, che centro ?    >>  chiese Bill


<<    vabbè, ho capito va...ci vediamo  dopo!    >>   esclamò il chitarrista seccato e  terminò la chiamata premendo con l'indice il tasto rosso con scritto " fine" al di sopra.


CONTINUA


 

 Scusate se il capitolo è corto ma questo è soltanto l'inizio il resto saà molto più lungo spero in una recensione grazie ciauuu



  
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